tutti gli sfrozi profusi da UITS per ottenere il riconoscimento all'interno di WRABF, tessendo trattative "oscure" per scalzare chi quel riconoscimento già l'aveva, ha prodotto questo risultato appena alla sufficenza
tutto il vanto che certi personaggi e dirigenti UITS vanno decantando riguardo l'impegno della federazione rivolto al BR22 dimostra l'incapacità e inadeguatezza al ruolo ricoperto, soprattutto guardando ai risultati sportivi e gestionali (organizzativi) sia in campo nazionale che internazionale
ai tiratori che rientreranno da questa missione alla prima occasione utile non mancherò di far avere complimenti per le medaglie;
ma agli stessi criticherò il fatto che conoscendo le difficolta a cui sarebbero andati incontro oltre alla totale assenza di preparazione tecnico-sportiva necessaria per l'evento (i risultati ne sono la dimostrazione), hanno egoisticamente accettato di "farsi un giro" negli Stati Uniti, parzialmente spesati, nonostante molti di loro in tempi non sospetti abbiano aspramente criticato il modus operandi perpetrato dalla federazione
coscientemente e responsabilmente altri tiratori, tutti quelli di vertice, hanno rinunciato anzi tempo, mentre ad altri disposti comunque a muoversi a proprie spese è stata preclusa a priori qualunque opportunità di partecipazione nonostante qualcuno fosse anche già titolato (nel precedente mondiale e precedenti europei)
non è accettabile sul piano sportivo che una federazione riconosciuta dal CONI, come UITS, pretenda l'esclusiva in discipline come il BR22 sul piano internazionale se poi c'è incapacità (totale) di gestione e finanziamento dei vari progetti, tra cui un Mondiale per il quale sarebbe "interesse nazionale" vedere espresso il massimo del potenziale nel parco dei tiratori agonisti nazionali
per questo insisto nel ritenere opportune le dimissioni dai vari incarichi ricoperti da alcuni personaggi, primo fra tutti il sig. Renato Contarato, augurandomi che a me si uniscano altri tiratori,
perchè se il sig. Contarato è realmente il commissario tecnico federale per il BR22, egli non ha agito per il meglio venendo meno alla formazione di una rappresentativa degna di tal nome e nell'interesse collettivo, l'assenza di risorse finaziarie adeguate ha poi fatto il resto, quindi in uno scenario del genere non mettere in discussione le responsabilità oggettive e tutto questo operato sarebbe, a mio avviso, semplicemente da sciocchi, mentre sarebbe di dubbia onestà, intelletualmente parlando, da parte dei diretti interessati l'assenza di autocritica rimettendo il proprio mandato alla federazione.