Lungi da me il voler polemizzare,ma una cosa che non capisco è: perché le sezioni,che a differenza dei campi da tiro,hanno la fortuna di poter avere introiti non indifferenti non debbano osservare proprio quelle regole che glieli permettono?
se consideriamo che sono ospiti in strutture militari ed i militari ne hanno concesso l'uso salva l'osservanza delle varie DT perché disattenderle?
non penso che la realizzazione(o meglio il mantenimento in ordine visto che i poligoni militari di solito ne sono già dotati) dei bonetti o di un parapalle a norma piuttosto che i diaframmi adeguati sia una cosa impossibile da effettuare.O si liberalizza la certificazione e si lasciano i poligoni militari o ci si adegua alle loro direttive,le sezioni sono ospiti non paganti e l'affittuario ha tutti i diritti di porre delle regole che se accettate vanno rispettate.
in linea di massima la tua riflessione non fa una piega
oggettivamente c'è da chiedersi come mai dal 2005 (anno in cui sono state pubblicate le DT-1/2 aggiornate) fino a oggi nessuno abbia mosso un dito per cercare di renderle più "umane", accessibili economicamente e adeguate alle necessità reali delle sezioni, sia per quanto riguarda l'attività istituzionale (che a mio personale avviso è la più importante, proprio perché giustifica l'uso delle aree demaniali senza canone d'affitto), che per quella sportiva
c'è comunque da tenere conto che in molti dei nostri poligoni si spara in strutture che sono tali anche da più di 100 e più anni. Se si poteva sparare prima con armi di grosso calibro (i fucili carcano e le pistole d'ordinanza) non si capisce perché non lo si può fare oggi?!? Forse i tecnici e progettisti militari e non di fine '800 e del '900 non sapevano cosa stavano facendo?
l'assurdità di certe disposizioni che oggi alcune commissioni militari regionali richiedono alle sezioni per avere una prima categoria sportiva sono disarmanti, quasi che nelle sezioni si mandino bambini in età prescolare senza controllo alcuno... ok la sicurezza ma proprio i campi privati, spesso sprovvisti di sicurezze passive equiparabili, ci insegnano che il primo modo di evitare incidenti con armi da fuoco è la sicurezza attiva, ovvero un corretto comportamento dei tiratori che non può che derivare da corretto e funzionale addestramento a seconda delle finalità
chiaro che se esistono anche protezioni passive (setti separatori, delimitazioni per il pubblico dove previsto, ecc...) oltre che diaframmi e idonei parapalle non si fa altro che ridurre il rischio di qualsivoglia incidente... ridurre, non azzerare!
fatto sta che incidenti con armi da fuoco (quindi si escludono volutamente gli atti volontari come omicidi o suicidi) che abbiano cagionato danni o morte a terzi nelle sezioni TSN per nostra fortuna sono cosa rarissima... purtroppo non possiamo dire altrettanto per gli incendi derivati da scarsa o assente manutenzione... qui stiamo messi maluccio e qui abbiamo la prova certa, a suon di condanne passate in giudicato, che forse chi doveva non ha eseguito le attività necessarie e chi doveva non ha vigilato, poi forse qualche presidente ha le mani bucate oppure non ha idonee capacità gestionali per condurre una sezione, oppure considera la sezione una seconda attività (o proprietà privata) e pertanto ne pretende equa (dal suo punto si vista) remunerazione sottraendo fondi (più o meno lecitamente, più o meno con il consenso del consiglio direttivo e dell'assemblea) che invece dovrebbe servire proprio alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture (soprattuto ma non solo quelle di tiro)
dal mio punto di vista, l'avere DT-1/2 scrupolose (forse fin troppo) sul piano tecnico-balistico, e poi tralasciare la manutenzione e la prevenzione degli incendi e la formazione di direttori e istruttori di tiro è quanto mai assurdo, la priorità andrebbe quanto meno invertita, perché sull'assenza di sicurezza passiva si può prevenire con quella attiva... mentre come abbiamo avuto modo di vedere gli incendi non perdonano nulla e hanno macinato vittime... troppe!
con ciò non intendo dire che la sicurezza delle strutture, per quanto attiene la tecnica balistica, non sia importante anzi, ricordiamo sempre che proprio la funzione del rilascio del certificato di maneggio armi porta gente totalmente digiuna sulle nostre linee (portando importanti introiti), quindi in questi casi le sicurezze passive concorrono a ridurre notevolmente i rischi per quanto riguarda danni a terzi, magari sarebbe opportuna la verifica e l'applicazione delle direttive proprio in quei casi particolari, pena la nullità delle certificazioni o la revoca/sospensione della funzione pubblica... da parte di un giudice magari su segnalazione di UITS, il commissariamento abusato e talvolta perpetrato forse strumentalemte esiste solo in certe menti eccelse romane ma non trova alcuna legge a sostenerlo... come successo invece a Somma, se si muove un tribunale è cosa seria... chissà cosa farà UITS in questo caso con un consiglio ratificato da soli pochi mesi... il commissario non s'era accorto di nulla???
tutto bene madama la marchesa?!?... pare proprio di no!!! Speriamo solo non facciano ricorso al TAR come nel 2015, altrimenti chissa cosa può capitare al resto mondo delle sezioni...
ma dove sparano soci e tiratori esperti, che siano o meno sportivi, di certo le DT-1/2 fanno un po sorridere, soprattutto pensando all'addestramento al tiro fatto proprio dai militari... chi ha fatto il servizio militare di leva di certo ricorda che quando da reclute si sparavano i primi colpi (nel mio caso con il garand e 2 lastrine), di setti separatori, diaframmi e quinte spesso non c'era l'ombra e il ferma palle era una montagna... men che meno nelle esercitazioni successive per chi le ha fatte, temo di non sbagliare molto se ancora oggi proprio i militari si addestrano in luoghi che nemmeno lontanamente assomigliano a un poligono del TSN e che quindi delle DT-1/2 se ne infischino altamente, e tutto sommato sparare in campo aperto senza ostacoli, contro una montagna è decisamente meno rischioso dal punto di vista dei rimbalzi che non sparare dentro un poligono in regola con le Direttive Tecniche 1 e 2, dove gli ostacoli sono voluti e forse non sempre efficaci, salvo appunto sparare dritti al bersaglio, come fanno spesso i tiratori (amatori e agonisti) che frequentano le linee di tiro... forse un po meno gli obbligati, questi ultimi per le poche volte che frequentano, forse (o spesso) controvoglia, sparano anche troppo bene, ma questo è altro tema...
infine ricordiamoci sempre che seppure è vero che le sezioni sono ospitate gratuitamente su aree demaniali, la quasi totalità di queste aree prima del 1930, ovvero dell'entra in vigore del R.D. 479/30, erano proprio di proprietà del società mandamentali di tiro a segno o dei comuni... quindi di fatto, se proprio la vogliamo dire tutta le sezioni sarebbero in casa loro