perdonami Pierpu,
nel tuo elenco parli di "leggi" non regolamenti, circolari o statuti... ho compreso bene?
per noi semplici umani non adeguatamente preparati in materia giurisprudenziale, a volte è difficile comprendere la differenza e la portata di una legge ordinaria, da una legge costituzionale, da un decreto legge oppure legislativo a un decreto del presidente della repubblica...
Per te è certamente più semplice e chiaro, la legge del ventennio sul TSN, il TULPS, il codice di Ordinamento Militare e tutte le varie manfrine che recentemente si sono susseguite alla fine in che ordine o quale "rango" hanno?
Conta di più lo statuto di UITS dove troviamo scritto che essa stessa è un soggetto che svolge "anche per tramite delle sezioni TSN" l'attività di certificazione oppure contano di più leggi come la 110/75 oppure il R.D. 2051/32 o il Codice di Ordinamento Militare recentemente rinnovato?
Probabilmente mi viene da pensare che ci siano diversi soggetti, molto abili, a fare il gioco delle tre carte "illudendo" i più che la realtà sia un'altra... ma intanto fino a prova contraria chi firma i certificati sono i presidenti di sezione (soggetti riconosciuti dalla legge ma eletti da una assemblea sociale), legali rappresentanti di soggetti (le sezioni TSN) che godono di un riconoscimento giuridico indipendente da UITS autonomi sia sul piano amministrativo che organizzativo
Poi, che per quieto vivere in molti preferiscono credere o far credere di essere dei "sottoposti/funzionari", atipici dico io, al seguito di un "carrozzone" ne carne ne pesce (sportivo? istituzionale? ente pubblico alla bisogna?) denominato UITS, beh... non mi resta che augurare loro buona fortuna, finché va tutto bene... al primo problema e/o incidente chi tira indietro la sedia per prima è proprio UITS... comodo prendersi gli onori ma non gli oneri!
UITS postula da statuto che tra le sue finalità c'è la certificazione è l'istruzione al maneggio delle armi, ma non ha strutture proprie ne dipendenti e/o funzionari dedicati allo scopo... per farlo si avvale "anche" delle sezioni TSN (riconoscendone l'autonomia fin che esisteranno) e in futuro vorrebbe anche mettere il cappello sui poligoni privati (ma dubito che questi ultimi accetteranno le condizioni capestro che ultimamente UITS ha esposto in più riprese e proposto in bozza ai ministeri e ai vari tavoli di lavoro competenti che dovranno redigere la tanto agognata regolamentazione sui campi privati).
UITS trae gran parte dei propri proventi dalle sezioni (RD 2051/32 e tesseramento), ma non torna nulla alle sezioni per il fatto che le "usa" e "consuma" per i propri fini le strutture e gli impianti di tiro... però si è inventata con il riordino un fondo per raccogliere soldi delle sezioni da girare ad altre sezioni per le attività di ordinaria e straordinaria manutenzione e agibilità degli impianti di tiro... in pratica sono sempre le sezioni a pagare... se ogni sezione si tenesse in tasca i propri soldi e girasse a UITS solo quanto di reale competenza ovvero: quota 25% iscrizione annuale (a qualunque titolo) e tesseramento di chi pratica attività sportiva, si raggiungerebbe il medesimo scopo... prima era così, forse in tanti ancora praticano mentre il futuro è molto incerto.
UITS sta cercando di parare le proprie terga (non quelle delle sezioni TSN) anche di fronte al futuro scenario che vedrà le certificazioni anche facoltà dei campi di tiro privati (non TSN) e guarda caso in tempi non sospetti ha inserito quell'"anche" nel proprio statuto riguardo le sezioni TSN per raggiungere i propri scopo, creando dal nulla figure (inutili) come i periti balistici UITS con l'obbiettivo di volersi affrancare dai militari per il rilascio delle agibilità... chi pensa male fa peccato ma spesso c'azzecca: vuoi vedere che è da lungo tempo che UITS conosce dove i ministeri di Difesa e Interni voglio/devono andare a parare? e che guarda caso prova a salvare il salvabile, per se non di certo per le sezioni comunque destinate a morte certa?!?
I Militari per conto loro, pur non avendo un costo nelle sezioni TSN (infatti il Genio si occupa solo di rilasciare agibilità su impianti esistenti, ristrutturati e/o costruiti con soldi della sezione) hanno però oneri e notevoli grattacapi quando ci sono incidenti (con o senza conseguenze letali) e certamente visto che non utilizzano più tali strutture per l'addestramento militare, cercheranno di sbarazzarsene quanto prima magari con un ritorno così come stanno facendo per tante caserme ora dismesse utilizzate ai tempi della naja. Ai militari fa certo comodo interfacciarsi solo con UITS anziché con le 260 sezioni attive, e spesso (volutamente) confondono UITS con il TSN, attribuendo di fatto a UITS ruoli e funzioni che non le competono, ma tanto loro per primi, i Militari, sanno che è questione di poco...
Di sicuro qualche legge è destinata a cambiare e di certo un nuovo scenario si delineerà per il futuro. Quasi certamente in questo scenario le sezioni diverranno soggetti equiparati ai privati e i poligoni demaniali da militari verranno passati al demanio civile oppure ai comuni quando non dismessi. Di conseguenza il regolamento dei poligoni privati sarà la normativa tecnica di riferimento al posto delle famigerate DTP1 e 2... in questo contesto l'unico augurio che possiamo farci è che UITS venga finalmente relegata a fare da federazione sportiva oppure che venga a costituirsi un unico soggetto federativo sportivo comune per tutte le specialità di tiro così com'è in tutta Europa e quasi tutto il mondo.
Come avviene per qualunque altro sport, alle federazioni (UITS, FITAV e FITDS, o del nuovo probabile soggetto unico) verrà demandata l'omologazione dei campi di gara per le competizioni ufficiali, la formazione di arbitri, giudici e tecnici, mentre la competenza sulle agibilità degli impianti sarà (come lo è attualmente) di competenza dei comuni o di autorità equivalenti sulla base di regolamenti tecnici dedicati a cui appunto anche le figure dei direttori e istruttori di tiro (già riconosciute dalla legge solo per l'ambito TSN ma già di competenza comunale) debbano far riferimento per sicurezza attiva e passiva durante l'espletamento dei corsi di maneggio e addestramento specifico degli "armati".
Di fatto la certificazione potrebbe essere competenza del ministero degli interni per il tramite dei sindaci, così come la patente d'auto è di competenza dei ministero dei trasporti per il tramite delle sedi della motorizzazione civile.
Che senso ha continuare a demandare un problema di natura di sicurezza pubblica a un soggetto sportivo? UITS o FITAV che sia?
Lo scenario futuro molto probabilmente vedrà la possibilità di condurre corsi di abilitazione al maneggio armi e corsi di tiro avanzati/specifici in quei campi di tiro e/o poligoni (le future ex sezioni TSN) in regola con agibilità e conformi alla normativa tecnica in corso di elaborazione, riconosciuti e autorizzati dal sindaco competente (massima autorità locale in materia di sicurezza pubblica) che materialmente metterà la firma sui certificati. Non è forse il sindaco a rilasciare la licenza di Istruttore di tiro? quindi potrà ben firmare i certificati per i corsi gestiti dai titolari di detta licenza autorizzati ad operare nelle strutture presenti sul suo territorio o no?
Campi di tiro e poligoni (ex TSN) molto probabilmente verranno affidati a soggetti e associazioni con competenze tecniche, operative e organizzative adeguate ma non è detto che ciò possa avvenire a titolo gratuito (come avvenuto fino ad ora per le sezioni TSN), mentre per la parte sportiva il regolamento attuale e le leggi sulle ASD sarebbero già più che sufficienti.
Essendo quella della sicurezza (attiva e passiva) una problematica trasversale alle specialità di tiro ma collegata al tipo di strutture, potrebbe essere che a un soggetto terzo (le ceneri del compianto TSN?), oppure l'ufficio di polizia amministrativa competente per territorio oppure al sindaco, la formazione degli aspiranti e l'aggiornamento di direttori e istruttori di tiro, attualmente basta una dichiarazione del presidente di sezione che l'interessato è in grado di svolgere il compito... va bene la fiducia ma forse è un po poco rispetto le responsabilità oggettive sia del presidente di sezione che dei direttori/istruttori praticanti.
Per qualche anno o forse meno dovremo continuare a sentirne di tutti i colori in difesa del "sistema" UITS/TSN cosa di cui in realtà non interessa più nulla a nessuno. Di certo non interessa alle alte sfere, alla politica, ai militari... forse un po di più agli attuali presidenti di sezione TSN che forse troppo spesso si sentono investiti di una carica quasi fosse un titolo nobiliare (per non dire feudatario). Ma non tutto il "male" verrà per nuocere chissà che finalmente non si possa vedere società sportive di tiro vere e proprie per le quali l'impianto di tiro è solo un mezzo nelle quali lo sport e la promozione del tiro a segno siano veramente una prerogativa e non una piccola parentesi necessaria come di fatto è attualmente nell'ambito TSN, vedendo finalmente una separazione netta e chiara tra funzioni istituzionali e sportive.
Infine, si spera e ci si può auspicare un po di pulizia... vogliamo parlare delle innumerevoli sezioni TSN dotate di soli impianti AC? di quelle che non fanno alcuna attività sportiva? di quelle con impianti di tiro fatiscenti o al limite della ragionevole accettabilità sul piano della sicurezza passiva? che senso hanno queste realtà se non unicamente garantire un bacino di voti per l'elezione del presidente UITS?