Autore Topic: Troppe specialità?  (Letto 5392 volte)

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Offline gunny

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #10 il: Novembre 14, 2011, 12:41:13 pm »
...
Non comprendo però l'atteggiamento polemico di Gunny che accusa di "ortodossia" il MLAIC, di "penose" classifiche quelle con pochi tiratori, e dell'errore nell'attribuzione di meriti che (CNDA) società private non si meritano....

Per Aurelio: la gara a 50 metri di arma corta esiste da poco e si chiama Malson, si pratica con il Revolver sia Replica che Originale ed è una gara estrememente tecnica, ma purtroppo poco praticata... una di quelle che leggendo le classifiche sembra "penosa"...

Caro Ant,
Ti prego di non mettermi in bocca parole e/o espressioni non mie, come purtoppo già fatto nel recente passato, da qualche tuo consociato per screditarmi agli occhi di vs. consociati iscritti nella mia sezione.

Penso semplicemente che anche i numeri in assoluto siano importanti per rendere "riconoscibile" sul piano sportivo una disciplina di tiro, qualunque essa sia.

Poi se a me piace tirare di cerbottana, e fossi pure bravo, nulla mi impedirebbe di qualificare tale attività come sportiva, magari fondando pure un'ASD allo scopo...
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a brusa suta l' Susa

Offline kalo

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #11 il: Novembre 14, 2011, 16:04:45 pm »
..................
Poi se a me piace tirare di cerbottana, e fossi pure bravo, nulla mi impedirebbe di qualificare tale attività come sportiva, magari fondando pure un'ASD allo scopo...
Quoto!

Massimo rispetto per chi si diverte nel modo in cui crede di divertirsi (vedi corsa nei sacchi, tiro alla fune, ecc)......
Però, perchè non provate a farvi pubblicare da un giornale le classifiche......per dare visibilità ed informazione agli sportivi che possono essere interessati a quei risultati.
Credo non esista nessun giornale che possa sopportare e supportare un tale caos di denominazioni.

Offline Franz

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #12 il: Novembre 14, 2011, 22:58:20 pm »
Cari amici, le argomentazioni sono tutte valide e molte condivisibili, ma ribadisco il concetto che ognuno deve essere libero di provare o gareggiare con l'arma che più gli piace o che più gli si addice. E' vero che ci sono specialità poco praticate, come la pistola a miccia, ma è altrettanto vero che è una specialità internazionale (tra l'altro dalla specialità a miccia sono arrivate per l'Italia un argento mondiale in Portogallo 2010 con Marchetti e un argento europeo in Finlandia 2011 con Caruso) e quindi da sostenere e non da osteggiare. Per quanto riguarda lo spazio sulla stampa, specializzata e non, lo abbiamo sempre trovato quando si è trattato di pubblicare eventi importanti. Altrimenti ci consoliamo con la nostra rivista, siamo gente semplice e ci accontentiamo di poco, purchè non ci pestino i piedi. Per noi tiratori di basso livello l'importante è il puro divertimento, per i tiratori di vertice ci sono altri obiettivi da raggiungergere e l'impegno è decisamente diverso.

Offline pratesi

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #13 il: Novembre 15, 2011, 15:25:08 pm »
Personalmente non tiro di avancarica, ma tanto di cappello e tutta la mia riconoscenza e stima di sportivo a coloro che portano il nome dell'Italia all'Estero e che fanno risonare l'inno italiano (anche se metaforico).
Pratesi

Offline Franz

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #14 il: Novembre 15, 2011, 15:43:53 pm »
Personalmente non tiro di avancarica, ma tanto di cappello e tutta la mia riconoscenza e stima di sportivo a coloro che portano il nome dell'Italia all'Estero e che fanno risonare l'inno italiano (anche se metaforico).
Pratesi

A proposito di inno di Mameli, nel Campionato Europeo 2011 in Finlandia avevano concentrato tutte le premiazioni al sabato con la banda della scuola dell'esercito a suonare un accenno d'inno nazionale al vincitore, solo un accenno per via dei tempi. Solo l'inni di Mameli è stato suonato quasi per intero (tranne l'ouverture) con tanti stranieri a fare coro. La cosa ci ha riempito d'orgoglio!!!


Offline Ant

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #15 il: Novembre 16, 2011, 10:59:14 am »
Ciao Kalo, non vedo la necessità di farci pubblicare delle classifiche da periodici di settore, nè tantomeno quella di fare dell'Avancarica uno sport di massa, ci basta che vengano pubblicati i risultati di prestigio della ns. Rappresentativa Nazionale, che per fortuna non mancano mai, e che si parli ogni tanto anche di "polvere nera"....
Capisco i dubbi di coloro che leggono solo le classifiche delle gare Italiane, ma sono certo che se gli stessi avessero l'opportunità di partecipare ad un evento internazionale, dove competono diverse centinaia di tiratori, forse si farebbero un'opinione diversa e comprenderebbero meglio i motivi per cui, anche se in pochi, vale la pena di gareggiare anche in Italia nelle cosiddette "risibili" categorie minori con 2,3 o 5 concorrenti....


Offline Ant

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #16 il: Novembre 16, 2011, 11:58:39 am »
Citazione
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Non comprendo però l'atteggiamento polemico di Gunny che accusa di "ortodossia" il MLAIC, di "penose" classifiche quelle con pochi tiratori, e dell'errore nell'attribuzione di meriti che (CNDA) società private non si meritano....
Caro Ant,
Ti prego di non mettermi in bocca parole e/o espressioni non mie, come purtoppo già fatto nel recente passato, da qualche tuo consociato per screditarmi agli occhi di vs. consociati iscritti nella mia sezione.....
Ciao Gunny,
non ho nessun secondo intento nel mio intervento, e se leggo qualcosa che non condivido, replico dicendo la mia verità.
Dal tuo intervento ho dedotto un forte dissenso e disprezzo circa le decisioni e le scelte del MLAIC("il fatto che nel MLAIC ci sia ortodossia non vota a favore dello spirito sportivo, assomiglia più a una setta, a una lobby, che non a un organismo sportivo"), oltre ad un fastidio circa le rivendicazioni politiche di CNDA sul trentennale lavoro effettuato per lo sviluppo dell'Avancarica in Italia. ("A mio avviso è errato attribuire meriti e importanza, non dovuti, a organizzazioni private che rivendicano diritti sulle sorti di una disciplina di tiro con secoli di storia")
E io non condivido nessuna delle due affermazioni.....

Offline kalo

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #17 il: Novembre 16, 2011, 13:21:45 pm »
Ciao Kalo, non vedo la necessità di farci pubblicare delle classifiche da periodici di settore, nè tantomeno quella di fare dell'Avancarica uno sport di massa, ci basta che vengano pubblicati i risultati di prestigio della ns. Rappresentativa Nazionale, che per fortuna non mancano mai, e che si parli ogni tanto anche di "polvere nera"....
Capisco i dubbi di coloro che leggono solo le classifiche delle gare Italiane, ma sono certo che se gli stessi avessero l'opportunità di partecipare ad un evento internazionale, dove competono diverse centinaia di tiratori, forse si farebbero un'opinione diversa e comprenderebbero meglio i motivi per cui, anche se in pochi, vale la pena di gareggiare anche in Italia nelle cosiddette "risibili" categorie minori con 2,3 o 5 concorrenti....

Non è questione di leggere "solo" le classifiche delle gare italiane, è una questione di visibilità: se l'avancarica fosse più "visibile", probabilmente come conseguenza ci potrebbe essere una maggiore partecipazione alle gare italiane, con conseguente crescita anche di chi potrebbe poi andare a disputare gare internazionali.

E la visibilità la dai solo se c'è comunicazione, ed una comunicazione per essere incisiva, deve essere chiara, semplice, e non troppo articolata.

Il fatto poi che non si abbia interesse a trasformare l'avancarica in uno sport di massa (credo che anche il tiro olimpico in Italia non sia proprio uno sport di massa) ti costringe ancora di più nell'angolino dell' anonimato, dedicato solo a pochi intimi, quindi con poco interesse anche per l'informazione.

Offline Franz

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #18 il: Novembre 16, 2011, 13:58:26 pm »
quoto quasi completamente Kalo!
(come addetto stampa CNDA dovrei inorridire, ma la realtà purtroppo è questa)
 

Offline gunny

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #19 il: Novembre 16, 2011, 16:28:04 pm »
Citazione
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Non comprendo però l'atteggiamento polemico di Gunny che accusa di "ortodossia" il MLAIC, di "penose" classifiche quelle con pochi tiratori, e dell'errore nell'attribuzione di meriti che (CNDA) società private non si meritano....
Caro Ant,
Ti prego di non mettermi in bocca parole e/o espressioni non mie, come purtoppo già fatto nel recente passato, da qualche tuo consociato per screditarmi agli occhi di vs. consociati iscritti nella mia sezione.....
Ciao Gunny,
non ho nessun secondo intento nel mio intervento, e se leggo qualcosa che non condivido, replico dicendo la mia verità.
Dal tuo intervento ho dedotto un forte dissenso e disprezzo circa le decisioni e le scelte del MLAIC...

E io non condivido nessuna delle due affermazioni.....

caro Ant,
io esprimo il mio punto di vista, mutato dal 2008 a oggi nei confronti di CNDA, proprio per quanto accaduto essendone stato coinviolto in alcune vicende, direttamente o indirettamente.

Basta andare indietro nei post in questo forum, per capire che io non ce l'ho affatto per partito preso nè con con l'avancarica (intesa come disciplina) nè con CNDA, mentre sono a mia volta infastidito (ma è un eufemismo) con i modi con cui certe persone in ambito CNDA fanno o hanno fatto "politica".

Sei tu ad utilizzare sarcasticamente aggettivi come "penose", "risibili", "disprezzo", cercando di far credere che io intenda esiprimerli, e qui mi spiace ma compi un errore di valutazione nei miei confronti. Resto convinto di poter esprimere liberamente il mio pensiero, certamente diverso dal tuo. Punti di vista, nulla di assoluto.

Il mio disprezzo è rivolto semmai a chi è pronto a pugnalarti alla schiena, pur di raggiungere i propri obiettivi, attaccando su un falso piano morale "l'avversario" tacciandolo di scarsa etica sportiva oppure strumentalizzanto e decontestualizzandone le affermazioni.

Non condivido che si voglia considerare "importante" una specialità nella disciplina dell'avancarica dove a livello nazionale ci sono 3, 4 o 5 tiratori in tutto, ma rispetto profondamente quelle 3, 4 o 5 persone che forti della loro passione investono tempo e danaro per partecipare alle gare dove sono ovviamente protagonisti e solisti.

Non condivido che una associazione privata (nata e cresciuta nei TSN), che legittimamente porta avanti le proprie finalità, incluse le gare che prevedono specialità con 3,4 o 5 persone, cerchi di imporre i propri schemi alle sezioni TSN, facendosi scudo della propria affiliazione a MLAIC.

Non condivido l'arroganza e l'autoreferenzialità con cui alcuni dirigenti di UITS cercano di fare le scarpe a CNDA.

Auspico invece che anzichè continuare nel progetto di creare parrocchie, i tiratori, soprattutto quelli delle specialità non ISSF, si orientino a far fronte comune per far valere le proprie ragioni e i propri interessi in ambito UITS
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