CONI/ FRANCA RAME: STIPENDI SOSPETTI, PRESENTATA INTERROGAZIONE
Contratti dipendenti tramutati in dirigenziali, 300% di aumenti
Roma, (Apcom) - La senatrice Franca Rame ha presentato oggi
un'interrogazione urgente al Presidente del Consiglio dei Ministri, al
Ministro dell'Economia e delle Finanze e al Ministro dello politiche
Giovanili e le Attività Sportive per capire se è vero che tra il 2005 e
il 2006 numerosi dipendenti del Comitato Olimpiaco italiano (Coni) hanno
mutato la loro condizione lavorativa, passando da un contratto da
dipendenti a una tipologia contrattuale equiparata a quella dei
dirigenti Coni.
L'esponente dell'Italia dei Volari spiega in una nota che numerosi
dipendenti in aspettativa per motivi personali, rimanevano comunque in
azienda e nella maggior parte dei casi nelle stessa sede di lavoro con
incarico di Segretario Generale della federazione di appartenenza. La
Rame chiede appunto se sia vero che "il Coni ha concesso l'aspettativa a
questi dipendenti ai quali è stato proposto un contratto dirigenziale
pluriennale dalla federazione sportiva competente con delibera del
Consiglio Federale", si legge nella nota.
"A seguito di tale determinazione - prosegue - è stata aumentata da
parte del Coni l'erogazione di contributo sulle spese di finanziamento
della federazione interessata a copertura del contratto del nuovo
incaricato". La senatrice spiega inoltre che con questo meccanismo il
dipende della Coni Spa percepisce dal 300 al 400% in più del proprio
stipendio per contrattati che sono passati dai 26-36 mila euro dei
vecchi stipendi di categoria B e C, agli 80-120.000 euro dei nuovi. Le
federazioni coinvolte sarebbero quelle di: pallavolo, pallacanestro,
hockey, triathlon, motociclistica, tiro a segno e scherma.
Franca Rame chiede inoltre di sapere "se corrisponde a realtà che la
moglie di un altissimo dirigenti del Coni rientrerebbe in questo tipo di
collaborazione". La senatrice chiede l'intervento dei ministri
interrogati al fine "evitare il ripetersi dello sperpero del denaro
pubblico e se per una sua migliore utilizzazione non di intenda
sottrarre una parte dei fondi concessi dallo stato al Coni per l'aumento
delle pensioni minime che si aggirano sui 400-500 euro".