Ciao |V|, e ciao a tutti,
rullo di tamburi, cosa dire? Non c’ero e quanto è accaduto mi è stato solo riferito, chi ci doveva essere c’era, ossia i membri dell’Assemblea ELETTORALE, quindi il VERTICE ASSOLUTO del Sistema TIRO A SEGNO italiano. Mi sarei aspettato anche da loro qualche notizia e commento, anche sugli esiti elettorali. E qualcosina anche da parte degli ASSENTI. Di tutti gli anche neanche un esito.
COMMENTO POLITICO: Secondo me c’erano delle ASSENZE ingiustificate, la PAROLA CONTRO in un ambito elettorale va sempre pronunciata e RESTA A VERBALE, rinunciare anche ad esporre un proprio punto di vista o di risoluzione delle varie problematiche inerenti il tiro è NON VOLERE il bene del Sistema Tiro a Segno. Ma sono scelte personali e come tali vanno rispettate, ognuno sa intrinsecamente cosa per lui è meglio fare o no. Le mie sono solo considerazioni mie personali. La maggioranza bulgara non è mai stata un esempio di democrazia [da Wiky: Per maggioranza bulgara, nel linguaggio giornalistico italiano, si intende una maggioranza schiacciante di consensi, non supportata, però da un libero dibattito. L'espressione deriva dalla situazione politica della Bulgaria, quando era il più fedele alleato dell'Unione sovietica, ma anche quello in cui il dibattito interno era inesistente].
Tanto il Sistema è riuscito a realizzare, e tanto vale. Una visione d’assieme la si poteva avere stando in loco, sentendo anche i commenti di chi ha visto lo spoglio disorganizzato come ho letto. L’Assemblea poteva decidere quello che voleva. Anche avanzare OSSERVAZIONI da verbalizzare. Qualcosa è stato fatto in tal senso? Sarebbe bello leggere gli esiti del Verbale dell'Assemblea. Chiedere di pubblicarlo?
Cambio tema: CENTRALITA’ DELL’ELEZIONE: è chiaro che l’elezione serve, principalmente, a scegliere il vertice dell’organizzazione, che nella UITS è rappresentata dal PRESIDENTE, si è data fiducia a OBRIST, non so se in cambio di medagliette o altro. La contropartita era rappresentata da UNIO. Non so se avete letto gli interventi, il primo invocava la CENTRALITA’, il secondo la VALORIZZAZIONE delle SEZIONI, confondendole però con il Tiro a Segno Nazionale, organizzazione non più in auge, e che si vuole fare rivivere a tutti i costi.
Ora, tutti se ne vogliono fare padre, Obrist con carattere di centralità, Unio con la periferizzazione. Ogni sezione è TSN secondo lui, io l’ho letta così. Il TSN, come organizzazione, è forse morto appunto perché si era impossibilitati a rendere univoci comportamenti individuali. Si legge ogni tanto anche qui di sezioni che non riescono a garantirsi l’esistenza, per i più svariati motivi. Lo Stato non si impegna più di tanto per manutenere le proprie infrastrutture, alla guida delle SEZIONI davvero ci vogliono uomini che siano in grado di fare quadrare cerchi che neanche si chiudono. Non parlo ovviamente delle sezioni con bilanci a molti zeri, alcune di queste se ne infischiano delle centralità, non ne abbisognano, la centralità potrebbe divenire un’occasione per sviluppare altro. Lo abbiamo tante volte letto qui, la Certificazione fa gola a molti, questa è la molla, attualmente, di tutto il movimento. Gli aspetti sportivi di noi appassionati sono marginali. E io dico, ovviamente, le Sezioni per fortuna ci sono. Permettono a chi ha voglia o capacità di tirare a segno di poterlo fare. Per tanti è poi anche redditualità, la cosa basta che sia disciplinata.
Ma l’UITS è anche organizzazione di uomini, da mondo e mondo si è persa l’autarchia che qualcuno vede predominante a volte. Gli uomini eletti sono il frutto di non so quale scelta strategica, sono tutti impegnati nel mondo del tiro, a diverso titolo, non si può che dargli fiducia, in specie alle new entry.
Che il mondo stia cambiando è sotto gli occhi di tutti, che certe scelte vadano fatte è obbligatorio, non avete idea di quante cose che al tempo proposi come cambiamenti da attuare in autonomia e che si sono poi dovute attuare perché obbligatorie (ad esempio le redditualità, ... e se chiedessero di rendere visibili anche i proventi derivanti dalla gestione delle sezioni?).
Tornando all'organizzazione, la prima cosa da fare è strutturare l’organizzazione centrale con compiti e mandati, non tutto può fare capo a un vertice a collo di bottiglia, come attualmente è. E questo è MANAGEMENT DI SISTEMA, da sviluppare come si vuole, anche con una sorta di Codice Etico d’Organizzazione, che è un tipo di documento stilato ed adottato su base volontaria in un qualsiasi ambiente aziendale. Strutturalmente, esso definisce un complesso di norme etiche e sociali al quale gli esponenti dell’organizzazione si devono attenere. Si rivela inoltre come una motivazione forte per il rispetto di regole di qualità, stimola azioni correttive al fine di migliorare anche i rapporti tra le particolarità di Sistema, Sezioni in testa. Chi deve fare cosa, come da sempre si fa, invece, in autonomia.
L’UITS cerca di essere Guida di Sistema, ma leggiamo tante volte anche qui disomogeneità di comportamenti. Si dice da sempre che deve essere redatto, oltre allo Statuto, un Regolamento, chissà se vedrà mai luce. Poi è chiaro che molti hanno indicato strade da perseguire, modi di affrontare tematiche attinenti il mondo delle Sezioni. Le persone elette hanno capacità, intelligenza, esperienza. Il Sistema gli ha dato fiducia e il compito di essere GUIDA di Sistema.
Non so se ci saranno ricorsi o altri esiti, una scelta di Sistema deve essere la più corretta possibile, anche se lo stesso Statuto non chiarisce certe posizioni o dà luogo a interpretazioni le più svariate possibili. Se poi l’uomo ci mette del suo, rientriamo nella casistica delle problematiche dell’uomo, e nelle conflittualità si apre uno spettro di soluzioni le più disparate possibili.
Qualcuno si auspica che, essendo nato male, il Sistema finisca peggio. Non si valutano affatto le capacità individuali delle persone elette, se manca questo manca tutto. Io so che molti capacità di gestione ne hanno, non so quanta capacità di Gestione COLLETTIVA di Sistema, hanno conoscenza dello stato dell’arte nelle singole tematiche del mondo che costituisce il Sistema (Statuti, Regolamenti, Sezioni, loro vertici, attività sportiva, ATLETI, rapporti con l’esterno – orizzontali e VERTICALI, SVILUPPO dell’attività istituzionale e sportiva, FORMAZIONE dei membri dell’organizzazione). Queste sono le cose da valutare. E verso dove si vuole andare.
La scelta è devoluta ai membri dell’organizzazione chiamati a votare. Dei temi proposti se ne è mai parlato prima? O bastano 3 minuti per esporre le proprie idee su argomenti che meriterebbero 333 minuti? Questo è un primo passo che una democrazia di Sistema dovrebbe assicurare a chi vuole mettersi in gioco, un mio personale applauso va a tutti i canditati, che questa volta sono stati, in numero, meno che nella precedente tornata elettorale.
Non voglio essere “santo subito”, vuole dire anche morire a breve ... . La santità la lascerei a tutte quelle persone che tanto operano, volontariamente, nel mondo delle Sezioni, e a cui tutti dobbiamo un vero e sincero GRAZIE. Il Sistema non è solo il vertice, a loro il compito (a volte ingrato) di guidare tanti uomini che volontariamente operano per far si che si possa attuare la passione di tanti, tirare a segno.
Mancavo da un po’, spero di non avervi ammorbato ..., mi è stato chiesto di intervenire, poi quando parto di cose da dire ce ne sono sempre tante, ... e a dimenticarle o ignorarle potrebbe sembrare di non essere a conoscenza dei meccanismi globali e dei risvolti che una opinione, esternata pubblicamente, può avere, figurarsi un’azione ... , quindi faccio augurio ai neoletti Consiglieri di CENTRARE, d'ora innanzi, i propri propositi.
Un caro saluto a tutti