1) Ok, appurato che i limiti dei mandati possono essere facoltativi per le sezioni, dato che ognuna in quanto ASD, è libera di adottarli tramite assemblea modificando il proprio statuto, come si concilia con i limiti degli organi UITS?
2) Il quesito pare avere una certa importanza, perchè è senza dubbio il fianco scoperto che può compromettere le prossime elezioni.
3) Se Obrist non ha fatto ricorso, evidentemente è perchè i suoi avvocati sapevano in partenza che non ci sarebbe stato spazio per spuntarla, quindi Uits rimane legata al limite dei due mandati in quanto ente pubblico, secondo la L.14/78.
1) mi sembra di poter dire che può conciliarsi considerando che i limiti posti dalla L. 14/78 e 8/18 si riferiscono al presidente e dei membri degli organi direttivi, così come recita la L. 14/1978, (che parla sempre -artt. 1, 2 , 8- di presidenti e vicepresidenti, cioè organi di vertice e non organi di base, sebbene centrali, come l’assemblea generale, composta essenzialmente dai presidenti e delegati delle sezioni).
Similmente l’art. 2 della L. 8/18, che parla di elezione del presidente e dei membri degli organi direttivi delle FSN(e ancora l’assemblea generale non è organo direttivo ma semmai di base), che non possono svolgere piu' di tre mandati.
Ora: direi che sia si dovesse mantenere la non limitazione sia imponendo il limite dei mandati dei presidenti sezionali questi ultimi, in sede di assemblea nazionale UITS potrebbero ovviamente votare, poiché in quanto presidenti e tecnici sezionali componenti di un organo non direttivo, ma di base, dell’ente pubblico (L. 14/78) e della FSN (L. 8/2018); nel secondo caso poiché è ovvio che se un presidente va a votare è perché è presidente validamente eletto e titolato a comporre l’organo di base delle ente.
Semmai parlerei di come si concili la libertà delle sezioni di derogare o meno alla bozza di statuto che UITS possa loro somministrare, ma anche lì penso si possa argomentare.
2) Dipende che fine fa in assemblea generale UITS la proposta di approvazione della bozza che risulterà approvata dal MinDifesa e, a cascata, per quanto riguardante lo statuto sezionale tipo.
3) Non so quali ragionamenti abbiano fatto i difensori di Obrist.
Nella sentenza del 2019 il TAR dichiara di ritenere preminente la natura di ente pubblico rispetto alla natura sportiva di FSN e comunque non manca di rilevare che Obrist aveva già espletato più di tre mandati (pag. 4 e 17) e ciò si è rivelato dirimente anche ai fini della L. 8/2018.
Le tue argomentazioni sono interessanti, molto più dei pareri pro-veritate utilizzati da Obrist e & c. per cercare di convincere enti vigilanti e giudici al riguardo del limite dei mandati ampiamente superati da parecchi componenti di quella compagine direttiva.
Però non essendo chiaro e/o adeguatamente specificato a livello di statuto UITS, il tema del limite dei mandati anche in seno all'assemblea generale, si rischia comunque di innescare contestazioni e/o impugnazioni alle prossime elezioni.
Quindi ben venga un nuovo statuto UITS che esprima chiaramente, nel rispetto di tutte le leggi vigenti, cosa sia o meno possibile in termine di mandati e candidabilità, e ben venga un eventuale adeguamento a livello locale degli statuti, vista la speciale relazione che esiste tra UITS e le Sezioni, che a quanto pare (per legge) va ben al di là della semplice affiliazione sportiva tra una qualunque ASD e una FSN non ente pubblico, magari con opportune deroghe in relazione alla dimensione delle singole realtà associative.
Le modifiche allo statuto UITS non passeranno per l'assemblea come non vi è passato l'intero statuto del riordino edizione 2010, "imposto" da Min.Difesa e Coni, a sostegno del quale fu ripetuto più volte, nelle varie riunioni con i presidenti che ne precedettero l'adozione, che il documento era tale per volere espresso dei ministeri e quindi immodificabile (io non ci credevo allora come non ci credo oggi), ma tant'è...
L'attuale commissario ha provato a chiedere una mano ai presidenti sull'argomento ma gli stessi hanno risposto picche pensando di avere il bastone dalla parte del manico, se non volevano la commissione dovevano dirlo subito rappresentando il loro dissenso... ma è atteggiamento di cui non sono capaci, se non in minima parte, perché evidentemente i più (soprattutto gli esperti di lungo corso), hanno la memoria corta, oppure sono affetti da demenza senile precoce oppure peggio fanno finta d'aver dimenticato tutte le volte che hanno subito imposizioni e/o alzato la mano passivamente di fronte a bilanci illeggibili e/o regolamenti basati sull'affermazione verbale che mai ha avuto un riscontro documentale: "ce lo chiede il ministero".
Ora come allora subiranno quanto verrà imposto dal Min.Difesa, giusto o sbagliato che sia, e a mio personale avviso è troppo tardi rivendicare diritti e/o adire le vie giudiziarie, rischiando di far uscire soldi inutilmente dalle casse delle sezioni... a meno che i presidenti ce li mettano di tasca loro, cosa che credo improbabile.