Autore Topic: ASSEMBLEA ELETTIVA (RINNOVO CARICHE NAZIONALI) - MESTRE 13/14 OTTOBRE 2012  (Letto 49577 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline VENDETTA

  • Staff Redazione
  • Azzurro
  • *
  • Post: 2034
Re:ASSEMBLEA ELETTIVA (RINNOVO CARICHE NAZIONALI) - MESTRE 13/14 OTTOBRE 2012
« Risposta #20 il: Settembre 22, 2012, 20:44:37 pm »
Chi ben comincia è alla metà dell'opera.

Chiedo scusa ma negli ultimi giorni sono stato impegnato.

Spero di farmi perdonare con questa.


Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08235
Atto n. 4-08235

Pubblicato il 20 settembre 2012, nella seduta n. 798

LANNUTTI – Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri della difesa e dell’economia e delle finanze. -

Premesso che:

il settimanale “l’Espresso” del 7 agosto 2012 con l’articolo dal titolo “Coni, la Casta alle Olimpiadi ” di Gianfranco Turano, riguardo al Coni e alle sue federazioni sportive, riportava: «Tra l’autunno del 2012 e l’inizio del 2013 tutto cambierà, in apparenza. Gli organi di governo dello sport italiano, prima le federazioni e poi il Coni, andranno al voto per essere rinnovati. I nuovi eletti, che saranno per lo più i vecchi rieletti, dovranno gestire i 409 milioni di euro girati allo sport dallo Stato (448 milioni del 2011 con 18 milioni di perdita). Ai soldi pubblici vanno aggiunte alcune decine di milioni di euro di ricavi vari dagli sponsor o dai cittadini che pagano l’ingresso alle piscine, alle piste e alle palestre. Non male di questi tempi. Soprattutto perché i controlli sono facilmente aggirabili. È raro che uno dei signori dello sport venga trovato positivo allo sperpero. Ma basta ficcare il naso in una delle 45 federazioni sportive nazionali (Fsn) affiliate per trovare una ricca casistica di sprechi»;

ai sensi dell’art. 15 del decreto legislativo n. 242 del 1999, le federazioni sportive nazionali (attualmente 45) hanno natura di associazione con personalità giuridica di diritto privato. Fanno eccezione – pur qualificandosi come federazioni sportive nazionali – l’Aeroclub d’Italia, l’Automobile club d’Italia e l’Unione italiana tiro a segno, i quali, in virtù dell’art. 18, comma 6, mantengono la personalità giuridica di diritto pubblico;

l’Unione italiana tiro a segno (UITS), quindi, anche in seguito al suo riordino intervenuto con decreto del Presidente della Repubblica n. 209 del 12 novembre 2009, è ente con personalità giuridica di diritto pubblico nonché federazione sportiva del CONI, il cui statuto è stato approvato, dopo mesi e mesi di gestazione, dal Ministro della difesa pro tempore Ignazio La Russa di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze Giulio Tremonti in data 15 novembre 2011, durante gli ultimi giorni del Governo Berlusconi;

lo statuto approvato, inoltre, non risulta all’interrogante adeguato alle disposizioni di riduzione dei conti degli apparati amministrativi di cui all’articolo 6 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, malgrado il fatto che di occasioni per procedere all’adeguamento dal 2010 ad oggi, l’UITS, ne ha avute almeno una ogni anno per aver convocato l’assemblea nazionale, organo preposto anche alle modifiche statutarie, per l’approvazione del bilancio consuntivo dell’ente;

la stessa assemblea nazionale dell’UITS, massimo organo statutario, che si è tenuta in Roma il 3 luglio 2010, in piena vigenza del decreto-legge n. 78 del 2010 entrato in vigore il 31 maggio 2010, ha approvato uno statuto che a giudizio dell’interrogante non sembra conforme ai disposti normativi, e dunque viziato ab origine;

l’Unione a fine del quadriennio olimpico ha convocato l’assemblea nazionale per il rinnovo delle cariche elettive che si terrà in data 12 e 13 ottobre 2012 a Venezia – Mestre;

l’articolo 14 dello statuto, relativo agli aventi diritto al voto, al comma 1 riporta: «Hanno diritto di voto in assemblea i Presidenti di Sezione TSN, i rappresentanti degli atleti e dei tecnici sportivi e i rappresentanti dei Gruppi sportivi le cui sezioni TSN e Gruppi sportivi di appartenenza risultino costituiti e affiliati all’UITS da almeno 12 mesi alla data di svolgimento dell’assemblea e che in tale periodo hanno svolto attività istituzionale e che, alla data di convocazione dell’Assemblea partecipino all’attività sportiva dell’Unione»;

all’art. 18, comma 1, rubricato “Consiglio direttivo dell’UITS”, statuisce: «Il Consiglio direttivo è composto dal presidente nazionale, che lo presiede, e da dodici consiglieri, eletti dall’Assemblea nazionale tra i tesserati, e nominati da Ministro della difesa. Dei consiglieri, otto sono eletti dai Presidenti delle Sezioni TSN e dai rappresentanti dei Gruppi sportivi, uno dai rappresentanti dei tecnici sportivi e tre, garantendo tra questi la presenza di esponenti di entrambi i sessi, dai rappresentanti degli atleti. Sono eletti i candidati che hanno ricevuto il maggior numero di voti»;

all’art. 74 prevede che il regolamento d’attuazione dovrà essere approvato entro 6 mesi ed è ratificato dal Ministero della difesa e dal Coni, mentre la norma transitoria all’art. 78, comma 3, riporta che fino all’adozione del regolamento d’attuazione e degli altri regolamenti in esso previsti rimangono validi i regolamenti in vigore all’atto della sua approvazione;

sono passati abbondantemente 9 mesi dall’adozione del nuovo statuto e dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma il nuovo regolamento d’attuazione non è stato ancora approvato dall’UITS e di conseguenza ratificato dagli organi competenti;

il regolamento elettorale reso noto dall’UITS per l’assemblea elettiva di Mestre del 12 e 13 ottobre 2012 prevede il sistema di votazione elettronica, che si ritiene palesemente in contrasto con l’ultimo regolamento d’attuazione approvato e risalente all’anno 1998 che, invece, non prevede il voto elettronico;

all’art. 10 del regolamento elettorale, nella parte B, si rileva, a quanto risulta all’interrogante, che: il voto è espresso su badges (schede elettroniche) predisposti dall’Unione e consegnate alla commissione per la verifica dei poteri; i badges recano stampato il numero di voti che esse rappresentano; verrà fornito un badge per la votazione elettronica del Presidente e un badge per la votazione contemporanea di 8 consiglieri UITS, di 3 consiglieri rappresentanti degli atleti, di un consigliere rappresentante dei tecnici, di un revisore dei conti membro effettivo e del revisore dei Conti membro supplente; le ricevute di votazione sono custodite, a cura del Presidente della Commissione e che le modalità di esecuzione del voto, con sistema di votazione elettronica, saranno specificate in sede assembleare;

la dirigenza dell’UITS le cui dubbie condotte sono state rappresentate dall’interrogante in un precedente atto di sindacato ispettivo (4-06699), ha scelto questo sistema di voto elettronico che ha creato non poche perplessità all’elettorato attivo, il quale non ha garanzie sulla segretezza del voto e, pertanto, sarà fortemente influenzato e condizionato nelle sue scelte;

il citato decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, al comma 5 dell’art. 6, rubricato “Riduzione dei costi degli apparati amministrativi”, prevede: «Fermo restando quanto previsto dall’articolo 7, tutti gli enti pubblici, anche economici, e gli organismi pubblici, anche con personalità giuridica di diritto privato, provvedono all’adeguamento dei rispettivi statuti al fine di assicurare che, a decorrere dal primo rinnovo successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto, gli organi di amministrazione e quelli di controllo, ove non già costituiti in forma monocratica, nonché il collegio dei revisori, siano costituiti da un numero non superiore, rispettivamente, a cinque e a tre componenti. In ogni caso, le Amministrazioni vigilanti provvedono all’adeguamento della relativa disciplina di organizzazione, mediante i regolamenti di cui all’articolo 2, comma 634, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, con riferimento a tutti gli enti ed organismi pubblici rispettivamente vigilati, al fine di apportare gli adeguamenti previsti ai sensi del presente comma. La mancata adozione dei provvedimenti di adeguamento statutario o di organizzazione previsti dal presente comma nei termini indicati determina responsabilità erariale e tutti gli atti adottati dagli organi degli enti e degli organismi pubblici interessati sono nulli. Agli enti previdenziali nazionali si applica comunque quanto previsto dall’art. 7, comma 6»;

il Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia, Sezione Terza, con sentenza del 13 febbraio 2012 ha accolto un ricorso avverso le elezioni e, per l’effetto, ha dichiarato nulli la nomina del Consiglio direttivo dell’Automobil club di Milano avvenuta il 22 luglio 2010 nonché, al suo interno, la nomina del Presidente, avvenuta il 28 luglio 2010 perché l’assemblea dell’ente aveva eletto 9 membri anziché 5 come previsto dal citato articolo 6, comma 5;

l’Automobile club d’Italia è un ente a base associativa con caratteristiche analoghe all’UITS;

l’Unione ha convocato l’assemblea elettiva per il rinnovo addirittura di 13 componenti (8 consiglieri in più), anziché 5, contrariamente alla legge: volendo ragionare in astratto e per coniugare la duplice natura dell’UITS, ente con personalità giuridica di diritto pubblico e federazione sportiva del Coni, l’ente dovrebbe rinnovare le proprie cariche prevedendo al massimo 5 componenti dell’organo direttivo (articolo 6, comma 5, decreto-legge n. 78 del 2010) e 3 rappresentati della componente sportiva (1 tecnico e due atleti con equa rappresentanza di ambo i sessi, ai sensi dell’art. 16, comma 2, del decreto legislativo n. 242 del 1999). Quindi, anche in questo caso che prevede l’elezione di 8 consiglieri al massimo, l’UITS si accinge a rinnovare le cariche, contrariamente alle leggi richiamate, con 5 consiglieri in più,

si chiede di sapere:

se il Ministro competente abbia vigilato sui necessari adeguamenti statutari previsti dal decreto-legge n. 78 del 2010 che l’Unione italiana tiro a segno (UITS), ente con personalità giuridica di diritto pubblico, era ed è obbligata ad adottare prima dell’assemblea elettiva;

se il Governo sia a conoscenza del fatto che l’UITS, in contrasto con l’art. 14, comma 1, dello statuto vigente ha ammesso a votare tantissime Sezioni del tiro a segno nazionale, soprattutto del Trentino Alto Adige, ed i gruppi sportivi militari che notoriamente non svolgono attività istituzionale;

quali siano le ragioni per cui si permette all’UITS il rinnovo delle cariche elettive, contrariamente alle norme di legge;

per quale motivo si sia consentita l’approvazione, in data 3 luglio 2010, di uno statuto che a parere dell’interrogante è viziato ab origine e contra legem, poiché in contrasto con l’articolo 6, comma 5, del decreto-legge n. 78 del 2010, in vigore dal 31 maggio 2010;

quali iniziative intenda adottare relativamente alla mancata adozione dei provvedimenti di adeguamento statutario o di organizzazione da parte dell’UITS, previsti dalla legge, che potrebbero determinare responsabilità erariale e nullità di tutti gli atti adottati;

se non intenda intraprendere le opportune iniziative di competenza per quanto segnalato a carico dell’UITS, non escludendo la nomina di un commissario con l’incarico di ripristinare le condizioni di legalità al fine del rispetto della legge vigente in ordine alla composizione dei consigli d’amministrazione degli enti pubblici di cui dall’articolo 6, comma 5, del decreto-legge n. 78 del 2010, e quindi, prevedere il rinnovo delle cariche elettive in ossequio ad uno statuto adeguato alle norme di legge e nel rispetto del regolamento d’attuazione vigente, che, ad oggi, non contempla il voto elettronico.

Offline diamante

  • Utente Certificato
  • Azzurro
  • *
  • Post: 2685
Re:ASSEMBLEA ELETTIVA (RINNOVO CARICHE NAZIONALI) - MESTRE 13/14 OTTOBRE 2012
« Risposta #21 il: Settembre 23, 2012, 13:56:54 pm »
Chi ben comincia è alla metà dell'opera.

Chiedo scusa ma negli ultimi giorni sono stato impegnato.

Spero di farmi perdonare con questa.


Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08235
Atto n. 4-08235

Pubblicato il 20 settembre 2012, nella seduta n. 798

LANNUTTI – Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri della difesa e dell’economia e delle finanze. -

Premesso che:

il settimanale “l’Espresso” del 7 agosto 2012 con l’articolo dal titolo “Coni, la Casta alle Olimpiadi ” di Gianfranco Turano, riguardo al Coni e alle sue federazioni sportive, riportava: «Tra l’autunno del 2012 e l’inizio del 2013 tutto cambierà, in apparenza. Gli organi di governo dello sport italiano, prima le federazioni e poi il Coni, andranno al voto per essere rinnovati. I nuovi eletti, che saranno per lo più i vecchi rieletti, dovranno gestire i 409 milioni di euro girati allo sport dallo Stato (448 milioni del 2011 con 18 milioni di perdita). Ai soldi pubblici vanno aggiunte alcune decine di milioni di euro di ricavi vari dagli sponsor o dai cittadini che pagano l’ingresso alle piscine, alle piste e alle palestre. Non male di questi tempi. Soprattutto perché i controlli sono facilmente aggirabili. È raro che uno dei signori dello sport venga trovato positivo allo sperpero. Ma basta ficcare il naso in una delle 45 federazioni sportive nazionali (Fsn) affiliate per trovare una ricca casistica di sprechi»;

ai sensi dell’art. 15 del decreto legislativo n. 242 del 1999, le federazioni sportive nazionali (attualmente 45) hanno natura di associazione con personalità giuridica di diritto privato. Fanno eccezione – pur qualificandosi come federazioni sportive nazionali – l’Aeroclub d’Italia, l’Automobile club d’Italia e l’Unione italiana tiro a segno, i quali, in virtù dell’art. 18, comma 6, mantengono la personalità giuridica di diritto pubblico;

l’Unione italiana tiro a segno (UITS), quindi, anche in seguito al suo riordino intervenuto con decreto del Presidente della Repubblica n. 209 del 12 novembre 2009, è ente con personalità giuridica di diritto pubblico nonché federazione sportiva del CONI, il cui statuto è stato approvato, dopo mesi e mesi di gestazione, dal Ministro della difesa pro tempore Ignazio La Russa di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze Giulio Tremonti in data 15 novembre 2011, durante gli ultimi giorni del Governo Berlusconi;

lo statuto approvato, inoltre, non risulta all’interrogante adeguato alle disposizioni di riduzione dei conti degli apparati amministrativi di cui all’articolo 6 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, malgrado il fatto che di occasioni per procedere all’adeguamento dal 2010 ad oggi, l’UITS, ne ha avute almeno una ogni anno per aver convocato l’assemblea nazionale, organo preposto anche alle modifiche statutarie, per l’approvazione del bilancio consuntivo dell’ente;

la stessa assemblea nazionale dell’UITS, massimo organo statutario, che si è tenuta in Roma il 3 luglio 2010, in piena vigenza del decreto-legge n. 78 del 2010 entrato in vigore il 31 maggio 2010, ha approvato uno statuto che a giudizio dell’interrogante non sembra conforme ai disposti normativi, e dunque viziato ab origine;

l’Unione a fine del quadriennio olimpico ha convocato l’assemblea nazionale per il rinnovo delle cariche elettive che si terrà in data 12 e 13 ottobre 2012 a Venezia – Mestre;

l’articolo 14 dello statuto, relativo agli aventi diritto al voto, al comma 1 riporta: «Hanno diritto di voto in assemblea i Presidenti di Sezione TSN, i rappresentanti degli atleti e dei tecnici sportivi e i rappresentanti dei Gruppi sportivi le cui sezioni TSN e Gruppi sportivi di appartenenza risultino costituiti e affiliati all’UITS da almeno 12 mesi alla data di svolgimento dell’assemblea e che in tale periodo hanno svolto attività istituzionale e che, alla data di convocazione dell’Assemblea partecipino all’attività sportiva dell’Unione»;

all’art. 18, comma 1, rubricato “Consiglio direttivo dell’UITS”, statuisce: «Il Consiglio direttivo è composto dal presidente nazionale, che lo presiede, e da dodici consiglieri, eletti dall’Assemblea nazionale tra i tesserati, e nominati da Ministro della difesa. Dei consiglieri, otto sono eletti dai Presidenti delle Sezioni TSN e dai rappresentanti dei Gruppi sportivi, uno dai rappresentanti dei tecnici sportivi e tre, garantendo tra questi la presenza di esponenti di entrambi i sessi, dai rappresentanti degli atleti. Sono eletti i candidati che hanno ricevuto il maggior numero di voti»;

all’art. 74 prevede che il regolamento d’attuazione dovrà essere approvato entro 6 mesi ed è ratificato dal Ministero della difesa e dal Coni, mentre la norma transitoria all’art. 78, comma 3, riporta che fino all’adozione del regolamento d’attuazione e degli altri regolamenti in esso previsti rimangono validi i regolamenti in vigore all’atto della sua approvazione;

sono passati abbondantemente 9 mesi dall’adozione del nuovo statuto e dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma il nuovo regolamento d’attuazione non è stato ancora approvato dall’UITS e di conseguenza ratificato dagli organi competenti;

il regolamento elettorale reso noto dall’UITS per l’assemblea elettiva di Mestre del 12 e 13 ottobre 2012 prevede il sistema di votazione elettronica, che si ritiene palesemente in contrasto con l’ultimo regolamento d’attuazione approvato e risalente all’anno 1998 che, invece, non prevede il voto elettronico;

all’art. 10 del regolamento elettorale, nella parte B, si rileva, a quanto risulta all’interrogante, che: il voto è espresso su badges (schede elettroniche) predisposti dall’Unione e consegnate alla commissione per la verifica dei poteri; i badges recano stampato il numero di voti che esse rappresentano; verrà fornito un badge per la votazione elettronica del Presidente e un badge per la votazione contemporanea di 8 consiglieri UITS, di 3 consiglieri rappresentanti degli atleti, di un consigliere rappresentante dei tecnici, di un revisore dei conti membro effettivo e del revisore dei Conti membro supplente; le ricevute di votazione sono custodite, a cura del Presidente della Commissione e che le modalità di esecuzione del voto, con sistema di votazione elettronica, saranno specificate in sede assembleare;

la dirigenza dell’UITS le cui dubbie condotte sono state rappresentate dall’interrogante in un precedente atto di sindacato ispettivo (4-06699), ha scelto questo sistema di voto elettronico che ha creato non poche perplessità all’elettorato attivo, il quale non ha garanzie sulla segretezza del voto e, pertanto, sarà fortemente influenzato e condizionato nelle sue scelte;

il citato decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, al comma 5 dell’art. 6, rubricato “Riduzione dei costi degli apparati amministrativi”, prevede: «Fermo restando quanto previsto dall’articolo 7, tutti gli enti pubblici, anche economici, e gli organismi pubblici, anche con personalità giuridica di diritto privato, provvedono all’adeguamento dei rispettivi statuti al fine di assicurare che, a decorrere dal primo rinnovo successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto, gli organi di amministrazione e quelli di controllo, ove non già costituiti in forma monocratica, nonché il collegio dei revisori, siano costituiti da un numero non superiore, rispettivamente, a cinque e a tre componenti. In ogni caso, le Amministrazioni vigilanti provvedono all’adeguamento della relativa disciplina di organizzazione, mediante i regolamenti di cui all’articolo 2, comma 634, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, con riferimento a tutti gli enti ed organismi pubblici rispettivamente vigilati, al fine di apportare gli adeguamenti previsti ai sensi del presente comma. La mancata adozione dei provvedimenti di adeguamento statutario o di organizzazione previsti dal presente comma nei termini indicati determina responsabilità erariale e tutti gli atti adottati dagli organi degli enti e degli organismi pubblici interessati sono nulli. Agli enti previdenziali nazionali si applica comunque quanto previsto dall’art. 7, comma 6»;

il Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia, Sezione Terza, con sentenza del 13 febbraio 2012 ha accolto un ricorso avverso le elezioni e, per l’effetto, ha dichiarato nulli la nomina del Consiglio direttivo dell’Automobil club di Milano avvenuta il 22 luglio 2010 nonché, al suo interno, la nomina del Presidente, avvenuta il 28 luglio 2010 perché l’assemblea dell’ente aveva eletto 9 membri anziché 5 come previsto dal citato articolo 6, comma 5;

l’Automobile club d’Italia è un ente a base associativa con caratteristiche analoghe all’UITS;

l’Unione ha convocato l’assemblea elettiva per il rinnovo addirittura di 13 componenti (8 consiglieri in più), anziché 5, contrariamente alla legge: volendo ragionare in astratto e per coniugare la duplice natura dell’UITS, ente con personalità giuridica di diritto pubblico e federazione sportiva del Coni, l’ente dovrebbe rinnovare le proprie cariche prevedendo al massimo 5 componenti dell’organo direttivo (articolo 6, comma 5, decreto-legge n. 78 del 2010) e 3 rappresentati della componente sportiva (1 tecnico e due atleti con equa rappresentanza di ambo i sessi, ai sensi dell’art. 16, comma 2, del decreto legislativo n. 242 del 1999). Quindi, anche in questo caso che prevede l’elezione di 8 consiglieri al massimo, l’UITS si accinge a rinnovare le cariche, contrariamente alle leggi richiamate, con 5 consiglieri in più,

si chiede di sapere:

se il Ministro competente abbia vigilato sui necessari adeguamenti statutari previsti dal decreto-legge n. 78 del 2010 che l’Unione italiana tiro a segno (UITS), ente con personalità giuridica di diritto pubblico, era ed è obbligata ad adottare prima dell’assemblea elettiva;

se il Governo sia a conoscenza del fatto che l’UITS, in contrasto con l’art. 14, comma 1, dello statuto vigente ha ammesso a votare tantissime Sezioni del tiro a segno nazionale, soprattutto del Trentino Alto Adige, ed i gruppi sportivi militari che notoriamente non svolgono attività istituzionale;

quali siano le ragioni per cui si permette all’UITS il rinnovo delle cariche elettive, contrariamente alle norme di legge;

per quale motivo si sia consentita l’approvazione, in data 3 luglio 2010, di uno statuto che a parere dell’interrogante è viziato ab origine e contra legem, poiché in contrasto con l’articolo 6, comma 5, del decreto-legge n. 78 del 2010, in vigore dal 31 maggio 2010;

quali iniziative intenda adottare relativamente alla mancata adozione dei provvedimenti di adeguamento statutario o di organizzazione da parte dell’UITS, previsti dalla legge, che potrebbero determinare responsabilità erariale e nullità di tutti gli atti adottati;

se non intenda intraprendere le opportune iniziative di competenza per quanto segnalato a carico dell’UITS, non escludendo la nomina di un commissario con l’incarico di ripristinare le condizioni di legalità al fine del rispetto della legge vigente in ordine alla composizione dei consigli d’amministrazione degli enti pubblici di cui dall’articolo 6, comma 5, del decreto-legge n. 78 del 2010, e quindi, prevedere il rinnovo delle cariche elettive in ossequio ad uno statuto adeguato alle norme di legge e nel rispetto del regolamento d’attuazione vigente, che, ad oggi, non contempla il voto elettronico.

Si è candidato Ivo Angelini Presidente TSN Ravenna, ottima presentazione e curriculum di tutto rispetto.
Ciao

Offline VENDETTA

  • Staff Redazione
  • Azzurro
  • *
  • Post: 2034
Re:ASSEMBLEA ELETTIVA (RINNOVO CARICHE NAZIONALI) - MESTRE 13/14 OTTOBRE 2012
« Risposta #22 il: Settembre 23, 2012, 20:51:09 pm »
Caro collega ,

come prossimo candidato al Consiglio Direttivo UITS, vorrei sottoporre alla tua attenzione le poche righe di presentazione qui allegate.

Ti ringrazio sin da ora per il tempo che dedicherai alla lettura e per la tua eventuale graditissima preferenza.

Rimanendo a tua disposizione per qualsiasi chiarimento, colgo l’occasione per inviare a te e alla tua sezione cordiali saluti.


Ravenna,23 settembre 2012
Caro Presidente, come prossimo candidato
al Consiglio Direttivo dell’UITS sento il dovere
di farmi conoscere da coloro che dovranno
decidere a chi dare la fiducia e il proprio voto.
Sono Ivo Angelini, presidente della sez. TSN di
Ravenna, sono nato il 5 luglio 1954, sposato con
Maria Grazia Benedetti dal 1979, ho due figlie
bellissime e sono pensionato dal 1 gennaio 2011
dopo aver ricoperto per anni l’incarico di
Amministratore Delegato di una Multinazionale Olandese.
La mia attività all’interno del TSN è relativamente breve, il primo tesseramento
risale al 1980, poi dopo una lunga parentesi di inattività mi sono iscritto nuovamente
nel 2004 giungendo così alla mia prima elezione del 2007 come presidente del TSN
Ravenna. Le mie precedenti attività sportive, prima come atleta e poi come
dirigente, spaziano dalla pallacanestro che ho praticato in gioventù, alla pallavolo
dove per il Centro Sportivo Italiano di Ravenna svolgo l’incarico di presidente della
commissione giudicante e sindaco revisore, oltre ad essere stato nominato
quest’anno consigliere regionale. Sono impegnato anche nel “sociale”, da anni
organizzo con il Centro Sportivo Italiano il trofeo nazionale “oltre la siepe” , un
torneo di pallavolo riservato ai ragazzi con disabilità intellettiva relazionale e, non
ultimo, il mio impegno come “guardacoste ausiliario” .
La cultura sportiva mi ha fatto amare, apprezzare e praticare tutte le forme del
tiro a segno, dalle discipline accademiche alle discipline “non ISSF”, avancarica, ex
ordinanza, ecc. riservando ad esse pari dignità all’interno della sezione da me
diretta. Con queste mie poche righe non sono a promettere miracoli, l’unico miracolo
che noi presidenti di sezione compiamo è di riuscire tutti i giorni ad aprire e far
sopravvivere le nostre sezioni, e questo impegno mi sento di metterlo a disposizione
del mondo del tiro a segno italiano.
Caro presidente, ti ringrazio per l’attenzione che mi hai riservato leggendo queste
poche righe.
Ivo Angelini, Ravenna

Offline gunny

  • MegaBoss
  • Azzurro
  • *****
  • Post: 3002
    • Alpinisusa.IT
Re:ASSEMBLEA ELETTIVA (RINNOVO CARICHE NAZIONALI) - MESTRE 13/14 OTTOBRE 2012
« Risposta #23 il: Settembre 24, 2012, 08:46:19 am »
la presentazione non è male, se vogliamo una faccia nuova

speriamo possa essere persona con spirito critico e costruttivo e visto che è presidente di TSN, sappia far valere se eletto le ragioni dei TSN prima di quelle della UITS, le ragioni delle attività locali (istituzionali e sportive) prima di quelle nazionali e olimpiche

purtroppo l'ennesima interrogazione parlamentare investe l'attuale gruppo dirigente, ma è mai possibile che nessuno, tra consiglieri nazionali e presidenti di sezione (assemblea nazionale) non si accorga di nulla e non eserciti il controllo interno dovuto?!? facendo le dovute pressioni al gruppo dirigente affinché si operi secondo i canoni auspicabili da un ente pubblico nonché federazione sportiva nazionale?

si vuole per caso rischiare che vengano invalidate le elezioni prossime venture? non vale la pena rifare tutto da capo, rimandandole a fine novembre dando così modo di organizzare il tutto senza che possano esservi appigli di alcun tipo?

non è ora di licenziare chi ha l'oggettiva responsabilità di questo modo di agire?

--------------------------
a brusa suta l' Susa

Offline Franz

  • Avancarica
  • Azzurro
  • ***
  • Post: 833
Re:ASSEMBLEA ELETTIVA (RINNOVO CARICHE NAZIONALI) - MESTRE 13/14 OTTOBRE 2012
« Risposta #24 il: Settembre 24, 2012, 09:27:21 am »
quoto Gunny! giochi, giochini e giochetti e sono passati altri quattro anni, se UITS si fosse limitata al proprio ruolo originario di Federazione Sportiva sarebbe ora sugli altari, invece, come  "minestrone" è al centro dell'ennesima interrogazione parlamentare...alle quali, prima o poi qualcuno del governo dovrà rispondere, rischiando di gettare anche "il bambino assieme all'acqua sporca".  :(

"la presentazione non è male, se vogliamo una faccia nuova
speriamo possa essere persona con spirito critico e costruttivo e visto che è presidente di TSN, sappia far valere se eletto le ragioni dei TSN prima di quelle della UITS, le ragioni delle attività locali (istituzionali e sportive) prima di quelle nazionali e olimpiche".

 
Mi associo a Gunny, e aggiungo che Angelini è sicuramente un galantuomo, speriamo che non si faccia "piallare" come altri in questo ultimo quadriennio.  ;D ;D ;D
« Ultima modifica: Settembre 24, 2012, 09:29:37 am da Franz »

Offline diamante

  • Utente Certificato
  • Azzurro
  • *
  • Post: 2685
Re:ASSEMBLEA ELETTIVA (RINNOVO CARICHE NAZIONALI) - MESTRE 13/14 OTTOBRE 2012
« Risposta #25 il: Settembre 24, 2012, 14:23:03 pm »
http://www.electronic-vote.org/introduzione_it.php

Il Problema     
 
 voto elettronico e DemocraziaIl Problema
 
informazioni sullo "scrutinio elettronico" del 9 e 10 Aprile 2006

 
ATTENZIONE ! Le dittature per instaurarsi o perpetuarsi di solito usano mezzi violenti, ma il potere può essere preso e mantenuto anche in modo non violento facendo uso di brogli elettorali. Qualora tali brogli non fossero visibili, noi cittadini non ci accorgeremmo neppure di vivere in una dittatura poiché continueremmo a votare, ignari di farlo inutilmente.
cos'è la democrazia?   -   cosa sono le elezioni? Non è il voto a fare la democrazia, ma il conteggio dei voti.   Tom Stoppard
Chi vota non decide nulla, decide tutto chi conta i voti.  Stalin (attribuito)

Ad oggi la grande maggioranza delle Democrazie per eleggere Parlamenti e Governi usano senza problemi le schede cartacee . Questo fatto fa venire spontanea la seguente domanda: che c'è di sbagliato nel voto cartaceo?

Nonostante il buon funzionamento del voto cartaceo, molte ditte di informatica (e molti governi) vogliono che noi dimentichiamo le schede di carta e iniziamo a votare elettronicamente.

In tanti vedono nel voto elettronico un mezzo più moderno e veloce per ottenere gli stessi risultati che abbiamo votando con le schede di carta e l'opinione pubblica è in fiduciosa attesa di nuove tecniche che rendano più sicure le elezioni elettroniche, proprio come è già avvenuto, tanto per dirne una, per le transazioni bancarie.

Ma sfortunatamente votare non è come acquistare utilizzando il bancomat o la carta di credito poichè i dati economici e quelli "elettorali" differiscono nel grado di segretezza di cui necessitano. E' proprio per questa ineliminabile differenza che
il voto elettronico è inadatto alle elezioni politiche in Democrazia
e nessuna soluzione tecnica può migliorare la situazione.
Che le elezioni elettroniche non siano adatte alla Democrazia sembra una affermazione eccessiva, ma è invece una logica conseguenza dei seguenti principi basilari:

a.In Democrazia il diritto di Governare è trasferito a chi vince le elezioni. Perchè la gente ed i partiti accettino di lasciare ad altri il potere devono essere sicuri al 100% dell'onestà dei risultati elettorali: dubbi sulla legittimità dei risultati elettorali danneggiano la vita politica del paese e possono portare disordini ed anche rivoluzioni.
b.I voti devono rimanere per sempre segreti a chiunque altrimenti gli elettori potrebbero subire illecite pressioni per farli votare secondo la volontà di altri. Questo non è un pericolo astratto perchè i criminali, ma anche i grossi gruppi economici e politici, hanno certo la forza di imporre chi votare a molta gente.
c.Le procedure di voto sono per forza di cose gestite ed eseguite da organismi (in genere pubblici) di dimensioni tali da coprire l'intero ambito nazionale. Tali organismi si possono avvalere dell' opera di società esterne, sia pubbliche che private.
d.Molte persone ed organizzazioni hanno interesse a falsificare i risultati elettorali per arrivare al potere ed è ovvio che possano essere molto motivate, ben finanziate ed esperte. Esse possono essere esterne, ma anche interne all' apparato elettorale e quindi posson avere una grande conoscenza di come esso funziona. Ad attaccare l'integrità delle elezioni potrebbero essere attivisti politici, elettori, venditori di hardware & software, funzionari elettorali, governanti uscenti, governi rivali, organizzazioni terroristiche internazionali o anche semplici vandali.
e.I governi in carica devono garantire l' accuratezza dei risultati elettorali e la segretezza dei voti. Sfortunatamente i gruppi sociali ed i poteri economici di cui i governi sono espressione hanno l' ovvio interesse a mantenere il potere e quindi sono i maggiori interessati sia alla falsificazione dei risultati sia alla violazione del segreto elettorale. I governi, oltre al movente, hanno anche i mezzi per fare brogli poichè dirigono e controllano l' intero apparato elettorale.
Può sembrare strano, ma dai precedenti punti consegue proprio che il voto elettronico non è adatto alla Democrazia
Ecco i passaggi logici che lo dimostrano:

1.L'unico modo che garantisce per sempre l'assoluta segretezza del voto è che esso sia anonimo, ossia privo di ogni riferimento a chi l'ha votato.

2.se i voti sono realmente anonimi allora nessuno può verificare che corrispondano veramente alla volontà dell' (ignoto) elettore.

3.I risultati elettorali non possono essere verificati solo sulla base dei voti perchè essi potrebbero essere stati alterati (per frodi o errori) senza che nessuno se ne possa accorgere.

4.L'unico modo che possa garantire la correttezza dei risultati elettorali è che le procedure utilizzate per il voto garantiscano la corrispondenza tra ciascun voto e quanto votato dal corrispondente elettore.

5.Dal punto d e dal punto e consegue che noi elettori dobbiamo poter controllare le procedure elettorali perchè non possiamo fidarci a lasciarle nelle mani di alcuna organizzazione, ne pubblica ne privata.

6.La correttezza dei risultati elettorali può essere garantita esclusivamente dall' uso di procedure elettorali aperte al controllo attivo della gente, di quello che indichiamo col termine di controllo democratico.

--------------------------------------------------------------------------------

7.Le elezioni cartacee possono essere svolte sotto adeguato controllo democratico perchè noi esseri umani possiamo controllare la gestione delle schede elettorali, essendo esse oggetti visibili e tangibili.
 
Le elezioni cartacee sono adatte alla Democrazia

--------------------------------------------------------------------------------

8.Le procedure elettroniche sono fuori da qualsiasi controllo democratico perchè noi umani non siamo "equipaggiati" per verificare ciò che accade all'interno di un apparato elettronico. Per tale motivo qualsiasi computer non programmato da noi stessi è per noi una "black box" (scatola nera) e l' unico modo con il quale possiamo veramente verificarne l' operato è di conoscere i dati in ingresso e confrontare il risultato previsto con quello effettivo (vedi Reflections on Trusting Trust, di Ken Thompson).
Sfortunatamente nelle elezioni non sono conoscibili ne i dati di ingresso (i voti sono segreti) ne un risultato previsto da confrontare con quello prodotto dalle procedure di voto. Quindi le procedure elettorali elettroniche non possono essere verificate da nessun essere umano.

9.I risultati elettorali elettronici non sono verificabili da noi umani e questo limite non è superabile da alcuna soluzione tecnologica.

10.Dobbiamo avere completa e cieca fiducia nella accuratezza, nell' onestà e nella sicurezza dell' intero apparato elettorale (persone, hardware, software e reti di comunicazione). Ma non possiamo farlo (vedi sopra punto d e punto e).
 
Le elezioni elettroniche NON sono adatte alla Democrazia
11.E' bene notare che la precedente affermazione è vera indipendentemente dalla soluzione tecnica (software ed hardware) usata per il voto
 
nessun artificio tecnico può rendere il voto elettronico compatibile con la democrazia!.
12.Anche se avessimo un sistema di voto elettronico perfetto, un sistema che segua tutti gli standard di sicurezza, ebbene anche in questo caso i voti sarebbero acquisiti e memorizzati in modo anonimo e questi (non verificabili) dati, elaborati da (non verificabili) procedure elettroniche, deciderebbero il (non verificabile) vincitore delle elezioni.
 
Il voto elettronico non è un problema tecnico, ma un PROBLEMA SOCIALE!
13.I governi non possono dimostrare la correttezza dei risultati di elezioni elettroniche ma le opposizioni non possono dimostrare l' esistenza di eventuali brogli elettorali!
Detto con altre parole

14.Nel voto cartaceo la gente conta veri e propri voti (schede anonime vergate a mano dagli elettori e leggibili da chiunque). Quando le schede sono pubblicamente scrutinate nello stesso luogo dove sono state votate e gli scrutatori sono scelti a caso (come facciamo in Italia), è la gente che conta i voti in ciascun seggio lasciando al "servizio elettorale" il mero compito di sommare i risultati. Centinaia di migliaia di persone comuni sparse in tutto il paese garantiscono con il proprio lavoro la correttezza delle procedure elettorali e quindi quella dei risultati.
15.Nel voto elettronico i computer contano informazioni anonime sui voti (quale tasto o quale zona dello schermo hanno toccato gli elettori). Queste informazioni sono raccolte e memorizzate sotto forma di anonime stringhe di byte non tangibili e non leggibili direttamente dall' uomo. Nel voto elettronico conta i voti ed emette i risultati il solo "servizio elettorale" che dipende direttamente dal governo uscente. Sul voto elettronico non è possibile alcun controllo democratico
16.affinchè i voti siano assolutamente segreti e i risultati verificabili i voti devono essere oggetti anonimi, tangibili e direttamente leggibili dall' uomo.
Le democrazie occidentali stanno correndo un gravissimo pericolo ad opera del terrorismo. Dato che in Democrazia il potere politico è attribuito in base alle elezioni, un buon obiettivo per i terroristi potrebbe essere l'alterazione del funzionamento del meccanismo elettorale. Se potessero delegittimare il potere democratico, essi avrebbero una grande vittoria nei confronti delle democrazie!

17.Le elezioni cartacee sono un meccanismo molto robusto e non hanno un "punto singolo di fallimento": non esiste nessuna parte dell' apparato elettorale che, in caso di malfunzionamento, causerebbe l' impossibilità di dichiarare il vincitore delle elezioni. Le elezioni di carta si possono svolgere in assenza di corrente elettrica e di interruzioni delle reti informatiche. Infatti si sono svolte regolarmente anche quando la corrente elettrica ed i computer non erano stati ancora inventati!
18.Al contrario, le elezioni elettroniche sono basate su reti di computer e su centri di calcolo che sono ottimi obiettivi per attacchi terroristici. Infatti un singolo attacco alle reti di computer, alle linee di distribuzione dell' energia elettrica, ai centri di calcolo potrebbero portare all' impossibilità di conoscere il vincitore delle elezioni. Un fatto del genere danneggerebbe in profondità qualsiasi democrazia in quanto priverebbe chi governa di qualsiasi legittimazione democratica.
Possiamo avere risultati errati non solo a causa di brogli elettorali, ma anche per colpa di errori di progettazione e di guasti. Infatti se ne verificano numerosissimi nelle operazioni di voto elettronico e in votersunite.org e voterprotect.org sono elencati migliaia di malfunzionamenti avvenuti nelle ultime elezioni presidenziali USA 2004.

Nonostante la assoluta impossibilità di verificare risultati elettronici, vengono suggerite alcune presunte soluzioni (come le VVPAT) che dovrebbero permettere la verifica dei voti ma che, ovviamente, non risolvono un bel nulla.

Anche se potessimo essere sicuri al 100% che non ci siano ne frodi ne errori nell' intero sistema elettorale (uomini e macchine, interni ed esterni al nostro paese), dovremmo sempre accettare senza possibilità alcuna di verifica qualsiasi risultato ci venisse comunicato. E non possiamo ignorare che ogni dato può essere alterato da chi gestisce il computer.

Il voto elettronico può essere la fine della democrazia (come la intendiamo oggi)

I più grandi sostenitori del voto elettronico sono i governi in carica e i venditori di software & hardware. Nella loro propaganda vogliono farci credere che il voto elettronico ponga solo problemi tecnici e ci nascondono, invece, che è la natura stessa del voto a costituire un ostacolo teorico, "filosofico" all' uso dell' elettronica e dell' informatica nello svolgimento del processo elettorale. Essi si guardano bene dal dirlo e portano invece la discussione ad un livello tecnico talmente approfondito che la gente comune e i politici non ci capiscono nulla (mathematical voting systems, algoritmi di criptazione, Diffie-Hellman, RSA, RC2/40-bit-key, RC2/128-bit key, 3DES, IDEA, EAP, CHAP, SPAP, PAP, PGP, DSS, PKI, SHA1, S/MINE, MD5, SSL, AES ...). Questi dettagli tecnici dovrebbero convincerci a fidarci di risultati elettorali che non possono essere verificati; per questo motivo concentrarci sulle questioni tecniche è fuorviante e pericoloso.

Non possiamo accettare di usare l' elettronica nel voto sperando di riuscire a cavalcare la tigre senza uscirne sbranati perchè se accettiamo di scendere nell' agone tecnico saranno decine le ditte pronte a giurare sulla sicurezza dei loro prodotti (hardware & software) e tutte certificheranno i propri apparati. Ed altre ditte specializzate certificheranno il fatto che non ci saranno stati errori e malfunzionamenti durante le operazioni di voto. Lo faranno proprio come il fior fiore delle multinazionali di certificazione di bilanci societari certificò fino all' ultimo i bilanci falsi della ENRON, della Parmalat e della Cirio! Si consideri però che il falso dei bilanci è venuto fuori solo perchè i soldi lasciano tracce e le scritture contabili sono nominative e non anonime come invece accade nel voto!

Il potere politico ha solo da guadagnare dall' uso di scrutinio e voto elettronici perchè grazie a loro può facilmente manipolare i risultati elettorali. Quindi è facile prevedere che accetterà per buone tutte le certificazioni sul voto elettronico che le ditte gli offriranno. Le quali ditte vivono degli appalti che gli possono essere garantiti dai governi in attesa di essere rieletti. Un bel cortocircuito, non è vero?

D'altra parte come si fa a contrastare, magari in Parlamento, un eventuale documento tecnico tendente a dimostrare l' assoluta certezza di un dato sistema di voto elettronico? Quale partito o quale gruppo sociale avrà mai la capacità tecnica di comprendere e, se è il caso, di contrastare le garanzie sul voto elettronico date da colossi quali IBM o Microsoft che volessero sponsorizzare alcuni loro prodotti?

Per non essere imbrogliati noi, il popolo sovrano, dobbiamo spostare il dibattito sul voto elettronico dall' ambito tecnico a quello politico, all' ambito ciò dei principi che tutti capiamo, all' ambito nel quale tutti possiamo rispondere alla domanda: "Accetto di fidarmi di risultati elettorali non verificabili, oppure pretendo di votare con le schede cartacee e le procedure di scrutinio pubbliche che non hanno mai generato dubbi circa la legittimità dei risultati?".

Noi cittadini NON dobbiamo accettare di votare elettronicamente
ma pretendere che le elezioni continuino ad essere sottoposte al controllo democratico
e che perciò si usino come sempre schede elettorali di carta scrutinate in pubblico!
Le persone in buona fede che avessero anche il minimo dubbio sul voto elettronico dovrebbero applicare alle elezioni il principio di precauzione e pretendere di votare con le schede di carta


--------------------------------------------------------------------------------
« Ultima modifica: Settembre 24, 2012, 14:24:42 pm da diamante »

Offline Alex

  • Utente Certificato
  • 1° Classe
  • *
  • Post: 146
Re:ASSEMBLEA ELETTIVA (RINNOVO CARICHE NAZIONALI) - MESTRE 13/14 OTTOBRE 2012
« Risposta #26 il: Settembre 24, 2012, 18:47:03 pm »
Noi cittadini NON dobbiamo accettare di votare elettronicamente
ma pretendere che le elezioni continuino ad essere sottoposte al controllo democratico
e che perciò si usino come sempre schede elettorali di carta scrutinate in pubblico!
Le persone in buona fede che avessero anche il minimo dubbio sul voto elettronico dovrebbero applicare alle elezioni il principio di precauzione e pretendere di votare con le schede di carta


Forse questo non centra nulla con questo forum, ma leggo grandi divagazioni e elugubrazioni che forse quello che scrivo può far arricchire il dibattito.
Si la democrazia elettiva è bella però mi dà da pensare, ma chi ha dato 27000 preferenze a Renzo Bossi, vulgo il TROTA o per ultimo le 30000 a Francesco Fiorito. Certamente gli elettori che sono forse stati ingannati o circuiti. Senza i loro voti certi personaggi non ci sarebbero nel giro della politica.
Purtroppo il popolo è anche bue, come un certo Pericle lo definì 2800 anni addietro.

Offline VENDETTA

  • Staff Redazione
  • Azzurro
  • *
  • Post: 2034
Re:ASSEMBLEA ELETTIVA (RINNOVO CARICHE NAZIONALI) - MESTRE 13/14 OTTOBRE 2012
« Risposta #27 il: Settembre 24, 2012, 22:24:01 pm »
Quindi sig. Alex, secondo lei, non è il sistema di votazione scelto, ma il problema sarebbe chi rinnova la candidatura ed il

"popolo bue" disposto a votarli!

Offline gianvi

  • Azzurro
  • *****
  • Post: 524
Re:ASSEMBLEA ELETTIVA (RINNOVO CARICHE NAZIONALI) - MESTRE 13/14 OTTOBRE 2012
« Risposta #28 il: Settembre 24, 2012, 22:38:09 pm »
Salve,riflettevo su quanto da voi postato e un dubbio mi sorge e voglio proporvelo:che differenza può fare il votare con metodo tradizionale o con sussidi elettronici se a votare è un numero esiguo di persone e quindi facilmente gestibili e sopratutto è piuttosto semplice da individuare chi e come ha votato.
vi sembra giusto che la dirigenza sia votata da due o trecento persone?e non mi si venga a dire che a votare sono i nostri referenti perchè non è detto che il tale presidente piuttosto che i vari rappresentanti seguano indicazioni dei soci.
sarebbe Democrazia se potessero avere diritto al voto tutti i soci e non solo quattro gatti che spesso hanno a cuore l'immobilismo pur di non perdere le posizioni raggiunte.

Offline gunny

  • MegaBoss
  • Azzurro
  • *****
  • Post: 3002
    • Alpinisusa.IT
Re:ASSEMBLEA ELETTIVA (RINNOVO CARICHE NAZIONALI) - MESTRE 13/14 OTTOBRE 2012
« Risposta #29 il: Settembre 25, 2012, 09:38:37 am »
Gianvi, purtroppo il sistema è questo
e' così anche per tutte le altre federazioni sportive CONI

Il problema sono sia le candidature, comprese quelle che non si esprimono per sfiducia anticipata verso il popolo bue, che il popolo bue.

Il voto elettronico, per dirla alla Fantozzi: "è una cagata pazzesca!"
Tanto vale non farle le elezioni, evitare di convocare l'assemblea e raccogliere le preferenze via e-mail PEC (posta elettronica certificata, ha valore legale ed è opponibile)... sarebbe senza dubbio più pulito e più controllabile e si risparmierebbe tutti un sacco di soldi

Una volta in corso o chiuse le votazioni, l'uscita di un risultato elettronico inaspettato oppure un disguido o indisponibilità nel sistema elettronico (ad esempio la mancanza di energia elettrica) come verrebbero gestite???
Le elezioni si fanno su carta perché se si spezza la punta della matita basta un temperino... non occorrono ne periti ne ingegneri, e se si chiede un controllo dello spoglio chiunque, anche un analfabeta, potrebbe essere in grado di eseguirlo.

Mi auguro che i presidenti almeno questa volta si oppongano fermamente al voto elettronico.
Il contrario significherebbe che i giochi sono fatti in partenza e allora sarebbe inutile qualunque discussione, però poi bisognerebbe  smetterla di riempirsi la bocca con parole come trasparenza, correttezza e democrazia... perché con il voto elettronico non c'azzeccherebbero nulla!
--------------------------
a brusa suta l' Susa