Cara Sora Lucia,
Giustino secondo me, deve baciarsi i gomiti che il contratto scaduto al 31/12/2017 gli è stato di volta in volta rinnovato "temporaneamente" con scadenza legata al termine di ogni mandato commissariale (forse, perché abbiamo a disposizione solo la delibera del 2017 ma non quelle a seguire), quindi aver avuto una poltrona comoda e ben remunerata nonostante l'assenza di una governance legalmente eletta, è stata per lui una gran fortuna! Ma la fortuna, anche se aiuta gli audaci, prima o poi finisce.
Il popolo sovrano dei Presidenti ha votato sempre coloro che pensava di poter manovrare, salvo accorgersi di aver eletto dei "Conigli Mannari" che hanno portato allo sfacelo l'ente.
Ciao
Se guardiamo bene la situazione delle Sezioni, vediamo che ve ne sono di problematiche (non tutte ovviamente) con Consigli Direttivi e Presidenti inadeguati, frutto di gestioni locali e di soci quantomeno disattenti. Quanto accaduto nelle Sezioni è comunque frutto di un controllo che non è stato idoneo e che ha cagionato l'incancrenirsi dei problemi, e su questo penso che ci possa essere ampia convergenza.
Come salvare tutto questo?
Sempre a mio parere, cominciando a lavorare in modo diverso, ovvero accettando che le Sezioni non sono solo circoli d'amici con una comune passione, ma delle vere e proprie attività complesse. Come tali la gestione ed il "comando & controllo" devono essere efficaci. Venendo mancare uno d'essi l'altro deve intervenire.
Purtroppo è vero, ci sono ancora presidenti convinti di poter di pilotare le elezioni, convinti di poter imporre teste di legno che poi obbediranno a i loro ordini... la realtà è che spesso queste persone fanno credere di essere contro a qualcuno, sono capaci di creare loro stessi il "nemico" da supportare, per poi rendersi disponibili a farsi comprare dall'avversario contendente.
Sono proprio questi soggetti ad essere capaci di grandi volteggi e piroette, titolari di laurea honoris causa in "voltagabbaneria" oltre che "maestri" della politica dei due forni, del piede in due scarpe!!! E guarda caso, tale atteggiamento, spesso coincide con la lunga permanenza: 4/5 mandati da presidente, ma qualcuno anche a "vita" per eredità, quasi vi fosse incoronazione divina e diritto di successione.
Questa ambiguità e uno degli elementi negativi che hanno portato al punto in cui siamo, è quella "politica interessata" che ha permesso il radicamento della gestione Obrist & c., che altrimenti non sarebbe sopravvissuta senza l'appoggio di quei presidenti che si credono scaltri strateghi, grandi "manovratori" o per dirla con un termine di moda "influencer", i quali alla fine sono solo promotori di logiche finalizzate esclusivamente al mantenimento del loro status-quo e coltivazione del proprio orticello, gestendo le sezioni come fossero proprietà privata.
Ora più che mai occorre mettere in campo maturità e spirito di squadra, perché non ha motivo di esistere la ricerca di conflitti interni, pur isolando chi è stato protagonista e/o responsabile della situazione che ha portato al commissariamento, se lo scopo è difendere le sezioni e le loro funzione pubblica, prima che qualcun altro approfittando del dissidio interno ci tolga pure quella da sotto il naso.