Però una sua validità ce l'ha...
Se consideri che i reclami scritti rappresentano in genere l'un per cento o poco più di coloro che hanno subito il disservizio (vedi ritardi treni, disguidi con la PA, Sanità pubblica, ecc.) ma che non hanno tempo o voglia di mettersi a scrivere, le cifre suddette andrebbero moltiplicate per 100...
Poi che si tenga conto di questo sondaggio "là dove si puote ciò che si vuole" ...beh, non ci credo neanch'io!