La riunione ha visto presenti 23 sezioni su 26... mai così tante e tutte in una volta in un solo posto!!!
Il comitato regionale UITS non è mai riuscito in tale impresa...
Due ore e mezza di chiarimenti sul ruolo del reparto infrastrutture nei confronti delle sezioni, il tutto partendo dal presupposto che l'amministrazione militare s'è resa conto dell'errore nel non vigilare sui beni di loro proprietà.
Quindi, d'ora in poi, l'ordine di servizio è non fare né toccare nulla senza che il padrone di casa abbia preventivamente approvato, per qualunque cosa che riguardi muri perimetrali o delimitazioni di confine (se esistenti) immobili e poligoni.
Le sezioni TSN, alle quali è stato riconosciuto di essersi caricate di responsabilità non proprie, d'ora in poi dovranno rigorosamente allinearsi alla figura del conduttore/affittuario/gestore di cosa pubblica.
Non si pianta un chiodo se non autorizzati!
Accollarsi le responsabilità su lavori di competenza della proprietà (anche se i soldi sono delle sezioni) significa esporsi a reati penali.
I militari auspicano che tra le sezioni ci sia più comunicazione volta all'interscambio delle esperienze e per generare richieste comuni e condivise da avanzare all'amministrazione militare richieste specifiche su agibilità e quant'altro, in quanto l'amministrazione pare si stia rendendo conto che il futuro delle sezioni sia rivolto a discipline come il tiro dinamico e il tiro a lunga distanza (?!?)
Alchè, qualcuno tra la platea dei convenuti ha cominciato a fare domande:
1) tutto ciò vale su tutt'Italia?
2) le direttive DT-P2, relative deroghe e concessioni agibilità continueranno ad essere applicate a macchia di leopardo?
3) coloro che hanno impiantato stand per il tiro dinamico a quali direttive soggiaciono?
Alle prime due domande è arrivata la medesima risposta: quello che fanno in altre regioni è competenza delle rispettive commissioni regionali, mentre per i campi di tiro dinamico è stato affermato che rientrano in una "zona grigia" in attesa di adeguata regolamentazione.
A mio personalissimo avviso, non sono solo le sezioni ad aver bisogno di maggiore comunicazione... anche i militari non scherzano!!!
Ora è confermato che i padroni d'ora in poi sono due: UITS e il Ministero della Difesa... di questo passo le sezioni senza mezzi adeguati (almeno in Emilia Romagna) saranno destinate a chiedere gli impianti per impossibilità nell'adeguamento alle direttive, quando non arrivare riconsegnare le chiavi al "padrone di casa", il quale forse non ne vede l'ora per mettere in vendita le aree per rimpinguare le casse ministeriali...
Se il buongiorno si vede dal mattino... per dirla in gergo da najoni: "qui troviamo lungo... e l'alba è lontana" anzi forse è più vicino il tramonto...
Bene!!! molto bene... si fa per dire... dalla padella alla brace!!!
