Autore Topic: REGIONE LOMBARDIA - TSN RHO  (Letto 6466 volte)

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REGIONE LOMBARDIA - TSN RHO
« il: Dicembre 07, 2016, 19:17:34 pm »
http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/16_dicembre_07/poligono-tiro-trasformato-una-santabarbara-24-denunce-997d1df2-bc75-11e6-9c31-8744dbc4ec0a.shtml

Il Poligono di tiro trasformato
in una Santabarbara, 24 denunce
La sede in pieno centro, tra corso Europa e via Bersaglio. Armadietti stipati di munizioni e polvere da sparo. Indagato anche il presidente della sezione rhodense del Tiro a Segno
di Federico Berni
La «polveriera» era all’incrocio tra corso Europa e via Bersaglio, in pieno centro a Rho. La sede del Poligono di tiro locale, trasformata in una specie di «santabarbara», con gli armadietti dei soci stipati (in uno spazio angusto) di munizioni e polvere da sparo illecitamente detenuta. Pericolosissimo, vista l’immediata vicinanza del centro per gli appassionati di tiro ad abitazioni private, un distributore di benzina e addirittura due edifici scolastici. Tutto il materiale (destinato alla distruzione) è stato sequestrato e trasportato in un luogo ad alta sicurezza dagli agenti del commissariato della cittadina alle porte di Milano, che hanno denunciato 24 persone per detenzione abusiva di armi e munizionamento e altre accuse. Tra questi, figura anche il presidente della sezione rhodense del Tiro a Segno, il 61enne G.M., indagato anche per peculato e mancata denunci alla pubblica autorità. L’uomo, in sostanza, è accusato di essersi intestato negli ultimi 10 anni diverse armi che in precedenza erano di proprietà del poligono stesso. Il 61enne, come presidente del Poligono, è da considerarsi come incaricato di pubblico servizio. Per entrare legittimamente in possesso delle armi avrebbe dovuto adempiere ad una serie di passaggi burocratici, e avrebbe avuto bisogno della delibera del consiglio degli associati. Le altre persone deferite all’autorità giudiziaria sono invece i soci stessi, che negli armadietti custodivano munizioni, polvere da sparo e altro materiale illegittimo (e facilmente soggetto ad esplosione), tra cui due silenziatori e una baionetta illegali.
7 dicembre 2016 | 13:41


Offline diamante

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Re:REGIONE LOMBARDIA - TSN RHO
« Risposta #1 il: Dicembre 07, 2016, 20:56:53 pm »
http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/16_dicembre_07/poligono-tiro-trasformato-una-santabarbara-24-denunce-997d1df2-bc75-11e6-9c31-8744dbc4ec0a.shtml

Il Poligono di tiro trasformato
in una Santabarbara, 24 denunce
La sede in pieno centro, tra corso Europa e via Bersaglio. Armadietti stipati di munizioni e polvere da sparo. Indagato anche il presidente della sezione rhodense del Tiro a Segno
di Federico Berni
La «polveriera» era all’incrocio tra corso Europa e via Bersaglio, in pieno centro a Rho. La sede del Poligono di tiro locale, trasformata in una specie di «santabarbara», con gli armadietti dei soci stipati (in uno spazio angusto) di munizioni e polvere da sparo illecitamente detenuta. Pericolosissimo, vista l’immediata vicinanza del centro per gli appassionati di tiro ad abitazioni private, un distributore di benzina e addirittura due edifici scolastici. Tutto il materiale (destinato alla distruzione) è stato sequestrato e trasportato in un luogo ad alta sicurezza dagli agenti del commissariato della cittadina alle porte di Milano, che hanno denunciato 24 persone per detenzione abusiva di armi e munizionamento e altre accuse. Tra questi, figura anche il presidente della sezione rhodense del Tiro a Segno, il 61enne G.M., indagato anche per peculato e mancata denunci alla pubblica autorità. L’uomo, in sostanza, è accusato di essersi intestato negli ultimi 10 anni diverse armi che in precedenza erano di proprietà del poligono stesso. Il 61enne, come presidente del Poligono, è da considerarsi come incaricato di pubblico servizio. Per entrare legittimamente in possesso delle armi avrebbe dovuto adempiere ad una serie di passaggi burocratici, e avrebbe avuto bisogno della delibera del consiglio degli associati. Le altre persone deferite all’autorità giudiziaria sono invece i soci stessi, che negli armadietti custodivano munizioni, polvere da sparo e altro materiale illegittimo (e facilmente soggetto ad esplosione), tra cui due silenziatori e una baionetta illegali.
7 dicembre 2016 | 13:41




http://milano.repubblica.it/dettaglio-news/-/32849
RHO,ARMI E MUNIZIONI DETENUTE ABUSIVAMENTE: DENUNCIATI SOCI SEZIONE TIRO A SEGNO
Detenzione abusiva di armi e munizionamento, peculato e mancata denuncia all'Autorità di Pubblica Sicurezza. Queste le accuse per 24 persone, tra cui il presidente del tiro a segno nazionale di Rho, G.M., 61 anni, a conclusione di una complessa attività d'indagine svolta dal Commissariato di Rho Pero presso il Tiro a segno Nazionale Sezione di Rho, con sede in Corso Europa. Gli inquirenti hanno appurato nel corso delle indagini che l'uomo "in piena autonomia e senza fornire alcuna delibera del consiglio direttivo della Sezione dell'U.I.T.S. di Rho, era entrato in possesso di armi precedentemente appartenute al poligono, per sua scelta, volturandole a suo favore; in qualità di presidente della Sezione". Negli ultimi dieci anni e in più circostanze, spiega la polizia, il 61enne quindi aveva volturato a suo favore numerose armi appartenute in precedenza al Poligono di Rho, senza però mai aver prodotto le istanze di cessioni armi e la documentazione di delibera del consiglio direttivo della Sezione del Tiro a Segno di Rho a riprova che quell'arma o quelle armi gli erano state cedute a titolo oneroso o donate. Le indagini hanno in definitiva permesso di fare luce sulla mala gestio della struttura e sequestrare al presidente ed ad altre 23 persone, tutti soci della Sezione del Tiro a Segno, il contenuto delle cassette di sicurezza ad uso singolo, all'interno delle quali detenevano illecitamente numeroso materiale esplosivo e munizioni. Ciò, oltre a costituire un grave reato, sottolinea la polizia, poteva avere implicazioni sia sulla sicurezza della struttura, che sulla comunità Rhodense vista l'altissima concentrazione in uno spazio angusto di una grande quantità di munizionamento e polvere da ricarica (per la maggior parte illecitamente ed abusivamente detenuta), per la sua posizione nel tessuto abitativo urbano. Infatti il poligono, che è Ente di diritto pubblico - sorge nel centro cittadino vicino ad abitazioni, a due complessi scolastici (Puecher Olivetti e Scuola secondaria di primo grado Manzoni) nonché di un distributore di benzina. A carico di uno dei soci sono stati sequestrati anche due silenziatori costruiti artigianalmente ed una baionetta, materiale illecito di cui è vietata per legge la fabbricazione e la detenzione. Trattandosi di un numero massiccio di munizionamento e grandissima quantità di polvere da sparo, che avrebbe potuto mettere a rischio la sicurezza e l'incolumità dei cittadini, gli Agenti della Squadra di Polizia Ammnistrativa del Commissariato di P.S. Rho Pero, hanno ritenuto opportuno custodire il materiale esplodente sequestrato, in attesa della distruzione che disporrà l'Autorità Giudiziaria, in un locale idoneo di altissima sicurezza lontano dalla città di Rho. Gli indagati sono A.M. di anni 37 abitante a Vanzago; B.M. di anni 58 abitante a Rho; B.L.di anni 73; B.F. di anni 46 abitante a Cesate; B.R. di anni 50 abitante a Settimo Milanese B.E. di anni 30 abitante a Somma Lombardo; B.L. di anni 60 abitante a Rho; C.E. di anni 52 abitante a Pero; C.F. di anni 70 abitante a Giussano; C.A. di anni 59 abitante a Canegrate; F.F. di anni 75 abitante ad Arese; F.M. di anni 59 abitante a Cinisello Balsamo; M.P. di anni 68 abitante a Corsico; M.R. di anni 42 abitante a a Garbagnate Milanese; M.I di anni 63 abitante a Cesate; O.S. di anni 48 abitante a Paderno Dugnano; P.S. di anni 68 abitante a Rho; P.G. di anni 62 abitante a Rho; R.E. di anni 73 abitante a Rho; R.F. di anni 50 abitante a Solaro; R.M. di anni 53 abitante a Rho; R.P. di anni 72 abitante a Rho; G.M. di anni 61 abitante a Rho e S.M. di anni 50 abitante a Rho. (Omnimilano.it)
(07 Dicembre 2016 ore 14:39)



http://www.rhonews.com/news/cronaca_nera/900207/tiro_a_segno_ventiquattro_denunce_per_vari_reati

Tiro a segno: ventiquattro denunce per vari reati
•   mercoledì 07 dicembre 2016
•   826 Letture
 
Ventiquattro persone denunciate per i reati di detenzione abusiva di armi e munizionamento, di strumenti atti a modificare la funzionalità di un'arma da fuoco come i silenziatori, peculato e mancata denuncia all'autorità di pubblica sicurezza. Tra essi anche il presidente, indagato per peculato, detenzione abusiva di armi e munizionamento e per mancata denuncia all'autorità di pubblica sicurezza. È questo il risultato della complessa attività d'indagine svolta dal Commissariato di Rho Pero sulla sezione rhodense del Tiro a segno nazionale di Rho, situato all'angolo tra via Bersaglio e corso Europa. Le ventiquattro persone indagate risiedono a Rho, Arese, Canegrate, Cesate, Cinisello Balsamo, Corsico, Garbagnate, Giussano, Paderno Dugnano, Pero, Settimo, Solaro, Somma Lombardo e Vanzago.
Le indagini condotte dagli agenti guidati dal commissario Carmine Gallo (nella foto) hanno permesso di riscontrare come negli ultimi dieci anni, e in varie circostanza, il presidente del Tiro a segno di Rho avesse volturato a suo favore diverse armi appartenute in precedenza al poligono, senza però aver mai prodotto le istanze di cessione delle stesse e la documentazione di delibera del  consiglio direttivo della sezione. Mancava, quindi, la prova che quell'arma gli fosse stata ceduta a titolo oneroso o donata e il presidente, in piena autonomia e senza fornire alcuna delibera al consiglio direttivo, entrava così in possesso di armi precedentemente appartenute al Tiro a segno nazionale. Gli agenti di Polizia, oltre ad aver fatto luce sulla cattiva gestione della struttura, hanno anche sequestrato al presidente della sezione del Tiro a segno e ad altri ventitre soci della struttura il contenuto delle cassette di sicurezza a uso singolo, all'interno delle quali detenevano illecitamente del materiale esplosivo e delle munizioni. Un fatto, questo, che avrebbe potuto costituire un grave problema per la sicurezza della struttura, vista l'altissima concentrazione in uno spazio ristretto di una grande quantità di munizioni e polvere da ricarica per la maggior parte illecitamente e abusivamente detenuta e per la sua posizione in città. Nei pressi del Tiro a segno si trovano infatti diverse abitazioni, le scuole "Manzoni", "Olivetti" e "Puecher" e un distributore di benzina. Sequestrati, anche, due silenziatori costruiti artigianalmente e una baionetta di proprietà di uno dei soci.
Tutto il materiale, munizioni e polvere da sparo, è stato sequestrato dagli agenti del Commissariato di via Sauro e verrà distrutto in un luogo idoneo, di altissima sicurezza e lontano dalla città. Le indagini condotte dagli uomini del commissario Gallo, invece, proseguiranno per accertare altre eventuali responsabilità di carattere amministrativo e penale.
(Stefano Dattesi)

http://www.settegiorni.it/pages/rho-materiale-esplosivo-e-munizioni-illegali-indagatopresidente-e-23-soci-del-tirosegno-516.html

La Polizia di Stato ha scoperto moltissima polvere da sparo nelle cassette di sicurezza
Rho, materiale esplosivo e munizioni illegali: indagati il presidente e 23 soci del tiro a segno
Gravi rischi per la struttura e per l'abitato circostante: in caso di esplosione sarebbe stata una strage

Articolo pubblicato il 07/12/2016 alle ore 12:48.
 
Rho, materiale esplosivo e munizioni illegali: indagato il presidente e 23 soci del tiro a segno 4
RHO - Ventiquattro persone indagate, tra cui il presidente del Tiro a segno nazionale di Rho, per i reati di detenzione abusiva di armi e munizioni, detenzione abusiva di silenziatori, peculato e mancata denuncia all’autorità di pubblica sicurezza. E' la conclusione di una complessa attività d’indagine svolta dal commissariato della Polizia di Stato di Rho-Pero al tiro a segno di corso Europa.
Al presidente, che per il suo ruolo è incaricato di pubblico servizio, è contestato anche il peculato: egli infatti, in piena autonomia e senza fornire alcuna delibera del consiglio direttivo della sezione dell’Unione italiana tiro a segno di Rho, veniva in possesso di armi precedentemente appartenute al poligono, per sua scelta, volturandole a suo favore; senza però mai aver prodotto le istanze di cessione delle armi e la documentazione di delibera del consiglio direttivo della Sezione del Tiro a Segno di Rho a riprova che quelle armi gli erano state cedute a titolo oneroso o donate.
Le indagini hanno permesso di sequestrare a lui e ad altre 23 persone, tutti soci del tiro a segno cittadino, il contenuto delle cassette di sicurezza a uso singolo, all’interno delle quali detenevano illecitamente materiale esplosivo e munizioni, mettendo a rischio non solo la struttura ma anche l'abitato circostante, vista l’altissima concentrazione in uno spazio angusto di una grande quantità di munizionamento e polvere da ricarica (per la maggior parte illecitamente ed abusivamente detenuta). Infatti il poligono, che è ente di diritto pubblico - sorge nel centro cittadino, lungo corso Europa, all’intersezione con via Bersaglio, ed è circondato da abitazioni e da due complessi scolastici (l'istituto superiore Puecher-Olivetti e la scuola media Manzoni) nonché di un distributore di benzina.
Il materiale esplodente è stato sequestrato e ora è custodito in un locale di altissima sicurezza lontano da Rho, in attesa che l'autorità giudiziaria ne disponga la distruzione.
Ampio servizio sul prossimo numero di Settegiorni, in edicola venerdì 9 dicembre.


http://www.ilgiorno.it/rho/cronaca/detenzione-abusiva-armi-indagati-1.2736332

Cronaca
Rho, detenzione abusiva di armi e materiale esplosivo: 24 indagati
L'inchiesta del Commissariato di Rho-Pero: nei guai la sezione locale del Tiro a Segno Nazionale
di ROBERTA RAMPINI
Ultimo aggiornamento: 7 dicembre 2016
 
L'indagine della polizia
2 min
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Rho (Milano), 7 dicembre 2016 - Ventiquattro persone indagate per detenzione abusiva di armi e munizioni, detenzione abusiva di strumenti atti a modificare la funzionalità di un'arma da fuoco (come i silenziatori), peculato e mancata denuncia all'autorità di Pubblica Sicurezza. Guai giudiziari per il presidente e alcuni soci della sezione di Rho del Tiro a Segno Nazionale, situato in corso Europa. Le indagini svolte dal Commissariato di Rho-Pero hanno accertato che il presidente del poligono di tiro aveva il "vizio" di appropriarsi di armi precedentemente appartenute al poligono, senza comunicare nulla al consiglio direttivo. Negli ultimi dieci anni era entrato in possesso di numerose armi.
Le altre 23 persone indagate, invece, detenevano in modo illecito nelle proprie cassette di sicurezza materiale esplosivo e numerose munizioni. Questo, oltre a costituire un grave reato, poteva avere conseguenze sulla sicurezza della struttura e sulla zona in cui si trova il poligono, in pieno centro cittadino. A uno dei soci sono stati sequestrati anche due silenziatori costruiti artigianalmente e una baionetta, materiale illecito di cui è vietata per legge la fabbricazione e la detenzione. Il materiale esplosivo è stato sequestrato e in attesa della distruzione che disporrà l’Autorità Giudiziaria è custodito in un locale idoneo di altissima sicurezza lontano dalla città di Rho.


Offline VENDETTA

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Re:REGIONE LOMBARDIA - TSN RHO
« Risposta #2 il: Dicembre 08, 2016, 08:24:37 am »
http://www.ilgiorno.it/rho/cronaca/tiro-segno-indagati-1.2738132
Cronaca
Rho: l’allegra gestione del Tiro a Segno. Armi ovunque, poteva saltare in aria
Rho, 24 denunciati. Il presidente si era intestato pistole e fucili
di ROBERTA RAMPINI
Ultimo aggiornamento: 8 dicembre 2016
 
Un poligono di tiro
3 min
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Rho, 8 dicembre 2016 - Detenzione abusiva di armi e munizioni, peculato e mancata denuncia all’Autorità di Pubblica Sicurezza, detenzione abusiva di strumenti atti a modificare la funzionalità di un arma da fuoco (come i silenziatori). E ancora: una gran quantità di materiale esplosivo, dunque potenzialmente pericoloso, conservata alla rinfusa dentro gli armadietti di una struttura che dovrebbe essere supersicura. Sono queste le accuse nei confronti di 24 persone formulate al termine di una complessa indagine svolta dal Commissariato di Rho Pero sull’attività della sezione di Rho del Tiro a Segno Nazionale. Gli inquirenti, nel corso delle indagini hanno appurato che il presidente della sezione rhodense, di 61 anni, «in piena autonomia e senza nessuna delibera del consiglio direttivo della sezione» negli ultimi dieci anni si era intestato molte armi che in precedenza erano di proprietà del poligono stesso.
Una pratica illegale in quando il 61enne, come presidente del poligono, è da considerarsi come incaricato di pubblico servizio. Proprio per questa ragione per entrare legittimamente in possesso delle armi avrebbe dovuto adempiere ad una serie di passaggi burocratici: avrebbe avuto bisogno della delibera del consiglio degli associati o della documentazione a riprova che l’arma gli era stata ceduta a titolo oneroso o regalata.
I poliziotti invece hanno rinvenuto decine di armi volturate a suo favore senza nessun tipo giustificativo. Le indagini, svolte dalla squadra di Polizia Amministrativa del Commissariato, hanno permesso di fare luce sulla malagestione di tutta la sezione rhodense dello storico tiro a segno di corso Europa. Ventitré tutti dai 37 ai 75 anni e residenti nell’hinterland di Milano e di Rho, custodivano nei loro armadietti personali situati nei locali del poligono, centinaia di munizioni, polvere da sparo e altro materiale esplosivo e illegittimo. Tutto materiale stipato in modo disordinato e pericoloso, «ciò, oltre a costituire un grave reato - sottolinea la polizia - poteva avere implicazioni sia sulla sicurezza della struttura, che sulla comunità rhodense vista l’altissima concentrazione in uno spazio angusto di una grande quantità di munizionamento e polvere da ricarica».
Insomma una vera e propria «santabarbara» nel centro città a pochi passi da case, scuole, negozi e un distributore di benzina. A uno dei soci sono stati sequestrati anche due silenziatori costruiti artigianalmente ed una baionetta, materiale illecito di cui è vietata per legge la fabbricazione e la detenzione.
Le indagini continuano per accertare altre eventuali responsabilità sia di carattere penale che amministrativo. Il materiale esplosivo è stato sequestrato. In attesa della distruzione ora è custodito in un locale idoneo di altissima sicurezza lontano dalla città di Rho.


Anche stamattina i giornali ci danno addosso.

Però se è vero quel che raccontano è gravissimo quel che è successo.

Silenziatori, baionette, peculato etc e 24 denunciati non sono quisquiglie.

Offline gunny

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Re:REGIONE LOMBARDIA - TSN RHO
« Risposta #3 il: Gennaio 11, 2017, 15:16:03 pm »
La questione evolve... e pare che ci siano ulteriori news al riguardo...

http://www.tsnrho.it/
« Ultima modifica: Gennaio 11, 2017, 15:18:41 pm da gunny »
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a brusa suta l' Susa

Offline diamante

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Re:REGIONE LOMBARDIA - TSN RHO
« Risposta #4 il: Gennaio 11, 2017, 16:25:09 pm »
La questione evolve... e pare che ci siano ulteriori news al riguardo...

http://www.tsnrho.it/


http://www.tsnrho.it/?p=1957


Ma perchè o stand è ancora chiuso?
Ciao

Offline gunny

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Re:REGIONE LOMBARDIA - TSN RHO
« Risposta #5 il: Gennaio 12, 2017, 09:28:56 am »
Sull'apertura o meno degli stand, c'è da chiedere lumi al commissario, il Sig. Mazzetti di Brescia, segretario della sezione di Somma Lombardo e già commissario sempre a Somma Lombardo...

Insomma una persona di "fiducia" ben radicata nel "sistema"... navigato ed esperto in questioni critiche.

Pare che però questo commissario, forse ispirato dall'alto dei cieli, si sia prodigato nell'instaurazione di un clima da "caccia alle streghe" o da "tribunale dell'inquisizione"... e un po come il Divino Otelma, che leggendo un futuro nefasto nella sfera di cristallo o nei residui di polvere incombusta, pare sia corso ai ripari per salvaguardare la "l'irreprensibile condotta morale" e immagine della Sezione di Rho a quanto pare gravemente danneggiata dai fatti accaduti (tutti da accertare essendo le indagini in corso). Leggendo quanto riportato dalla stampa locale con apparente superficialità e apparente inutile allarmismo... conditi da un intervento caratterizzato da notevole pregiudizio di un "portavoce" federale intervistati dai medesimi cronisti... vien da pensare che forse, proprio i vertici federali meglio avrebbero fatto a tenere un profilo più basso e garantista nei confronti di tesserati e volontari. E' molto brutto constatare come si possa essere pugnalati alle spalle proprio da chi dovrebbe per primo cercare di comprendere e analizzare la situazione per tutelare anche il diritto alla difesa, fatto salvo il dolo oggettivo con condanna passata in giudicato.

In un clima del genere, arrivare al processo delle intenzioni è passo molto breve... attenzione quindi a tutti coloro che consapevoli o meno possono ritrovarsi un po di polvere sotto il tappeto!!! Preparatevi le mutande di latta!!!

Tornando a Rho, se dolo c'è stato, dovranno essere i giudici (quelli veri, di un tribunale) a emettere sentenza... e agli avvocati (quelli veri) va l'onere di tutelare l'eventuale danno di immagine e reputazione per i soggetti già preventivamente condannati sul piano morale dal clima di "inquisizione".

Ormai non fa più notizia il doppio-pesismo imperante: "per gli amici si interpreta, per i nemici si applica..." tant'è vero che ci sono dirigenti sezionali, non a Rho ovviamente, che pur avendo subito condanne penali superiori a un anno nelle quali è stata prevista anche la pena accessoria di interdizione dai pubblici uffici, essendo "amici" pare che continuino indisturbati a restare incollati alle poltrone...
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Re:REGIONE LOMBARDIA - TSN RHO
« Risposta #6 il: Settembre 05, 2017, 16:59:01 pm »
http://www.ilgiorno.it/rho/cronaca/poligono-incidente-1.3376045

Rho, proiettile distrugge la finestra di una casa: sospesa l’attività del Tiro a Segno
Ancora guai per il poligono dopo l'inchiesta giudiziaria dello scorso dicembre
di ROBERTA RAMPINI
Pubblicato il  5 settembre 2017   
Rho, detenzione abusiva di armi e materiale esplosivo: 24 indagati
Rho (Milano), 5 settembre 2017 - Nuovi guai per lo storico Tiro a Segno Nazionale di Rho. Dopo l’inchiesta giudiziaria per detenzione abusiva di armi, che lo scorso dicembre aveva portato alla denuncia del presidente e di 23 soci, domenica mattina un colpo sparato dal poligono ha mandato in frantumi il vetro della finestra del bagno di un’abitazione situata accanto alla struttura. Sono stati i coniugi residenti nell’appartamento al secondo piano di una palazzina di via Piave 7 a chiamare il 113. Sono intervenuti i poliziotti del Commissariato di Rho-Pero, i quali hanno accertato che la finestra del bagno era completamente infranta, mentre un proiettile calibro 45 chiaramente, per traiettoria, proveniente dall’esterno era conficcato nell’intercapedine della finestra. Fortunatamente il colpo di pistola non ha causato ferite alla coppia che in quel momento si trovava in un’altra stanza. I poliziotti hanno chiesto l’intervento della Polizia Scientifica per tutti i rilievi e per un primo esame balistico e di traiettoria. In base ai primi accertamenti il colpo era partito proprio dal poligono di corso Europa, in particolare dal tunnel di tiro a cielo aperto che è situato in una posizione perpendicolare alla finestra. In quel momento, infatti, all’interno del poligono c’era un’esercitazione di tiro e uno dei soci stava utilizzando una pistola semiautomatica dello stesso calibro del proiettile rinvenuto nell’intercapedine della finestra.
Da un primo esame, i poliziotti hanno accertato che il colpo esploso durante l’esercitazione di tiro era rimbalzato e aveva preso una traiettoria diversa andando così a infrangere il vetro dell’appartamento. La pistola presumibilmente utilizzata per esplodere il colpo e il proiettile estratto dall’intercapedine sono stati sequestrati, mentre l’attività del poligono è stata sospesa in attesa di provvedimenti da parte dell’Autorità Giudiziaria e di un ulteriore sopralluogo al Tiro a Segno di corso Europa.

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Re:REGIONE LOMBARDIA - TSN RHO
« Risposta #7 il: Settembre 05, 2017, 20:50:49 pm »
pare da notizie provenienti da fonti locali che il proiettile abbia avuto una traiettoria perpendicolare alla linea di tiro!!!

l'abitazione colpita se vera la notizia si trova di fianco, quindi parallela alle linee di tiro... se così fosse l'ogiva avrebbe avuto dei rimbalzi alquanto strani

ad ogni modo i bonetti come li pretendono i militari sono forieri propri di rimbalzi che possono sfuggire al ferma palle o ai diaframmi... ma un colpo che schizza verso l'alto non può conficcasi certamente nel muro di una abitazione posta a fianco delle linee, semmai lo si può ritrovare per caduta libera qualche centinaio di metri più avanti della fossa, cosa di certo poco piacevole... ne sanno qualcosa a Roma...
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Re:REGIONE LOMBARDIA - TSN RHO
« Risposta #8 il: Settembre 06, 2017, 08:45:34 am »
chi di dovere farà le dovute indagini e istruirà le altrettanto dovute perize

però un rimbalzo così anomalo di sicuro non può essere stato prodotto da una palla in piombo... e se così fosse c'è da chiedersi se il direttore di tiro abbia omesso il dovuto controllo sulle munizioni impiegate dal tiratore dalla cui arma sarebbe partito il colpo

ma viene poi da chiedersi se le munizioni siano state cedute dal poligono, cosa che escluderei se risultassero effettivamente blindate, visto che se la struttura non dispone di impianti con agibilità superiore alla 1a Cat. sarebbe un controsenso averle in deposito e fornirle ai tiratori. Nel caso invece fossero state acquistate all'esterno o ricaricate, il DT purtroppo o si è fatto fregare da una falsa dichiarazione del tiratore oppure non ha controllato.

Se così fosse, questo è l'esempio "scolastico" di quanta responsabilità abbiano i DT dentro una sezione TSN e a quali rischi vanno incontro in caso di incidenti di qualunque natura si verificassero sull'impianto di tiro da essi condotti, e quanto effimera sia la litania spesso udita che l'unico responsabile sia il presidente della sezione...
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Re:REGIONE LOMBARDIA - TSN RHO
« Risposta #9 il: Settembre 06, 2017, 16:24:00 pm »
una palla blindata non può fare quei numeri. forse hai ragione tu....
ps. a morte i ribelli ;)
« Ultima modifica: Settembre 06, 2017, 16:25:19 pm da caricato »