Colgo l'occcasione di ravvivare questo topic, grazie all'intervento del sig. Giuseppe Giordano proprio su questo forum che ha voluto rispondere alle critiche per il suo interveno su Facebook, poi qui riportato:
http://www.concentrica-online.it/smf2/index.php/topic,2877.msg21435.html#msg21435Non capita spesso che su Concentrica si possa ascoltare la voce degli "atleti di interesse olimpico", l'ultima volta è accaduto con Di Donna, guarda caso in occasione di altro spiacevole episiodio (ricordate le terga al vento di Fort Benning?!?)
Rintengo decisamente apprezzabile il gesto che il sig. Giordano ha voluto riservaci, questo significa che Concentrica è strumento di informazione conosciuto e seguito anche nelle "alte sfere", un mondo che a quanto pare di capire non ci appartiene e misconosciuto.
Allo stesso tempo penso che il Sig. Giordano sia cosciente che le scuse, dovute a Carlo Amato e pure a noi, non bastano. Non voglio entrare in polemica però nell'articolata risposta ci sono alcuni elementi degni di riflessione e dibattito, alcuni positivi altri meno.
Mi permetto quindi di riprendere estratti di quanto dal Sig. Giordano per far seguire alcuni personalissimi commenti, a cui spero che il Sig. Giordano ed eventualmente altri suoi colleghi "nazionali", se avanza loro tempo, vogliano controbattere per aiutarci eventualmente a comprendere quanto per noi "semplici" appassionati e praticanti di tiro potrebbe risultare ostico.
...allora, premetto che le mie primissime scuse vanno verso chi ha avuto la spiacevole sorpresa di leggere una reazione di ira tradotta in tante parolacce! ...omissis...
Ero lì a farmi due risate con amici e riempiendo lo scritto in modo provocatorio pensando alla tua reazione in seguito... tant'è che mi ha dato piú fastidio un altro tuo post dove ti ho risposto a tono, ma senza parolacce... omissis...
Mi faccia capire, prima si scusa per l'ira tradotta in parole, poi ci dice che si stava facendo due risate?!? Com'è andata realmente? Visto dalla nostra parte c'era poco di scherzoso sia nelle sue parole sia in quelle del sig. Ricci e della Sig.ra Nardelli.
Comunque sia proviamo a prendere per buona la versione "giocosa".
...omissis... hai pubblicato questo messaggio anche quí nel forum, e mi dispiace perchè come già detto io non avevo intenzione di pubblicarlo ne di renderlo noto. Ora cosí facendo, tu hai dato ancora piú risalto e visibilità a parole che involontariamente ho pubblicato.
Poi posso capire gli insulti, ma tu conoscendomi sai benissimo che anche volendolo, non ti aggredirei mai, ne lederei fisicamente la tua persona. Hai mai assistito ad un mio litigio o discussione con qualcuno in poligono? Credo di essere la persona piú disponibile ad aiutare i tiratori a Napoli. O no? Qualcuno si è mai lamentato di me?
Mi spiace per lei, però io ho visto quanto da Lei scritto prima su Facebook, poi qui su queto forum; riguardo la pubblicità della cosa non può che ritenersi unico responsabile anche se il contenuto è stato inviato involontariamente.
Non ho idea di ciò che Lei faccia a Napoli al TSN e quale sia la Sua reputazione e/o l'aiuto fornito alla sezione, ma mi auguro che quanto Lei afferma sia vero non avendo motivo ne elementi per pensare il contrario.
Poi questi tizi che parlano senza conoscermi io sinceramente non li capisco! Come Sinceramente non capisco come mai tra i tuoi post c'è sempre una critica velata nei confronti di noi tiratori e della nazionale... omissis ...
Questi signori magari hanno avuto modo di conoscerla, magari anche solo per un saluto o una battuta, Lei che ne sà? Tra questi signori ci potrebbero essere persone con un passato da atleti nazionali, potrebbero esserci tecnici e allenatori di qualunque livello, così come tiratori e neofiti che magari hanno o avevano in Lei e altri suoi colleghi nazionali un esempio da seguire.
A quanto pare non le piace la critica e l'eventualmente ironia che ne può derivare... ma è un problema tutto Suo.
L'esposizione alla critica di un atleta nazionale di interesse olimpico è inevitabilmente maggiore di quella di un tiratore di interesse nazionale, a me pare abbastanza logico e normale.
Così come logico e normale è avere grandi aspettative da coloro che sono stati chiamati a rappresentare nelle gare internazionali la nazione.
Carlo, ora tu hai tutto il diritto di girare la frittata come voi... omissis ...
Ora,le scuse vanno a te che hai letto qualcosa di molto duro nei tuoi confronti anche se involontariamente fatto... Io di pensieri pesanti verso tante persone ne ho piena la testa... ma per il buon senso sono costretto ad usare un determinato linguaggio ed a farlo senza offendere. Quindi ribadisco, erano parole che non dovevano essere pubblicate e questo mi addolora, conscio che le mie scuse non possono cancellarle.
Carlo non mi pare abbia girato la frittata e direi che tutti abbiamo letto più di qualcosa di molto duro ad egli rivolto.
Il fatto che con tanta disinvoltura Lei ammetta di avere la testa piena di pensieri pesanti, non depone a Suo favore.
Se è sbottato dopo tanto contenimento le rinnovo l'invito ad assumersi la responsabilità di quanto scritto, anche se fatto involontariamente.
Ma una parola va anche a Voi che vi permettete di giudicarmi senza mai aver avuto nulla a che fare con la mia persona.
Voi, mi additate solo a fronte di uno scritto che tra l'altro non vi riguarda ne che tocchi assolutamente nulla di quello che vi circonda. Voi, avete subito caricato le armi e voltate verso di mè senza sapere niente! Nulla!! Assolutamente niente!!!... Vi sarà sembrato certamente strana la mia reazione, e quello scritto avrà sicuramente scandalizzato. Ma per que pochi che veramente mi conoscono avrebbero capito subito che c'era qualcosa di strano in quello scritto... Voi, Non sapete niente di me ma parlate, giudicate e condannate. Voi che non centrate nulla in questa storia.
Vede non è che l'additiamo, ma il suo scritto sarebbe quanto meno da censura visto l'ambito in cui ci troviamo.
Io ho avuto a che fare con Lei qualche anno fa alla prima finale della Team Cup, ero un componente dello staff della sezione di Parma a supporto dell'evento.
Il ricordo purtroppo non è di quelli da incorniciare, visto che quando Le chiesi gentilmente di rimuovere la Sua attrezzatura di gara dal tavolo adibito alle premiazioni, Lei reagì stizzito spostando di malavoglia le sue cose e mandandomi a quel paese... 1+1=2, forse è solo una coincidenza e chissà forse potrei ricredermi.
Debbo farle notare che pure Lei e la Sig.ra Nardelli vi siete infilati con le vostre esternazioni in uno scritto che non Vi riguardava direttamente e non vi chiamava in causa. Carlo Amato ha rivolto un apprezzamento diretto a Campriani e De Nicolo; il sig. Ricci è partito come l'Orlando Furioso a spada tratta a difesa di tutti gli altri nazionali... così è nato il battibecco Amato-Ricci, nel quale si è infilato, come già detto a sproposito, pure Lei.
Nessuno di noi l'ha condannata... si sono criticate le Sue inappropriate esternazioni, solo la procura federale può ammonirla o condannarla.
E poi mi dispiace ammetterlo ma Carlo non credo possa avere un diritto di cronaca ne tantomeno giudicare le prestazioni sportive svolte da me e dalla nazionale. Questo spetta a professionisti che prima di tutto si informano su tutto quello che ha o non ha determinato una data gara o risultato. Puó tranquillamente riportare (copiare) notizie e classifiche ma limitandosi a fare solo questo (senza velate, ma comprensibilissime critiche).
Tra me e Carlo non ci sono stati mai scontri e quindi la questione tra di noi è aperta... ma voi come potete giudicarmi solo da alcune righe lette? Quanta presunzione da tutti voi!
da Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_di_cronaca
diritto di cronaca
Il diritto di cronaca consiste nel diritto a raccontare i fatti per come accadono, con ogni mezzo ritenuto idoneo. Tale diritto deriva direttamente dalla norma che tutela la libertà di espressione, sancita dall'art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana.
Il diritto di cronaca si applica in primis ai giornalisti. Con i propri articoli, un giornalista ha il diritto a raccontare dell'avvenimento di un evento di pubblico interesse. Il diritto di cronaca si estende a chiunque, anche non iscritto all'albo dei giornalisti, voglia raccontare ad altri vicende avvenute. Il diritto di cronaca si manifesta quindi attraverso la narrazione di fatti, rivolgendosi alla collettività indiscriminata.
Le ribadisco che noi non giudichiamo, prendiamo atto di ciò che ha scritto e ne critichiamo liberamente il contenuto.
Io ogni giorno lavoro dalle 09:00 alle 20:00. Natale, capodanno, Pasqua ed ad ogni festività... Non faccio un periodo di ferie da almeno 3 anni! E in tutti questi giorni io vivo solo per il tiro a segno.
Allenamenti, raduni e gare mi tengono lontano da amici, famiglia e ragazza... Sono costretto a vivere ogni momento della mia giornata di tiro e preparazione fisica (per il tiro) proprio perchè sono conscio di non essere un talento e per tanto necessito di tantissimo allenamento... Io vivo di pane e tiro sotto ogni forma e sostanza!
Perdoni ma ho sintetizzato questa parte strappa lacrime della Sua risposta, degna di essere inserita come nuovo episodio del libro "Cuore".
Ma si rende conto che nessuno la costringe a far l'atleta?!?
Con quello che ha scritto quasi ci offende.
Pure noi abbiamo un lavoro a cui dedichiamo grande parte della nostra vita con sacrifici. La grossa e notevole differenza è che Lei e i suoi colleghi siete pagati per fare tiro a segno ai massimi livelli, il vostro impegno è semplicemente dovuto, mentre noi con altri sacrifici cerchiamo di fare attività sportiva al meglio possibile disputando gare federali, nazionali e mandando avanti con opera volontaria le sezioni, le quali riversano contribuiti di cui anche Voi atleti nazionali usufruite.
Siete quasi tutti dipendenti statali appartenenti a GSM o di polizia... non mi pare ci sia di che lamentarsi, visto che terminata la vita agonistica nessuno vi "licenzierà"...
Non dovete preoccuparvi di quanto costa la trasferta per una gara, nemmeno di quanto costano le munizioni match o per allenamenti, gli impianti per allenarvi li trovate sempre e gratuitamente a vostra disposizione.
Se poi Lei non si ritiene un talento, beh allora ci fà sorgere spontanea la domanda:" ma che ci sta a fare li?"
Anche il talento senza allenamento prima poi schiatta... l'allenamento serve appunto per far si che talento e predisposizione non siano lasciati al caso.
Volgio sinceramente credere che Lei è un talento, altrimenti sarebbe opportuno che si faccia da parte per cedere l'opportunità a qualcun'altro.
Voi vi permettete di giudicare noi tiratori quando tiriamo male o sbagliamo una gara e questa cosa mi rattrista molto perchè non lo fate da tifosi delusi che posso sicuramente capire. Ma vi atteggiate a grandi esperti e dotti maestri... Noi il tiro lo viviamo in modo completamente diverso da come lo potete immaginare. Noi il tiro lo sperimentiamo, lo sviluppiamo e lo scindiamo all'infinito per poi abbinarlo con psicologia sportiva e strategie. Proviamo nuove tecniche, nuove posture e un infinitá di altre cose anche per i futuri tiratori che verranno... Il tiro che noi facciamo, voi non potete capirlo, ma non perchè non ne sareste capaci, semplicemente perchè non siete circondati da professionisti che lavorano e studiano per questo ogni giorno. ...omissis ...
Tutto questo lavoro che purtroppo tutti voi non sapete esistere, mi stanca sia fisicamente sia mentalmente.
... omissis ...
La mia non è una passione, è una ragione di vita... Quando sbaglio,il dolore è tale che penso anche a tutte le persone che ho trascurato nel tempo intercorso per fare spazio al tiro per non inquinarlo in nessun modo. La pizza con gli amici, a casa con la famiglia, l'uscita con la ragazza... tutte cose che ho rinunciato ad avere per il tiro... Il sudore in palestra, il cuore che mi esplode in petto in pista a correre e la stanchezza la sera quando sfinito mi corico. I dolori ai miscoli...
Il primo a criticare me stesso sono io.
Il primo ad avere i dubbi sulle mie abilità sono io e la mia critica è tanto violenta feroce e dura che ne basterebbe il 10% ad abbattere ogni motivazione ad ognuno di voi... Ma sono così caparbio, testardo e tenace che ad ogni mia brutta gara, quando le mie lacrime nascoste si asciugano mi preparo e mi rialzo per affrontare nuovamente ogni fatica e lasciare che amici, ragazza e famiglia non disturbino la mia preparazione...
Come vi elogiamo quando fate buoni risultati ebbene si, vi critichiamo quando non li fate! E' il gioco delle parti, se ne faccia una ragione.
Non le sorge il dubbio che siate Voi a vivere in un idilio che vi tiene lontani anni luce dalla base dei tiratori?!?
Voi siete dei professionisti, anche se il tiro a segno non è uno sport professionistico come calcio, tennis e pochi altri dove appunto gli atleti non hanno bisogno di essere dipendenti statali, quindi come già ribadito poco importa se noi sappiamo o meno dei vostri allenamenti e/o esperimenti, ci basta immagininarlo, ed è giusto che sia così, è il vostro LAVORO, SIETE RITENUTI I MIGLIORI TIRATORI D'ITALIA E SIETE PAGATI PER ALLENARVI, SPARARE E FARE RISULTATI!
Se la pressione agonistica e la critica le procurano troppo stress, tanto da sbottare come ha avuto modo di fare, allora si prenda un periodo di aspettativa e si faccia dare una licenza ordinaria per riposarsi un po.
Carlo, sinceramente non credo che tu e purtroppo in molti altri abbiate capito questo mondo che si chiama tiro a segno. Per molti è sicuramente un modo per fare qualcosa più tosto che un'altra.
A voi chiedo invece, di non sparare alla cieca, ma di informarvi un pó di piú sul personaggio prima di esprimere un giudizio senza dubbi...
Sinceramente, credo che Lei non abbia capito che noi comprendiamo perfettamente cosa sia il tiro a segno, a molti di noi piacerebbe potersi allenare tutti i giorni ed essere seguiti da super tecnici... purtroppo la realtà è inversa alla vostra, il tempo libero che ci rimane con sacrificio (anche economico) lo dedichiamo a questo sport e magari alla nostra sezione togliendolo pure noi al riposo e alla famiglia; dal momento in cui neanche tanto "velatamente" lei ci addita come coloro che hanno scelto un passatempo "tosto", della serie siamo masochisti e ci sentiamo superiori perché "giochiamo" con un arma in mano, forse ci potremmo risentire ancora di più di quanto non sia stato fino ad ora.
Non siamo noi quelli che sparano alla cieca.
Dalle Sue parole pare abbastanza chiaro che in questo caso l'atleta di stato, vivendo il suo idilio, non rappresenta la base dello sport che pratica, quindi perché mai visto che già vi sosteniamo economicamente dovremmo pure riservarVi un trattamento di favore acritico?
Se Lei e altri suoi colleghi pensate veramente che noi "miseri tiratori del fine settimana" ci facciamo strane idee su di voi, provate a scendere qualche volta dal piedistallo e venite a farVi conoscere e magari spiegarci qualcosa di quello che sapete e avete appreso, forse chissà che non ne traite qualcosa di costruttivo anche per la vostra attività.
Sta a voi decidere se lasciare il distacco con la base che dovrebbe e vorrebbe orgogliosamente tifare per voi.