Riporto una notizia di una prova do combustione fatta in un tunnel insonorizzato, tratta da il forum aria.compressa.org
Mi sembra una notizia interessante e soprattutto può sollevare interrogativi sulla pericolosità di certe situazioni e sul livello di sicurezza di alcuni tunnel.
o tiro da qualche anno in un tunnel (chiamato scherzosamente loculo Wink ) di dimensioni davvero ridotte quanto a "cabina di tiro" , rivestita del solito materiale a cuspidi , anche se ovviamente non è frequentata come le linee di un tsn , una volta al mese laviamo la cabina spruzzando sulle superfici un comune prodotto detergente per pavimenti e strofinando con uno spazzolone a setole morbide , poi doverosa sciacquata con la canna da irrigazione . Prove fatte (coprendo con del comune domopack un rettangolo 20x20 cm in modo non venisse lavato e sucessivamente andandoci vicino con un accendino senza gas a sprizzare scintille ) hanno dimostrato che bastano 800-900 colpi esplosi per portare sulla superfice del materiale fonoassorbente una quantità di polveri incombuste sufficente a far notare piccoli fenomeni di principi d'incendio con semplici scintille provocate a 1 cm di distanza .
specifico solo che è una cabina purtroppo di piccole dimensioni (130x220x300 cm ) dove si tira quasi solo di corta , principalmente semiauto con munizionamento ricaricato (9x21-40 s&w-45-357) il più possibile simile al commerciale (quindi niente carichette target ) da esperti ricaricatori (quindi escluse ricette strane con polveri non ad hoc che lasciano parecchio incombusto ) . L'impianto d'areazione è del tipo "soffiante" (ossia l'aria viene immessa dal perimetro alle spalle del tiratore ed in parte superiormente sempre da tergo) con estrazione finale da dietro il parapalle posto a circa 28 metri . L'accumulo di incombusti si riscontra maggiormente nella zona compresa tra cm 140 e cm 220 della lunghezza del tratto "cuspidato" (300 cm )