http://corrieredlveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2011/24-maggio-2011/-proiettili-vaganti-chiuso-tiro-segno-forte-azzano-190714870364.shtmleProiettili «vaganti» Chiuso il tiro a segno di Forte Azzano
I residenti: «Qualcuno poteva restarci secco». Venturi: «Nessun pericolo, rimbalzavano su dei sassi che saranno tolti» Il Pd: «Struttura inutile e costosa»
Il signor Ruffo mostra il tetto dove arrivano le pallottole (archivio)
VERONA — «Tic-tic-tic». Assomigliava a una grandinata il rumore che i titolari della Ruffo Assistenza, in strada La Rizza, sentivano provenire dal tetto. Così la settimana scorsa sono saliti sulla tettoia alta tre metri per verificare cosa fosse, scoprendo che sopra, sparpagliate, giacevano alcune pallottole. E' scattato l'esposto ai carabinieri e, dopo un sopralluogo, è emerso che non di grandine si trattava, ma dei proiettili del nuovo tiro a segno di Forte Azzano, a poche decine di metri di distanza da capannoni e case, dove da alcuni mesi si allenano le forze dell’ordine. Pallottole vaganti. Uscite, chissà come, dal poligono di tiro e rimbalzate nelle strade attorno. Così da giovedì scorso il tiro a segno è stato sigillato per ordine della questura e all'ingresso di strada La Rizza campeggia un cartello con la scritta «Chiuso per messa in sicurezza».
Uno stop che giunge a soli tre mesi dall'inaugurazione, con il sindaco Flavio Tosi e l'assessore all'edilizia pubblica Vittorio Di zio che avevano applaudito a un poligono di primo livello, unico in Italia, realizzato su un'area di circa 18 mila metri quadrati. Gestione affidata all'associazione Delta Shooting club, spesa di 380 mila euro, cinque postazioni di tiro e tre terrapieni alti tre metri come barriere protettive naturali. Come possa essere successo che quei proiettili sparati dagli agenti siano fuoriusciti «anche ad altezza d'uomo», come dicono i residenti, sta cercando di capirlo un perito balistico della questura. Per ora di sicuro ci sono le testimonianze, come quella di Paolo Zampieri, della ditta «Hsr Italia», che mostra un bossolo: «L'ho trovato nel parcheggio, insieme ad altri due». I fratelli Ruffo ripetono quello che hanno detto ai carabinieri: «Abbiamo trovato sette pallottole sul tetto. Noi vogliamo solo non essere costretti a lavorare con l'elmetto addosso».
Sergio Murari parla a nome dei residenti, che pure hanno trovato qualche pallottola nella stradina sotto casa: «Quel poligono è molto basso rispetto al terreno, perché è in un'ex cava. Forse però l'altezza non è sufficiente e ci vorrebbero altre protezioni. Qualcuno poteva restarci secco. Non siamo contro il tiro a segno, ma chiediamo di essere tutelati. Anche dai rumori. Prima sentivamo gli uccellini cantare, adesso sembra di essere in Afghanistan ». Il consigliere comunale Fabio Segattini (Pd) ricorda che già un anno fa aveva bocciato il progetto per la posizione sfavorevole e perché lì la giunta Zanotto aveva previsto il «bosco» di Verona Sud: «Avevamo un bellissimo tiro a segno a Forte Procolo, ma si è voluto accontentare il presidente della quinta circoscrizione Fabio Venturi e i suoi amici e farne un altro qui. Troppi soldi sprecati. In bilancio hanno messo altri 250 mila euro per il 2011 e 130 mila per il 2012 tra parcheggi e infrastrutture». Venturi replica con ironia: «Amici? Se Segattini si riferisce ai poliziotti, sono fiero che lo siano. Quanto all'accaduto, l'attività è stata sospesa per precauzione, ma a quanto pare sarebbero stati dei sassi, emersi nell'ex cava, a causare il rimbalzo delle pallottole. Non c'è rischio: fuori hanno la forza d'urto di una ciliegia. Risolveremo in pochi giorni togliendo i sassi e rinforzando i terrapieni».
Laura Lorenzini
24 maggio 2011
================================================================
Ciao