Autore Topic: Interrogazione parlamentare sull'UITS del sen. Fazzone  (Letto 5852 volte)

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Offline Daniele Puccioni

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Interrogazione parlamentare sull'UITS del sen. Fazzone
« il: Aprile 17, 2008, 15:33:51 pm »
Data pubblicazione: 13/04/2007            Codice Rif.: (4-01713)
Unione Italiana Tiro a Segno: non solo centri, ma anche irregolarità
 
del sen. Claudio Fazzone (FI)
   
A questa interrogazione sono stati invitati a rispondere il Presidente del Consiglio dei ministri ed i Ministri dell'interno e per le politiche giovanili e le attività sportive –

Premesso che:

ai sensi del regio decreto-legge 16 dicembre 1935, n. 2430, convertito dalla legge 4 giugno 1936, n. 1143, e successive modificazioni, l'Unione italiana di tiro a segno (UITS) è ente pubblico nazionale che soggiace alla vigilanza del Ministero della difesa;

ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242, l'UITS è al contempo Federazione sportiva nazionale di tiro a segno, dotata di autonomia tecnica, organizzativa e di gestione, riconosciuta ai fini sportivi dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), cui spetta la vigilanza;

l'UITS provvede al conseguimento dei propri fini con: a) contributi e finanziamenti dello Stato e del C.O.N.I.; b) le quote di affiliazione delle Sezioni di TSN e dei Gruppi sportivi; c) i proventi del tesseramento all'UITS degli appartenenti alle Sezioni di TSN e ai Gruppi sportivi; d) un quarto della quota per l'iscrizione alle Sezioni di TSN prescritta dalle leggi in vigore per coloro che vi sono obbligati; e) un quarto della quota per l'iscrizione volontaria alle Sezioni di TSN stabilita dal Consiglio direttivo dell'UITS per gli appartenenti alle Sezioni di TSN e ai Gruppi sportivi; f) eventuali elargizioni di Enti o di privati, previa delibera di accettazione da parte del Consiglio direttivo dell'UITS; g) introiti conseguenti a contratti attivi di qualsiasi natura;

il vigente statuto dell'UITS (approvato con decreto del Ministro della difesa in data 31 maggio 2001), all'articolo 17, comma 4, attribuisce al Consiglio direttivo il compito di deliberare il bilancio preventivo e le relative variazioni, nonché la predisposizione del conto consuntivo e la relazione sulle attività svolte nell'anno precedente;

sempre lo statuto, all'articolo 14, comma 2, lettera a), prevede che entro il mese di marzo di ciascun anno l'Assemblea nazionale, su convocazione del Presidente dell'UITS, deliberi, in sessione ordinaria, sul conto consuntivo e sulla relazione concernente le attività svolte nell'anno precedente;

è dal 2004 che l'IUTS non convoca l'Assemblea nazionale per l'approvazione del conto consuntivo e, pertanto, l'ultimo conto approvato si riferisce all'esercizio finanziario 2003;

la mancata deliberazione del bilancio preventivo, nonché del conto consuntivo e della relazione sulle attività svolte nell'anno precedente, costituisce senz'altro una grave irregolarità gestionale, dal momento che chi gestisce danaro pubblico non può esimersi dal presentare una puntuale rendicontazione,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza della situazione di grave irregolarità in cui versa l'UITS;

quali siano le ragioni per quali le amministrazioni cui compete la vigilanza non abbiano ancora provveduto a far cessare tale anomalia gestionale;

quali provvedimenti di competenza si intendano adottare per ristabilire il pieno rispetto delle norme statutarie in relazione all'attività di gestione dell'UITS.

Offline Daniele Puccioni

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« Risposta #1 il: Aprile 17, 2008, 15:37:46 pm »
Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01714
Atto n. 4-01714


Pubblicato il 11 aprile 2007
Seduta n. 138

FAZZONE - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'interno e per le politiche giovanili e le attività sportive. -
Premesso che:
ai sensi del regio decreto-legge 16 dicembre 1935, n. 2430, convertito dalla legge 4 giugno 1936, n. 1143, e successive modificazioni, l’Unione italiana di tiro a segno (UITS) è ente pubblico nazionale che soggiace alla vigilanza del Ministero della difesa;
ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242, l’UITS è, al contempo, Federazione sportiva nazionale di tiro a segno, dotata di autonomia tecnica, organizzativa e di gestione, riconosciuta ai fini sportivi dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), cui spetta la vigilanza;
con legge 2 luglio 1882, n. 883, come da ultimo modificata dalla legge 4 giugno 1936, n. 1143, che ha convertito il regio decreto-legge 16 dicembre 1935, n. 2430, è stato istituito il Tiro a segno nazionale con lo scopo dell’addestramento al tiro degli obbligati all’istruzione premilitare e postmilitare, nonché, a seguito della legge 28 maggio 1981, n. 286 (che ha previsto che “coloro che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati sono obbligati ad iscriversi ad una sezione del Tiro a segno nazionale e devono superare ogni anno un corso di lezioni regolamentari di tiro a segno”), anche per l’addestramento di tali ultimi soggetti;
le attività di tiro a segno sono svolte presso le Sezioni del Tiro a segno nazionale (TSN) e sono soggette alla vigilanza degli organi del Ministero dell’interno, a norma della legge 18 aprile 1975, n. 110, e successive modificazioni;
le sezioni del TSN sono dotate di personalità giuridica, ai sensi dell’art. 8 del regio decreto 21 novembre 1932, n. 2051, sono rette da uno Statuto compilato secondo i criteri informatori stabiliti dal Consiglio direttivo dell’UITS e dispongono di autonomia gestionale e amministrativa, rispettivamente, ai sensi dell’articolo 6, comma 2, e dell’art.7, comma 2, dello Statuto dell’UITS;
il Ministero dell’interno, con circolare n. 559 del 30 agosto 2000, in linea peraltro con quanto affermato dalla Suprema Corte di cassazione – Sezione Unite civili (sent. n. 6319 del 22 giugno 1990), ha ribadito che le Sezioni del Tiro a segno nazionale “sono fornite di personalità giuridica di diritto pubblico a mente dell’art. 8 del regio decreto 21 novembre 1932” e che, come si evince dal quadro normativo di riferimento, “l’attività istituzionale del sodalizio persegue fini di interesse pubblico e riveste carattere prevalentemente pubblicistico”;
l’UITS, ai sensi dell’art. 2 del già citato regio decreto-legge 2430/1935, svolge esclusivamente compiti di natura sportiva e, pertanto, coerentemente il proprio Statuto prevede che essa abbia i seguenti fini: a) vigilare sull’attività istituzionale delle Sezioni di TSN, per l’addestramento al tiro di coloro che vi sono obbligati per disposizioni di legge e dei soci volontari; b) vigilare sull’attività sportiva delle Sezioni di TSN anche ai fini della loro affiliazione al CONI tramite la stessa UITS; c) promuovere, disciplinare e propagandare lo sport del tiro a segno, regolamentando anche lo svolgimento di attività ludiche propedeutiche all’uso delle armi; d) curare la preparazione dei tiratori per l’attività sportiva nazionale e internazionale.
le Sezioni di Tiro a segno nazionale, oltre alle attività istituzionali di addestramento e certificazione imposte dalla citata normativa, possono svolgere attività sportiva di tiro a segno, agonistica amatoriale, previa affiliazione all’UITS;
in ogni caso, l’affiliazione all’UITS non ha carattere necessario, dal momento che è propedeutica soltanto ai fini dello svolgimento dell’attività sportiva;
con la circolare n. 9808 del 22 dicembre 2005, l’Unione Italiana di tiro a segno, al fine di adeguare gli Statuti delle Sezioni del TSN alle previsioni dei commi 17 e 18 dell’art. 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, nonché alla delibera n. 1273 del 15 luglio 2004 del Consiglio Nazionale del CONI, ha fatto pervenire alle Sezioni un nuovo Statuto, con “invito ad indire quanto prima l’Assemblea straordinaria” sezionale per la sua approvazione;
il nuovo Statuto, esorbitando da una mera funzione di adeguamento, dispone che le Sezioni assumano anche la denominazione di “Associazione dilettantistica” e che soltanto le Sezioni affiliate all’UITS (ai sensi dell’articolo 3, comma 3) possano svolgere le attività di tiro (art. 3, comma 2);
così facendo l’affiliazione all’UITS, da istituto di natura esclusivamente sportiva (previsto dall’art. 9, comma 5, del vigente Statuto UITS solo se “si intende praticare attività di tiro a segno sia sportiva che amatoriale”), diviene l’istituto cardine del rapporto tra l’UITS e le Sezioni, dal momento che da esso dipende la stessa esistenza delle Sezioni come soggetti giuridici, travolgendo le competenze di natura pubblicistica delle Sezioni, di addestramento e certificazione, dando luogo a situazioni paradossali e di incertezza, ove si pensi che le Sezioni, proprio in funzione dell’attività prevalentemente istituzionale svolta, sono direttamente assegnatarie a titolo gratuito di beni demaniali, quali appunto i poligoni di tiro e le aree di sedime su cui insistono le Sezioni medesime (art.11 del regio decreto-legge 16 dicembre 1935, n. 2430), sono dotate di potere certificatorio ex legge 286/1981 e sono destinatarie di una serie di norme in deroga all’ordinaria legislazione in materia di acquisto e gestione delle armi e munizioni;
il Ministero della difesa con nota n. 8/47579 del 16 novembre 2006 ha comunicato all’UITS che lo Statuto proposto alle Sezioni presenta “evidenti profili di contrasto con la normativa in vigore (regio decreto-legge 16 dicembre 1935, n. 2430, convertito dalla legge 4 giugno 1936, n. 1143, e regio decreto 21 novembre 1932, n. 2051)” e che “In particolare si evidenzia che la costituzione e la natura delle Sezioni di Tiro a Segno Nazionale sono già disciplinate dal citato regio decreto-legge n. 2430 del 1935 e dalle norme del regolamento di cui al regio decreto n. 2051 del 1932”;
in relazione a quanto sopra il Ministero della difesa ha invitato l’UITS a “voler provvedere alla modifica dello Statuto tipo delle Sezioni di tiro a segno (...) al fine di armonizzarlo con le citate disposizioni normative”;
con nota n. 12854 del 23 novembre 2006 l’UITS ha replicato alle citate osservazioni del Ministero della difesa chiedendo pretestuosamente di precisare “quale articolo, delle normative indicate, contrasti con i criteri per gli statuti delle Sezioni”, comunicando l’impossibilità nel frattempo di provvedere alle richieste modifiche;
a tutt’oggi più di 200 Sezioni TSN, delle circa 300 esistenti, hanno adottato lo Statuto proposto dall’UITS,
si chiede di sapere:
se il Governo sia a conoscenza della situazione;
quali siano le ragioni per cui l’amministrazione vigilante non ha impedito che un così gran numero di Sezioni adottassero uno Statuto, quale quello proposto dall’UITS, che, come accertato dal Ministero della difesa, presenta “evidenti profili di contrasto con la normativa in vigore”;
se le Sezioni del TSN, che abbiano adottato lo Statuto dall’UITS assumendo conseguentemente una natura privatistica, possano continuare a rilasciare certificati di idoneità al maneggio delle armi, ai sensi della legge 286/1981, e se possano continuare a beneficiare delle deroghe previste dall’art. 31 della legge 110/1975 ed all’art. 1 della legge 306/1992 in materia di acquisto e gestione delle armi e delle munizioni;
quali iniziative si intendano adottare per ricondurre la gestione dell’ente pubblico Unione Italiana Tiro a segno al pieno rispetto della legalità, in linea con le direttive e prescrizioni del Ministero vigilante, ed in particolare per quali ragioni non sia stato ancora disposto il commissariamento del predetto ente.


Offline Daniele Puccioni

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Altri documenti (parte II)
« Risposta #2 il: Aprile 17, 2008, 15:38:50 pm »
Atto n. 4-02700

Pubblicato il 25 settembre 2007
Seduta n. 219

MASSA - Ai Ministri della difesa, dell'interno e per le politiche giovanili e le attività sportive. -
Premesso che:
l'Unione italiana di tiro a segno (UITS) è ente pubblico nazionale posto sotto la vigilanza del Ministero della difesa, ai sensi del regio decreto-legge 16 dicembre 1935, n. 2430, convertito dalla legge 4 giugno 1936, n. 1143, e successive modificazioni;
l'UITS è altresì Federazione sportiva nazionale di tiro a segno, ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242, riconosciuta ai fini sportivi dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) ed è dotata di autonomia tecnica, organizzativa e di gestione, sotto la vigilanza del CONI medesimo;
le attività di tiro a segno sono svolte presso le Sezioni di tiro a segno nazionale e sono soggette alla vigilanza degli organi del Ministero dell'interno, a norma della legge 18 aprile 1975, n. 110, e successive modificazioni;
l'articolo 1 della legge 28 maggio 1981, n. 286, dispone, al primo comma, che coloro che prestano servizio armato presso gli enti pubblici o privati sono obbligati ad iscriversi ad una sezione di tiro a segno nazionale e devono superare ogni anno un corso di lezioni regolamentari di tiro a segno; nonché, al secondo comma, che l'iscrizione e la frequenza ad una sezione di tiro a segno nazionale sono obbligatorie anche ai fini della richiesta del permesso di porto d'armi per la caccia o per uso personale, per coloro che non abbiano prestato o non prestino servizio presso le Forze armate dello Stato;
le Sezioni di tiro a segno nazionale sono dotate di personalità giuridica di diritto pubblico, ex articolo 8 del regio decreto 21 novembre 1932, n. 2051, così come ribadito da consolidato orientamento giurisprudenziale della massima autorità giudicante (Corte di cassazione, Sezioni unite, sentenza n. 6319 del 22 giugno 1990 e n. 4287 del 20 aprile 1991), nonché dalla circolare del Ministero dell'interno n. 559 del 30 agosto 2000;
le Sezioni di tiro a segno nazionale possono svolgere, oltre alle attività istituzionali di addestramento e certificazione imposte dalla citata normativa, anche, ex articolo 9, comma 5, dello Statuto UITS, attività sportiva di tiro a segno, sia agonistica che amatoriale, previa affiliazione all'UITS;
pertanto, l'affiliazione all'UITS non ha carattere necessario, in quanto è richiesta dalla normativa statutaria soltanto ai fini dello svolgimento dell'attività sportiva;
ai sensi dell'articolo 6, comma 2, dello Statuto UITS, ciascuna Sezione, al fine di disciplinare la propria struttura organizzativa, adotta «uno Statuto compilato secondo i criteri informatori stabiliti dal Consiglio direttivo dell'UITS»;
l'UITS, con circolare n. 9808 del 22 dicembre 2005, adducendo la necessità di adeguare gli Statuti delle Sezioni alle disposizioni di cui all'articolo 90, commi 17 e 18, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, nonché alla delibera n. 1273 del 15 luglio 2004 del Consiglio nazionale del CONI, ha fatto pervenire alle Sezioni medesime un nuovo Statuto «con invito ad indire quanto prima l'Assemblea» sezionale per procedere alla sua approvazione;
il menzionato Statuto, non limitandosi al citato adeguamento, prevede che le Sezioni assumano anche la denominazione di «Associazione dilettantistica» e che soltanto le Sezioni affiliate all'UITS, ex articolo 3, comma 3, nonché articolo 38, comma 2, possono svolgere le funzioni pubblicistiche di addestramento e certificazione;
le citate disposizioni contenute nello Statuto proposto dall'UITS subordinano all'avvenuta affiliazione e, quindi, ad un istituto di valenza esclusivamente sportiva e non necessaria, la possibilità per le Sezioni di svolgere i propri compiti istituzionali;
pertanto, questa normativa, a giudizio dell'interrogante, viola, in maniera arbitraria ed ingiustificata, la natura pubblicistica delle Sezioni di tiro a segno;
inoltre, l'applicazione delle richiamate disposizioni determinerebbe istituzioni paradossali e di incertezza, ove si pensi che le Sezioni, proprio in funzione dell'attività prevalentemente istituzionale svolta, sono direttamente assegnatarie a titolo gratuito, ex articolo 11 del regio decreto-legge 16 dicembre 1935, n. 2430, di beni demaniali, quali appunto i poligoni di tiro e le aree di sedime su cui insistono le Sezioni medesime, e sono dotate di potere certificatorio ex legge 286/1981, nonché destinatarie di una serie di norme derogatorie rispetto all'ordinaria
legislazione concernente l'acquisto e la gestione di armi e munizioni;
il Ministero della difesa, con nota n. 8/47579 del 16 novembre 2006 ha comunicato all'UITS che lo Statuto presentato alle Sezioni risulta contraddistinto da «evidenti profili di contrasto con la normativa in vigore» (regio decreto-legge 16 dicembre 1935, n. 2430, convertito dalla legge 4 giugno 1936, n. 1143, e regio decreto 21 novembre 1932, n. 2051) e che «in particolare si evidenzia che la costituzione e la natura delle Sezioni di tiro a segno nazionale sono già disciplinate dal citato regio decreto-legge n. 2430 del 1935 e dalle norme del regolamento di cui al regio decreto n. 2051 del 1932)»;
pertanto, il Ministero della difesa ha invitato l'UITS a «voler provvedere alla modifica dello Statuto tipo delle Sezioni di tiro a segno (...) al fine di armonizzarlo con le citate disposizioni normative»;
in replica alle citate osservazioni, l'UITS, con nota n. 12854 del 23 novembre 2006, ha pretestuosamente chiesto al Ministero della difesa di precisare «quale articolo, delle normative indicate, contrasti con i criteri per gli Statuti delle Sezioni», comunicando l'impossibilità di provvedere, nel frattempo, alle richieste modifiche;
a tutt'oggi, delle 300 Sezioni esistenti, più di 200 hanno adottato lo Statuto proposto dall'UITS,
si chiede di sapere:
quali siano le motivazioni per le quali le amministrazioni cui compete la vigilanza non sono ancora intervenute per impedire che un così elevato numero di Sezioni adottasse lo Statuto proposto dall'UITS, che, come evidenziato dal Ministero della difesa con la nota di cui in premessa, presenta «evidenti profili di contrasto con la normativa in vigore»;
se le Sezioni del tiro a segno nazionale che hanno adottato lo Statuto proposto dall'UITS e che, conseguentemente, hanno alterato la loro connotazione pubblicistica acquisendo natura privatistica, possano o meno continuare a rilasciare certificato di idoneità al maneggio delle armi, ai sensi della legge 286/1981;
se le Sezioni di cui al punto precedente possano ancora usufruire delle deroghe previste dall'articolo 31 della legge 110/1975 e dall'articolo 1 della legge 306/1992 in materia di acquisto e gestione di armi e munizioni;
quali iniziative, con particolare riferimento all'istituto del commissariamento, si intendano adottare per soddisfare l'esigenza, ormai improcrastinabile, di ricondurre la gestione dell'UITS nell'alveo della legalità, in conformità alle direttive e prescrizioni del Ministero cui compete la vigilanza.

Offline maverick

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Re: Interrogazione parlamentare sull'UITS del sen. Fazzone
« Risposta #3 il: Aprile 17, 2008, 16:53:30 pm »
In verità negli atti della camera sindacato ispettivo XV legislatura risultano, oltre queste pubblicate da Daniele, altre due dello stesso tenore presentate dall'On.le Gino Capotosti e dal Sen. Giuseppe Astore.
Ciao

Offline catone il censore

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Re: Interrogazione parlamentare sull'UITS del sen. Fazzone
« Risposta #4 il: Aprile 17, 2008, 22:05:34 pm »
Ricordo a tutti che gli altri a differenza del Senatore Fazzone fanno o facevano parte di partiti ormai "trombati".
Il Fazzone risulta tra i primi Senatori del PDL e presto assumerà qualche autorevole incarico.
Non pensate anche voi che vorrà ricevere delucidazioni circa la sua interrogazione rimasta in sonno?

Eppure ancora non si parla di Assemblea per il bilancio.


Offline chebe

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Re: Interrogazione parlamentare sull'UITS del sen. Fazzone
« Risposta #5 il: Aprile 18, 2008, 13:00:31 pm »
Speriamo che il senatore Fazzone non si sia dimenticato della sua "interrogazione" e prosegua nel suo lavoro , chissà che non serva a fare un pò di chiarezza sul fatto dei bilanci , che in fondo sono soldi pubblici, e sopratutto soldi nostri.
Saluti chebe.

Offline Daniele Puccioni

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Re: Interrogazione parlamentare sull'UITS del sen. Fazzone
« Risposta #6 il: Aprile 18, 2008, 15:10:53 pm »
Per dovere d'informazione sarebbe opportuno sapere se c'è un seguito a questa interrogazione

Online biagio

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Re: Interrogazione parlamentare sull'UITS del sen. Fazzone
« Risposta #7 il: Aprile 18, 2008, 20:27:32 pm »
per dovere di informazione, inserisco i dati dei te parlamentari che hanno presentato nella passata legislatura le varie interrogazioni sull'UITS.
le informazioni provengono dal sito ufficiale della Camera


________________________________________
[b]Claudio FAZZONE[/b]

Regione di elezione: Lazio
Nato il 7 ottobre 1961 a Fondi (Latina)
Residente a Fondi (Latina)
Professione: Imprenditore, funzionario Polizia di Stato in aspettativa
Elezione: 9 aprile 2006
Proclamazione: 19 aprile 2006
Convalida: 26 febbraio 2008

Gruppo FI
Membro della 2ª Commissione permanente (Giustizia)
Membro del Comitato per le questioni degli italiani all'estero


 
[b]ASTORE Giuseppe [/b]
Nato a SAN GIULIANO DI PUGLIA( CAMPOBASSO ) il 17 novembre 1942
Laurea in lingue e letterature straniere; pensionato - insegnante
Eletto nella circoscrizione XI (EMILIA-ROMAGNA)
Lista di elezione: ITALIA DEI VALORI
Proclamato il 28 aprile 2006
Iscritto al gruppo parlamentare:
•   ITALIA DEI VALORI dal 3 maggio 2006



 
[b]CAPOTOSTI Gino [/b]
Nato a NARNI( TERNI ) il 2 dicembre 1974
Laurea in giurisprudenza; avvocato
Eletto nella circoscrizione XIII (UMBRIA)
Lista di elezione: POPOLARI UDEUR
Proclamato il 21 aprile 2006
Iscritto ai gruppi parlamentari:
•   MISTO dal 3 marzo 2008

Da Wikipedia
Professore di pianoforte a 19 anni, laureato in giurisprudenza, avvocato, nel 2003 venne eletto consigliere comunale a Narni con la lista della Margherita; due anni dopo passò all'UDEUR.
In vista delle elezioni politiche del 2006, si candidò capolista alla Camera nella circoscrizione Umbria: ottenne 3.366 voti ottenendo il mandato per Montecitorio.
Secondo il quotidiano La Repubblica, egli passerà alla storia come il parlamentare eletto con meno voti. Una volta approdato alla Camera diviene segretario del gruppo parlamentare dell'UDEUR.
Nel 2008, in vista delle elezioni politiche, aderisce alla Democrazia Cristiana


se avessi saputo come fare avrei iserito anche le foto ;D

bye bye biagio


Offline maverick

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Re: Interrogazione parlamentare sull'UITS del sen. Fazzone
« Risposta #8 il: Aprile 18, 2008, 20:50:31 pm »
Ahhhhhh, ma biagio ha una fissa!
Indaga come un segugio, si preoccupa di chi sono gli autori delle interrogazioni, dati anagrafici, altezza, colore degli occhi etc.  e non di quelli, semmai, che violando lo statuto sono i "veri artefici delle interrogazioni", che hanno messo alla berlina l'UITS ed il mondo del tiro a segno!
D'altro canto i personaggi che calcano le scene nazionali non sono nuovi alle interrogazioni, mi ricordo che anni fa ce ne fu pure una per il commissariamento della sezione di Taranto, fortemente voluta da un consigliere Nazionale.
Tale commissariamento,se la memoria non mi tradisce,è gestito dal figlio del Presidente di un comitato.
Che vergogna.
Biagio fammi la cortesia,indaga e dimmi chi è, o dov'è nato, il dirigente nazionale in questione che quando passa porta solo distruzione al nostro mondo.
Diciamolo a tutti chi è il cugino di richy!
Ciao
« Ultima modifica: Aprile 18, 2008, 20:52:09 pm da maverick »

Online biagio

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Re: Interrogazione parlamentare sull'UITS del sen. Fazzone
« Risposta #9 il: Aprile 19, 2008, 12:06:51 pm »
l'uso di wikipedia e delle ricerche devo averlo proprio imparato da maverick!
l'abitudine a fornire informazioni incomplete ancora no e comunque non mi nascondo
biagio