Autore Topic: botta e risposta tra Verlicchi e il tedesco  (Letto 7568 volte)

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Offline gunny

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Re:botta e risposta tra Verlicchi e il tedesco
« Risposta #10 il: Dicembre 27, 2012, 20:43:57 pm »
non hai idea di come mi girano i maroni ,stiamo facendo manutenzione straordinaria e a parte il materiale la manodopera di quei 4 soci che ci aiutano è gratuita,porco cane ci piacerebbe pagare qualcuno che ce li facesse i lavori,compreso il taglio dell'erba in estate,perchè anche se piccola la sezione dove sono iscritto ha tanto ,ma tanto verde,ma i soldi li dobbiamo risparmiare per pagare il pizzo,perchè di questo si tratta,non ritorna indietro niente di quello che si spedisce,o molto poco,e allora perchè devo pagare 10 se al massimo dietro insistenti richieste mi ritorna 1?per quello che fanno a roma gli basta il contributo che prendono dal coni,il resto lo facciano da volontari come noi,consulenze comprese,sono sempre più schifato,e a questo punto spererei che i campi di tiro privati ci sommergano e ci divorino.

sono d'accodo al 99,9%  ;)  >:(

infatti non sono affatto d'accordo che i privati ci sommergano e divorino non per colpa nostra i "volontari" bensì per colpa dei "federali", NO! a questo non ci sto!!!

la palla è in mano alle sezioni e se fino ad ora non c'è stato il coraggio di voler cambiare pagina forse la colpa è stata anche di quei tanti "Verlicchi" (puntare il dito contro uno solo, non sarebbe giusto) che fino ad ora hanno fatto buon viso a cattivo gioco... ma siccome il tempo dell'abbondanza e delle certezze pare un ricordo grazie alla crisi generale che inevitabilmente colpisce anche le sezioni TSN, ora i nodi vengono al pettine!

inibire l'uso della intranet federale (che è circuito chiuso, quindi non di dominio pubblico) è misura dispotica ed esagerata di censura, forse il Verlicchi si è lasciato scappare la mano in alcuni passaggi, ma siamo onesti, non ha detto nulla di nuovo e nulla che già non si sappia, togliere il diritto di replica è la cosa più "odiosa" che in democrazia possa essere operata

nello specifico non mi pare, come già da altri ricordato, che passati e recenti usi impropri della intranet federale, anche a scopo di campagna elettorale da parte di alcuni candidati a consiglieri nazionali, siano stati altrettanto redarguiti o censurati... se la intranet (pagata con i soldi delle sezioni) si è affermata oltre che organo istituzionale (la cui interruzione a questo punto potrebbe essere decisamente discutibile), anche come organo per veicolare comunicati di appoggio e lusinga agli organi federali, quando non a mezzo di informazione per lutti (ahimè) oppure per gli auguri di varia specie (spesso purtroppo forse pure fastidiosi), beh non si comprende perché mai non possa anche essere il veicolo della voce del dissenso o della critica; ma se se così non può essere allora oltre alla violazione della libertà di espressione riconosciuta dalla costituzione forse si viene meno ai principi di democrazia, lealtà e correttezza ispiratori del movimento sportivo a tutti i livelli, e non si venga a dire che l'Unione è ente pubblico, perché questa sarebbe un ulteriore aggravante!
Ma non solo, se di fronte alle dichiarazioni del Verlicchi la federazione si sente in dovere di adire le vie ispettive beh, allora la federazione ci spieghi una volta per tutte perché le stesse vie non sono state prese in considerazione di altre realtà, come Fidenza ad esempio, dove invece la gestione più che discutibile di passati dirigenti è addirittura oggetto di attenzione degli inquirenti incaricati dalla procura della Repubblica. E poi, quante sono le sezioni che non mandano i bilanci a Roma e quante quelle che li mandano con numeri che non riflettono la realtà?

il manifesto, se n'è già parlato più volte di come questo vede la propria genesi, di come si sviluppa e poi di come si concretizza... ma non si discute mai abbastanza di come si applica e se effettivamente tutte le sezioni adottano protocolli uniformi per l'iscrizione e tesseramento, il rilascio dei CIMA e degli attestati di frequenza degli obbligati... si cominciasse veramente a far girare degli agenti in borghese di qualche forza di P.S., per vedere come vanno veramente le cose... e perché no?!? magari chiedere alle "IENE" oppure a "REPORT" di avviare un indagine giornalistica... se dovessero emergere situazioni agli antipodi tra loro non verrebbe spontanea la domanda su chi avrebbe dovuto vigilare?

se si vuole essere fiscali e intransigenti lo sia sempre e incondizionatamente.

i tempi e i modi della risposta del presidente federale, ma che pare avere linguaggio e dialettica di tutt'altra persona/figura del vertice dirigenziale, mi sembrano quanto di più sbagliato si potesse fare alla faccia di diplomazia e politica, doti di cui i dirigenti federali dovrebbero abbondare, tanto livore e tanta cattiveria invece fanno ulteriormente riflettere

come già accennato posso anche non concordare del tutto sul modo in cui il presidente di Imola ha presentato alcuni aspetti della realtà delle piccole e medie sezione, ma concordo al 100% sui contenuti quindi ad egli va tutta la mia solidarietà e stima per il coraggio che ha dimostrato, il mio auspicio è che tali discussioni vengano proseguite ed approfondite in assemblea senza la paura di ritorsioni disciplinari, sperando che tanti altri dirigenti sezionali la pensino come me e facciano fronte comune contro la censura e la mannaia disciplinare/ispettiva chiaramente minacciate e anticipate

quando si ha paura del confronto e delle critiche, e non si ha che la forza del potere per zittire l'avversario significa quasi sempre essere in difetto;  quando il malessere viene combattuto con la repressione anziché la dialettica e il confronto per giungere a una soluzione di reciproca soddisfazione (alla luce del sole), prima o poi si verifica l'effetto boomerang...

a chi mi dice che certe cose andrebbero discusse a quattr'occhi rispondo che che mi andrebbe bene se l'oggetto del contendere fosse di natura privata o personale oppure "commerciale" nel caso di parlasse di relazioni tra aziende e/o organizzazioni private, ma quanto Verlicchi solleva è problema generale di quello che tanti chiamano SISTEMA, quindi se il problema è di SISTEMA tutti gli "agenti" debbono poter conoscere i fatti e partecipare al dibattito per trovare una soluzione adeguata
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Offline armageddon

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Re:botta e risposta tra Verlicchi e il tedesco
« Risposta #11 il: Dicembre 27, 2012, 22:01:54 pm »
non hai idea di come mi girano i maroni ,stiamo facendo manutenzione straordinaria e a parte il materiale la manodopera di quei 4 soci che ci aiutano è gratuita,porco cane ci piacerebbe pagare qualcuno che ce li facesse i lavori,compreso il taglio dell'erba in estate,perchè anche se piccola la sezione dove sono iscritto ha tanto ,ma tanto verde,ma i soldi li dobbiamo risparmiare per pagare il pizzo,perchè di questo si tratta,non ritorna indietro niente di quello che si spedisce,o molto poco,e allora perchè devo pagare 10 se al massimo dietro insistenti richieste mi ritorna 1?per quello che fanno a roma gli basta il contributo che prendono dal coni,il resto lo facciano da volontari come noi,consulenze comprese,sono sempre più schifato,e a questo punto spererei che i campi di tiro privati ci sommergano e ci divorino.

sono d'accodo al 99,9%  ;)  >:(

infatti non sono affatto d'accordo che i privati ci sommergano e divorino non per colpa nostra i "volontari" bensì per colpa dei "federali", NO! a questo non ci sto!!!

la palla è in mano alle sezioni e se fino ad ora non c'è stato il coraggio di voler cambiare pagina forse la colpa è stata anche di quei tanti "Verlicchi" (puntare il dito contro uno solo, non sarebbe giusto) che fino ad ora hanno fatto buon viso a cattivo gioco... ma siccome il tempo dell'abbondanza e delle certezze pare un ricordo grazie alla crisi generale che inevitabilmente colpisce anche le sezioni TSN, ora i nodi vengono al pettine!

inibire l'uso della intranet federale (che è circuito chiuso, quindi non di dominio pubblico) è misura dispotica ed esagerata di censura, forse il Verlicchi si è lasciato scappare la mano in alcuni passaggi, ma siamo onesti, non ha detto nulla di nuovo e nulla che già non si sappia, togliere il diritto di replica è la cosa più "odiosa" che in democrazia possa essere operata

nello specifico non mi pare, come già da altri ricordato, che passati e recenti usi impropri della intranet federale, anche a scopo di campagna elettorale da parte di alcuni candidati a consiglieri nazionali, siano stati altrettanto redarguiti o censurati... se la intranet (pagata con i soldi delle sezioni) si è affermata oltre che organo istituzionale (la cui interruzione a questo punto potrebbe essere decisamente discutibile), anche come organo per veicolare comunicati di appoggio e lusinga agli organi federali, quando non a mezzo di informazione per lutti (ahimè) oppure per gli auguri di varia specie (spesso purtroppo forse pure fastidiosi), beh non si comprende perché mai non possa anche essere il veicolo della voce del dissenso o della critica; ma se se così non può essere allora oltre alla violazione della libertà di espressione riconosciuta dalla costituzione forse si viene meno ai principi di democrazia, lealtà e correttezza ispiratori del movimento sportivo a tutti i livelli, e non si venga a dire che l'Unione è ente pubblico, perché questa sarebbe un ulteriore aggravante!
Ma non solo, se di fronte alle dichiarazioni del Verlicchi la federazione si sente in dovere di adire le vie ispettive beh, allora la federazione ci spieghi una volta per tutte perché le stesse vie non sono state prese in considerazione di altre realtà, come Fidenza ad esempio, dove invece la gestione più che discutibile di passati dirigenti è addirittura oggetto di attenzione degli inquirenti incaricati dalla procura della Repubblica. E poi, quante sono le sezioni che non mandano i bilanci a Roma e quante quelle che li mandano con numeri che non riflettono la realtà?

il manifesto, se n'è già parlato più volte di come questo vede la propria genesi, di come si sviluppa e poi di come si concretizza... ma non si discute mai abbastanza di come si applica e se effettivamente tutte le sezioni adottano protocolli uniformi per l'iscrizione e tesseramento, il rilascio dei CIMA e degli attestati di frequenza degli obbligati... si cominciasse veramente a far girare degli agenti in borghese di qualche forza di P.S., per vedere come vanno veramente le cose... e perché no?!? magari chiedere alle "IENE" oppure a "REPORT" di avviare un indagine giornalistica... se dovessero emergere situazioni agli antipodi tra loro non verrebbe spontanea la domanda su chi avrebbe dovuto vigilare?

se si vuole essere fiscali e intransigenti lo sia sempre e incondizionatamente.

i tempi e i modi della risposta del presidente federale, ma che pare avere linguaggio e dialettica di tutt'altra persona/figura del vertice dirigenziale, mi sembrano quanto di più sbagliato si potesse fare alla faccia di diplomazia e politica, doti di cui i dirigenti federali dovrebbero abbondare, tanto livore e tanta cattiveria invece fanno ulteriormente riflettere

come già accennato posso anche non concordare del tutto sul modo in cui il presidente di Imola ha presentato alcuni aspetti della realtà delle piccole e medie sezione, ma concordo al 100% sui contenuti quindi ad egli va tutta la mia solidarietà e stima per il coraggio che ha dimostrato, il mio auspicio è che tali discussioni vengano proseguite ed approfondite in assemblea senza la paura di ritorsioni disciplinari, sperando che tanti altri dirigenti sezionali la pensino come me e facciano fronte comune contro la censura e la mannaia disciplinare/ispettiva chiaramente minacciate e anticipate

quando si ha paura del confronto e delle critiche, e non si ha che la forza del potere per zittire l'avversario significa quasi sempre essere in difetto;  quando il malessere viene combattuto con la repressione anziché la dialettica e il confronto per giungere a una soluzione di reciproca soddisfazione (alla luce del sole), prima o poi si verifica l'effetto boomerang...

a chi mi dice che certe cose andrebbero discusse a quattr'occhi rispondo che che mi andrebbe bene se l'oggetto del contendere fosse di natura privata o personale oppure "commerciale" nel caso di parlasse di relazioni tra aziende e/o organizzazioni private, ma quanto Verlicchi solleva è problema generale di quello che tanti chiamano SISTEMA, quindi se il problema è di SISTEMA tutti gli "agenti" debbono poter conoscere i fatti e partecipare al dibattito per trovare una soluzione adeguata

quanti di voi hanno potuto avere in visione i bilanci mancanti per anni da parte del sistema,anche dopo richieste esplicite?hanno mai risposto sollecitamente?eppure sarebbe stato atto dovuto,chi conosce i nominativi delle persone che stilano il testo del manifesto?l'attività federale come viene divulgata? i verbali delle assemblee dove sono?siamo alienati da questa setta,rinnovo gli auspici di estinzione di questa pseudo federazione,a favore dell'anarchia più totale,niente linfa niente vita.

Offline VENDETTA

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Re:botta e risposta tra Verlicchi e il tedesco
« Risposta #12 il: Dicembre 28, 2012, 07:49:04 am »
Un caro saluto a tutti,
leggo, purtroppo con rammarico, quanto il Sistema riesca a generare in termini attuali, su problematiche che afferiscono il non semplice mondo del tiro a segno.

È inutile fare un processo alle intenzioni, la problematica, però, per come posta in campo in un forum pubblico credo che inneschi in ognuno di noi (proprie) riflessioni personali che possono essere analizzate e discusse da parte di gente del Sistema perché di interesse comune.

Ognuno si sarà fatto una propria idea degli accadimenti. Ho letto la lettera del Presidente Verlicchi, che non conosco personalmente, dalla cui centralità emerge “un incasso annuale quasi dimezzato”, con personali opportune intenzioni per porre rimedio a questi mancati introiti, ossia ignorare il contenuto del Manifesto UITS, oltre ad altre problematiche sezionali. E ho letto anche la lettera di risposta del Presidente UITS, ing. Obrist, qui apostrofato "il tedesco".

La lettera è stata diffusa a tutte le Sezioni per tramite dell’intranet gestionale, sistema che ha altri fini operazionali.
Mi spiace evidenziare come uno degli aspetti sanzionatori abbia riguardato la sospensione del servizio. Non so se è in vigore un apposito regolamento, è chiaro che il precedente fa storia, ma sarebbe bello anche sapere, da parte di chiunque, a cosa si va incontro nel caso di un incauto utilizzo di un sistema di comunicazione e operazionale posto a disposizione a tutte le sezioni dall’UITS. Nell’era della comunicazione di massa si sarebbe potuto operare con altri sistemi (o anche ricorrere alla vecchia lettera e francobollo, non si dava visibilità mediatica di controversia, cosa che è sempre meglio evitare in sistemi chiusi).

Il problema delle esercitazioni con le armi a fuoco è un problema di carattere nazionale che il Manifesto disciplina in un certo modo. Transigerlo non può che innescare controversie. Altra cosa è invece individuare in modo univoco i beneficiari, ci sono realtà zonali (locali come provinciali se non regionali) che possono non rientrare tra le figure menzionate nel Manifesto, ecco allora, io credo, che possa essere concesso al titolare di una sezione TSN un minimo di arbitrio nella gestione di una problematica che non riveste carattere nazionale. Ad esempio, il Selettore è un cacciatore? Effettua gli abbattimenti alla stregua di un cacciatore (non si può fare altrimenti), ma come è impiegato? Oppure, come sarà senz'altro capitato a tanti, se si presenta in Sezione un titolato di Porto d'Armi, che vuole effettuare la prova di un'arma per sincerarsi delle sue condizioni per procedere o meno all'acquisto, gli si richiede l'iscrizione annuale?

Il Presidente TSN riveste una figura elettiva piena di responsabilità, è un titolo esercitato con fare volontario, inquadrato in una gerarchia istituzionale che delinea compiti e mansioni, e a cui è richiesta tanta razionalità. Gestire una sezione, anche ai fini sociali, richiede tanto buon senso, sacrificio e impegno. Tante volte mi sono ritrovato a dirlo sui post di questo forum, il GRAZIE che noi utenti dobbiamo ai tanti Presidenti TSN che lo meritano.

I problemi di bilancio stanno attanagliando tante sezioni, i soci volontari che ogni tanto si vanno a sparare una cinquantina o più cartucce per puro divertimento (oltre ad un addestramento proprio del gesto) sono in costante diminuzione ovunque.

Occorre saper fare quadrare il cerchio facendo forza sulle VALENZE che ogni sezione ha a disposizione, non possiamo dimenticare 150 anni di storia che ci hanno dato e continuano a darci insegnamento.

Un caro saluto a tutti

http://www.youtube.com/watch?v=MLABdlCqE4U

Offline diamante

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Re:botta e risposta tra Verlicchi e il tedesco
« Risposta #13 il: Dicembre 29, 2012, 23:00:56 pm »
questa è la lettera inviata tramite intranet a tutte le sezioni dal presidente della sezione di Imola


                     AL SIG. SGRETARIO GENERALE
                     A TUTTI I POLIGONI




IMOLA, 21/12/2012


A PROPOSITO DI CATEGORIE PROMOZIONALI E CACCIATORI


Mi dispiace veramente di essere ancora io a protestare ma lo faccio unicamente perché costretto da motivi di sopravvivenza!
La nostra sezione è passata gradualmente negli ultimi 10 anni da 1200 a 740 iscritti, considerato gli obbligati sono leggermente aumentati abbiamo avuto un calo approssimativo di 500 frequentatori, quelli che pagano le linee, trenta, quaranta e più all’anno. Posso affermare che il nostro incasso annuale e quasi dimezzato! Già nel 2005 quando Attilio FANINI era Vice Presidente della U.I.T.S., durante un incontro lo informai che i cacciatori non intendevano pagare la quota U.I.T.S. per 2 o 3 esercitazioni all’anno (allora obbligatorie).
FANINI mi chiese di iscriverli tutti almeno come obbligati e ciò calzava perfettamente con l’art. 10 in quanto i selecontrollori erano “obbligati” alla prova di taratura. Così abbiamo fatto fino ad oggi poi uscì l’anno dopo la categoria promozionale cacciatori ad €. 13,50 ma dopo poco fu portata ad €. 20,00 (pazienza).
Ora è arrivato il regalo di Natale €.50,00 contemporaneamente la provincia ha tolto l’obbligo della prova di tiro. Quale sarà il risultato? Semplice, avremo più o meno 200 iscritti. Con 200 iscritti i costi, saranno quasi gli stessi, la segreteria, i commissari di tiro, l’energia (gas ed elettricità), il telefono l’attività giovanile (abbiamo 8 ragazzi under 16) gli altri agonisti per 150/160 prestazioni all’anno, la manutenzione a cominciare dal taglio dell’erba fino al mantenimento degli impianti ed alla pulizia dei locali (i bagni li pulisce la segretaria). Come devo fare? Noi Consiglieri e Presidente non abbiamo lo “stipendio Federale”, non ci interessa sapere se percepite €. 20000,00 o 120000,00 (buon per voi) all’anno, affermo soltanto che in matematica qualsiasi cifra diviso 0 produce un risultato con il simbolo (infinito) quindi anche se qualcuno percepisce un solo EURO, percepisce infinite volte più di noi che raccogliamo il denaro anche per il Vostro stipendio federale.
Stipendio federale a responsabilità 0 in confronto all’esposizione quotidiana ai rischi di varia natura ai quali io ed i miei consiglieri siamo sottoposti. Dimostrazione? Quando ho avuto problemi 2 anni fa con la Polizia Locale per le esercitazioni, mi avete esortato ad una rigida linea assolutamente conforme ala Manifesto dell’Unione. Vi siete però ben guardati di non inviare una sola riga scritta timbrata e firmata da qualcuno ne avesse titolo, alla fine al denuncia per omissioni di atti d’ufficio me lo sono beccata io e l’avvocato non l’avete pagato Voi. A me non piace di fare le cose di nascosto, non mi piace l’inganno né il sotterfugio, rubare non è il mio mestiere, tantomeno mentire, quello che ho nel cuore mi piace di dirlo subito nudo e crudo come viene, cioè la verità.
Cosa farò allora? Esattamente come prima! Il Manifesto lo correggo da solo. Le nostre categorie promozionali saranno €. 20,00 perché tutti i Carabinieri, la Polizia, la Finanza che intendono esercitarsi nel nostro poligono e non superano mai le 6/8 frequenze all’anno li tessero come obbligati perché se chiedo €. 50,00 non vengono e così faro per i cacciatori. Per queste persone bisogna scegliere, se prendere quel poco o niente!
Per quanto riguarda la Polizia municipale vengono ancora a fare le loro esercitazioni ma lo fanno quante volte vogliono e come vogliono, si rifiutano di firmare qualsiasi modulo di iscrizione e alla fine dell’anno certifico il superamento delle prove fidandomi di quello che mi dicono loro.
Non è bello lo so ma denunce penali io non ne voglio più anche perché lo ripeto io non ho lo stipendi federale. Io sono così, sono un romagnolo di origine e di carattere, pronto ad andare avanti me con patti chiari e pronto a farmi da parte quando non servo più

TIRO A SEGNO IMOLA
IL PRESIDENTE
Luciano VERLICCHI


e questa è la risposta del tedesco

Sig. Presidente Luciano Verlicchi,

La nota a Sua firma, inviata in data 21.12.2012 alla UITS (venerdí alle 17.35) e a tutte le Sezioni TSN, tramite la rete Intranet della UITS , per i toni e contenuti, creerà un danno di immagine al nostro mondo del tiro a segno a scapito del meticoloso lavoro svolto, in tanti anni, da tutte le Sezioni TSN che, con tanta abnegazione e senso del dovere, rispettano regole e leggi favorendo la crescita dell’intero movimento del tiro a segno.

In ragione di ciò, La diffido a reiterare tale tipo di missive e Le comunico la sospensione dell’utilizzo della rete intranet verso le Sezioni TSN per sessanta giorni a datare da oggi.

La invito inoltre a non intraprendere strade personali che La mettono a rischio sotto vari punti di vista e che per il pregresso, la stessa UITS, dovrà valutare se non obbligata a denunciare alle autorità competenti.

Nelle righe da Lei scritte si evidenziano , oltre al mancato rispetto del Manifesto e delle regole federali, anche più gravi illegittimità.


E’ bene che sappia che l’elaborazione del Manifesto è fatta anche insieme ai rappresentanti delle stesse Sezioni TSN e, forse non se ne è accorto, è già da un anno che è in vigore la modifica sui cacciatori e che quest’anno si è cercato di rendere la norma più vantaggiosa (per i cacciatori).

Sul lavoro e le responsabilità del sottoscritto, poi, La invito a stare qualche giorno insieme a me a Roma. Potrà verificare di persona che le molteplici attività già in essere e quelle altre di recente messe in campo (es. agibilità) nonché il fatto che essere il rappresentante legale di un Ente, comporta una forte responsabilità connaturata alla carica di Presidente UITS.

Censuro questo modo di comportarsi, evidentemente frutto del tempo che stiamo vivendo, di non essere fautore di una sola proposta, che non può essere, “siccome sono crudo e sono schietto faccio come mi pare!” E le Sezioni che seguono le regole? Non è possibile accettare simili atteggiamenti sbandierati con orgoglio di fronte alle altre Sezioni che con difficoltà, visto anche il momento economico, rispettano le regole.

Appare poi sconcertante verificare che nei tanti seminari , incontri ed Assemblee organizzati dalla UITS per affrontare i vari problemi che ci affliggono, Lei si è presentato solo rarissimamente, “a cosa serve sapere delle problematiche e afferrarne le soluzioni, tanto poi faccio come credo?”.

Nei primi mesi del 2013 organizzeremo degli incontri che tratteranno delle materie fiscali, partecipi e forse capirà diverse cose, nel frattempo non posso esimermi dal far valutare la gravità delle sue parole e dei conseguenti passi.


Roma, 23.12.2012


il Presidente UITS
Obrist ing Ernfried

Ma il Rag. Iardella sarà ancora relatore, come in passato, dei corsi che saranno organizzati nel 2013?
Sono curioso di sapere chi andrà a fare l'ispezione ad Imola.
Ciao

Offline VENDETTA

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Re:botta e risposta tra Verlicchi e il tedesco
« Risposta #14 il: Gennaio 05, 2013, 17:49:54 pm »
Secondo me il Presidente federale dovrebbe chiedere scusa a Luciano Verlicchi "Eroe" della Repubblica Italiana.

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2011/05/01/498330-proiettili_terzo_livello.shtml


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Offline gunny

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Re:botta e risposta tra Verlicchi e il tedesco
« Risposta #16 il: Gennaio 07, 2013, 13:23:58 pm »
al di la di qualunque altra valutazione, e/o divagazione, Verlicchi ha ragione!

ha ragione sul fatto che la crisi ha pigiato l'acceleratore sul calo delle iscrizioni dei volontari, calo che più o meno marcato è avvertito da tante sezioni

infatti ci sono diverse e importanti sezioni oltre a quella di Imola, in Emilia Romagna, che nel 2012 pare abbiano visto un notevole calo (percentuali a doppia cifra) di nuovi iscritti e rinnovi di volontari...
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Offline Ricky

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Re:botta e risposta tra Verlicchi e il tedesco
« Risposta #17 il: Gennaio 07, 2013, 18:19:25 pm »
Verlicchi ha avuto la forza (non la ragione, ... e se forza si può chiamare) di rappresentare la crisi delle "piccole" sezioni, sbagliando però nei modi di risoluzione proposti, è chiaro che soluzione può (e deve forse) essere trovata anche nei modus agendi del Sistema, di cui va ricordato che UITS è solo rappresentante, con le titolarità discendenti dallo Statuto, ... una certa forza le viene riconosciuta, ma non so se la defunta organizzazione  Tiro a Segno Nazionale aveva pari titolarità, sarebbe bello rinvenire qualche statuto dell'epoca, nessuno ne ha memoria nei meandri delle tante blasonate sezioni? Carlo, dacci una mano tu!!

A volte mi sembra che il Sistema si voglia fare male da solo, è autolesionista, ed è chiaro che in un meccanismo di rappresentanza non ci deve essere nè vittima nè carnefice, ma regole chiare fatte dagli uomini, e che quindi nulla vieta di poter vedere modificate. Si vuole favorire l'affluenza alle Sezioni? Per un periodo si riducano le quote pubblicate sui manifesti, e vediamo il risultato, ... oppure le sezioni producano (nei modi consentiti) delle proposte che nessun organo capitano può disconoscere se redatte in modo corretto. Volendo si possono fare studi correlati al costo della vita e alle affluenze, ma qui entrano in ballo altri fattori, che studi di sistema possono però mettere in luce, ma assumerebbe un ruolo molto importante la localizzazione.

Si vuole davvero bene al Tiro a Segno? Bisogna solo porre in campo energie e intelligenze,  e averne l'occasione, quante volte ho suggerito anche di postare qui le innumerevoli proposte che tanti appassionati possono porre in campo, se non portarle addirittura in capo a UITS nel corso di qualche assemblea Nazionale nel corso della quale chiunque può prendere la parola. Le ORGANIZZAZIONI si studiano (e si valutano) anche da come sono organizzate per accettare modifiche interne con specifici Audit. Nel proporre il nuovo poi cambiare è difficile, a volte non si sa a cosa si va incontro, e molti sistemi restano immutevoli, non per mancanza di idee ma per mancato coraggio.

Un caro saluto a tutti

Offline gunny

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Re:botta e risposta tra Verlicchi e il tedesco
« Risposta #18 il: Gennaio 08, 2013, 11:23:26 am »
caro Ricky,
il problema sarebbe in parte e semplicemente risolvibile tornado alla normalità, ovvero tesserando solo i Tiratori (agonisti e non) i dirigenti sezionali e federali e coloro che ne fanno esplicita richiesta.

Frequentatori, promozionali e armati (iscritti d'obbligo) non necessitano di tesseramento perché la loro presenza/iscrizione è limitata all'ambito sezionale (ludico, privato o istituzionale), non fanno alcuna attività sportiva pertanto anche l'assicurazione legata al tesseramento risulta inutile ed inefficace (è stato detto e scritto più volte)

Per legge a UITS va comunque il 25% di qualunque introito per iscrizione a una sezione, sulla base delle categorie di iscrizione (e non di tesseramento) elencate nel Manifesto, quindi la stessa avrebbe diretto interesse che ci fossero quanti più iscritti possibile nelle sezioni

Il Manifesto dovrebbe essere solo ed esclusivamente il "faro" per rendere operativa l'azione di coordinamento riconosciuta a UITS sull'attività istituzionale delle sezioni. Ovvero le regole di base che tutte le sezioni dovrebbero rispettare (qui il condizionale è d'obbligo).
UITS non fa attività istituzionale perché non dispone ne mezzi, ne risorse, ne di personale idonei, infatti abbisogna "anche" delle sezioni del TSN per raggiungere i propri scopi statutari... altrimenti sarebbe "zoppa".

Le sezioni TSN invece per svolgere attività istituzionale sono autonome e indipendenti e non hanno bisogno di nulla che provenga da UITS in termini di mezzi, risorse e personale... chi firma e si assume la responsabilità sulle certificazioni/attestazioni di maneggio che la legge colloca tra le funzioni delle sezioni è il presidente di sezione non il presidente di UITS.

Per l'attività sportiva le sezioni necessitano dell'affiliazione a UITS, proprio per poter tesserare agonisti e avere impianti omologati/riconosciuti dalla federazione per ospitare gare di tiro a segno, così come avviene in ambito CONI per qualunque realtà sportiva di qualunque disciplina riconosciuta.

Il Tiro a Segno Nazionale sarà anche defunto (attenzione alle morti apparenti...), ma di certo non è UITS ad averne preso il posto e le funzioni così come qualcuno vuol far credere, altrimenti nel codice militare si sarebbe esplicitamente fatto riferimento a un diretto controllo (subordinazione) delle sezioni alla stessa UITS, le quali invece sono per legge autonome sul piano gestionale e amministrativo nonché definite Sezioni del Tiro a Segno Nazionale e non sezioni UITS.
UITS rimane ciò che, per ora e fin che dura, in forza del riordino dell'ente, vigila (a piacimento e sentimento, con pesi discutibili) sulle sezioni, ne dovrebbe coordinare il modus operandi (manifesto) infine si occupa del tiro a segno sportivo nazionale e olimpico, ma non è il TIRO A SEGNO NAZIONALE, almeno fin tanto che una legge lo stabilirà.
« Ultima modifica: Gennaio 08, 2013, 11:35:13 am da gunny »
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