Gentile sig. Marisei, a lei e a sua moglie noi tiratori dobbiamo molto. Avete avuto il coraggio di combattere, ad armi impari, e pagando di persona, con una macchina da guerra che andrebbe smontata pezzo a pezzo. Io spero che il nuovo commissario si renda conto che chi ha danneggiato lo sport e le sezioni sono proprio coloro che li dovevano tutelare. Mi auguro anche che tutti i tiratori e le sezioni che sono stati messi all'angolo abbiano la forza per reagire e facciano sentire la loro voce. La federazione ha bisogno di un forte rinnovamento, nelle persone e nelle regole. Regole che non possono contravvenire alle leggi nazionali ne limitare il legittimo diritto degli iscritti a difendere la propria persona. Il sistema del commissariamento, avvenuto spesso per motivi politici e per favorire gli amici, è subdolo e finalizzato alla conquista di voti nell'assemblea nazionale. Eboli non è sola.