Autore Topic: UITS - Articolo su Armi e Tiro di Febbraio  (Letto 11148 volte)

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Offline Daniele Puccioni

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Re: UITS - Articolo su Armi e Tiro di Febbraio
« Risposta #20 il: Febbraio 11, 2008, 11:28:23 am »
I topic successivi a questo sono stati spostati perchè non inerenti a questo argomento ma al problema di Eboli.

Offline gunny

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Re: UITS - Articolo su Armi e Tiro di Febbraio
« Risposta #21 il: Febbraio 11, 2008, 11:53:44 am »
caro Biagio,
visto che sei uno dei votanti, dico anche te quello che ho già detto ai presidenti dei TSN a cui sono iscritto (il plurale non è un errore).

Se la colpa non è solo della dirigenza UITS, allora per la proprietà transitiva è anche (e forse soprattutto) dei dirigenti sezionali, a partire dai presidenti di TSN che ricoprono la carica di più alta resposnsabilità.

Mi aspetto dal presidente di una sezione la conoscenza 'dettagliata' delle leggi che riguardano il funzionamento di un TSN, sotto qualunque aspetto proprio perchè ne risponde in prima persona, anche penalmente. Quindi a partire dal pateracchio statuti tutti, ripeto tutti i presidenti avrebbero dovuto chiedere un'assemble straordinaria per mandare a casa degli emeriti incompetenti. Invece, a parte qualche voce fuori dal coro, tutti ad affrettarsi per l'approvazione. Qualcuno ha fatto inserire nel testo i riferimenti normativi per quanto rigarda armi e munizioni e carattere publicistico della sezione, altri no... infatti ci sono dei procedimenti in corso a carico di presidenti di alcune sezioni 'dilettantistiche' che devono rispondere di detenzione illecita di armi da fuoco.

Nei miei post ho sempre rimarcato quanto a mio avviso questa dirigenza federale è stata capace di mettere la testa sotto la sabbia, raccontando favole a destra e a manca; ma i presidenti dei TSN, per quanto riguarda i nuovi statuti, non è che siano stati da meno.

Torno nuovamente a chiedermi e chiederVi quanto effettivamente sia utile avere una federazione che sia al contempo ente pubblico, se non per il vantaggio che dirigenti, quadri e impiegati dovrebbero essere 'dipendenti statali' (non me ne voglia nessuno, ma da lavoratore autonomo, nutro poca fiducia verso la categoria).

Credo opportuno che i presidenti sfiducino questo direttivo e definiscano al più resto, o nella medesima assemblea di costituire o ricostituire una federazione sportiva di diritto privato che forse meglio di prima potrebbe tutelare noi tiratori per la parte sportiva e le sezioni per la parte istituzionale e magari capace di ricercare sinergie con le altre federazioni di tiro per far fronte comune quando, come in questi giorni, si rende necessario tutelare gli interessi del tiro sportivo in generale.

Saluti a tutti
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a brusa suta l' Susa

Online biagio

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Re: UITS - Articolo su Armi e Tiro di Febbraio
« Risposta #22 il: Febbraio 11, 2008, 12:26:32 pm »
Ho voluto solo evidenziare che sinora ci sono stati commenti e critiche a senso unico. Se rileggi il mio post noterai che non mi sbilancio nel dire che UITS è tutta d'oro, però non si può nemmeno dire sempre peste e corna.
Accetto il tuo punto di vista, ma ho rilevato che sarebbe utile, anche per il dibattito nel forum, avere qualche altra opinione meno sfavoravole all'UITS (se non proprio favorevole).
a rileggerti ciao Biagio

Offline lumau

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Re: UITS - Articolo su Armi e Tiro di Febbraio
« Risposta #23 il: Febbraio 11, 2008, 14:33:23 pm »
Cari gunny e biagio,siete simpatici e sportivi nell'esprimere le vostre opinioni ,le nostre opinioni sulla caduta delle aquile della uits ma.......forse un poco ingenui pensando,invitando, attendendo una giusta reazione difensiva degli eletti interessati all'argomento.ESSI NON si degnano di leggere le nostre cartacce e se, di nascosto, lo facessero NON avrebbero il coraggio di rispondere  poichè O sono degli struzzi e nascondono la testa sotto la sabbia O sono piccoli presuntuosi che si credono  tropppo importanti e potenti: MA ..la storia insegna ,cadde Napoleone,hitler,mastella ...cadranno pure loro ma..visto e rivisto come sono ,diamogli una spinta................

Offline Daniele Puccioni

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Re: UITS - Articolo su Armi e Tiro di Febbraio
« Risposta #24 il: Febbraio 11, 2008, 14:45:49 pm »
Non sarei tanto sicuro che non venga letto quello che si scrive...  ;)
Gli amministratori... (si sa) hanno poteri paranormali...  ;D

Capisco perfettamente il tuo stato d'animo e sei libero di farci partecipi, ma manteniamo la discussione cercando di motivare le critiche ecmq aspettando (dato che io come altri che non hanno il potere di voto o decisionale) quelli che sono gli sviluppi.
Penso che l'unica cosa che possiamo fare è eprimere le nostre opinioni, non credo che quello che pensa la base sia poi così ininfluente o ignorato del tutto.
Le nostre voci già in altra occasione sono state ascoltate o almeno lette...

Offline peppi

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Re: UITS - Articolo su Armi e Tiro di Febbraio
« Risposta #25 il: Febbraio 11, 2008, 16:36:19 pm »
A Bologna il prof. Ruffolo (quello di "mi manda Raitre") ha spiegato le conseguenze di avere una UITS ente privato. Intanto una cosa importante è che la nominata UITS dell'allegato A della finanziaria potrebbe non essere intesa solo come UITS ma come comparto Unione Italiana Tiro a Segno quindi UITS e tutti i TSN. Avremo un ente privato che potrebbe essere assorbito dal ministero difesa nelle sue funzioni e i TSN? associazioni sportive su terreni probabilmente demaniali che non potrebbero nè vendere cartucce al pubblico nè detenere armi. Le certificazioni sarebbero magari gestite da un ufficio del commissariato locale che su appuntamento sovraintenderebbe le prove di tiro.
Lo scenario non è dei più sereni. Perchè allora non aspettare l'assemblea del 23 febbraio e sentire le proposte del Presidente (che dovrebbe rendere pubbliche prima) senza dichiarare guerra a un "nemico" che finora non si è espresso sulla condotta che intende seguire e sugli impegni che prenderà?

Offline Daniele Puccioni

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Re: UITS - Articolo su Armi e Tiro di Febbraio
« Risposta #26 il: Febbraio 11, 2008, 16:49:20 pm »
A Bologna il prof. Ruffolo (quello di "mi manda Raitre") ha spiegato le conseguenze di avere una UITS ente privato. Intanto una cosa importante è che la nominata UITS dell'allegato A della finanziaria potrebbe non essere intesa solo come UITS ma come comparto Unione Italiana Tiro a Segno quindi UITS e tutti i TSN. Avremo un ente privato che potrebbe essere assorbito dal ministero difesa nelle sue funzioni e i TSN? associazioni sportive su terreni probabilmente demaniali che non potrebbero nè vendere cartucce al pubblico nè detenere armi. Le certificazioni sarebbero magari gestite da un ufficio del commissariato locale che su appuntamento sovraintenderebbe le prove di tiro.
Lo scenario non è dei più sereni. Perchè allora non aspettare l'assemblea del 23 febbraio e sentire le proposte del Presidente (che dovrebbe rendere pubbliche prima) senza dichiarare guerra a un "nemico" che finora non si è espresso sulla condotta che intende seguire e sugli impegni che prenderà?

Questo lo ritengo ragionevole.
Spesso si predono guerre e battaglie per non conoscere esattamente tutto lo scenario.
Questo è un momento importante, molto critico, che probabilmente ci condizionerà negli anni a venire.
Penso che dobbiamo andarci tutti (TUTTI) con i piendi di piombo.
Dobbiamo avere le idee chiare e conoscere tutti i risvolti della faccenda, specialmente coloro che avranno voce in capitolo per decisioni in merito.
E alle brutte... cercheremo di vendere cara la pelle.  >:(

Offline gunny

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Re: UITS - Articolo su Armi e Tiro di Febbraio
« Risposta #27 il: Febbraio 11, 2008, 18:18:29 pm »
A Bologna il prof. Ruffolo (quello di "mi manda Raitre") ha spiegato le conseguenze di avere una UITS ente privato. Intanto una cosa importante è che la nominata UITS dell'allegato A della finanziaria potrebbe non essere intesa solo come UITS ma come comparto Unione Italiana Tiro a Segno quindi UITS e tutti i TSN. Avremo un ente privato che potrebbe essere assorbito dal ministero difesa nelle sue funzioni e i TSN? associazioni sportive su terreni probabilmente demaniali che non potrebbero nè vendere cartucce al pubblico nè detenere armi. Le certificazioni sarebbero magari gestite da un ufficio del commissariato locale che su appuntamento sovraintenderebbe le prove di tiro.
Lo scenario non è dei più sereni. Perchè allora non aspettare l'assemblea del 23 febbraio e sentire le proposte del Presidente (che dovrebbe rendere pubbliche prima) senza dichiarare guerra a un "nemico" che finora non si è espresso sulla condotta che intende seguire e sugli impegni che prenderà?

Questo lo ritengo ragionevole.
Spesso si predono guerre e battaglie per non conoscere esattamente tutto lo scenario.
Questo è un momento importante, molto critico, che probabilmente ci condizionerà negli anni a venire.
Penso che dobbiamo andarci tutti (TUTTI) con i piendi di piombo.
Dobbiamo avere le idee chiare e conoscere tutti i risvolti della faccenda, specialmente coloro che avranno voce in capitolo per decisioni in merito.
E alle brutte... cercheremo di vendere cara la pelle.  >:(

permettemi di dissentire da questa chiave di lettura
non credo proprio che si possa o si debba confondere la UITS con le sezioni TSN, se così fosse gli unici responsabili di tale e grave fatto sarebbero proprio i dirigenti di questa UITS e i presidenti dei TSN che li hanno seguiti.

1) la sezione TSN è ente autonomo con finalità pubblicistiche nessuno, se non una legge del parlamento, può modificare questo status. Ciò che non và è proprio lo statuto fatto adottare dall'UITS, imposto senza averne titolo in barba a qualunque legge, quindi per i TSN la situazione andrebbe riportata a all'origine con atto forzato (penso che solo il ministero della difesa abbia voce in capitolo), credo come già indicato dal dott.Mori che comunque la cosa sia risolvibile grazie alla legge Bassanini, quindi le ASD possono diventare il soggetto che sfrutta il poligono per le attività di tiro agonistico e non, mentre la sezione vera e propria si occupa dell'istituzionale.

2) il maneggio armi era ed è competenza delle sezioni del TSN, i certificati vengono rilasciati sotto l'esclusiva responsabilità del presidente della sezione, il quale ne risponde penalmente (solo lui), l'UITS dovrebbe vigilare e verificare che tali certificati vengano rilasciati seguendo l'iter corretto e dettato dalle leggi vigenti, proprio per evitare situazioni paradossali come purtroppo avvenuto in passato, e come rischia di avvenire nel immediato futuro stando al nuovo regolamento, ovvero 50 colpi di pistola a 25mt e 50 di carabina a 50mt (i poligono senza uno stand da 50mt sono tagliati fuori... questa si che è una cattiva notizia!).

3) se la UITS, oltre alla TeamCup ha fatto qualcosa di buono in questi ultimi due mandati, si faccia un elenco dettagliato e lo si metta sul piatto della bilancia con i pateracchi (soprattutto quelli degli ultimi 2/3 anni)... vediamo cosa ne viene fuori

4) non rilevo vantaggi degni di nota nel lasciare le cose così come sono, in ogno caso per certi versi Obrist sabato scorso si è dovuto sbilanciare sul fatto che un'eventuale 'recupero' non toccherà minimamente l'autonomia delle sezioni... ma allora?!? che bisogno c'era di fare un'affermazione (o preghiera) del genere??? Ma di che autonomia va parlando, era percaso in discussione??? e se si, in base a quale legge?

5) la prossima assemblea straordinaria è tenuta a deliberare qualcosa... ma vi sembra possibile che chi si deve esprimere lo deve fare senza nulla in mano? ma che serietà è questa? Mio nonno diceva 'carta canta villan dorme', finchè seguitiamo a fidarci delle parole di questo direttivo c'è veramente da preoccuparsi... fin'ora non ne hanno fatta una giusta e fatto di tutto per mettere in disparte chi non la pensa come loro, promettendo agli altri mari e monti... ecco a che punto siamo! Hanno gestito la cosa pubblica come fosse cosa loro e qualcuno li vuole mandare a casa... che abbia ragione?

Fra 4 giorni c'è un'assemblea straordinaria e nessuno ha un pezzo di carta con l'ordine del giorno. A me quando c'è l'assemlea condominiale ordinaria o straordinaria che sia arriva sempre la lettera con l'avviso e l'ordine del giorno per poter essere un minimo preparato sugli argomenti da discutere, succede anche a voi o sono una mosca bianca?
In pratica si tratta di parteciapre a un'assemblea con testo a sorpresa, chi si troverà a dover decidere lo dovrà fare senza potersi consultare con i colleghi, se non quelli seduti a fianco, senza poter raccogliere le opinioni al riguardo degli iscritti ma soprattutto senza il tempo per pensare e valutare... scenario da guerra psicologica!
Non mi sembra giusto mettere all'angolo in questo modo chi deve prendere una decisione molto importante.
Ma ribadisco che forse le mie sono parole al vento perchè forse qualcuno vuole fare solo un po di 'cinema', o si crede il pifferaio magico...

Se fossi nei panni di un presidente di un TSN che dovrà rispondere del prorio voto 'AL VOLO' di fronte ai soci della sezione, davvero non mi sentirei tranquillo  anzi nel dubbio me ne starei a casa o mi asterrei, non tanto per il problema UITS si UITS no, ma quanto per la totale incertezza che proprio questo consiglio direttivo ha alimentato lasciando che si generasse questo caos da torre di babele, giocando la carta della disinformazione.
Tant'è vero che molto probabilmente l'assemblea servirà solo per l'approvazione del bilancio come richiesto dal ministero della difesa, bilancio necessario per mettere in liquidazione l'ente. Quello del riordino a mio avviso non è che un argomento per dissimulare la realtà dei fatti, in modo che alla fine di questa inevitabile piccola odissea, qualcuno possa dire: "abbiamo fatto tutto il possibile...", come Ponzio Pilato se ne laverà le mani e come di consuetudine nazionale dirà (anzi ha già detto) che la colpa è di chi lo ha preceduto.

Quindi il problema non credo sia quello di sparare sulla crocerossa o di fare il processo alla UITS in quanto tale, bensì il valutare una strada alternativa, magari migliore, per il futuro, visto che per come stanno andando le cose non si può certo dire "va tutto bene madama la marchesa!".
Occasione più favorevole del taglio della Finanziaria 2008 credo non potesse esserci perchè una UITS ente pubblico non la potrebbe schiodare nessuno dal prorio ruolo (e comunque rimarebbe fortemente vincolata) e chi siede quelle poltrone continuerebbe a sentirsi affrancato da qualunque obbligo e responsabilità verso la base...

Siccome credo nella democrazia e rappresentatività, nonchè nel fatto che chi ha delle responsabilità ne deve rispondere (sempre), finchè l'Unione non si trasformerà in qualcosa di diverso da quello chè è attualmente non si potranno risolvere i problemi del TSN... se proprio cerchiamo qualche idea ma perchè non guardiamo ai cugini del Tiro a Volo?

Non mi risulta che sindacati dei lavoratori e associazioni di categoria, ne tanto meno altre federazioni sportive abbiano lo status di enti pubblici pur mantenendo un potere di trattativa quando il governo o le istituzioni debbono prendere decisioni più o meno importanti per la collettività o parte di essa, non trovo nulla di democratico nella 'rappresentatività imposta per legge', perchè altrimenti non può definirsi federazione bensì organo di tutela e controllo. Un po di chiarezza almeno nei termini e nelle definizioni ci vorrebbe.

Se fossi stato uno dei consiglieri in carica, dopo l'approvazione della finanziaria avrei immediatamente rassegnato le dimissioni perchè in una situazione come questa è giusto e dovuto un commissariamento, proprio perchè ente pubblico.

Mi auguro che chi dovrà, vorrà, votare il prossimo sabato non lo faccia sull'onda dell'emotività e dello spauracchio del baratro disegnato da qualcuno, che forse non aspettava altro.
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Offline peppi

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Re: UITS - Articolo su Armi e Tiro di Febbraio
« Risposta #28 il: Febbraio 11, 2008, 18:34:43 pm »
E' stato richiesto un impegno formale dell'UITS nei confronti delle Sezioni, pertanto sicuramente sarà presentato un documento scritto dove verrà sottolineata l'autonomia delle sezioni e il mantenimento dei propri compiti specifici. Inoltre sarà definita la nuova posizione dell'UITS come ente pubblico.
Il documento scritto è stata l'unica richiesta di garanzia dei partecipanti alla riunione di Bologna.
Vorrei chiedere a Gunny se ha in mente uno scenario diverso da quello che viene presentato dalla UITS per salvare il salvabile...potrebbe essere questo il luogo per esporlo....
P.S. complimenti per considerare l'unica cosa buona della UITS la Team Cup...io non sono dello stesso avviso, la posso considerare una competizione discriminante (ma per questo si potrà aprire un altro Post)

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Re: UITS - Articolo su Armi e Tiro di Febbraio
« Risposta #29 il: Febbraio 11, 2008, 20:32:26 pm »
E' stato richiesto un impegno formale dell'UITS nei confronti delle Sezioni, pertanto sicuramente sarà presentato un documento scritto dove verrà sottolineata l'autonomia delle sezioni e il mantenimento dei propri compiti specifici. Inoltre sarà definita la nuova posizione dell'UITS come ente pubblico.
Il documento scritto è stata l'unica richiesta di garanzia dei partecipanti alla riunione di Bologna.

questa cosa non la capisco proprio, probabilmente è un mio limite, ma si può chiedere una cosa simile ad un ente pubblico che per legge non lo è più? Ma soprattutto non capisco questa necessità di far sottolineare una cosa già insita nella legge.
Riepiloghiamo, una legge mette la UITS nell'allegato A (enti da sopprimere), sabato scorso Obrist promette un documento scritto dove garantisce l'autonomia di enti che non sono in discussione (le sezioni) sulla base della nuova posizione della UITS come ente pubblico... quindi è già certo che la UITS rimarra ente pubblico!... continua a mancarmi qualcosa... nel frattempo il parlamento ha modificato qualcosa? promulgato una legge 'ad-UITS'?

Io gli avrei chiesto un documento scritto riguardo l'assunzione di responsabilità sull'imposizione dell'adozione di statuti incompatibili con lo status di sezione del TSN, in modo che se qualcuno chiede lumi... qualcun'altro ne risponda!


Vorrei chiedere a Gunny se ha in mente uno scenario diverso da quello che viene presentato dalla UITS per salvare il salvabile...potrebbe essere questo il luogo per esporlo....
P.S. complimenti per considerare l'unica cosa buona della UITS la Team Cup...io non sono dello stesso avviso, la posso considerare una competizione discriminante (ma per questo si potrà aprire un altro Post)

Non voglio sembrarti scortese, se non l'hai già fatto, ti invito a leggerti e scorrerti i vari topic sul tema presenti in questo forum, nei quali si è già dibattuto a lungo la questione UITS, anche se una sintesi è improponibile.

In ogni caso, rimane il fatto che un documento scritto con un programma che tutti i tiratori possano leggere per farsi un'idea non esiste! Solo slogan e affermazioni degne di un politico della repubblica delle banane.
Anzi abbiamo, e paghiamo, un organo di comunicaizione federale che tutto racconta tranne i fatti.

La mia posizione l'ho già espressa e articolata abbondantemente, come potrai notare ho la tendenza a scrivere tanto (e questo può dar fastidio, però ritengo che essere telegrafici a volte rischi di creare incomprensioni), ti riporto in estrema sintesi il mio pensiero:

1) l'attuale dirigenza, tronfia di autorefenrezialità, ha gestito l'UITS forse nel peggiore dei modi possibile, a partire dallo statuto delle sezioni fino ai rapporti con l'ente vigilante, che ricordo essere il ministero della difesa, non quello degli interni

2) il ruolo di ente pubblico, ritengo serva unicamente a garantire stipendi da quadri e dirigenti statali a qualcuno, fuori da qualunque interesse del mondo del tiro a segno, lo dimostrano i fatti e gli scritti, ultima perla il manifesto 2008

3) se è di una federazione che abbiamo bisogno, non vedo quale sia il problema a trasformare la UITS in federazione di diritto privato riconosciuta dal CONI, con un sistema democratico e rappresentativo di formazione dei quadri dirigenti e del consiglio

4) le sezioni TSN sono regolate dalla legge, la UITS è stata 'aggiunta' per la gestione sportiva e per vigilare (cosa diversa dal normare) sulle attività istituzionali

5) la personale esperienza a diretto contatto con i vertici dell'unione (alcuni consiglieri e componenti di commissioni), per problematiche di natura prettamente sportiva ovvero la gestione del campionato BR22 nelle edizioni 2006, 2007 e in quello a venire del 2008, è stata purtroppo negativa su tutti i fronti (ne hanno parlato anche le riviste di settore), dimostrando, a mio avviso e di altri 50 tiratori firmatari di un lettera al presidente a tutt'oggi senza risposta, estrema incompetenza nella gestione del campionato, guarda caso le stesse persone hanno gestito il campionato ex-ordinanza creando scontenti e malumori pure li, sarà una coincidenza?

6) la collocazione della TeamCup tra le cose positive di questa gesione (anche questa già argomentata in altri topic) ha di certo almeno un risvolto a mio avviso molto positivo ovvero quello portare il tiro a segno fuori dal perimetro dei poligoni (noto ai più come luogo di perdizione e addestramento di psicopatici guerrafondai pronti a fare stragi di massa), per consentire a chi appunto difficilmente varcherebbe la soglia di un TSN di conoscere il nostro sport; se poi regole e forma non piaciono ai puristi del tiro accademico questo lo comprendo, ma vista la crisi e la mancanza di giovani nelle nostre sezioni ben vengano iniziative volte a generare un po di interesse positivo nei nostri confronti, i regolamenti si possono modificare.

7) sostengo, unitamente ad altre persone che si sono espresse in questo forum, che l'errore più grosso fin'ora commesso, forse anche da noi stessi, è stato quello di dimenticarci dei tiratori, tutti i tiratori, di qualunque disciplina praticabile in poligono.
Siccome sono un tiratore agonista di discipline non accademiche (quindi per molti condiderato di terza categoria) vorrei capirci qualcosa di più e pretendo da tesserato tutela e che a domanda vi sia una risposta, questo, almeno per me non è ancora accaduto.

Sappiamo tutti perfettamente che le sezioni TSN non stanno in piedi (economicamente parlando) con l'attività accademica, infatti questa dovrebbe essere prerogativa dell'unione, quindi una federazione che tuteli sezioni e tiratori deve seriamente riconsiderare il panorama del tiro sportivo per valorizzarne adeguatamente le varie componenti, il rischio più grave è la disaffezione. Ok ci sono le olimpiadi e sarebbe molto grave non avere tiratori che ci rappresentino, e se uno di questi sale su uno dei gradini del podio sono il primo ad esserne fiero, però ritengo ci debba essere pari dignità per tutte le discipline.

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