verissimo kalo,
non bisogna essere fatalisti, ... non so se sei un analista, quando si risolvono problemi occorre conoscere le condizioni al contorno che sono quelle che precludono le soluzioni, alcune cose possono andare bene altre non sono addirittura da accettare, non c'è nulla, mai nulla, di più soggettivo quando entra la morale in mezzo alle cose, e si parla quindi di etica.
Le rivoluzioni servono a poco, fanno solo violenza, per migliorare il nostro mondo credo che ognuno si debba impegnare al massimo in quello che fa. Adottiamo allora il criterio di qualità totale - quello dei giapponesi, che hanno stravolto il mondo industriale quando lo hanno adottato, ognuno si deve impegnare nel suo piccolo per migliorare il mondo che viviamo, e passare a chi ha bisogno di noi il miglior oggetto possibile, sia essa una relazione, un risultato, una manutenzione di una struttura, la lista delle iscrizioni alla gara, la preparazione delle linee, ... ecc. ecc..
C'è bisogno di un capo in questo modo? Cosa deve dire, fare o migliorare? Invece siamo uomini, con le nostre debolezze e sempre in antitesi all'altro, lotte tra Sezioni, gestione di uomini e mezzi non sempre in linea con i regolamenti, il Capo si fa davvero carico delle responsabilità di gestione dell'operato di non so quanti uomini (i PRESIDENTI si conoscono quanti sono, ma non lavorano solo loro), ed è veramente responsabile verso l'esterno, con mandati esecutivi affidati al Segretario.
Concordo sul poter dire AHI se ci pestano un piede, o giudicare un comportamento o una linea d'azione, ma quando è stato chiesto cosa cambiare, ho visto (e vedo) l'Assemblea SOVRANA acconsentire sempre ad un mandato!! O siamorivali anche di una barca? Io ce l'ho e tu no? Come all'asilo? Non aggiungo altro!
Un caro saluto a tutti
