...
Mi sta dicendo che che il c.d. romano può, verbalmente,senza nulla di scritto, imporre il suo volere e non c'è possibilità di opporsi?
Scusi se sono ingenuo ma questo si chiama Regime? L'Italia è ancora uno Stato di diritto o no?
Gli unici che possono (anzi a mio avviso devono) dovrebbero essere i consiglieri in carica, a meno che tutti in massa abbiano rassegnato le dimissioni.
Ma anche nel caso di dimissioni in massa, il codice civile dice che il consiglio uscente o un suo delegato (presidente, vice-presidente, o il consigliere che ha ottenuto più voti e di li a scalare) debbano indire nel più breve tempo possibile le elezioni.
Fino a passaggio di consegne svolto i consiglieri uscenti debbono garantire l'ordinaria amministrazione.
Qualora nessuno dei consiglieri intenda farsi carico della gestione dell'associazione fino a nuove elezioni, allora si che potrebbe prefigurarsi la figura di un commissario.
Quello che è certo è che UITS non ha alcun potere, né "politico" né amministrativo, per revocare il mandato elettorale conferito dall'assemblea dei soci.
Quello che sta succedendo a Udine e Legnano è più prossimo al paradosso kafchiano, ma se nessuno in quelle sedi, legittimato a farlo, non muove un dito, beh... allora non so più che dire!!!
Chi accetta di candidarsi alla guida di una sezione (associazione di diritto privato) dovrebbe quanto meno conoscere almeno i propri diritti e doveri di amministratore, l'ignoranza purtroppo è la prima giustificazione di minacce e prepotenze.
SIAMO IN UNO STATO DI DIRITTO??? SI!!!, a mio personale avviso si! ma bisogna esserne coscienti e capire cosa significa.