un caro saluto a tutti,
il rinvio a giudizio non precludeva niente,
un giudice ha sentenziato, al tempo, che occorreva definire - con un processo - le azioni poste in campo in un operato di vita in quanto poteva configurasi l'ipotesi di un reato, non la già colpevolezza. E quindi ha operato un rinvio a giudizio da parte di un tribunale, e un tribunale ha deciso così.
Vero è anche che non si è colpevoli fino ai successivi gradi di giudizio.
Non mi permetto di esprimere opinioni, non ha senso un processo mediatico, conosco Iardella e non ha senso definirlo colpevole o meno perchè non conosciamo nè le cose nè le circostanze. Non ne ho parlato mai prima perchè non è questo il luogo dove esprimere opinioni. A volte un operato (anche non malevolo) si può effettuare anche in buona fede, senza sapere che può dare adito a cattive interpretazioni o favorire qualcuno che rigira le azioni a suo vantaggio e a svantaggio del già rinviato a giudizio.
So solo che il sistema di giudizio è anch'esso fallace, un mio caro amico mi diceva che quando si entra in tribunale non si sa come se ne si esce, anche a non aver fatto nulla, quindi prima regola è NON ENTRARCI, o auspicarsi di non poterci o doverci mai entrare. A volte si è costretti, non so se avete visto il film di Tortora. E' l'esempio più lampante.
Una sola cosa, che trionfi davvero la giustizia. Anche con l'ammissione di colpa se nel caso. Ci si guadagna sempre.