http://www.repubblica.it/rubriche/spycalcio/2017/04/03/news/quante_federazioni_nei_guai_al_lavoro_giunta_coni_e_tar_-162083879/Quante Federazioni nei guai, al lavoro Giunta Coni e Tar...
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03 aprile 2017
Martedì 4 aprile la Giunta Coni dovrà affrontare il tema delicato della situazione di alcune Federazioni sportive: sale le febbre in vista dell'assemblea dell'11 maggio, ma è certo che questa non sarà l'unica Giunta dedicata a questo argomento, che Giovanni Malagò ha ben presente (presto scopriremo se e quanto lo preoccupa) e che è in costante evoluzione. Sono coinvolte anche Federazioni importanti, i cui presidenti sono anche vicepresidenti del Coni. Si tratta della Federcanoa (Fick) di Luciano Buonfiglio e della Federscherma (Fis) di Giorgio Scarso. Le elezioni della Federcanoa si sono tenute il 22 ottobre dello scorso, è stato riconfermato Buonfiglio ma da allora il ricorso di Antonio Rossi (campione olimpico, assessore allo sport della Regione Lombardia in quota Lega Nord) viaggia nei meandri della lentissima giustizia sportiva. Ora dovrebbe decidere la Corte d'Appello della stessa Federcanoa quando e se si devono rifare le elezioni: ma la Corte è vacante, va ricostituita. I tempi si prevedono lunghi, di sicuro si andrà dopo l'11 maggio. E' per questo che Rossi, difeso dall'avvocato romano Guido Valori, ha intenzione di rivolgersi subito al Tar del Lazio con la richiesta di decadenza di Buonfiglio. In caso di accoglimento, l'attuale n.1 della Canoa non solo non potrebbe votare l'11 maggio (per Malagò) ma non potrebbe nemmeno essere votato quale membro di Giunta (è stato il primo a candidarsi ufficialmente). Situazione delicata anche alla Federscherma: c'è la possibilità che venga chiesta la decadenza anche di Giorgio Scarso. Alla Fis è in ballo una questione controversa in merito alla durata dei mandati e alla modifica dello statuto (che è stato approvato dal Coni): è stata interessata anche la Prefettura di Roma che non avrebbe registrato il nuovo regolamento. Scarso si sente parte lesa ma qualcuno vorrebbe che non votasse l'11 maggio (e che si rifacessero le elezioni della Federscherma). Si aspetta il verdetto del collegio di garanzia.
Acque agitatissime pure alla Federbocce: c'è un'inchiesta in corso da parte della Procura generale del Coni: il generale Cataldi ha sentito alcuni protagonisti di una storiaccia che è vecchia di un anno ma che è venuta a galla solo adesso. Il nuovo presidente della Fib, De Sanctis, potrebbe essere deferito. E con lui l'ex presidente, Romolo Rizzoli. Con la possibilità che, in caso di squalifica di De Sanctis, la Federazione venga commissariata. Ma chissà come saranno i tempi della giustizia sportiva, assai lenta negli ultimi tempi, anche se pare che il gen.Cataldi sia a buon punto con le sue indagini.
Nei guai anche la Federazione Pentathlon, splendida disciplina olimpica, ma che sia nei guai questa purtroppo è una costante negli ultimi tempi: appena eletto Bittner è stato sfiduciato dal suo consiglio direttivo. Bisognerà vedere adesso come finirà. Il presidente dell'Areoclub, Giuseppe Leoni, ex parlamentare della Lega Nord, condannato a tre anni per peculato, è stato sospeso (e quindi non potrà votare l'11 maggio)
mentre quello dell'Unione Tiro a segno, Ernfried Obrist, è coinvolto in una controversa, e mai chiarita, questione sul limite dei mandati. Non manca insomma il materiale per la Giunta. Quando sarà rieletto Malagò ha una strada davanti a sé: fare ordine e pulizia. L'altra volta la spuntò, a sorpresa, su Lello Pagnozzi. Stavolta è troppo forte per qualsiasi rivale e non dovrà più dire grazie a nessuno. Per questo potrà fare davvero la rivoluzione.
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