Il problema del ricambio generazionale non è una peculiarità specifica del tiro a segno, ma, purtroppo è un fatto che caratterizza tutta la nostra società.
Basta leggere un quotidiano o ascoltare una delle tante tribune politiche che si possono osservare in un qualsiasi canale televisivo per rendersi conto che il ricambio generazionale è un problema molto diffuso e sentito nella società contemporanea.
Tutti ne parlano, tutti discutono in merito, non l’ho inventato io questo problema……………
Qualcuno in questo forum ha definito il mio “ sollevare il problema” come la presentazione di una tesi rivoluzionaria, al di là del fatto che essere definito un rivoluzionario non mi offende per niente , anzi……….vorrei dire che a mio avviso la rivoluzione è ben altra cosa, magari un po’ più complicata.
Mi meraviglia il fatto che non si voglia riconoscere questo grave problema, il nostro mondo , il tiro a segno è fermo da decenni, non sa rinnovarsi nelle persone e di conseguenza non si rinnova nei fatti, nelle azioni, nel presentarsi al mondo, e, sta diventando sempre più uno sport ghettizzato e riservato ad un numero sempre più esiguo di appassionati.
Mi meraviglia il fatto che qualcuno non voglia ammettere l’evidenza, mi sembra abbastanza chiaro che la mancanza di rinnovamento nella dirigenza è la causa principale di molti dei nostri mali.
Definire la necessità di un ricambio generazionale una tesi rivoluzionaria è pertanto una assurdità.
Il problema non è togliere di mezzo uomini di esperienza, che non si improvvisano e non si sostituiscono dall'oggi al domani, cambiare ha senso per fare le cose in modo diverso, non per abbassare l'età media di chi le fa.
Non si può pensare che il cambiamento avvenga per auto pensionamento e neppure per la benevolenza o la generosità delle generazioni precedenti, pertanto se vogliamo che le cose cambino dobbiamo entrare nell’ottica che in qualche modo dovremmo pensarci noi della Base.
Fino a poco tempo fa non potevamo dire “noi”, non esisteva Concentrica, ognuno di noi pensava ed operava singolarmente senza sapere cosa fare, ora non è più cosi, adesso nel tiro a segno esiste una Base, un abbozzo di “ costituzione in classe “ adesso possiamo dire “noi”, nessuno ci ascolta per il momento e attualmente nessuno credo abbia in progetto di farlo, il fatto però di un qualcosa di nuovo è un bene, bisogna avere pazienza , “ col tempo e con la paglia maturano le nespole “ recita un vecchio proverbio.
E’ questo quindi il momento di fare causa comune contro il sistema che non si rinnova, ora la Base attraverso Concentrica può farlo, questo è pertanto il momento di parlarsi, incrociare esperienze, costruire idee comuni, farsi portatori delle sensibilità, delle esigenze e del gusto di una nuova generazione che non trova sbocchi pur avendo idee e soluzioni adeguate ai problemi attuali del nostro mondo.
In merito all’intervento di gunny, noto con piacere che ha capito il senso di questo post e ha proposto delle soluzioni di azione rivoluzionaria, su cui sono pienamente d’accordo ( candidarsi in sezione alle varie cariche) io inoltre aggiungerei che, bisognerebbe anche pensare un po’ più in grande e cominciare a pensare ad una lista di Concentrica per le prossime elezioni del consiglio UITS, qualunque sia la date delle prossime elezioni secondo me qualcuno di Concentrica dovrà proporsi come candidato.
Saluti chebe