Convengo con tutte le tesi fino ad ora esposte sulla non opportunità di una candidatura del dott. De Giusti, soprattutto per la posizione apicale che riveste.
Se si dimette contestualmente alla candidatura, uscendo immediatamente dall'ufficio in cui siede, forse potrebbe anche starci ma di fatto lascerebbe che si possa dare a dito a pensare che avrebbe il tempo tecnico per attrezzarsi adeguatamente per poter raggiungere capillarmente tutti i potenziali elettori, dotandosi di un vantaggio notevole rispetto ad eventuali altri competitori.
Se da un canto l'ing. Buscaglia ne ha fatto un dipinto positivo, io dal mio non posso fare altrettanto, pur rispettando la persona che ho conosciuto di persona fin dal suo insediamento a fine 2014, posso solo confermare che a differenza del suo predecessore, è stato strenuo difensore delle scelte operate dalla governance Obrist & c. e confermo che ha creduto fino all'ultimo che Obrist potesse farcela.
Questa convinzione nasce anche da quegli scritti ufficiali firmati da Obrist nei mesi di incertezza pre commissariamento, evidentemente elaborati da una mente ben più forbita e moderna con capacità interlocutoria lontana dallo stile teutonico... ricordate la disquisizione sulla "post verità" e il tentativo mal riuscito di far passare da sprovveduti ignoranti coloro che si permettevano di criticare e contestare l'operato della dirigenza federale???
Ecco se andate rileggere bene quegli scritti ora, alla luce dei fatti, chi ha raccontato bugie sapendo di farlo sono altri, non di certo chi criticava e metteva in discussione l'operato censurato dal Ministero della Difesa prima con il commissariamento e dal TAR del Lazio poi con il rigetto del ricorso del sig. Obrist.
Oltre che inopportuna la del dott. De Giusti, candidatura sarebbe un pericoloso segnale di continuità con il passato e da quel che si dice sono un "transito" per quelle che sarebbero le elezioni 2020...
Sinceramente, come già auspicato da altri utenti, preferirei che la nuova dirigenza fosse composta di gente che viene dalle sezioni con adeguata esperienza sui problemi reali e concreti, persone che abbiano provato sulla pelle il cosa significa tenere aperta e mandare avanti una sezione, soprattutto in assenza di contributi federali.
Se si vuole dare una svolta al modo di gestire la federazione rispetto a quanto avvenuto fino ad ora, non abbiamo bisogno di "politici" o "burocrati", ma di gente del fare!
Abbiamo sempre sostenuto che il commissariamento sarebbe potuto essere l'occasione per girare pagina... ora ci stiamo rendendo conto che forse la nostra fiducia è stata tradita, e che si sia solo cercato di creare un viatico alla restaurazione, inventando un clima di riappacificazione!!!
Forse l'idea che gran parte dei potenziali elettori abbiano l'anello al naso è propria di chi ci ha preso in giro fino ad ora, inoltre evidentemente siamo in una situazione analoga al canne rabbioso che non vuole mollare l'osso...