Autore Topic: Di male in peggio.  (Letto 775 volte)

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Offline diamante

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Di male in peggio.
« il: Ottobre 18, 2011, 23:18:33 pm »
L'ex Tiro a segno è pronto ma chiuso Lo Stato ritarda e il Comune spende

VILLAFRANCA. Lo storico edificio del Demanio ora ha bisogno di manutenzione e inoltre bisogna pagare l'affitto
L'amministrazione lo ha restaurato nel 2009 e ancora non ha avuto la proprietà dell'immobile
18/10/2011

Più di 160 mila euro in due anni. Tanto è costato al Comune, fino ad oggi, l'ex tiro a segno di via Custoza. Il conto, comprensivo di restauri e affitto, è destinato a salire, in virtù dei 5.200 euro, che il municipio versa ogni 12 mesi al Demanio per il canone. Fra qualche tempo, inoltre, l'amministrazione dovrà pure mettere in conto le spese di manutenzione, affinché il degrado non torni a impadronirsi della palazzina, costruita alla fine dell'Ottocento. Nonostante questo l'edificio, sistemato nel 2009, è ancora chiuso al pubblico.
La situazione dell'ex poligono, di proprietà dello Stato, è ben nota all'assessore al patrimonio Luca Zamperini. Il conto, per consentire al municipio di mantenere la gestione del complesso, finora, è stato piuttosto salato. Soltanto il restauro, concluso nel 2009, costò 130 mila euro. Fu imposto dal Demanio, pena la revoca della concessione dell'area. A questi soldi si aggiunsero i 24mila 826 euro, concordati tra l'ente locale e l'agenzia statale, per gli affitti arretrati dal 2005 al 2009. Dal 2010, infine, i due enti hanno pattuito l'affitto da parte del Comune dei 5.200 euro annui.
Da mesi la giunta ha avviato una trattativa con il Demanio, per il possesso della palazzina. Lo prevede il Federalismo demaniale, approvato dal governo. A Venezia, negli uffici della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici, è stato convocato un tavolo tecnico, a cui hanno partecipato i funzionari dello stesso ente, e i rappresentanti del Comune.
«In quella sede abbiamo manifestato la volontà di ottenere a titolo non oneroso, cioè a costo zero, la struttura», ha spiegato Zamperini, «e i dirigenti regionali hanno ribadito la disponibilità a cedere l'immobile, a fronte di un progetto di riqualificazione dell'area». Alla riunione c'erano referenti di altri Comuni del Veneto che, come Villafranca, hanno fatto richiesta per ottenere in proprietà beni storici dello Stato. «Ora starà a noi presentare un piano preliminare di massima», ha proseguito l'assessore, «e avviare le procedure, che porteranno alla valorizzazione dell'edificio storico». Secondo il crono programma di Zamperini, una volta che la Direzione regionale avrà ottenuto i piani di riqualificazione dal municipio, occorreranno dai due ai tre mesi per la valutazione. Se i funzionari daranno parere favorevole sarà necessario un passaggio in Consiglio comunale, per l'approvazione dell'accordo di programma. «Puntiamo a procedere con l'acquisizione nei prossimi mesi», ha rimarcato l'assessore, «e rimane da valutare l'eventuale compartecipazione di privati all'iniziativa. Siamo convinti che una parte del vecchio tiro a segno debba essere dedicata ai giovani».

Fabio Tomelleri
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