http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/difesa_patrimonio_immobiliare/index.htmlIl patrimonio immobiliare
Un vasto patrimonio che comprende siti ed infrastrutture, sparsi sul territorio nazionale, quali depositi, caserme, forti e arsenali, molti dei quali risalgono alla seconda guerra mondiale e, spesso, anche ad epoche precedenti.
Le operazioni immobiliari che il Ministero della Difesa si appresta ad avviare riguardano beni di rilevante valore commerciale, in grado di offrire un ventaglio di possibilità di riconversione ad uso civile e di nuova costruzione, singoli edifici di particolare pregio architettonico o grandi strutture, quali comandi e caserme, che si trovano ormai inglobati nel centro cittadino o, comunque, nel tessuto urbano delle più importanti città d'Italia.
L' apertura al mercato immobiliare di questi beni risponde ad una duplice esigenza: la riduzione quantitativa delle Forze Armate consente di fare a meno di una vasta tipologia di infrastrutture e la necessità di razionalizzare il patrimonio immobiliare, adattandolo a nuovi requisiti di funzionalità, economia di gestione e operatività.
Quanto non sarà in linea con tali requisiti programmatici, farà parte dell'inventario delle infrastrutture che potranno essere cedute e dalla cui eventuale vendita o locazione sarà possibile ricavare risorse finanziarie da destinare alle esigenze di ammodernamento e miglior funzionamento della Difesa.
Queste linee d'azione sono state recentemente facilitate dalle condizioni previste dalla legge n. 133 del 6 agosto 2008 (art.11 e 14bis) che, tra l'altro, consente al Ministero della Difesa di effettuare, in autonomia, l'attività di alienazione, permuta, valorizzazione e gestione dei beni immobiliari ad esso affidati.
E’ stato già avviato il lavoro di individuazione dei possedimenti demaniali che, in relazione alle loro caratteristiche strutturali, di posizione e di possibile utilizzazione commerciale, potrebbero essere immessi sul mercato. Si tratta in particolare di costruzioni riconvertibili ad usi civili in specifici settori di interesse residenziale, professionale (uffici), industriale (depositi, arsenali ecc.) e turistico-alberghiero.
Le differenti tipologie di immobili cedibili:
quelli non più utilizzati o inattivi, che comunque detengono un consistente valore economico poiché nel loro ambito può essere operato un cambio di destinazione d'uso e la possibilità di sviluppare nuovi progetti di edificazione.
quelli ove si svolgono funzioni istituzionali non più compatibili con la loro ubicazione nell'ambito di centri cittadini o, comunque, che non si rivelano più funzionali per le mutate esigenze militari. quelli non completamente sfruttati per le funzioni che vi si svolgono, che potranno essere parzialmente concessi in gestione a imprese esterne, compatibilmente al contemporaneo svolgimento delle funzioni istituzionali della Difesa che continueranno ad essere assolte nel loro ambito.
Per pervenire alle condizioni che possano consentire ad una più favorevole commercializzazione delle proprie strutture, il Ministero della Difesa prevede di:
procedere ad una più rispondente valorizzazione degli immobili destinati al mercato;
stimare gli immobili valorizzati e fissarne i relativi prezzi di mercato secondo quanto previsto dalla legge;
immettere gli stessi sul mercato mediante specifici avvisi pubblici di vendita, permuta o concessione in gestione.
Proprio per annunciare queste iniziative, il Ministero della Difesa italiano aveva partecipato al Salone Mondiale MIPIM 2009 di Cannes, esibendo un pregevole repertorio fotografico di quella parte del patrimonio di cui prevedeva l'alienazione e, quindi, la conseguente immissione sul mercato immobiliare.
Fonte: Ministero della Difesa
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Se non vendono i siti le sezioni quanto meno pagheranno l'affitto!!!!!
Ente Pubblico......a chi e a cosa serve?