Ho solo oggi avuto accesso a questa serie di POST, ed è stato bello leggerli tutti, tanto che per qualcuno ho preso delle note di riflessione, apprendendo così ad esempio che “gli unici due personaggi colle idee chiare sono il giud. MORI ,come sempre, e Ing Unio che ha sempre avuto il coraggio di dire la verità e di avere idee chiare,distinte e REALI sul futuro (?) di noi”. E tutti gli altri che fanno?
Mi fa sorridere l’espressione:
“E' certo che la finanziaria 2008 ha decretato la soppressione dell'UITS come ente pubblico!” quando l’articolo di Colombo sul Sole 24 Ore dice cosa la legge vuole: il riordino, in Italia non esistono colpi di spugna.
Ma perchè si sbattono tanto affinchè resti l'ente pubblico? Perchè con natura pubblica si ha forse una forza, e quindi resistere a pressioni che arrivano ai poligoni per le chiusure e le noie di rumore, per le agevolazioni di trattare le armi come le armerie, altrimenti come soggetti di diritto privato saremo accomunati a tutti i comuni cittadini, e quindi assoggettati ai problemi delle questure.
Effettivamente sarebbe bello poter chiedere:
2) I soldi che guadagnano come dirigenti Pubblici;
3) La possibilità di assumere personale con contratti pubblici (indiscrezioni parlano di 30 assunzioni pronte all'UITS).
Ma esistono regole di bon ton che non ce lo consentono, se lo vogliono dire, ben venga, ma chi ci dice che direbbero la verità?? Parliamo del sesso degli angeli!!
A quanto ammonta la quota che l'UITS riceve come soldi pubblici, il famoso 25% sulle quote d'iscrizione? Se non mi sbaglio (non sono un dirigente di sezione) per ogni frequentatore obbligato ammonta a meno di 3 euro, forse a giustificare le spese effettuate procapite per il mantenimento della struttura UITS. Questa è la natura pubblica, costo di sostegno riversato sulla utenza. E l’utenza sono solo gli agonisti? O anche i frequentatori? Ma chi decide il giusto costo? In più ci sono i costi di bollo. Questo è un argomento che non ha semplice gestione. Certe volte vale la storia!
Bella l’espressione
“I bilanci 2005-2006 sono nulli con culpa in vigilando del Ministero Difesa.”
Ma allora di chi ci dobbiamo fidare? Di emme emme?? La cosa pubblica è di tutti, da tutti dobbiamo accettare idee, bello questo sito che ci consente di confrontarci, e vedere tutti gli aspetti delle singole problematiche. E come le cose di tutti anche il Ministero, che avrà tanto da fare, avrà omesso di fare quanto ritenuto di minor conto, le cose si fanno per ordine di importanza, forse, …
L'UITS in passato era contra legem?
I presidenti di sezione sono burattini manovrati all'occorrenza?
L’UITS fondamentalmente mira a mettere le mani sulle sezioni?
A me sembra che tutti quelli che la compongono hanno precedenti di Sezione, che qualcuno ha anche abbandonato, a che pro allora? Non mi torna.
Qualunque cosa sia stata detta a Bologna, nella quale il presidente si è avvalso di autorevoli avvocati e professori, noi semplici tesserati non possiamo che sperare che l'UITS assuma i giusti impegni nei confronti delle Sezioni a difesa del mondo del tiro così come è ora. In Spagna è un problema ricaricare e in Inghilterra non esistono più pistole in mano ai tiratori. E la linea di difesa non può che essere quella di difesa di ente pubblico, senza troppe filosofie.
Tutti i presenti hanno concordato sulla linea che seguirà l'UITS, unica richiesta è stata quella di avere un documento scritto.
Se i vertici dell’UITS si fossero dimessi a quest’ora saremmo già in mano ai commissari, chissà con quale esito. Grazie UITS per quanto stai mettendo in campo, nonostante le nostre 50.000 euro spese a Bologna, speriamo siano un investimento per il futuro, molto insediato da chi ci vuole annullare.
Grazie agli uomini come Biagio,
uno dei votanti, che allarga il proprio orizzonte di idee per vedere cosa fare. Biagio è un tiratore ed un tecnico, saprà difendere i nostri colori, così come tutti i vertici Sezionali, mossi dai propri tiratori.
Occorre avere fiducia nei propri vertici sezionali. Altrimenti diciamolo subito, e si indichino i CRUMIRI.
Concordo con Blueshoot circa il fatto che la dirigenza UITS legga i nostri post,
Le nostre voci già in altra occasione sono state ascoltate o almeno lette...
Verosimilmente, in un ottica di ridimensionamento generale del mondo del tiro, la nominata UITS dell'allegato A della finanziaria potrebbe NON essere intesa solo come UITS ma come comparto Unione Italiana Tiro a Segno, e quindi UITS e tutti i TSN. Avere un ente privato probabilmente comporterebbe che non si potrebbero nè vendere cartucce al pubblico nè detenere armi. Le certificazioni sarebbero magari gestite da un ufficio del commissariato locale che su appuntamento potrebbe sovraintenderebbe alle prove di tiro (chissà con quali tempi visto che già un Porto d’Armi è lunghissimo).
Lo scenario non è dei più sereni. Occorre aspettare l'assemblea del 23 febbraio e sentire le proposte del Presidente (che dovrebbe rendere pubbliche prima), sperando che poi il Ministero le faccia sue senza seguire schemi già predisposti (e attualmente ignoti alla massa). Mi viene a mente quanto già proposto dalla commissione Pioletti. Qualcuno ne ha memoria?
Il quesito posto ai presidenti è ovviamente dovuto dopo che il ministero è stato riempito di ricorsi e ha dovuto riformulare uno Statuto di accettazione obbligatoria.
Ha senso mercificare il voto? O è una stronzata porre pure il dubbio che ciò avvenga?
Avremo che i Presidenti, atleti e tecnici, confermeranno di fatto il riordino in ente pubblico!
Ed è una pugnetta mentale pensare che: “Il verbale d'assemblea potrebbe essere impugnato perchè lo scopo non è perseguibile, stante il fatto che la finanziaria parla di soppressione!”
Se mi sbaglio aspettiamo a vedere.
È ovvio che per le ore 13.00 della stessa giornata sia convocato il consiglio per 'deliberare' sul voto dell'assemblea, qualcuno dovrà pur dire al ministero cosa si è deciso.
Voglio parafrasare;
“ma vi rendete conto che se siamo in questa situazione è per sola e esclusiva colpa di questo direttivo?
O anche di ha scritto ai ministeri e ha permesso a questi di mettere il naso sui nostri juniores?
O per le leggi che ci governano fatte nel 1935 senza nessuno che le abbia successivamente modificate? O non ci ha neanche provato?
Bravi tutti!!!
SPERIAMO DI USCIRNE INDENNI. Come tiratori non abbiamo alternative.