http://www.gunsweek.com/it/attualita/news/ha-vinto-lignoranzaElezioni UITS 2016 - Terrorizzati all’idea di dover affrontare un futuro d’innovazione, presidenti con la “p” minuscola questa mattina hanno votato contro il tiro a segno nazionale Italiano
La sala dell'Hotel Sheraton di Roma dove i presidenti tsn hanno votato contro il tsn
La sala dell'Hotel Sheraton di Roma dove i presidenti tsn hanno votato contro il tsn
Da oggi niente più lettere maiuscole per uits e tsn, qualcosa che spetta solo alle "Istituzioni" degne di essere definite tali.
Terrorizzati di fronte all’idea di dover rinnovare l'istituto del tiro a segno nazionale – qualcosa che evidentemente non sanno gestire, per assenza di competenza e capacità – i presidenti tsn si sono presi l’uovo e hanno ammazzato la gallina: ovvero gli appassionati di armi, i tiratori e lo sport del tiro vissuto in tutte le sue mille forme.
Letteralmente “acclamata” dai presidenti di sezione, l’uits ha nuovamente imposto il proprio volere, ottenendo l’85% delle preferenze, di fronte alle quali, qualcuno ha perfino paventato il sospetto di brogli: un'idea sciocca, perché in effetti, si è trattato di semplice stupidità.
Dopo il voto di oggi, i presidenti tsn hanno perso ogni diritto di lagnarsi per la situazione difficile in cui si trovano da anni: per rimanere in tema, hanno scelto l'arma, se la sono caricata da soli e si sono sparati da soli.
Con il risultato elettorale di oggi svanisce ogni speranza di promozione "moderna" degli sport del tiro in italia: come fatto fino ad oggi, si proseguirà nella speranza che migliaia di genitori vogliano "far provare il tiro a segno" ai loro figli di 10-15 anni, nella speranza così di poter rigenerare 1-2 campioni olimpici ogni 4 anni, rimediare medaglie grazie al loro impegno (non certo quello della federazione) e garantire ancora l'esistenza dell'uits dietro la facciata di protezione del CONI. Un dissanguamento economico che pesa esclusivamente sulle casse delle sezioni tsn, già ampiamente anemiche.
Qualunque altra disciplina di tiro non ISSF è stata semplicemente ignorata dalla logica di voto della giornata odierna.
Ernfried Obrist, al quale i presidenti tsn hanno assegnato il quarto mandato con l'85% delle preferenze
Ernfried Obrist, al quale i presidenti tsn hanno assegnato il quarto mandato con l'85% delle preferenze
Pierluigi Borgioni: i presidenti tsn non hanno ritenuto importante restituire forza e dignità al tiro a segno nazionale
Pierluigi Borgioni: i presidenti tsn non hanno ritenuto importante restituire forza e dignità al tiro a segno nazionale
Davanti alle sezioni del tsn si apre ora un radioso futuro sempre più fatto di aria compressa e calibro .22, ovvero, sempre meno soldi in cassa, anche perché gli appassionati disposti a pagare per andare a sparare si sposteranno sempre di più nei campi di tiro privati. Ma sinceramente, basta con le farneticazioni: per chi ama sparare, sarà meglio così.
Da questo momento, l'intera strategia uits e tsn si fonda esclusivamente sui soci obbligati e le relative certificazioni al maneggio armi, tenendo però presente che esiste la possibilità concreta che le certificazioni al maneggio per la licenza di caccia e del tiro a volo in generale possano passare direttamente nelle mani della FITAV, come annunciato dallo stesso Presidente Luciano Rossi pochi giorni fa in occasione della Coppa del Mondo svoltasi a Roma.
Ci aspettiamo quindi che con il programma federale per il quadrienio 2017-2020 (che al momento non esiste) riprenderanno da parte uits i tentativi di far proibire i campi di tiro privati: perché dopo l'esclusione di Pierluigi Borgioni, questo sarà l'unico modo che uits e tsn avranno per poter competere sul mercato e sopravvivere economicamente per qualche altro anno.
Un fallimento della ragione, che presenterà a tutte le sezioni tsn - e alla cultura del tiro in Italia - un conto da pagare molto salato.
Il TSN sta morendo per colpa dei Presidenti di sezione.
Ciaohttps://www.youtube.com/watch?v=qxtdZcJlFiM