personalmente non mi sarei aspettato che le sezioni dell'Emilia Romagna si trovassero coese su un'azione tipo "Piemonte"
probabilmente l'esempio piemontese stà stimolando il dibattito interno e un dialogo vero tra le parti che si sentono dannegiate (le sezioni), a 150 anni dall'Unità d'Italia, pare quasi di ricalcare i momenti preunitari dei moti risorgimentali, partiti proprio con i carbonari piemontesi!!!
da lì si ebbero lo Statuto Albertino, i plebisciti di annessione, i Mille e l'irredentismo delle terre lombardo-venete sottomesse all'Austria... gli elementi ci sono tutti, si riuscirà a completare il parallelo?!?
c'è un però... nel 1821 chi gettò il sasso fu poi costretto a ritirare la mano... speriamo che almeno questo non accada!... perchè ci vollero altri 50 anni per terminare il processo risorgimentale... c'è da dire che allora i tempi erano dilati e si usavano i piccioni viaggiatori, ora forse abbiamo mezzi più efficenti ed efficaci che consentono un rapido riscontro, diritto di critica e replica, rimane il problema dello strumento della ritorsione, usato dal potere per contenere e controllare la contestazione, con cui comunque bisogna fare i conti... c'è sempre un prezzo da pagare, purchè ne valga la pena...
Chissà che la targa consegnata dal Presidente Napolitano possa considerasi e ricordarsi ai posteri come la celebrazione dell'inizio di un nuovo corso (o l'inizio della fine...) in occasione dei 150° anniversario del Tiro a Segno Nazionale.