http://www.sportolimpico.it/index.php?option=com_content&view=article&id=682:federazioni-presidenti-a-lunga-conservazione-&catid=1:focusMartedì 18 dicembre 2012
Che il vertice dello sport italiano sia da tempo avvolto in un caldo manto di gerontacrazia, lo si sapeva da tempo. Ma i risultati delle elezioni in corso nelle federazioni per formare quel "parterre-de-rois" che - il prossimo 19 febbraio - dovrà consegnare a Raffaele Pagnozzi la poltrona di presidente del CONI (dopo un ventennio, ed oltre, trascorso come segretario generale …), stanno andando oltre le attese. In certi casi producendo riscontri quanto meno imbarazzanti, con punte di preferenze personali che sfiorano il 100%. Riscontri in grado di far rimpiangere le maggioranze bulgare d'un tempo. Si è, insomma, creato uno zoccolo duro di personaggi inossidabili, fedelissimi al sistema, che passano ingualcibili attraverso i quadrienni, come non accade in alcun altro settore della nostra vita pubblica.
Ci sono presidenti che si apprestano a interpretare il loro nono mandato quadriennale! Un vero miracolo di efficienza e di continuità. Ecco, abbiamo toccato il tema: la continuità, che in un ambito come quello sportivo, dove la dinamicità e il ricambio dovrebbero essere norma, appare difficile da capire. E da condividere. A quando qualche sano cambiamento di nomi? Per tornare alle ultime elezioni (escludendo le federazioni di "servizio"), il nuovo record di preferenze è stato raggiunto sabato scorso dall'on. Luciano Rossi (Tiro a volo), parlamentare di lungo corso del PdL, che per il sesto mandato ha sfiorato la soglia del 99% delle preferenze espresse.
Lo seguono Felice Aniello Buglione (Armi da caccia) col 98,9% delle preferenze e Matteo Pellicone (Lotta e Judo), in carica sin dal 1981, col 97,8%. Meno appariscente il successo del presidente della Ginnastica, e vice-presidente del CONI, Riccardo Agabio, che ha dovuto confrontarsi con un altro candidato (Guido Menchi), raggiungendo comunque il 79,8%, percentuale più che sufficiente per affidargli un quarto mandato. E pensare che qualche nello spirito, nella legge del CONI, aveva fatto bloccare al 55% il limite minimo per essere rieletti. Gente di poca fede ...
Qui di seguito, la Top Ten dei rieletti per il quadriennio 2013-2016:
99,0%
(Tiro a volo - Roma, 15 dicembre)
Luciano Rossi (candidato unico, confermato, 6° mandato): 98,99%.
98,9%
(Armi da caccia, FIDASC - Roma, 14 dicembre)
Felice A. Buglione (candidato unico, 3° mandato): 98,86%
98,4%
(Badminton - Milano, 25 novembre)
Alberto Miglietta (confermato, 3° mandato): 98,38%
Altro candidato: Domenico Romano 1,62%.
97,8%
(Lotta e Judo, FIJLKAM - Ostia, 8 dicembre))
Matteo Pellicone (candidato unico, confermato, 9° mandato): 97,78%.
95,3%
(Tennis - Roma, 9 settembre)
Angelo Binaghi (candidato unico, confermato, 4° mandato): 95,28% (1857 voti su 1949).
94,1%
(Tiro con l'arco - Montecatini, 2 dicembre)
Mario Scarzella (candidato unico, confermato, 4° mandato): 94,08% (36.753 voti su 39.062)
92,9%
(Golf - Milano, 24 settembre)
Franco Chimenti (candidato unico, confermato, 4° mandato): 92,90% (2746 voti su 2665).
89,5%
(Tiro a segno - Venezia, 13 ottobre)
Ernfried Obrist (confermato, 3° mandato): 89,54%.
Altro candidato: Lorenzino Unio 10,46%.
86,8%
(Pesistica - Ostia Lido, 18 novembre)
Antonio Urso (candidato unico, confermato, 2° mandato)
86,5%
(Pesca sportiva - Bologna, 2 dicembre)
Ugo Matteoli (confermato, 4° mandato): 86,54%
Altro candidato: Marco Pisacane 11,74%.
86,5%
(Motonautica - Riccione, 15 dicembre)
Vincenzo Iaconanni (candidato unico, confermato, 4° mandato): 86,44%