Autore Topic: Regione Marche - TSN ANCONA?  (Letto 883 volte)

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Regione Marche - TSN ANCONA?
« il: Agosto 22, 2018, 18:47:19 pm »
https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/colpo-pistola-volto-sfigurato-1.4098570

Ancona, parte un colpo. Donna sfigurata, i medici ricostruiscono il volto
Stava pulendo in casa la pistola sportiva con cui si esercita al poligono
di MARINA VERDENELLI

Pubblicato il 21 agosto 2018
Ultimo aggiornamento: 21 agosto 2018 ore 11:05

Ancona, 21 agosto 2018 - Stava armeggiando una pistola quando è partito un proiettile che le ha squarciato il volto. Ricoverata in rianimazione a Torrette una donna di 69 anni. Il colpo è esploso mentre si trovava a casa, in un appartamento nel quartiere del Piano. Era domenica pomeriggio e la donna era sola tra le mura domestiche. Sarebbe stata lei a chiedere poi aiuto chiamando il figlio che è corso nell’abitazione trovandola già con il viso lacerato. Un incidente sul quale stanno indagando i carabinieri del Norm arrivati a casa a sequestrare la pistola, un modello utilizzato per il tiro sportivo.
Stando alle prime notizie la 69enne deteneva l’arma regolarmente perché la utilizzava al poligono. Un hobby per il quale aveva ottenuto la licenza per utilizzare la pistola, un modello con la canna allungata, solo ai fini sportivi. I soccorsi sono arrivati attorno alle 18, trovandola con il volto coperto di sangue. Poi la corsa disperata in ospedale, a Torrette, dove dopo una prima tac e una prima visita dei medici del pronto soccorso è stato disposto il trasferimento in sala operatoria. Lì è stata sottoposta ad un delicato intervento di ricostruzione eseguito dal chirurgo Marco Messi del reparto di chirurgia Maxillo Facciale diretto dal primario Paolo Balercia. I militari la sentiranno non appena sarà in grado di parlare. Il proiettile, di piccole dimensioni, le ha trapassato il volto, procurandole due buchi. Uno sotto il mento, dove è entrato, e l’altro alla fronte, in maniera obliqua.
Compromesse la mandibola e il naso. Su cosa sia accaduto in casa lo dovranno accertare i carabinieri. Al momento è stato escluso che il proiettile sia stato sparato da una seconda persona presente nell’abitazione. Per i militari non si tratterebbe di un tentato omicidio. L’ipotesi più probabile è quella dell’incidente. La 69enne probabilmente stava preparando l’arma per usarla poi al poligono quando è partito il colpo. La richiesta di aiuto è arrivata alle 18. La donna avrebbe allertato subito il figlio, spiegandogli cosa era accaduto. Resta da chiarire se sia stata sempre lei a chiamare il 118 e chiedere i soccorsi sanitari o se la telefonata sia stata fatta dal figlio una volta giunto nell’appartamento dove non c’erano segni di effrazione. Su questo i carabinieri dovranno risentirlo. Oltre alla pistola è stato sequestrato anche il piccolo proiettile trovato a terra nell’appartamento. I carabinieri per ora escludono il gesto volontario anche se dovranno chiedere un riscontro ai medici che l’hanno presa in cura. Dopo l’intervento, durato quasi 5 ore, le sue condizioni non sono critiche e non sarebbe in pericolo di vita. I prossimi giorni potrebbe essere già nelle condizioni di parlare.