Autore Topic: uits  (Letto 9049 volte)

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Offline gunny

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Re: uits
« Risposta #10 il: Gennaio 04, 2008, 10:16:45 am »
leggendo bene l'articolo del dott.Mori al seguente link:

http://www.earmi.it/diritto/leggi/uits.htm

si evince che l'UITS, continuerà a 'vivere' per l'ordinaria amministrazione, quindi la gestione sportiva, fintanto che il governo non redarrà il regolamento di assegnazione dei compiti attualmente di pertinenza UITS al CONI, fondamentalmente nulla cambierà, se non per il fatto che la UITS non è più ente pubblico e dovrà occuparsi solo ed esclusivamente di cose sportive senza interferire nella vita delle sezioni TSN (come per'altro dovrebbe già essere per legge... ma qualcuno ha fatto finta di nulla...)
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Offline francesco

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Re: uits
« Risposta #11 il: Gennaio 04, 2008, 18:23:22 pm »
Scusatemi, ma non ho ancora capito quanto costava allo Stato l'UITS "ente pubblico". Qualcuno me lo può dire?

Offline gunny

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Re: uits
« Risposta #12 il: Gennaio 04, 2008, 19:21:12 pm »
bella domanda...
ma fine a se stessa...

sul numero di marzo/aprile 2007 del giornalino dell'Unione, è comparso il conto economico 2006, non sono un ragioniere ma evinco quanto segue:
totale entrate entrate 5,0 milioni di euro
di cui per quote associative tiratori e TSN circa 1,8 milioni

va da se che per differenza circa 3,2 milioni di euro dovrebbero essere i contributi ricevuti per via 'statale', Coni, Ministeriali (difesa?) e altro non precisato, tra cui finanzimenti (???).

ma ciò che conta veramente credo sia come e per che cosa vengono spesi...

nello stesso bilancio si evince come struttura UITS (stipendi, compensi, rimborsi spesa e burocrazia) è costata 1,2 milioni di euro... quindi se avesse dovuto 'campare' con i contributi associativi sarebbero rimasti solo 600.000 euro per finanziare l'attività sportiva nazionale e internazionale, la quale risulta invece essere costata ben 2,9 milioni... (mi piacerebbe conoscerne i dettagli), visto che alla attività sportiva periferica sono andati appena 298.000 euro... a cui aggiungere investimenti (in cosa?) per 640.000 euro.

Se non sbaglio, quello del 2006 è l'unico conto economico reso pubblico tramite il giornalino dell'attuale gestione UITS, e anche questo a mio avviso fa riflettere

Torno a sottolineare che ritengo importante avere ben chiaro come vengono spesi i soldi... i nostri soldi... e forse, come tante altre cose Italiane di natura statale, anche l'UITS è un buco nero... finanziaramente parlando.
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Leonardo66

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Re: uits
« Risposta #13 il: Gennaio 04, 2008, 23:59:41 pm »
Signori... di seguito il testo della lettera "Ufficiale" (della quale ne seguirà un comunicato stampa) del Presidente Obrist indirizzata ai Presidenti di tutte le sezioni T.S.N. ed inviata per il tramite del Gestionale UITS:

UNIONE  ITALIANA  TIRO  A  SEGNO
Federazione sportiva e Ente Pubblico

Cari Presidenti

L´anno 2008 ha ormai  spalancato le porte  e pertanto Vi rinnovo gli auguri per  un buon proseguimento.
Inizia un anno importante: Anno  Olimpico con le nostre 7 carte olimpiche e anno nel quale, secondo quanto previsto dalla Finanziaria 2008, legge n. 244  del 24.12.2007, l´ Ente pubblico UITS  dovra´ procedere al suo riordino.
Per questo sono previsti 180 giorni di tempo: non sono molti, ma basteranno per completare insieme al nostro Ministero vigilante lopera.

Voglio però subito entrare nell'argomento che mi ha spinto a scrivere questa lettera.
Rimango stupito da come certa  stampa e alcuni mezzi di informazione stiano gestendo le notizie riguardanti i provvedimenti  delle Finanziaria 2008 relativamente all´UITS e mi sento in dovere di intervenire  a fronte di questione interpretative che possono seminare incertezze  e preoccupazioni forse esagerate.
Non voglio sottolineare ancora che il problema oggi emmerso risale ai tempi ben remoti e oggi  deve essere risolto una volta per tutte.
Vi assicuro che l´UITS  ha  tentato tutto il possibile per evitare provvedimenti nella  Finanziaria 2008 relativi all´UITS,  ma ripeto e sottolineo che forse non tutti i mali vengono per nuocere e che il riordino in discussione può effettivamente essere ciò che regolamenterà definitivamente e con  chiarezza il nostro mondo del Tiro a segno .

Come presidente dell´UITS, Ente pubblico e Federazione sportiva ,  Vi comunico che ho avviato i necessari contatti con il nostro Ministero vigilante (Ministero della Difesa) al fine di adottare  tutte le  azioni per avviare  le procedure necessarie per l´adozione da parte del Ministero della Difesa del REGOLAMENTO DI  RIORGANIZZARE  DELL`ENTE  UITS  secondo le previsioni  dell´art. 2 , commi  634,  635,  636,  637, 638 della  legge  24.12.2007 , nr. 244 , legge Finanziaria 2008 .
Pertanto fino all´adozione del citato Regolamento non è cambiata la natura giuridica dell´UITS e continuano  a  trovare  applicazione le norme che regolano l'organizzazione, i compiti  e  la  natura giuridica pubblica  dell´UITS.
Si evidenzia inoltre che tutte le azioni finora svolte e le successive che veranno  sono interessate, di concerto con il nostro Ministero vigilante, al mantenimento della personalitá giuridica  pubblica dell´UITS come  Ente Pubblico.


Comprenderete che nulla è lasciato al caso e che l´UITS  si sta muovendo in completa simbiosi e totale concerto con il Ministero della Difesa.

In funzione degli eventi di questi ultimi tempi è ancora di più necessaria un’azione comune di sostegno all’ UITS  ed al nostro Sport del Tiro a Segno per ottenere dal riordino dell’Ente tutti quei chiarimenti, quel rinnovamento delle norme che regolano la nostra attività per proiettare il Tiro a Segno verso il futuro e verso successi sempre maggiori.

Vi esorto pertanto a mantenere la freddezza e la calma dovuta assicurandoVi che l´ U.I.T.S.  comunichera´  gli aggiornamenti sull’ evolversi dei fatti.


Roma  4.1.2008
                                                                          Il  presidente  UITS
         
                                                                           Ing. Ernfried Obrist
« Ultima modifica: Gennaio 05, 2008, 01:30:17 am da Leonardo66 »

Offline gunny

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Re: uits
« Risposta #14 il: Gennaio 06, 2008, 02:18:13 am »
credo che all'Ing. Obrist o chi per lui, non sia chiaro che l'UITS non è tra gli enti da rioganizzare, bensì tra quelli soppressi!

L'unico regolamento che ci si deve aspettare, è quello che trasferisce i compiti della UITS al CONI... se non sarà questo governo ci penserà quello che seguirà, fino ad allora l'UITS non potrà far altro che mandare avanti la baracca per l'ordinaria amministrazione.
Bisogna quindi spiegare ai componenti di questo consiglio direttivo che ciò significa che non possono più continuare sulla strada dell'innovazione normativa, a cui sono particolarmente avvezzi, la mannaia ormai è calata inesorabilmente... l'ente pubblico non esiste più... lo dice una legge dello stato.

Scusate, dimenticavo che a questi signori le leggi non servono... o meglio  hanno le loro... si sono lamentati assai quando quello che oggi riconoscono essere il loro organo vigilante, il Ministero della Difesa, gli ha fatto notare, anche tramite interrogazioni parlamentari, che avevano fatto la pipì fuori dal vaso con la faccenda degli statuti TSN... oggi invece, vedono nell'ente vigilante l'ancora di salvezza... alla faccia dell'ipocrisia...
Perchè non chiedono l'aiuto del Ministero degli Interni? Non era con quest'ultimo che su vantava una sinergia di prim'ordine... a me pare che nonostante tale sinergia da quelle parti non viene visto di buon'occhio chi ha il riprovevole vizio di giocare con le armi... anche se, con tutto il rispetto, dovrebbero prima provvedere affinchè il personale armato della polizia impari per primo ad adoperarle correttamente, andando qualche volta in più al poligono...

A questo punto mi auguro che questa agonia duri il meno possibile, questo consiglio direttivo oggi non rappresenta più nessuno, ha dimostrato la proria incapacità gestionale e politica di difendere gli interessi del tiro a segno sportivo.
Per non parlare poi degli atteggiamenti da regime propagandistici spinti al punto da negare l'evidenza su fatti eclatanti e palesi, di vario genere recentemente accaduti.
Infine ha invaso, senza averne titolo, il campo dell'istituzione 'ente pubblico' prerogativa dei singoli TSN, arrogandosi compiti e ruoli non previsti dalla legge.

Il risultato lo abbiamo sotto gli occhi, forse è veramente ora che se ne vadano a casa e nasca un nuovo movimento dala base, non per 'imposizione divina', che rappresenti degnamente e democraticamente il tiro sportivo.

Se abbiamo 7 carte olimpiche, credo il merito vada ai tiratori che se le sono guadagnate sul campo, per questo direttivo non di certo un obiettivo meritato ma quantomeno dovuto, visto che solo nel 2006 ha speso ben 2,9 milioni di euro nel settore sportivo nazionale e internazionale.

Per rimanere negli italici confini, un'aspra critica va rivolta alla gestione messa in atto riguardo le nuove discpline: ex-ordinanza, bench-rest e avancaria.
Miopia, incapacità gestionale al di fuori degli schemi del tiro accademico,   autoreferenzialità e fantasia nella redazione di regolamenti e programmi sportivi, nel 2006, ma soprattutto nel 2007 hanno portato un profondo scontento tra i tiratori al punto che quella che doveva essere una consacrazione si stà trasformando in oblio, con un 2008 che sembra proporsi con gli ennesimi stravolgimenti regolamentari.

Forse, meno arroganza, autoreferenzialità e più rispetto del mondo del tiro sportivo, a tutti i livelli, perchè non ci sono solo le olimpiadi e una maggiore sinergia con l'ente vigilante, 'riscoperto' nel Ministero della Difesa (anzichè quello degli Interni), ripeto forse, avrebbe evitato la situazione attuale.

Grazie Ing. Obrist a Lei e al consiglio direttivo UITS per l'impegno profuso, peccato però che risultati peggiori sarebbero impensabili, quindi nell'interesse del tiro sportivo italiano riservateci la gentilezza di inoltrare le Vs. dimissioni.
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Offline Alex

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Re: uits
« Risposta #15 il: Gennaio 09, 2008, 09:42:51 am »
Il problema UITS parte da molto lontano, già con il governo Dini si parlava di enti unutili e l'UITS c'èra dentro.
Purtroppo l'anomalia stava che una federazione sportiva considerata ente pubblico non poteva essere nel contempo parte di un'altro ente pubblico, CONI.
Fino a qualche anno addietro nel consiglio UITS erano presenti con diritto di voto, a parità degli eletti, i rappresentanti dei dicasteri, difesa, interno e finanze,
poi esclusi con la legge Melandri, ma il problema rimase.
Poi c'è la posizione delle sezioni, anche questa è un pasticcio, perchè con la abolizione delle leggi fasciste, dove si imponevano che alla dirigenza ci fossero ufficiali della disciolta MVSN, si passò ad un pastrocchio che disponeva all'interno del consigglio eletto i rappresentanti del Comune e dell'UITS, con l'obbligo da parte del Presidente di inviare i bilanci, per la loro ratifica, alla Provincia ed al Comune.
Ora, come qualcuni fà, non gioiamo se l'UITS non è più ente pubblico e non infierisca sugli attuali consiglieri, che secondo me non hanno colpe nel merito, il problema parte da lontano e ci possiamo rimettere tutti.
Tutto parte con la legge 1143 del 1935 che completò quella del 1930, l'allora regime fascista oltre che a disporre che le sezioni fossero una emanazione diretta della MVSN, che aveva anche il compito di addestrare i giovani alla guerra, libro e moschetto fascista perfetto era lo slogan, si impossessò senza corrispettivo di tutti i poligono e le relative aree, costruiti a suo tempo, oltre che dal ministero della guerra, anche ed essenzialmente con il contributo degli enti locali e dei soci volontari. Questo patrimonio fù incamerato dal demanio, che tuttora ne è il proprietario, che se decide di vendere, vuoi perchè molte aree dei poligoni fanno gola ai forsennati edificatori e vuoi per la posizione delle aree stesse e del loro altissimo valore immobiliare, vedi ad esempio Milano, ci potrebbero essere delle spinte a dismettere le aree con il risultato che noi tiratori ci potremmo trovare senza più poligono e citando un  antico detto trovarci sull'abero a cantare.
Pertanto non tiriamo a conclusioni fuori luogo, la speranza è che come dice Mori, possa avvenire un riordino, ma attenzione le sezioni potrebbero diventare solo amministrative sotto tutela di Stato ed enti locali, Comuni e Provincie, perdendo così la vocazione sportiva attuale con un possibile sdoppiamento delle attività divise fra loro, da una parte la istituzionale e l'altra, la sportiva, che dovrebbe arrangiarsi e chiedere forse l'elemosina per l'uso dei poligoni, questo può sembrare assurdo ma purtoppo è possibile, se per esempio la dirigenza della sezione se ne fregasse della attività sportiva.
Aspettiamo gli eventi, prego anche i detrattori della attuale dirigenza UITS di ragionare meglio e farsi carico di una problema che viene da molto lontano e trascinato per decenni, ed ora che siamo alle conclusioni non auguriano che venga il peggio, speriamo che invece che tutto si risolva nel migliore dei modi.
 

Offline gunny

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Re: uits
« Risposta #16 il: Gennaio 09, 2008, 12:30:31 pm »
se il problema era noto e conosciuto da tempo, allora a maggior ragione questo esecutivo UITS è responsabile del misfatto, avendo inoltre propinato ai tiratori rassicurazioni di dubbia fondatezza riguardo l'inesistenza del problema...
di fatto io ho visto solo teste sotto la sabbia... ma è normale tutto ciò?

mi chiedo come mai, in questo nostro paese, le colpe non siano mai di nessuno se non di chi ci ha preceduto  addiruttura nel passato remoto... il problema ce l'abbiamo oggi! e va risolto per il futuro!

a che servere scarcare le responsabilità sul passato??? ma a che serve tirare fuori eventi di 60, 70 anni fa? perdiamo inutilmente tempo prezioso, è una scusa per non far nulla e evitare di caricarsi del fardello certamente in questo momento molto scomodo.

ora c'è bisogno di guardare avanti, ovvero fare ciò che è logico e utile nell'interesse dei tiratori e del tiro a segno nazionale... i tiratori questi sconosciuti...

a che serve essere presidenti e/o consiglieri di enti pubblici se l'obiettivo non è tutelare l'interesse del tiro a segno sportivo e non, a partire dai tiratori... mi ripeto ma credo che tutto si possa fare tranne giustificare l'operato di questo consiglio direttivo, non posso prendermela con chi c'era prima... chi c'è adesso cosa ha fatto (di concreto) per evitare ciò che è accaduto? Quali erano gli obiettivi?

Il vero problema è che oggi il tiratore rappresenta solo se stesso quindi non ha potere di trattativa con nessuno, tanto meno con l'agognata UITS, finchè non si metteranno al centro dell'attenzione gli interessi di tutti i tiratori tutto quello che possiamo dirci e raccontarci non servirà a nulla.

I problema, poligoni si risolve solo se la rappresentanza dei tiratori ha potere contrattuale con gli enti pubblici locali, comuni, provincie, regioni e Coni (quindi al momento non si fa nulla).
Di fatto però, c'è la legge che obbliga diversi soggetti all'iscrizione ad un TSN per necessità profesisonali di porto d'arma, quindi unitamente alla questione certificati di maneggio per licenze e nulla osta, vedo di fatto improbabile la soppressione o lo sfratto delle strutture dai terreni demaniali.
Anche quando, ci fosse rappresentatività e interesse economico, strutture alternative potrebbero nascere su iniziativa di soggetti privati come ad esempio ASD allargate o federate riconosciute dal CONI.

Altro che aspettare o passare per detrattori, è ora di titare fuori le 'palle' (non quelle piombo... altrimenti qui qualcuno fraintende e pensa che siamo dei guerrafondai o terroristi)
« Ultima modifica: Gennaio 09, 2008, 12:37:45 pm da gunny »
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Offline lumau

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Re: uits
« Risposta #17 il: Gennaio 09, 2008, 19:02:46 pm »
Molto nuda e cruda la realtà la si può leggere ed imparare dall'ultimo articolo del giudice Mori su

Offline Ricky

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Re: uits
« Risposta #18 il: Gennaio 10, 2008, 00:30:52 am »
il mondo è bello perchè è vario,
a leggere i vari scritti ognuno sembra aver ragione,
le riflessioni del giudice Mori lette con l'occhio attuale assumono un significato che, stante le leggi di fondazione del Tiro a segno e della UITS, sembrano paradossali (possono leggi del 1935 trovare attuazione oggi? Giuridicamente si, all'atto pratico no), tant'e che tutti i presidenti TSN sono andati fino ad ieri a votare per l'elezione del presidente Uits che fino a ieri ha inviato loro i certificati riconosciuti poi in prefettura, con i relativi introiti tutti versati nelle casse del TSN, senza misconoscere nulla.
Oggi invece sono diventati tutti detrattori, sembra che l'Uits non ha saputo gestire, e gli appassionati che fine fanno?
Da semplici tesserati credo che non possiamo fare altro che credere al nostro Presidente, è chiaro che il funzionamento della Uits sarà efficace finchè essa esiste (quindi almeno 180 giorni si dice), il tesseramento per il 2008 è stato fatto per poter partecipare alle gare, credo che occorra andare avanti con fiducia. Tra 180 giorni ne parliamo, anche perchè, quali azioni possiamo mettere in campo per cambiare le cose? Nessuna, a meno di rivoluzioni. E credo che ognuno di noi possa omettere di farle stante la sola passione sportiva. I problemi della vita sono altri. Stiamo a vedere cosa succede, con fiducia.

Offline gunny

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Re: uits
« Risposta #19 il: Gennaio 10, 2008, 02:36:28 am »
la legge è legge e va rispettata, non si interpreta

se una legge non è più coerente o talmente desueta oppure obsoleta da essere inapplicabile, esiste un parlamento, eletto democraticamente, dove è possibile promuovere le modifiche del caso

non sono un giurista ma credo di non sbagliare affermando che l'insieme di leggi che regolamentano le sezioni TSN in quanto enti pubblici è il medesimo che regolamenta le questioni di pubblica sicurezza, denominato appunto testo unico leggi di pubblica sicurezza TULPS

qulcuno ci deve spiegare perchè la UITS si sia arrogata il diritto di modificare 'in pratica' la legge, non solo senza averne titolo ma creando anche situazioni al limite della legalità, vedasi la questione statuti delle sezioni

questa storia dei certificati che la UITS manda ai TSN è la prova che c'è qualcosa che non và, proprio perchè la il ruolo della UITS dovrebbe essere ben altro non di certo comandare a casa d'altri

normalmente, una federazione sportiva si costruisce per comunità d'intenti tra associazioni sportive affini, non per decreto legge, e la UITS era l'unico e anacronistico esempio di federazione sportiva ente-pubblico, giuridicamente valida ma praticamente inutile, ovvero non se ne capiva l'utilità

il sentimento detrattore, esploso in seguito alla finanziaria, è facilmente spiegabile dal fatto che la UITS era vissuta come come imposizione

perchè mai un tiratore che frequenta una sezione TSN ma non intende disputare gare federali dovrebbe 'obbligatoriamente' pagare e tesserarsi a una federazione che addirittura, con il manifesto 2008, non lo qualifica nemmeno tiratore?

da semplice tiratore, che partecipa alle gare e non solo quelle federali, ritengo come tanti altri di avere il diritto di esprimere tutto il dissenso nei confronti di dirigenti che non hanno fatto e non stranno facendo nulla di costruttivo per il futuro del tiro a segno sportivo e non, infine mi risulta difficile credere a chi viene smentito puntualmente dai fatti, e si limita a dire 'va tutto bene madama la marchesa'...

non credo di essere l'unico a sentirsi preso in giro e non mi và di fare come i topi che seguono il pifferaio magico...

esiste sempre una valida alternativa... al massimo vendo le carabine e mi metto a giocare a bocce...
sempre che qualcuno non mi costringa comunque a farlo per legge nell'interesse della pubblica sicurezza...
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