Con TSN ALTERNATIVA, abbiamo provato a dare un'indicazione affinché l'atteggiamento di UITS, come federazione sportiva, dovesse essere debitamente concentrato sull'attività olimpica, la formazione di alto livello e la promozione di base delle specialità ISSF, lasciando alle sezioni e all'iniziativa privata (es. CNDA, BRItalia, Armi&Tiro, ecc...) la promozione di specialità non-ISSF e ludiche per portare (o riportare) gente nei poligono a divertirsi... accostarsi al mondo ISSF sarebbe poi una conseguenza, se invogliati e incuriositi.
Voler fare il "padre padrone" non serve. Anzi chi ci rimette per primo è lo sport in senso lato!
Riprendendo le parole del giudice Mori, una federazione, seppur riferimento nazionale per le attività sportive riconosciute dal comitato olimpico nazionale e internazionale (CONI e CIO), non è affatto "padrona" delle specialità rappresentate, nemmeno di quelle olimpiche, quindi per quelle non olimpiche il discorso è ancor più ampio e libero.
E' poi vero, per quanto previsto dal diritto sportivo, che solo una federazione del CONI può assegnare titoli nazionali per le specialità olimpiche e non, riconosciute ufficialmente dalla stessa... ma sempre il diritto sportivo consente tramite gli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI (Libertas, Csen, Uisp, Csi, ecc...) l'organizzazione di attività promozionali e divulgative anche a carattere agonistico, con gare e trofei di qualunque specialità sportiva... dalla dama al thriatlon.
Chi continua a dar peso e seguito alle forzate interpretazioni e ai "diktat romani", prenda esempio a quanto è accaduto sui certificati medici per l'iscrizione alle sezioni!!!
I dirigenti sezionali dovrebbero aprire gli occhi e prendere coscienza che UITS non è in alcun modo "padrona" né delle sezioni né dei poligoni in cui queste fanno attività. Pur avendo compiti di vigilanza e coordinamento, non può deliberatamente commissariare gli organi dirigenti di un soggetto privato (ASD) a cui la legge riconosce piena autonomia a partire dalla Costituzione fino al Codice di Ordinamento Militare (il famoso TUOM di cui tanti si riempiono la bocca e le orecchie senza sapere bene di cosa si tratti), calpestando il diritto e facendo un torto alla sovranità dell'assemblea dei soci.
Certi concetti avrebbero ragion d'essere se fossimo ancora negli anni '30 del secolo passato, quando un certo autoritarismo vide le Società di Tiro Mandamentali assorbite dal Ministero della Guerra... ma erano altri tempi, nel bene o nel male... tempi passati...
Concludendo non rimane che ribadire che gli unici motivi, a mio personale avviso, per cui nelle sezioni manchi la così detta "spina dorsale" per alzare la testa e respingere l'arroganza di questa dirigenza federale, potrebbero essere l'ignoranza dei dirigenti (intesa come il non conoscere le leggi e nemmeno il significato del mandato ricevuto dai soci) e forse il voler coprire interessi personali oppure l'essere legati a "debiti e favori" magistralmente concessi forse proprio per poter tenere per le così dette "palle" la controparte... leggendo a modo i bilanci federali il tutto sarebbe piuttosto chiaro...
Certo che se i privati, sposano o tollerano un clima come questo, diventa difficile poter sperare in un futuro migliore... ma sono sempre il primo ad augurarsi di sbagliare e nel caso pronto a pubbliche scuse.