Autore Topic: VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI  (Letto 7531 volte)

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VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« il: Febbraio 23, 2012, 00:10:53 am »
http://www.tiropratico.com/Stefano_Franceschetto/FANINI2012.htm
STEFANO FRANCESCHETTO
________________________________________

10 DOMANDE A:
ATTILIO FANINI
di: Franceschetto Stefano

Attilio Fanini nel 2008 era Vice Presidente Vicario della UITS e fu il principale protagonista della lotta per il mantenimento dell’ente pubblico che la Legge 244/07 voleva sopprimere.
Stefano in questa intervista a cuore aperto, cerca in dieci domande di farci capire la situazione dell'Unione e degli avvenimenti che hanno contraddistinto gli ultimi anni. Attilio Fanini, conosce l'ente quindi chi meglio di lui può spiegarci gli avvenimentI ecosa ci si aspetta per il futuro; una voce rivolta ai Presidenti delle sezioni di TSN Italiane ma un interessante punto di vista per tutti gli sportivi del tiro. Leggiamo di seguito l'intervista di Stefano.

1) Franceschetto :

L' UITS rimase, grazie a lei, Ente pubblico.
Un bel successo. Perché allora diede successivamente le dimissioni?

Fanini :

L’UITS “ rimase Ente grazie ai Presidenti di Sezione “.
Io fui solo il portavoce di quella esigenza ed ho creduto molto nel progetto.
Quando ne parlavo con gli amici presidenti e dirigenti sezionali si è condivisa la necessità di avere l’ente pubblico ed ho ricevuto la fiducia necessaria per andare avanti e superare ogni ostacolo che si frapponeva tra noi e l’obiettivo. Se da quella Assemblea nazionale di cui sono stato il Presidente è scaturita la decisione di “ ENTE SI’ “ in forma quasi plebiscitaria, è perché tutti eravamo convinti di quello che volevamo per il nostro futuro.
Le dimissioni le avevo meditate da tempo per diversità di vedute con altri colleghi dirigenti federali e non sono per niente meravigliato se oggi le Sezioni non hanno pari dignità all’ente. Un Collega Consigliere me lo suggerì pure di dimettermi in quanto prendevo quasi sempre le difese di coloro che venivano “condannati” per divergenze di vedute con la politica federale.
Il tempo ha dimostrato che il sistema ha creato martiri inutili, mentre io ero dell’avviso che era saggio ascoltare con umiltà e confrontarsi lealmente anche con chi criticava in modo duro.
La corrente di pensiero vincente in consiglio federale, da cui non mi pento di aver preso le distanze, ha preteso la subordinazione delle Sezioni ed il pollice rivolto al basso per i nemici.
Oggi intraprenderei, insieme ai Presidenti di Sezione, una strada diversa per dar vita ad una “costituente del TSN”, restituendo alle Sezioni il loro ruolo primario e l’importanza che gli spetta di diritto e per storia.

2) Franceschetto :

Che ruolo ha adesso all’interno della Federazione?

Fanini :
Che ruolo vuole che abbia un Vice Presidente Vicario dimessosi con grande forza?
Uno che ha preso le distanze dalla dirigenza federale non poteva accettare incarichi né tanto meno aspettarseli in regalo, quindi mi sono messo in discussione candidandomi alle elezioni della Sezione di Vergato e sto lavorando alacremente come Presidente di Sezione TSN, comprendo benissimo le esigenze che esse hanno.

3) Franceschetto :

Lo Statuto delle Sezioni all’ art.2 paragrafo 1 dice :
“La Sezione è sottoposta alla vigilanza e al controllo degli Organi centrali e periferici dell'UITS dai quali riceve direttive e ai quali rende conto della vita istituzionale, sportiva, organizzativa, amministrativa e disciplinare.” Che autonomia hanno i Presidenti di Sezione?

Fanini

L’autonomia la afferma lo Statuto, pertanto, credo che il Presidente di Sezione, se la perde, è perché non reagisce se essa gli viene tolta o messa in discussione.
Il problema è che l’Ente neo costituito sovente ha messo in discussione questa prerogativa dei Presidenti che, per quieto vivere, hanno lasciato correre.
Non doveva essere questo l’obbiettivo !
4) Franceschetto :
Esiste una responsabilità civile o penale per il Presidenti di Sezione in caso di gravi incidenti o infortuni ai soci?
Fanini :
Il Presidente è il responsabile strutturale e del funzionamento della Sezione.
Troppe norme e regole, Legge sulla sicurezza, Legge sulla privacy, nuove norme finanziarie, il tutto incombe sui Presidenti i quali sono fortemente esposti.
A pensarci bene ci vuole un pizzico di pazzia, oggigiorno, mettersi a fare il Presidente di una Sezione TSN con tutte le responsabilità che ci sono, ma la passione ti fa superare ogni scoramento, quindi i Presidenti ed i Dirigenti Sezionali che per passione, volontariamente e gratuitamente svolgono i propri compiti devono avere il massimo rispetto dall’Ente Pubblico.
Nella foto in alto Attilio Fanini
5) Franceschetto :
Perché in questi ultimi anni il nostro sport non ha avuto il successo che si meritava nelle competizioni internazionali?
Fanini :
Sono in controtendenza rispetto alla formulazione della domanda.
Se analizziamo il quadriennio olimpico che ci porterà a Londra 2012, quindi il periodo che va da gennaio 2009 ad oggi, credo che l’analisi dei risultati dimostri che il nostro Team Nazionale ha ottenuto brillantissimi successi.
Così, a braccio, mi vengono in mente il Titolo Europeo di Campriani e della Zublasing a Praga 2009 nella Carabina a 10m, il primo posto della Comi ed il secondo posto di Badaracchi nella Pistola a 10m sempre a Praga 2009 e cito solo i risultati individuali.
Penso ai Mondiali di Monaco 2010 dove Campriani ha vinto il Titolo Mondiale nella Carabina a 10m ed Elania Nardelli ha conquistato il terzo posto sempre nella C10, ed anche alle successive vittorie e piazzamenti nelle varie Coppe del Mondo.
Penso alla strepitosa stagione 2010 delle pistole quando Badaracchi ha vinto il Campionato Europeo a 10m, la Coppa del Mondo di Belgrado e la Finale di Coppa del Mondo. A Riccardo Mazzetti che ha rinverdito la tradizione italiana nella Pistola Automatica conquistando un secondo posto alla Coppa del Mondo di Fort Benning, un secondo posto ai Mondiali Universitari ed un secondo posto nella Finale di Coppa del Mondo. Questi due atleti con i loro podi, hanno portato le Pistole Uomini italiane ad essere al primo posto nel medagliere internazionale del 2010: credo non si sia mai verificato un evento del genere.
Anche il 2011 ha portato ottimi risultati sempre con Campriani e la Zublasing nelle carabine e con Bruno e Giordano nelle pistole.
Devo però fare un piccolo inciso: Campriani e Zublasing studiano e si allenano in America da 2 anni e mezzo, quindi se ne stanno ben lontani dai “rumori” interni della nostra Federazione e adottano altre metodologie di allenamento.
Nel settore Pistole, l’attuale dirigenza ha voluto apportare delle modifiche allo staff tecnico a partire dal 2011 (forse perché le Pistole avevano vinto “troppo poco” nel 2010…..) e queste modifiche non hanno portato i risultati sperati, anzi c’è il concreto rischio che il ricorso a “santoni” già testati e precipitosamente abbandonati da altre nazioni possano “bruciare” qualche nostro già raro talento.
L’inizio del 2012 vede ottime prestazioni dei soliti Campriani e De Nicolo, ed un’ulteriore Carta conquistata nella P10 da Tesconi agli Europei in Finlandia: abbiamo quindi 7 Carte Olimpiche, che uguagliano il numero di quelle conquistate nel quadriennio precedente.
Probabilmente la percezione dei risultati che si ha all’esterno non corrisponde esattamente ai “numeri” che le ho riportato (e che credo siano numeri di tutto rispetto), forse a causa della stucchevole e parziale capacità di questa federazione di “fare comunicazione”.
Mi astengo dal formulare giudizi sulla dirigenza (anche ricorrendo ad analisi strettamente “oggettive”), perché sarebbe troppo facile esprimere dissensi che ne confermerebbero la scarsa competenza.
6) Franceschetto:
Cosa porterà il decreto legge del 03.02.2012 alla UITS?
Fanini :
Suppongo lei faccia riferimento all’art.46 del DL 03.02.2012.
La norma è abbastanza chiara ed il Ministero della Difesa può proporre la trasformazione in soggetti di diritto privato gli enti pubblici non economici vigilati dal ministero.
Credo gli Enti sottoposti alla vigilanza del Ministero Difesa siano 4, tra essi c’è l’UNUCI che, dopo esser stato riordinato, ha fatto specifica richiesta di diventare Ente di Diritto Privato, ne restano tre compreso la UITS: cosa deciderà il Ministro al riguardo lo vedremo nel prossimo futuro.
Credo che anche l’UITS potrebbe essere coinvolta, visto che la norma non prevede una sua specifica esclusione.
7) Franceschetto :
cosa sta facendo la UITS per contrastare le conseguenze del decreto legge del 03.02.2012" e come considera la comunicazione tra l’Ente e le Sezioni?
Fanini :
PER ORA NON STIAMO VEDENDO NULLA E TUTTO PASSA SULLE NOSTRE TESTE.
Penso che il vertice debba comunicare con la base ed invece le 300 Sezioni sono all’oscuro di quello che l’Ente sta facendo ammesso stia facendo qualcosa.
Ai Presidenti di Sezione giungono ogni tanto le comunicazioni o informative del Presidente Federale ma non è sufficiente, la Comunicazione e la trasparenza sono altra cosa.
L’ultima comunicazione Presidenziale è quella relativa all’interrogazione del Sen. Lannutti che ha creato tanto imbarazzo, scompiglio e perplessità. Il contenuto della comunicazione del Presidente è molto sterile e non chiarisce né smentisce le questioni poste dall’interrogante, insomma siamo alla solita musica.
Ai Presidenti di Sezione non credo interessi la risposta del ministero, se la darà, all’ interrogante, ma a noi per correttezza andrebbe detta semplicemente la verità sui “requisiti soggettivi” di alcune figure di vertice dell’Ente Pubblico che ad oggi, salvo smentite, sono stati messi fortemente in discussione.
La comunicazione si conclude con “Viva il tiro a segno” Ente che, unitamente alle Sezioni, non c’entra proprio nulla con l’interrogazione del Sen. Lannutti o con le precedenti, quindi coinvolgere le Sezioni ed il TSN per fatti personali o per contestazioni di cattiva amministrazione dell’Ente Pubblico non sembra politicamente corretto.
Le Sezioni o il TSN non possono in ogni caso giustificare o tollerare comportamenti censurati o censurabili degli amministratori dell’UITS, quindi coinvolgerli nella questione ed invitarli alla “guerra santa” non porterà vantaggio al mondo del tiro anzi lo esporrà ad attacchi da parte di chi a ragion veduta farà di tutta l’erba un fascio.
8) Franceschetto :
Se sparisse l’ente chi ne beneficerà?
Fanini :
E' chiaro che si ragiona in astratto, ma dobbiamo anche prepararci ad analizzare a fondo la materia e soprattutto i risvolti, nell’ipotesi che ci riguardi direttamente l’articolo 46 del DL 03.02.2012.
A) Sicuramente ne beneficeranno le Sezioni che sono state espropriate della paternità del potere certificativo, ed ulteriore segnale del passaggio di competenza dell’attività di pubblico interesse che sta traslando da un soggetto giuridico ad un altro è il “certificato elettronico” che sarà emesso dall’UITS per il tramite delle Sezioni e del quale nutro tanti dubbi e non lo vedo favorevolmente.
B) In secondo luogo se sparisse l’Ente Pubblico potrebbe beneficiarne il personale a contratto co-co-pro in forza all’Ente Pubblico che, finalmente, sarà stabilizzato con un contratto non precario, infatti, le limitazioni ed i blocchi delle assunzioni per il contenimento della spesa riguardano gli Enti Pubblici e non i soggetti di diritto privato.
C) Le Sezioni, infine, potrebbero avere un beneficio economico perchè non verseranno più alcune quote o parti di esse all’UITS.
Di contro per l’eventuale trasformazione sarebbero riconducibili tutti all’indebolimento complessivo del sistema visto che, purtroppo, con il riordino le Sezioni del TSN sono state subordinate all’UITS per volontà del vertice.
9) Franceschetto :
Si ricandiderà di nuovo alla presidenza della UITS?
Fanini :
Ci sto pensando serenamente e seriamente, le persone che mi stanno esortando a farlo credono che io possa dare ancora un valido apporto al movimento.
Se decido per la candidatura, unitamente a chi intenderà affiancarmi, anzitutto anteporrei una specchiata condotta morale quale condizione precipua per gestire l’istituzione senza ombre o scheletri negli armadi.
I presidenti delle Sezioni TSN godranno di incondizionata autonomia e decideremo insieme per un programma fatto di obiettivi che riguardi il benessere delle Sezioni.
Le Sezioni sono il vero fulcro dell’Ente Pubblico ed investire su di esse fortificherà l’Ente stesso, fino ad oggi si è verificato l’esatto contrario, l’ente per fortificarsi ha indebolito le Sezioni e questo non è giusto.
L’UITS in futuro dovrà essere al servizio delle Sezioni TSN e non il contrario. Non voglio dire con questo che oggi non lo sia , non lo è a sufficienza o meglio non si pone come quell’organo di tutela e garanzia verso le Sezioni .
10) Franceschetto :
La prima cosa che farà se dovesse diventare il nuovo presidente della UITS
Fanini :
Sono tante le cose che farei ma le prime in ordine d’importanza saranno:
- ringraziare sentitamente l’Assemblea Nazionale e garantire insieme ai consiglieri eletti che per fatti dentro o fuori dell’UITS che metteranno in discussione la nostra irreprensibilità e specchiata moralità di uomini o amministratori, anche per tutela dell’immagine, dell’onorabilità dell’UITS e del buon nome del TSN, non esiteremo un solo istante a rimettere il mandato;
- mettermi subito al lavoro per servire le Sezioni del TSN e risolvere i loro problemi che conosco benissimo per esperienza diretta;
- tagliare le spese superflue, gli stipendi d’oro e distribuire quante più risorse alle Sezioni TSN in maniera perequativa o secondo l’indirizzo che deciderà l’Assemblea nazionale dei Presidenti delle Sezioni TSN, massimo organo statutario da cui l’UITS dovrà dipendere.

« Ultima modifica: Febbraio 23, 2012, 00:15:38 am da VENDETTA »

Offline Alex

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #1 il: Febbraio 23, 2012, 08:11:48 am »
Fanini dice:
- tagliare le spese superflue, gli stipendi d’oro e distribuire quante più risorse alle Sezioni TSN in maniera perequativa o secondo l’indirizzo che deciderà l’Assemblea nazionale dei Presidenti delle Sezioni TSN, massimo organo statutario da cui l’UITS dovrà dipendere.
Parole giuste, in particolar modo in tempi di crisi.

Questo vale anche per i presidenti e consiglieri di sezione, anche loro hanno sopra l'assemblea dei soci.
Ora il quesito è questo, quale potere effettivo hanni i soci sulle decisioni del presidente e del consiglio di sezione;
risposta, più delle volte zero e meno di zero.
Mi sembra il cane che insegue la sua coda.

Offline giorgio

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #2 il: Febbraio 23, 2012, 09:14:48 am »
E bravo Stefano! :D

Chissà se fra una ventina di giorni riuscirai a fare altrettante domande (ma, soprattutto, ad ottenere le risposte... ) al Presidente Obrist che dovrebbe essere presente alla cena della sezione cui sei iscritto?  ;) ;D

Magari gli utenti di Concentrica potrebbero suggerirtene qualcuna... ;) ;D ;D ;D

Offline gunny

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #3 il: Febbraio 23, 2012, 09:37:14 am »
Caro Alex
hai preso un granchio!!!

a livello sezionale, presidente e consiglio direttivo ogni anno entro il mese di aprile devono conovocare l'assemblea generale, presentare il bilancio consuntivo dell'anno appena chiuso e quello preventivo per l'anno in corso, con il dovere di darne ampia spiegazione.
Inoltre il presidente deve presentare all'assemblea una relazione tecnico-morale sulla conduzione della sezione e sui programmi per l'anno in corso.

L'assemblea se boccia uno dei due documenti o entrambi, determina il decadimento immediatato del consiglio direttivo.

Ti sembra poco?!?

Come in tutte le organizzazioni democratiche è impossibile gestire e prendere decisioni (giuste o sbagliate) passando sempre per l'assemblea, significherebbe bloccarne di fatto l'attività gestionale, ed è per questo che un piccolo gruppo di persone 5/7, riceve per mandato elettorale l'onere di gestione.

Il consiglio direttivo l'assemblea generale possono inoltre richiedere convocazioni straordinarie per decidere in merito a variazioni statutarie, regolamenti interni e quant'altro si ritenga talmente importante perchè l'assemblea sovrana si debba esprimere.

Il vero problema è che spesso i soci (l'assemblea) non ha cognizione dei propri diritti, non conosce lo statuto, quindi ignora quale sia il funzionamento della sezione.
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Offline stefanofranceschetto

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #4 il: Febbraio 23, 2012, 09:41:43 am »
Giorgio cosa vuoi che ti dica ? speriamo che non me lo mettono vicino ;D Ad ogni modo, parlando seriamente, ho già fatto un'intervista al nostro Presidente " 10 domande a Obrist " il che non vuol dire se mi chiede un'intervista in risposta a Fanini sono a disposizione e TIROPRATICO.COM sarà lieto di pubblicarla. Hai già prenotato per Padova ?

Offline Alex

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #5 il: Febbraio 23, 2012, 09:50:45 am »
Caro Alex
hai preso un granchio!!!

a livello sezionale, presidente e consiglio direttivo ogni anno entro il mese di aprile devono conovocare l'assemblea generale, presentare il bilancio consuntivo dell'anno appena chiuso e quello preventivo per l'anno in corso, con il dovere di darne ampia spiegazione.
Inoltre il presidente deve presentare all'assemblea una relazione tecnico-morale sulla conduzione della sezione e sui programmi per l'anno in corso.
 
Non ho preso un granchio, si negli ultimi statuti delle sezione c'è la clausula dell'approvazione dei bilanci, ma quì casca l'asino, primo perche quasi sempre manca la relazione del revisore, poi l'asseblea, come dici tu non ha la percezione del suo reale potere, poi nei meandri delle voci di bilancio c'è nascosto di tutto e di più e la semplice approvazione contabile non è la quarentigia che sanifica tutto.
Nella mia esperienza più che cinquantennale di vita nel TSN ne ho viste di tutti i colori, cosa che forse non mi fà più inseguire le chimere, ma mi fà vedere la realta critica dei fatti.
 

L'assemblea se boccia uno dei due documenti o entrambi, determina il decadimento immediatato del consiglio direttivo.

Ti sembra poco?!?

Come in tutte le organizzazioni democratiche è impossibile gestire e prendere decisioni (giuste o sbagliate) passando sempre per l'assemblea, significherebbe bloccarne di fatto l'attività gestionale, ed è per questo che un piccolo gruppo di persone 5/7, riceve per mandato elettorale l'onere di gestione.

Il consiglio direttivo l'assemblea generale possono inoltre richiedere convocazioni straordinarie per decidere in merito a variazioni statutarie, regolamenti interni e quant'altro si ritenga talmente importante perchè l'assemblea sovrana si debba esprimere.

Il vero problema è che spesso i soci (l'assemblea) non ha cognizione dei propri diritti, non conosce lo statuto, quindi ignora quale sia il funzionamento della sezione.

Offline gunny

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #6 il: Febbraio 23, 2012, 09:54:07 am »
Caro Stefano Franceschetto,

grazie per l'ottima intervista, finalmente a distanza di ben 4 anni abbiamo notizie di Fanini.
Si dice che chi ben incomincia è a metà dell'opera, e a mio avviso pare un buon inizio.

Trovo ottima l'idea di una "costituente del TSN", forse l'unica cosa giusta da fare a prescindere o meno dalla cancellazione dell'ente pubblico

Per quanto riguarda la domanda n.8 e la relativa risposta al punto C)
Citazione
D:
Se sparisse l’ente chi ne beneficerà?

R:
...
C) Le Sezioni, infine, potrebbero avere un beneficio economico perchè non verseranno più alcune quote o parti di esse all’UITS.
Di contro per l’eventuale trasformazione sarebbero riconducibili tutti all’indebolimento complessivo del sistema visto che, purtroppo, con il riordino le Sezioni del TSN sono state subordinate all’UITS per volontà del vertice.
non vedo quale sia il problema, si cambiano gli statuti di UITS e delle sezioni, tanto ormai è diventata una nuova disciplina in aggiunta a quelle di tiro...
ci si affilierà a UITS per la gestione sportiva che rivestirà il solo ruolo di federazione sportiva

Le sezioni saranno l'ente pubbubblico e creeranno un organo di rappresentanza tramite la "costituente del TSN" che le rappresenterà con i ministeri vigilanti.

Fanini ha appunto spiegato e articolato nelle sue risposte che il ruolo di ente pubblico che si profilava nel 2008 è andato perso in favore di un rafforzamento di UITS anzichè delle sezioni.
Già questo sarebbe motivo sifficente per la prossima assemblea generale per pretendere le dimissioni di questa dirigenza, oppure di mandarla a casa con la forza del voto.
« Ultima modifica: Febbraio 23, 2012, 09:59:18 am da gunny »
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Offline gunny

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #7 il: Febbraio 23, 2012, 10:09:36 am »
Non ho preso un granchio, si negli ultimi statuti delle sezione c'è la clausula dell'approvazione dei bilanci, ma quì casca l'asino, primo perche quasi sempre manca la relazione del revisore, poi l'asseblea, come dici tu non ha la percezione del suo reale potere, poi nei meandri delle voci di bilancio c'è nascosto di tutto e di più e la semplice approvazione contabile non è la quarentigia che sanifica tutto.
Nella mia esperienza più che cinquantennale di vita nel TSN ne ho viste di tutti i colori, cosa che forse non mi fà più inseguire le chimere, ma mi fà vedere la realta critica dei fatti.

quanto tu affermi mi lascia pensare che nella/e sezione/i in cui hai avuto modo di partecipare alla vita associativa non si fanno le cose a norma di statuto...

più che un problema di asini cadenti, mi pare un problema di dirigenti incompetenti o ignoranti...
in questo caso in assemblea il singolo socio ha facoltà di chiedere l'applicazione delle regole e la documentazione dettagliata. Manca il revisiore a relazionare? lo si pretenda! è una figura prevista dallo statuto a garanzia della correttezza amministrativa e finanziaria della sezione.

in questo modo poi ci si spiega perchè anche a livello nazionale accade quello accade...


legalità e trasparenza sono dovute a tutti i livelli
i primi a pretenderle dovrebbero essere i soci, gli amministratori sarebbero tenuti da grarantirle
« Ultima modifica: Febbraio 23, 2012, 10:15:07 am da gunny »
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Offline Daniele Puccioni

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #8 il: Febbraio 23, 2012, 10:23:21 am »
Alex ha ragione a dire quel che dice... C'è un bel divario tra carta e pratica... se oltre a questo mettiamo anche la disinformazione ed il disinteresse dei soci... il gioco è fatto...

Offline gunny

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #9 il: Febbraio 23, 2012, 10:29:33 am »
Alex ha ragione a dire quel che dice... C'è un bel divario tra carta e pratica... se oltre a questo mettiamo anche la disinformazione ed il disinteresse dei soci... il gioco è fatto...

Ciao Daniele,
Alex avrà le sue ragioni, ma questo non significa che non si debba pretendere la legalità, altrimenti si è complici.

Molto probabilmente in alcune relatà funzionerà nel modo raccontato da Alex, in verità c'è anche di peggio, ma ce ne sono anche altre che ripsettano le regole.

Quidi cosa si fà? si guarda chi fà bene e si cerca di migliorare oppure si fà spallucce con chi razzola male???
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