http://lapiazzaweb.com/schutzen-allue-fermate-ladunata-alpina/Schützen all’UE: “Fermate l’adunata alpina”
ott 5, 2015
Schutzen* contro alpini, alla faccia degli abbracci transnazionali delle rievocazioni storiche. Accade che gli Schutzen del Trentino, per mano del vice-comandante Giuseppe Corona, scrivano alla Commissione Cultura del parlamento europeo per chiedere l’annullamento dell’adunata nazionale alpina 2018, per cui è in corsa Trento. Come se Trento con l’Italia non c’entrasse nulla, come se lì gli alpini fossero fuori posto.
«Sono un cittadino europeo, residente nella Euroregione Tirolo-Südtirol-Trentino – scrive lo schutzen indispettito -. Scrivo questa e-mail per denunciare il deprecabile atteggiamento di un’associazione d’arma italiana che, con l’appoggio delle istituzioni nazionali e locali, vorrebbe celebrare la fine della Prima Guerra Mondiale con una parata militare a Trento. In Italia si sta festeggiando, in modo assolutamente inopportuno, un evento che ha portato dolore e distruzione in tutta Europa, invece di commemorare l’anniversario di questa immane tragedia con spirito di pace e di fratellanza fra i popoli. Già in occasione delle celebrazioni e degli eventi organizzati per il Centenario dell’ingresso dell’Italia nel Primo Conflitto mondiale – continua il testo – si è potuto chiaramente osservare questo atteggiamento estremamente nazionalista, del tutto anacronistico e inadeguato. L’adunata Ana a Trento – prosegue Corona – proprio nell’anniversario della conquista italiana e del conseguente smembramento del Tirolo, ha tutto il carattere di una estrema provocazione, che non rispetta la storia e la cultura della nostra terra e rinnova le indicibili sofferenze patite dal popolo tirolese a causa della Guerra e delle sue conseguenze”.
Se qualcuno ha voglia di disseppellire l’ascia, si direbbe che non siano certamente gli alpini. Secondo il presidente dell’Ana Montegrappa, Giuseppe Rugolo, si tratta di polemiche sterili: “Mi sembrano basse speculazioni, basate su posizioni anacronistiche – afferma il capo delle penne nere bassanesi, una fra le sezioni più importanti d’Italia -. Chi ha avuto questa iniziativa forse non ci conosce, non conosce il nostro sentimento, il nostro senso dello stare insieme. Il messaggio delle nostre adunate è non dimenticare le tragedie del passato, non certo rinfocolare l’odio. Noi andiamo per unire, non per dividere. Il banco di prova è stata l’adunata di Bolzano, nel cuore dell’Alto Adige, dove siamo stati accolti con grande calore. Non vedo perché non possa accadere anche a Trento, sempre che venga accolta la candidatura”.
E’ passato tanto tempo ma la storia è una sola: 97 anni fa l’Austria fu sconfitta. Trento e l’Alto Adige sono passati da questa parte del confine. Sul Monte Grappa, dove l’esercito imperiale fu respinto, il sacrario celebra i caduti di entrambi gli eserciti, e ci mancherebbe altro. Ma se proprio vogliamo mettere i puntini sulle “i”, che la bandiera austriaca sventoli accanto a quella italiana, e non più in basso come qualche patriota vorrebbe, è già una prova eloquente della grande magnanimità italiana.
*Recita Wikipedia. “Gli Schützen dell’Alto Adige (imitati da quelli del Trentino) portano avanti una politica di tipo autonomista e con connotati anti italiani e sono ormai più vicini all’ala destra dello schieramento politico sudtirolese, talvolta con connotazioni separatiste. Le connotazioni politiche degli Schützen altoatesini sono malviste dagli Schützen austriaci, che sono, viceversa, associazioni di carattere prettamente folcloristico”.
