Autore Topic: 1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN  (Letto 57930 volte)

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Offline VENDETTA

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #50 il: Agosto 16, 2013, 18:26:54 pm »
Ciao Diam e ciao a tutti,
buon ferragosto passato, spero in lietezza.

Non sono il portavoce di nessuno, ho solo fatto parte, grazie ai rappresentanti degli atleti (i tiratori) che mi hanno votato nel lontano 2004, del massimo establishment del Sistema TIRO in italia, qualcosa di questo mondo già sapevo, esservi entrato dentro mi ha fatto rendere ancora meglio conto di alcune cose relative al mondo del tiro.

Qualche volta ne ho già parlato, per il mio lavoro itinerante ho vissuto la vita di molte sezioni e ne ho conosciuto poi delle zone limitrofe, ho molto girovagato (anche in Italia) e in ogni città che ho anche solo visitato la visita alla sezione era un piacere per vedere sia l'ambiente del poligono oltre che salutare qualche amico (faccio attività sportiva dal 1987, tiro dal 1983).

Alcune sezioni sono davvero museali per quanto sono belle, nell'archittetura, nelle sistemazioni, vedere poi come sono conservate fa trasparire l'amore per l'ambiente del tiro, vedevo l'attività sportiva che vi si svolgeva (leggevo i risultati affissi, anche di sconosciuti, per capire quale era il livello di preparazione (mi ricordo della scuola di OSIMO ai tempi di Ballirano - prestavo sempre particolare attenzione alla carabina, ma non disdegnavo la scuola di pistola, specie quella di Napoli che dà ancora oggi i migliori risultati in assoluto).
Tutto ciò è un piacere per chi ha davvero piacere di fare parte del mondo del tiro, che sappiamo essere fatto di tante difficoltà.  Le tante difficoltà che ho vissuto anche io, sia per l'aspetto legale delle armi, che per gli aspetti tecnici di preparazione.

Nel corso degli anni ho fatto parte poi del gruppo sportivo della Marina Militare, ho conosciuto i vertici dei G.S. Militari, molti dei loro atleti, e ho visto la vita sezionale dalla parte degli iscritti alle sezioni, un pò meno dalla parte dei loro vertici che ho però sempre conosciuto e con cui ho ancora rapporto di odierna stima.

Quando faccio qualche commento qui è perchè credo nel fondo del bene di chi si impegna per far progredire il TIRO, ho conosciuto i vertici UITS, molti sono stati amici di percorso, loro continuano ancora il cammino.
Ho sempre creduto nei forum, ero iscritto a quello di Maiorca (il tiro a SE' gno), mi sono iscritto qui, e ho continuato a frequentarlo anche al tempo della stanza dei bottoni, nonostante qualcuno di vertice mi avesse invitato a non farlo, ma questo sempre e solo per stare ONLINE con i tiratori. Avevo suggerito di poterlo fare anche sulla INTRANET da parte di tutti i Consiglieri, ma sono stato inascoltato. Poi è chiaro che qui si argomenta di tutto, si entra nelle capacità delle Sezioni in termini di sopravvivenza. Ad esempio, non mi sono mai affacciato al sito PresidentiTSN perchè non ne conosco appieno i problemi di vertice, da atleta continuo ad essere atleta e vicino al mondo del tiro per quello che riesco a fare (a volte ci sono lunghe pause, purtroppo ...).

Diam mi vede come presenza di UITS sul forum, niente di tutto questo. Qualcuno mi ha detto che i vertici cercano di ignorare quanto viene scritto qui, anche se Daniele è stato tante volte invitato a chiudere il sito;
adesso non so se lo leggano, di certo il vecchio Segretario ogni tanto si faceva un'affacciata (il gestore del sito sa chi vi ha accesso).

Non voglio difendere nessuno nè essere parte di interessi, si parla di tiro, mi interessa, qualche volta dico la mia, ma è sempre e solo la mia, conoscendo però quale può essere una logica di Sistema.
Molti ci vedono solo interessi, per dirla alla Biagini, che si definiva solo un TECNICO nel suo post a Gunny, io mi vedo solo un TIRATORE. Riesco a frequentare una sezione, riesco a divertirmi facendo lo sport che definisco tra i più belli in assoluto, spero che tanti tiratori riescano come me ancora a divertirsi.

Non riesco a capire se la certificazione può essere assimilata alla morte delle Sezioni, come è qui detto in titolo, tutto dipende dagli uomini di vertice che debbono essere responsabili delle loro azioni, a partire dai PRESIDENTI DI SEZIONE. Il futuro del Sistema è davvero in mano a questi 300 uomini, che in una logica di rappresentanza, sembra siano eletti dalla base degli associati alle sezioni, quindi noi TIRATORI, in tutta ITALIA, dal nord a sud, da ponente a occidente.

Se ci sono delle pecche o delle cose da migliorare possiamo senz'altro dare, ognuno, un contributo di pensiero. E non lesino a farlo, nel mio piccolo.

un caro saluto a tutti.

Anch'io come tanti che scrivono o hanno scritto su concentrica do un contributo di pensiero.

Non riesco a capire perchè il "Sistema" fa finta d'ignorarci e vorrebbe chiudere il sito con inviti o pressioni al Sig. Puccioni.

Offline ercole

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #51 il: Agosto 18, 2013, 17:07:33 pm »
Caro Sig.Ricky, probabilmente io e Lei non andremo mai d'accordo. Lei è tutto sport e medaglie io, invece, sono per l'istituzionale. Non sapevo il suo trascorso nella stanza dei bottoni come rappresentante dei tiratori (pardon, Atleti). Sono certo che in tale veste federale, anche se sportiva, avrà rivolto un pensiero  a coloro che nelle sezioni non portano medaglie, ma tanti tanti soldi che permettono a lei e a tanti altri di divertirsi. Mi riferisco ovviamente agli obbligati e, in modo particolare, agli istituti di vigilanza che sono i più tartassati.
Quanto sopra mi dà il destro per chiederle una cosa che, stante anche la mia età,   non riesco a comprendere: posto che le sezioni sono per legge soggetti di diritto pubblico in quanto svolgono funzioni demandate dallo Stato, perché alle elezioni per il rinnovo del C.D. non possono partecipare proprio coloro che rappresentano la parte pubblica ma solo quella sportiva?
Sarebbe come se un capo famiglia che porta a casa il pane venisse escluso da ogni decisione famigliare. Mah, misteri della vita.
Cordialmete.

Offline Ricky

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #52 il: Agosto 19, 2013, 02:05:38 am »
Ciao Ercole, e ciao a tutti,
mi spiace dissentire con la tua considerazione, anzi, io dico sempre GRAZIE a chi lavora e fa fruttare introiti alle sezioni, non solo perchè sono linfa vitale per le sezioni stesse, ma perchè rappresentano la vera realtà del tiro.
Forse dal mio post non si è capito, non volevo ripetermi, io sono un militare di carriera, che pone l'addestramento all'uso delle armi al primo posto dei compiti demandati alle sezioni. Questo non va mai dimenticato.

L'istituzionale è al primo posto delle realtà sezionali, grazie al contributo che riescono a fornire i suoi collaboratori, tante volte a titolo volontario.  Non conosco la tua realtà istituzionale (nel senso che ignoro la tua sezione di appartenenza), gli istituti di vigilanza (che tu chiami i più tartassati) il più delle volte sono gli usufruitori di tanto contributo volontario (nella mia sezione chi collabora all'istituzionale lo fa a completo titolo volontario), di servizi e agevolazioni che non riuscirebbero a ottenere in altro modo (i poligoni privati sono sempre più numerosi solo per svincolarsi da alcuni obblighi) e il loro tributo viene riversato in tesoreria, da dove poi si attinge per ogni esigenza sezionale (spese e manutenzioni, compensi a particolari collaboratori, spese sportive per i tiratori di interesse sezionale, e via così ...). Quello che accade nella mia sezione l'ho visto accadere anche in altre sezioni, anche se ne conosco alcune nelle quali sono gli sportivi a pagarsi tutte le spese per poi ricevere compensi solo a fine anno in funzione dei risultati, e altre sezioni dove gli sportivi sono completamente ignorati. Anzi, c'è antagonismo tra sportivo e istituzionale, per non usare un altro aggettivo.

Questo è quello che siamo, 300 realtà le più diverse tra di loro per fondi disponibili e policy di amministrazione. Io ritengo, come al solito, che la virtù sia nel mezzo, e sta agli amministratori delle Sezioni saper gestire ed equilibrare carichi di lavoro e compensi, retribuiti anche nel costo di munizioni per gli allenamenti o per divertimento se nel caso. Chi collabora nelle sezioni lo fa per il piacere di farlo, siamo tutti appassionati di armi, del loro impiego, altrimenti neanche si sarebbe entrati in rapporto con la sezione nei termini a cui tu accenni. E' questa la molla che ci unisce e ci tiene legati. L'amore per le armi. Poi ci sono chi cura altri interessi, ma sono persone che scelgono un diverso percorso di vita, sono note, ci si rapporta con loro in modo diverso da chi si comporta come ognuno di noi.

Mi fa piacere leggere dal tuo post, Ercole, che devi essere una di quelle persone che collabora chissà da quanto in sezione. Purtroppo i meccanismi elettivi li stabilisce uno Statuto, che fondamentalmente fonda le sue argomentazioni nella parte sportiva perchè UITS è anche federazione sportiva, così è stato da sempre per ovviare ad altri diversi aspetti associativi, altrimenti la UITS assumeva una connotazione di mero servizio paramilitare, con tutti i diversi risvolti amministrativi e sociali. Qualcuno gli ha dato questa veste, e con questa veste si è andati avanti. Nelle ultime elezioni però so che è stato suddiviso il voto di rappresentanza sportiva da quello istituzionale, a votare erano però le sole persone deputate a farlo, ossia il Presidente della SEZIONE, il rapp. Tecnico, il rapp. Atleti, con pesi ben diversi (rispettivamente 70%, 10%, 20%). Perchè non proponi su queste pagine una tua proposta di voto? Nulla è scritto sulla pietra come i Comandamenti, e avere il feedback (il ritorno) dal campo non può che essere sempre positivo, anche pur quando si ignora poi la proposta, ma nulla si può dire contro il fatto che sia stata proposta. Tante idee, invece, il più delle volte restano nei nostri pensieri,  come si può pretendere che si possano avverare? Sarebbe solo questione di fortuna se questo accadesse, o se accade è per sola assimiliazione di intenti (certe cose non si possono fare che in una sola maniera).

In sostanza un Presidente rappresenta sia la parte sportiva che la istituzionale, il rapp. Tecnici e il rapp. Atleti sono stati imposti da una legge (la Melandri) appunto per tenere conto che realtà sportive non dissentissero della loro vocazione anche in termini istituzionali (i Presidenti potrebbero fare quello che vogliono se non avessero una controparte, come era fino a prima del decreto, questo in tutte le realtà sportive).

Per tornare al centro del forum, qualcuno ipotizza di gestire la parte istituzionale distintamente da quella sportiva, con le più svariate architetture societarie (TSN che ospita ASD). Abbiamo la forza di essere una sola cosa perchè i nostri padri, in Parlamento, hanno deciso che questa doveva (e poteva) essere l'unico assetto per meglio gestire l'addestramento all'uso delle armi di una intera nazione e dei suoi cittadini. Di fatto ha unito in una unica sede sportivo e istituzionale, assumendo di fatto che gli UOMINI che frequentano una SEZIONE possano svolgere l'una e l'altra funzione,  questo è il PUNTO DI FORZA, altrimenti chissà che fine avremmo già fatto. Altro che frequentare poligoni e divertirsi. Misconoscerlo non so a che frutti potrebbe portare. Io la vedo POSITIVA per così come è la frequentazione dei poligoni.

Un caro saluto a tutti


Offline gunny

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #53 il: Agosto 19, 2013, 12:27:44 pm »
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Mi fa piacere leggere dal tuo post, Ercole, che devi essere una di quelle persone che collabora chissà da quanto in sezione. Purtroppo i meccanismi elettivi li stabilisce uno Statuto, che fondamentalmente fonda le sue argomentazioni nella parte sportiva perchè UITS è anche federazione sportiva, così è stato da sempre per ovviare ad altri diversi aspetti associativi, altrimenti la UITS assumeva una connotazione di mero servizio paramilitare, con tutti i diversi risvolti amministrativi e sociali. Qualcuno gli ha dato questa veste, e con questa veste si è andati avanti. Nelle ultime elezioni però so che è stato suddiviso il voto di rappresentanza sportiva da quello istituzionale, a votare erano però le sole persone deputate a farlo, ossia il Presidente della SEZIONE, il rapp. Tecnico, il rapp. Atleti, con pesi ben diversi (rispettivamente 70%, 10%, 20%). Perchè non proponi su queste pagine una tua proposta di voto? Nulla è scritto sulla pietra come i Comandamenti, e avere il feedback (il ritorno) dal campo non può che essere sempre positivo, anche pur quando si ignora poi la proposta, ma nulla si può dire contro il fatto che sia stata proposta. Tante idee, invece, il più delle volte restano nei nostri pensieri,  come si può pretendere che si possano avverare? Sarebbe solo questione di fortuna se questo accadesse, o se accade è per sola assimiliazione di intenti (certe cose non si possono fare che in una sola maniera).

In sostanza un Presidente rappresenta sia la parte sportiva che la istituzionale, il rapp. Tecnici e il rapp. Atleti sono stati imposti da una legge (la Melandri) appunto per tenere conto che realtà sportive non dissentissero della loro vocazione anche in termini istituzionali (i Presidenti potrebbero fare quello che vogliono se non avessero una controparte, come era fino a prima del decreto, questo in tutte le realtà sportive).
...
questo è il problema!!!
UITS è federazione sportiva, i suoi organi direttivi sono eletti con voti plurimi derivanti dall'attività sportiva che non riflettono affatto la REALTA' delle sezioni TSN, delle loro attività e quindi dei loro introiti, ma con tale meccanismo si pretende di "governarle" e "pilotarle".

Penso di non dire una castroneria sostenendo che mediamente la componente sportiva di una sezione non supera il 5% dell'attività sezionale (considerando atleti praticanti e introiti per gare, a voler essere ottimisti), se mi sbaglio qualcuno me lo dimostri (con i numeri possibilmente).

Quindi, perché mai deve essere la componente sportiva a comandare e decidere sulla vita e la sorte delle sezioni TSN che non nascono affatto per svolgere attività sportiva ma vi sono state portate, qualche volta con forzature ed errori madornali proprio con l'adozione di statuti che financo il ministero della difesa ha imposto che venissero rivisti!?!?!?

Citazione da: Ricky
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Per tornare al centro del forum, qualcuno ipotizza di gestire la parte istituzionale distintamente da quella sportiva, con le più svariate architetture societarie (TSN che ospita ASD). Abbiamo la forza di essere una sola cosa perchè i nostri padri, in Parlamento, hanno deciso che questa doveva (e poteva) essere l'unico assetto per meglio gestire l'addestramento all'uso delle armi di una intera nazione e dei suoi cittadini. Di fatto ha unito in una unica sede sportivo e istituzionale, assumendo di fatto che gli UOMINI che frequentano una SEZIONE possano svolgere l'una e l'altra funzione,  questo è il PUNTO DI FORZA, altrimenti chissà che fine avremmo già fatto. Altro che frequentare poligoni e divertirsi. Misconoscerlo non so a che frutti potrebbe portare. Io la vedo POSITIVA per così come è la frequentazione dei poligoni.

Un caro saluto a tutti
I nostri "nonni" hanno investito UITS del compito principale di seguire la piccola aliquota sportiva presente in ogni sezione incentivando la pratica sportiva, i nostri "padri" per almeno 30 anni hanno ignorato il sistema, ora i nostri "cugini, fratelli e fratellastri" si sono inventati che UITS avrebbe altri compiti... hanno illegittimamente imposto il tesseramento dei volontari dimenticandosi, anzi facendo finta di dimenticare, che il TSN, ancora oggi per legge, ha la sua autonomia e le sue proprie funzioni.

il TSN non è UITS, UITS non è il TSN

questo assunto è più che sufficiente per giustificare una "gestione separata" ma sinergica delle due anime del Tiro a Segno, soprattutto in virtù del fatto che grazie alla preponderante attività istituzionale è anche possibile quella sportiva, ma non il contrario.

il PUNTO DI FORZA sarebbe tutelare l'attività istituzionale anche per poter continuare a fornire qualche garanzia e tutela agli sportivi delle specialità a fuoco (disponibilità di impianti idonei), perché per l'aria compressa non ci sarebbe già ora bisogno delle sezioni visto che le armi ("attrezzi" per qualcuno...) sono di libera vendita e l'attività di tiro possibile anche in una comune palestra.

L'attuale statuto di UITS contiene degli elementi che vanno contro la tutela delle sezioni TSN, molto chiaramente nell'art.2 si evince che le sezioni non sono affatto enti esclusivi con cui UITS può portare a compimento i propri fini, quindi perché continuare a fare "voto d'obbedienza"???

Se UITS vuole la certificazione, la faccia con mezzi e personale proprio al centro federale di Civitavecchia (se agibile e idoneo) altrimenti si dedichi a ciò per cui è nata ovvero VIGILARE (sul serio e con personale adeguatamente preparato) fornendo indicazioni condivise con le sezioni (parte operativa) e i ministeri competenti (parte legislativa) su come le attività di certificazione e addestramento debbano essere erogate.

Ma soprattutto UITS si dovrebbe occupare di sport e di promozione perché a quanto pare anche tale compito è in capo alle sezioni che guarda caso con mezzi propri agiscono sul territorio... con tutti i limiti del caso perché il personale volontario è in primo luogo impegnato per le funzioni "istituzionali" e per i servizi rivolti ai volontari (che non sono sportivi).
Gli stessi sportivi attivi (atleti) spesso, troppo spesso, sono più impegnati a pensare a se stessi e alla propria attività (allenamenti e gare) che alle sorti
della sezione o alla mera attività di promozione.

Se avessimo "vere" ASD (come per tutti gli altri sport riconosciuti dal CONI) il tiro a segno sportivo sarebbe costretto a uscire dal comodo letargo stimolando anche l'istinto di sopravvivenza... per restare in tema i cugini del tiro a volo (FITAV) ce lo dimostrano da anni e incassano molti più successi...  il tiro dinamico (FITDS) fa altrettanto da almeno una decina d'anni riuscendo a ottenere il debito riconoscimento dal CONI

Continuare a confondere sezioni TSN e ASD sportive non fa altro che alimentare le pretese dei "cugini" di FITAV e FITDS di poter a loro volta certificare l'uso e il maneggio di armi lunghe e/o corte, caratterizzare le sezioni TSN proprio per il loro compito istituzionale sarebbe l'unica garanzia di sopravvivenza per le stesse, le quali altrimenti per la sola attività di volontari e sportivi non potrebbero affatto reggersi in piedi, come invece fanno altre realtà, a causa di vincoli come le DT-P1 e DT-P2.

Complicare la vita ai privati, come vorrebbe il legislatore, magari imponendo "tecnici/esperti balistici certificati" da enti pubblici troppo interessati e di parte, sarebbe solo un piccolo espediente per vedere applicato l'art.2 dello statuto UITS non di certo per tutelare le sezioni TSN come qualcuno (dello stesse ente) vorrebbe farci credere...

Se fossi un presidente di sezione mi attiverei per organizzarmi opportunamente e alternativamente a quanto proposto da UITS dal 1 ottobre 2013 in poi...
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a brusa suta l' Susa

Offline armageddon

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #54 il: Agosto 19, 2013, 19:45:06 pm »
applausi a scena aperta per Gunny.

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #55 il: Agosto 19, 2013, 23:18:37 pm »
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Mi fa piacere leggere dal tuo post, Ercole, che devi essere una di quelle persone che collabora chissà da quanto in sezione. Purtroppo i meccanismi elettivi li stabilisce uno Statuto, che fondamentalmente fonda le sue argomentazioni nella parte sportiva perchè UITS è anche federazione sportiva, così è stato da sempre per ovviare ad altri diversi aspetti associativi, altrimenti la UITS assumeva una connotazione di mero servizio paramilitare, con tutti i diversi risvolti amministrativi e sociali. Qualcuno gli ha dato questa veste, e con questa veste si è andati avanti. Nelle ultime elezioni però so che è stato suddiviso il voto di rappresentanza sportiva da quello istituzionale, a votare erano però le sole persone deputate a farlo, ossia il Presidente della SEZIONE, il rapp. Tecnico, il rapp. Atleti, con pesi ben diversi (rispettivamente 70%, 10%, 20%). Perchè non proponi su queste pagine una tua proposta di voto? Nulla è scritto sulla pietra come i Comandamenti, e avere il feedback (il ritorno) dal campo non può che essere sempre positivo, anche pur quando si ignora poi la proposta, ma nulla si può dire contro il fatto che sia stata proposta. Tante idee, invece, il più delle volte restano nei nostri pensieri,  come si può pretendere che si possano avverare? Sarebbe solo questione di fortuna se questo accadesse, o se accade è per sola assimiliazione di intenti (certe cose non si possono fare che in una sola maniera).

In sostanza un Presidente rappresenta sia la parte sportiva che la istituzionale, il rapp. Tecnici e il rapp. Atleti sono stati imposti da una legge (la Melandri) appunto per tenere conto che realtà sportive non dissentissero della loro vocazione anche in termini istituzionali (i Presidenti potrebbero fare quello che vogliono se non avessero una controparte, come era fino a prima del decreto, questo in tutte le realtà sportive).
...
questo è il problema!!!
UITS è federazione sportiva, i suoi organi direttivi sono eletti con voti plurimi derivanti dall'attività sportiva che non riflettono affatto la REALTA' delle sezioni TSN, delle loro attività e quindi dei loro introiti, ma con tale meccanismo si pretende di "governarle" e "pilotarle".

Penso di non dire una castroneria sostenendo che mediamente la componente sportiva di una sezione non supera il 5% dell'attività sezionale (considerando atleti praticanti e introiti per gare, a voler essere ottimisti), se mi sbaglio qualcuno me lo dimostri (con i numeri possibilmente).

Quindi, perché mai deve essere la componente sportiva a comandare e decidere sulla vita e la sorte delle sezioni TSN che non nascono affatto per svolgere attività sportiva ma vi sono state portate, qualche volta con forzature ed errori madornali proprio con l'adozione di statuti che financo il ministero della difesa ha imposto che venissero rivisti!?!?!?

Citazione da: Ricky
...
Per tornare al centro del forum, qualcuno ipotizza di gestire la parte istituzionale distintamente da quella sportiva, con le più svariate architetture societarie (TSN che ospita ASD). Abbiamo la forza di essere una sola cosa perchè i nostri padri, in Parlamento, hanno deciso che questa doveva (e poteva) essere l'unico assetto per meglio gestire l'addestramento all'uso delle armi di una intera nazione e dei suoi cittadini. Di fatto ha unito in una unica sede sportivo e istituzionale, assumendo di fatto che gli UOMINI che frequentano una SEZIONE possano svolgere l'una e l'altra funzione,  questo è il PUNTO DI FORZA, altrimenti chissà che fine avremmo già fatto. Altro che frequentare poligoni e divertirsi. Misconoscerlo non so a che frutti potrebbe portare. Io la vedo POSITIVA per così come è la frequentazione dei poligoni.

Un caro saluto a tutti
I nostri "nonni" hanno investito UITS del compito principale di seguire la piccola aliquota sportiva presente in ogni sezione incentivando la pratica sportiva, i nostri "padri" per almeno 30 anni hanno ignorato il sistema, ora i nostri "cugini, fratelli e fratellastri" si sono inventati che UITS avrebbe altri compiti... hanno illegittimamente imposto il tesseramento dei volontari dimenticandosi, anzi facendo finta di dimenticare, che il TSN, ancora oggi per legge, ha la sua autonomia e le sue proprie funzioni.

il TSN non è UITS, UITS non è il TSN

questo assunto è più che sufficiente per giustificare una "gestione separata" ma sinergica delle due anime del Tiro a Segno, soprattutto in virtù del fatto che grazie alla preponderante attività istituzionale è anche possibile quella sportiva, ma non il contrario.

il PUNTO DI FORZA sarebbe tutelare l'attività istituzionale anche per poter continuare a fornire qualche garanzia e tutela agli sportivi delle specialità a fuoco (disponibilità di impianti idonei), perché per l'aria compressa non ci sarebbe già ora bisogno delle sezioni visto che le armi ("attrezzi" per qualcuno...) sono di libera vendita e l'attività di tiro possibile anche in una comune palestra.

L'attuale statuto di UITS contiene degli elementi che vanno contro la tutela delle sezioni TSN, molto chiaramente nell'art.2 si evince che le sezioni non sono affatto enti esclusivi con cui UITS può portare a compimento i propri fini, quindi perché continuare a fare "voto d'obbedienza"???

Se UITS vuole la certificazione, la faccia con mezzi e personale proprio al centro federale di Civitavecchia (se agibile e idoneo) altrimenti si dedichi a ciò per cui è nata ovvero VIGILARE (sul serio e con personale adeguatamente preparato) fornendo indicazioni condivise con le sezioni (parte operativa) e i ministeri competenti (parte legislativa) su come le attività di certificazione e addestramento debbano essere erogate.

Ma soprattutto UITS si dovrebbe occupare di sport e di promozione perché a quanto pare anche tale compito è in capo alle sezioni che guarda caso con mezzi propri agiscono sul territorio... con tutti i limiti del caso perché il personale volontario è in primo luogo impegnato per le funzioni "istituzionali" e per i servizi rivolti ai volontari (che non sono sportivi).
Gli stessi sportivi attivi (atleti) spesso, troppo spesso, sono più impegnati a pensare a se stessi e alla propria attività (allenamenti e gare) che alle sorti
della sezione o alla mera attività di promozione.

Se avessimo "vere" ASD (come per tutti gli altri sport riconosciuti dal CONI) il tiro a segno sportivo sarebbe costretto a uscire dal comodo letargo stimolando anche l'istinto di sopravvivenza... per restare in tema i cugini del tiro a volo (FITAV) ce lo dimostrano da anni e incassano molti più successi...  il tiro dinamico (FITDS) fa altrettanto da almeno una decina d'anni riuscendo a ottenere il debito riconoscimento dal CONI

Continuare a confondere sezioni TSN e ASD sportive non fa altro che alimentare le pretese dei "cugini" di FITAV e FITDS di poter a loro volta certificare l'uso e il maneggio di armi lunghe e/o corte, caratterizzare le sezioni TSN proprio per il loro compito istituzionale sarebbe l'unica garanzia di sopravvivenza per le stesse, le quali altrimenti per la sola attività di volontari e sportivi non potrebbero affatto reggersi in piedi, come invece fanno altre realtà, a causa di vincoli come le DT-P1 e DT-P2.

Complicare la vita ai privati, come vorrebbe il legislatore, magari imponendo "tecnici/esperti balistici certificati" da enti pubblici troppo interessati e di parte, sarebbe solo un piccolo espediente per vedere applicato l'art.2 dello statuto UITS non di certo per tutelare le sezioni TSN come qualcuno (dello stesse ente) vorrebbe farci credere...

Se fossi un presidente di sezione mi attiverei per organizzarmi opportunamente e alternativamente a quanto proposto da UITS dal 1 ottobre 2013 in poi...


Il grande BLUFF è proprio questo:

"Quattro gatti che fanno attività sportiva nelle sezioni senza lode e senza onore si sono impossessati del TSN in Italia".

Prendiamo ad esempio la sezione di Caldaro, con 25 associati ha un suo iscritto Presidente Nazionale.

I conti non tornano.

I "quattro gatti" quando devono difendersi le poltrone o togliersi i rompicoglioni dalle scatole tirano fuori gli artigli.

Il sig. Richy presidente dell'assemblea elettiva del CR Puglia ci può dire qualcosa.



Offline gunny

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #56 il: Agosto 28, 2013, 11:49:56 am »
visto che viene citata la realtà di Caldaro, da me recentemente visitata in occasione di un trofeo estivo, viene veramente da chiedersi come possa stare in piedi una struttura come quella con ben 20 linee a 50mt, 10 a 25mt e 30 a 10mt, tutte con bersagli elettronici e monitor anche per gli spettatori fuori dagli stand

per non parlare dell'ampio salone/bar e le aree logistiche e amministrative, il tutto in perfetto ordine e stato

senza dubbio data la posizione geografica i vari ambienti hanno bisogno di essere riscaldati parecchi mesi l'anno

con così pochi soci come è possibile?

quante delle 38 sezioni del Trentino Alto Adige  sono nelle medesime condizioni? ma qual'è il senso di tutto ciò, ovvero 38 sezioni in una regione che non è certo la più densamente popolata d'Italia?

non credo nemmeno che ci siano così tanti obbligati da giustificare tanta abbondanza di sezioni...

insomma, la domanda è sempre la stessa: come fanno? sopratutto quelle con poche decine di soci che hanno anche impianti a fuoco?!?

inoltre fatte le dovute proporzioni, dato che si fatica a trovare manodopera volontaria nelle medio grandi sezioni, in realtà come quelle dobbiamo immaginare che tutti i soci siano coinvolti nella gestione

e gli agonisti? come fanno a sostenerli (economicamente) e a crescerli? anche perché nelle poche decine di soci ci sarà ben qualche agonista? qualche ragazzino?!?

la risposta potrebbe essere che i soci pagano diverse migliaia di euro l'anno a testa! oppure che terzi contribuiscono sostanziosamente... mah?!?

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a brusa suta l' Susa

Offline diamante

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #57 il: Agosto 28, 2013, 17:08:29 pm »
visto che viene citata la realtà di Caldaro, da me recentemente visitata in occasione di un trofeo estivo, viene veramente da chiedersi come possa stare in piedi una struttura come quella con ben 20 linee a 50mt, 10 a 25mt e 30 a 10mt, tutte con bersagli elettronici e monitor anche per gli spettatori fuori dagli stand

per non parlare dell'ampio salone/bar e le aree logistiche e amministrative, il tutto in perfetto ordine e stato

senza dubbio data la posizione geografica i vari ambienti hanno bisogno di essere riscaldati parecchi mesi l'anno

con così pochi soci come è possibile?

 


 http://www.youtube.com/watch?v=S8JdwcDkwlI

Ciao

Offline Ricky

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #58 il: Agosto 30, 2013, 17:27:44 pm »
visto che viene citata la realtà di Caldaro, da me recentemente visitata in occasione di un trofeo estivo, viene veramente da chiedersi come possa stare in piedi una struttura come quella con ben 20 linee a 50mt, 10 a 25mt e 30 a 10mt, tutte con bersagli elettronici e monitor anche per gli spettatori fuori dagli stand

per non parlare dell'ampio salone/bar e le aree logistiche e amministrative, il tutto in perfetto ordine e stato

senza dubbio data la posizione geografica i vari ambienti hanno bisogno di essere riscaldati parecchi mesi l'anno

con così pochi soci come è possibile?

quante delle 38 sezioni del Trentino Alto Adige  sono nelle medesime condizioni? ma qual'è il senso di tutto ciò, ovvero 38 sezioni in una regione che non è certo la più densamente popolata d'Italia?

non credo nemmeno che ci siano così tanti obbligati da giustificare tanta abbondanza di sezioni...

insomma, la domanda è sempre la stessa: come fanno? sopratutto quelle con poche decine di soci che hanno anche impianti a fuoco?!?

inoltre fatte le dovute proporzioni, dato che si fatica a trovare manodopera volontaria nelle medio grandi sezioni, in realtà come quelle dobbiamo immaginare che tutti i soci siano coinvolti nella gestione

e gli agonisti? come fanno a sostenerli (economicamente) e a crescerli? anche perché nelle poche decine di soci ci sarà ben qualche agonista? qualche ragazzino?!?

la risposta potrebbe essere che i soci pagano diverse migliaia di euro l'anno a testa! oppure che terzi contribuiscono sostanziosamente... mah?!?

Il quesito posto da Gunny è ovviamente legittimo,
ognuno di noi guardandosi intorno vede cose che non si riesce a spiegare, perchè ognuno di noi, ognuno con un proprio vissuto e con una testa sulle spalle,  basandosi sulla propria esperienza sia personale che sezionale, ha difficoltà a comprendere come le tanto declamate sezioni del Tiro a Segno NAZIONALE, possano avere differente stato di fatto in termini di predisposizioni, stato dei luoghi e attrezzature a disposizione. Di NAZIONALE resta solo l'aggettivo, derivante dalla diffusione nazionale che ha voluto il beneamato generale Garibaldi per la diffusione del Tiro a Segno, basta solo considerare che alcune realtà sono oggi messe all'asta perchè lo stato di fatto e di luogo  delle stesse è di fatto costituito da un abbandono delle strutture di originaria costruzione statale (in molte di esse vi alloggiavano specifici guardiani).
Il Trentino è oltretutto una particolarità fuori dagli schemi di spesa nazionali perchè la stessa regione è una Regione ad amministrazione AUTONOMA, come autonome sono le province di Trento e Bolzano, ossia le amministrazioni fanno come vogliono. La stessa questione è sul numero delle sezioni, con una popolazione di poco superiore al milione di abitanti vi è la consistenza numerica di 38 sezioni. Questo elevato numero di sezioni è senz'altro dovuto alla posizione geografica, essendo luogo viciniore a nazioni di storica rivalità sociale, favorito inoltre dalla stessa natura germanica (è un dato di fatto che vi si parli il tedesco) delle popolazioni residenti, e quindi di appassionati di tiro per eccellenza. Non ho idea se i poligoni si estendano tutti su aree demaniali, o se qualcuno di essi è di costruzione prevalentemente AUTONOMA con appositi specifici contributi (discendenti dall'AUTONOMIA AMMINISTRATIVA). L'unica cosa che si può dire è che: "questo è".
Gli appassionati di tiro che risiedono in Trentino sono più fortunati degli omologhi appassionati calabresi. Certo è che come Società Costituita ogni realtà ha i suoi propri bilanci, da cui poter constatare le relative disponibilità patrimoniali e di tesoreria. I bilanci hanno, per inciso, diffusione pubblica, sarebbe bello che qualcuno, di risposta a Gunny, possa rendere disponibile gli elementi di risposta. O, ancor di più, dato che ogni società ha un Revisore Contabile di GARANZIA, si può anche chiedere al revisore contabile qualsiasi riscontro professionale degli elementi. In termini professionali questo è dovuto.
Altrimenti, per dirla alla |V|, ogni pensiero è legittimo, su fondi veicolati "ad hoc". Gunny non ne ha parlato, ma lo ha lasciato ampiamente intendere. Come ho già accennato, anche io lavoro nella Pubblica Amministrazione, e restando in tema, secondo l’art. 1 comma 32 della Legge 190/2012 (c.d. “Anticorruzione PA”) tutte le “stazioni appaltanti”, quindi anche le società pubbliche limitatamente alla loro attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell’Unione europea, sono tenute a pubblicare sul proprio sito istituzionale le informazioni relative agli appalti effettuati ed a trasmettere all’AVCP (autorità di vigilanza sui lavori pubblici) a cadenza annuale tali informazioni, per finalità di controllo e di ulteriore pubblicità.

Secondo me sarà solo una questione di tempo, e tra un pò, anche sul sito dell'UITS avremo la famosa diffusione delle delibere assembleari, almeno per la parte finanziaria. Si amministrano fondi di TUTTI, TUTTI devono essere portati a conoscenza di che fine fanno i propri contributi VOLONTARI.

Con il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 è stata riordinata la disciplina relativa agli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni delle pubbliche amministrazioni. Sul sito UITS già sono pubblicate delle particolarità di amministrazione, chissà se debbono rientrarvi anche queste specificità (funzione di controllo, dò dei finanziamenti, devo resocontarne anche l'uso).

Come al solito, restiamo tutti sulla riva del fiume, ... . Mi piace però darne informazione per favorirne la diffussione ed eventuali sviluppi di idee.

Un caro saluto a tutti




Offline gunny

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #59 il: Agosto 30, 2013, 20:12:52 pm »
Il quesito posto da Gunny è ovviamente legittimo,
ognuno di noi guardandosi intorno vede cose che non si riesce a spiegare
...
Il Trentino è oltretutto una particolarità fuori dagli schemi di spesa nazionali perchè la stessa regione è una Regione ad amministrazione AUTONOMA, come autonome sono le province di Trento e Bolzano, ossia le amministrazioni fanno come vogliono.

La stessa questione è sul numero delle sezioni, con una popolazione di poco superiore al milione di abitanti vi è la consistenza numerica di 38 sezioni. Questo elevato numero di sezioni è senz'altro dovuto alla posizione geografica, essendo luogo viciniore a nazioni di storica rivalità sociale, favorito inoltre dalla stessa natura germanica (è un dato di fatto che vi si parli il tedesco) delle popolazioni residenti, e quindi di appassionati di tiro per eccellenza. Non ho idea se i poligoni si estendano tutti su aree demaniali, o se qualcuno di essi è di costruzione prevalentemente AUTONOMA con appositi specifici contributi (discendenti dall'AUTONOMIA AMMINISTRATIVA).
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Secondo me sarà solo una questione di tempo, e tra un pò, anche sul sito dell'UITS avremo la famosa diffusione delle delibere assembleari, almeno per la parte finanziaria. Si amministrano fondi di TUTTI, TUTTI devono essere portati a conoscenza di che fine fanno i propri contributi VOLONTARI.
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caro Ricky,
c'è da fare un distinguo... delle 38 sezioni della regione Trentino Alto Adige, solo 5 sono in provincia di Trento (terra di lingua italiana/ladina), mentre le altre 33 sono nella provincia di Bolzano (sud-tirolo, da sempre di lingua tedesca) ben 15 nella sola val d'Adige tra Malles e Cortaccia, non rari i casi dove ci sono sezioni a meno di due chilometri l'una dall'altra... mi pare troppo...

Quindi se anche fosse che ci sono amministrazioni che "foraggiano" queste sezioni, che mi piacerebbe sapere la data di costituzione in sezione TSN di ognuna e visitarle una ad una (alcune risultano avere la sede a casa dei loro presidenti), mi pare che più che un servizio alla collettività rendano un servizio "politico" e un supporto logistico-paramilitare per gli Shutzen

Citazione da: wikipedia link=http://it.wikipedia.org/wiki/Sch%C3%BCtzen
...
Fu durante il regno dell'imperatore Leopoldo I, nel 1704, fu emendato nuovamente il "Libello del 1511", andando a costituire 12 compagnie di tiratori scelti e tiratori al bersaglio (gli equivalenti dei bersaglieri): gli Schützen, che avevano la caratteristica di essere costantemente aggiornati presso i poligoni di tiro presenti sul territorio.
...
Oggigiorno le tradizioni dell'antico corpo degli Schützen sono rievocate da associazioni di tipo folkloristico, che si sono costituite a partire dagli anni' 50. Da un punto di vista giuridico gli Schützen contemporanei sono «associazioni di volontariato», di carattere privato, e prive pertanto, degli originari compiti di difesa territoriale.
Nominalmente apolitici, realtà dell'Alto Adige gli Schützen portano avanti valori tipici della destra conservatrice, dichiaratamente sintetizzabili nel motto "zio, patria e famiglia". Si propongono quindi la tutela dei valori cristiani, delle tradizioni e costumi tipici del territorio ex tirolese.
Gli Schützen del l'Alto Adige (imitati da quelli del Trentino) portano avanti una politica di tipo autonomista e con connotati anti italiani esono ormai più vicini all'ala destra dello schieramento sudtirolese, talvolta con connotazioni separatiste. Non mancano al loro interno, infiltrazioni di estrema destra[8][9]. Le connotazioni politiche degli Scutzen altoatesini sono malviste dagli Schützen austriaci, che sono associazioni di carattere prettamente folcloristico .
...

si parla di una realtà di 6.000 aderenti nella sola provincia di Bolzano su un totale di circa 500.000 abitanti... la Lombardia ha 32 sezione e una popolazione di quasi 10 milioni di abitanti (e di certo molti più iscritti al TSN e tesserati UITS del Trentino tutto insieme... fate un po voi!  :o

Non c'è quindi da stupirsi se nelle foto dei direttivi di alcuni TSN tutti i componenti esibiscano la caratteristica (forse folkloristica) divisa, guardare per credere:

http://www.sportschuetzen-eppan.it/index.php?option=com_content&view=article&id=17&Itemid=131&lang=it

Il sig. Franz Zublasing è per caso parente della nostra tiratrice nazionale?!?
Non vorrei sembrare polemico ma in caso affermativo dovrei pensare che tra i due non scorra buon sangue viste le recenti dichiarazione dell'atleta olimpica che non sembra apprezzare chi dorme con il fucile sotto il letto... meno male che proprio lei proviene da un area ad altissima densità di poligoni/sezioni a quanto pare ben avviati all'uso delle armi e molti aderenti agli Shutzen.

Non mi interessa scendere nella diatriba politico-secessionista del sud-tirolo, tra l'altro una bellissima regione dove mi piace soggiornare e fare le ferie, ma fosse per me li lascerei annettersi all'Austria (se li vuole), non ha senso trattenere in Italia chi non ci sta bene con tanto di beneficio dell'autonomia, così nel nostro piccolo (UITS) ci toglieremmo pure tanti impicci e qualche sassolino dalle scarpe.

Pur non volendo fare i conti in tasca alle sezioni dell'Alto-Adige è evidente che esistono e continuano ad esistere in tal numero per interessi ben lontani dallo sport e dalle finalità istituzionali (UITS) caratterizzati da dinamiche molto lontane da qualunque altra sezione italiana che con così pochi iscritti (e tesserati a UITS) sarebbe destinata a ben altra sorte

Di contro ciò crea un bacino elettorale non indifferente, che unitamente ai voti plurimi sportivi può certamente fare da discriminante per determinare il presidente federale... e infatti guarda caso da anni l'Ing Obrist veste tale carica... da statuto dovrebbe essere l'ultimo mandato
Sarei curioso di sapere quanto interessa delle sorti delle sezioni TSN del resto d'Italia e della certificazione elettronica alle sezioni alto-atesine, ad esclusione di quelle dei grandi centri come Bolzano che certamente forniscono anche un servizio costante e di una certa entità per gli obbligati.
Da qui mi sorge sempre più il dubbio (ormai certezza) che questo sistema vegeti su uno squilibrio politico notevole e assurdo, per certi versi inconciliabile con quelle che dovrebbero essere le finalità di UITS e delle sezioni TSN.

Questione trasparenza... forse quando le sezioni cesseranno di esistere (per come le conosciamo) potrebbe essere che la trasparenza si manifesti come per magia...


Rimane il problema della certificazione elettronica, tassello fondamentale per "trombare" tutte le sezioni TSN... italiane.
Se i presidenti di sezione continueranno a far spallucce assecondando la federazione in questa scellerata manovra, non resterà che la polvere della maggior parte delle sezioni italiane, mentre di certo sopravviveranno tutte quelle degli Shutzen (e lo scrivo con un po di sincera invidia  >:( ). Chissà che non convenga in futuro prendere la "cittadinanza sud-tirolese"... lo scotto sarà dover imparare il tedesco...  :-[ che non è certo orecchiabile ne facile...

Bisogna tenere a mente che tenere la testa sotto la sabbia espone bellamente le terga alla mercé di chiunque...
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a brusa suta l' Susa