http://www.repubblica.it/rubriche/spycalcio/2017/05/04/news/la_battaglia_per_la_giunta_coni_ma_il_tiro_a_segno_non_votera_-164617351/La battaglia per la Giunta Coni (ma il tiro a segno non voterà)
04 maggio 2017
Giovanni Malagò
Due voti mancheranno di sicuro l'11 maggio quando ci sarà il congresso che eleggerà il nuovo governo dello sport. Se per il presidente del Coni non ci sono problemi (Grifoni forse farebbe meglio la sua candidatura "contro" Malagò), per la Giunta ormai è una battaglia all'ultimo voto. Oggi ultima Giunta del prima gestione-Malagò, il tempo del brindisi soprattutto con chi lascia e l'occasione di continuare la campagna elettorale. Si sono visti a Palazzo H infatti Binaghi, Aracu e Magri, oltre naturalmente a molti membri di Giunta che si augurano di essere riconfermati. I due voti che di sicuro mancheranno l'11 maggio, fra un settimana, sono quelli di Leoni e Obrist. Di Leoni si sapeva: condannato in primo grado è stato sospeso dalla presidenza dell'AeroClub (nuove elezioni in giugno) e aveva già concordato con Malagò che non si sarebbe presentato.
L'altro presidente che non si sarà è Obrist, n.1 del tiro a segno, sport che ci regala sempre un sacco di medaglie olimpiche. La sua Federazione (Uits) è ente pubblico, "c'è un corto circuito fra le istituzioni" spiega Malagò, manca il via libera degli organi competenti alla rielezione ed è assai improbabile, se non impossibile, che per l'11 maggio ci sia una decisione. In dirittura d'arrivo invece il caso che riguarda la Scherma: si aspetta il via libera dell'Avvocatura dello Stato, dopo che la Federazione di Giorgio Scarso ha dato esaudienti spiegazioni alla Prefettura di Roma. Un caso più unico che raro: mai in 102 anni una Prefettura si era interessata a questioni che riguardano il mondo dello sport. Insomma, Scarso aspetta che arrivi la chiusura di questa vicenda che lo ha amareggiato non poco, "io mi sento e sono parte lesa" ci spiega. Ma per fortuna a livello giovanile la scherma ci sta dando sempre ottimi risultati: è uno sport che fa ha fatto ricco il bottino olimpico dell'Italia (ma a Rio è andato leggermente sotto le speranze). Il pentathlon andrà a nuove elezioni il 4 giugno, Bittner quindi potrà votare la prossima settimana.
Così Barbone, n.1 della danza sportiva: è stato deferito, è vero, ma il processo ci sarà solo a giugno. E la Federbocce? Continua l'inchiesta (lenta) del generale Cataldi, De Sanctis quindi potrà esercitare il diritto del voto. Ma è necessario, anche qui, fare, prima o poi, chiarezza. Continua intanto l'infinita vicenda che coinvolge la Federcanoa: oggi seconda udienza davanti alla Caf (commissione appello federale) della Fick che ha esaminato il ricorso di Antonio Rossi, olimpionico di canoa, contro la rielezione di Luciano Buonfiglio. Non è stato deciso nulla, la Caf farà sapere la sua sentenza entro 15 giorni. "Ma di sicuro si tornerà alle urne", dice l'avvocato romano Guido Valori che difende Rossi. Buonfiglio è stato eletto il 22 ottobre, potrà votare l'11 maggio e forse si tornerà alle urne della Fick a luglio, o dopo l'estate (Rossi dovrebbe candidarsi nuovamente). La giustizia-lumaca...
Insomma, la battaglia per trovare posto in Giunta si fa sempre più vivace, fra pranzi, cene (attenti alla linea...), alleanze, cordate più o meno clandestine. Oltre ai tre candidati per due posti in quota dirigenti (Magri, Pigozzi e Ricci Bitti), in risalita Fraccari, n.1 del baseball mondiale, che deluso (per ora) del mancato supporto del Coni, sta conducendo attivamente una campagna, godendo dell'appoggio di numerosi presidenti federali. Stabile invece Anesi, supportato dal territorio e dagli enti di promozione sportiva. E fra i presidenti, non dovrebbero avere problemi ad entrare in Giunta Chimenti (probabile vice presidente Coni) e Roda, mentre è probabile una battaglia all'ultimo voto fra Di Rocco, Binaghi, Giomi, Rossi, Ravà e Aracu.
Intanto, è stato stabilito che i soldi che la Corte dei Conti riconosce al Coni come risarcimento per la vicenda Calciopoli saranno girati alla Federcalcio. Lo ha annunciato Malagò. "La Corte -ha rivelato Malagò- ci ha voluto riconoscere 962mila euro di danni di immagine per la vicenda di Calciopoli 2006. Bisognerà mettere degli avvocati per cercare di andare a recuperare questi soldi presso i singoli condannati: ho già chiamato Tavecchio, gli ho detto che quando arriveranno questi soldi il Coni li darà alla Figc per investimenti sul sociale". Ma i condannati, ex arbitri ed ex dirigenti Figc, ricorreranno in Cassazione. Non si sa ancora inoltre se il Cio deciderà di fare un'assegnazione unica per i Giochi 2024 (che verranno dati a Parigi) e 2028 (Los Angeles). C'è un "vento", spiega Malagò, che spingerebbe in quella direzione: in questo caso, addio candidatura di Milano per le Olimpiadi 2028. Ma è una proposta folle, quella di Bach, una proposta alla... Blatter : i tre membri Cio italiani (Carraro, Pescante e Ferriani) meglio che vigilino. Malagò intanto è orgoglioso della sua prima gestione e non vede l'ora di affrontare il secondo mandato. I problemi da risolvere non gli mancheranno, forse è arrivato il momento di mettere da parte un "buonismo" a volte eccessivo.