La meravglia è che i frequentatori che dovrebbero essere interessati alla propria incolumità e frequentare stutture
agibili, invece, si esercitano nelle inagibili
Ai tiratori non frega nulla... almeno fin tanto che non sono protagonisti di un incidente... in quel caso l'amicizia per il sodalizio va a farsi benedire a suon di avvocati e tribunali...
Come già affermato, molto probabilmente i nostri nostri poligoni non hanno grandi problemi oggettivi di sicurezza, in molti si spara da 150 anni e di incidenti non ce ne sono stati, per problemi balistici... per scarsa manutenzione o lavori improvvisati invece fin troppi.
Il problema è che ci sono delle regole, che puntualmente sembrano essere disattese: vedi la DT-P2.
L'impressione è che ci sia un fiorire di "furbetti del TSN" che non guardano in faccia nessuno, che la fanno sotto il naso dei padroni di casa, i militari, che per contro hanno il torto, nel bene o nel male, di essersi disinteressati dei loro poligoni, salvo risvegliarsi con la sentenza del TAR oppure con gli incendi che recentemente hanno fatto vittime.
Il ruolo di UITS in questo bailame sarebbe dovuto essere quello di concertare con il ministero della difesa direttive adeguate all'uso odierno che si fa dei poligoni nelle sezioni, proprio per prevenire il verificarsi di situazioni come quella a cui stiamo assistendo... sapevamo tutti che si trattava di una bomba a orologeria che prima o poi sarebbe esplosa...
Certamente l'uso dei poligoni nei TSN è diverso da quello dei militari, ma dopo 12 anni la situazione è quella che conosciamo, quindi sarebbe quanto mai azzardato pensare che ora di punto in bianco, con la bacchetta magica, tutto possa risolversi... ma la speranza è sempre l'ultima a morire...
Stendiamo un velo pietoso sul compito di vigilanza sulle attività delle sezioni che sempre la UITS avrebbe dovuto garantire proprio nei confronti dei militari... ma di contro possiamo anche sostenere che forse i militari non hanno a loro volta adeguatamente vigilato su UITS... vogliamo definirlo un "circolo vizioso"?!?
però alla fine chi paga sono i tiratori, quelli a cui appunto non frega nulla (fin che va tutto bene) che ora si vedono penalizzati per strutture a cui l'autorità giudiziaria ha messo i sigilli e per le notevoli limitazioni imposte ai campionati UITS in cui si praticano discipline con armi di energia superiore alla 1a categoria (DT-P2)
forse come sostiene qualcuno, occorre una "terapia d'urto" proprio per far prendere coscienza ai tiratori (sportivi e non) e anche ai dirigenti sezionali, che è ora di aprire gli occhi e smettere di credere alle favole...