io magari non riesco a farmi comprendere come vorrei, ma il senso di ciò che dicevo e che leggo spesso pensieri ancora imprigionati nei vecchi rancori. La definizione di "manipolo" evidenzia un atteggiamento rancoroso, piuttosto che un pensiero. Però non voglio fare nessuna polemica, anzi magari ce ne fossero di piattaforme aperte come Concentrica. Sulle prerogative dei Commissari, esse non possono prescindere dai termini statutari. Che piaccia o no, vecchio o nuovo, non possiamo prescindere dalla rappresentatività dell'Assemblea, se cade questo principio è finita. Poi discutiamo sul limite dei mandati, per la cui norma sono d'accordo (inserendo un minimo di norma transitoria), discutiamo su tutto ma manteniamo la rotta sui principi cardine. Vecchi o nuovi, opportunisti o vergini, tra pochi mesi definiremo il Consiglio dell'UITS, ed i nostri limiti non possono riversarsi su di una base inconsapevole ma che merita rispetto ed attenzione.
Caro Carmante,
sei stato chiarissimo, ma non cadiamo nelle contraddizioni in termini. Non è affatto questione di rancori personali, bensì di coerenza!!!
Troppo comodo fare gli offesi dietro le definizioni e pretendere che chi ha rivendicato l'applicazione delle regole e della giustizia in tempi non sospetti possa far finta di nulla... troppo comodo.
Forse la penseresti diversamente se anche tu fossi stato schernito e trattato peggio di un lebbroso appestato (con tutto il rispetto per chi soffre veramente, visti i tempi che corrono), e nessuno, ripeto nessuno, ti avesse mai nemmeno privatamente a quattr'occhi riconosciuto che forse trattarti così sia stato poco corretto o ingiusto.
L'assemblea avrà la sua rappresentatività quando sarà chiamata a esprimere una nuova guida politica, ma fin tanto che esiste un commissario "straordinario" temo (non ne ho la certezza, ma forse un tribunale può chiarire le idee a tutti), che per la gestione amministrativa, essendo tra l'altro in funzione l'organo di revisione (altrettanto straordinario e nominato dal MEF), non si possa che auspicare una "gentile concessione"; ma tanto l'assemblea ora come in passato non avrà mai le competenze e il tempo necessari per poter contestare quei numeri, avete sempre alzato la manina senza avanzare dubbio alcuno, e quando qualcuno ha osato votare contro il bilancio l'avete pure stigmatizzato e deriso; quindi a cosa vi serve un'assemblea con un bilancio consuntivo che tanto è già pubblico e quindi approvato dagli organi vigilanti???
Ma se la mettiamo sulla questione dei "principi" allora tu e tutti gli altri presidenti (i numeri come abbiamo visto sono relativi), ci dovete spiegare perché non avete mai proferito e continuate a non proferire parola quando i commissari nominati da UITS calpestano le assemblee sociali, forse secondo voi esistono due pesi e due misure? Si ha l'impressione che urliate solo quando vi fa comodo e solo perché vi traballa la sedia sotto il sedere, ma se riesci/riuscite a fornirmi diversi e adeguati argomenti sono aperto alla discussione.
Le norme transitorie chi dovrebbero tutelare? e soprattutto perché?
Lo statuto UITS, per quanto bisognoso di una profonda revisione (ma quando ve l'hanno imposto nel 2010, siete stati tutti zitti), è chiaro e ancora di più lo è la legge, tanto che il ricorso al TAR di Obrist è stato rigettato: gli organi UITS, e l'assemblea è il primo e più importante, prevedono al massimo un secondo mandato. Da chi è composta l'assemblea???
Orbene, possibile che si rivendica il rispetto dello statuto solo per taluni aspetti e se ne vogliano ignorare o interpretare alla bisogna altri quanto fa comodo?
Ripeto, occorre coerenza.
I principi cardine, di grazia, quali sarebbero?
Se vogliamo cominciare a mettere sul tavolo di discussione qualcosa per me sono: trasparenza, lealtà, rispetto delle regole (possibilmente condivise), gestione amministrativa oculata e alternanza nelle cariche direttive a qualunque livello.
Forse sono i vostri limiti che fino ad ora si sono riversati su una base "inconsapevole", molto probabilmente a causa delle vostre scelte politiche nel voler sostenere una strategia che si è rivelata fallimentare su tutti i fronti, tant'è vero che siamo commissariati.
Se la base è "inconsapevole" destinataria di questa situazione la responsabilità non è certo di chi ha preteso trasparenza prima di voi in tempi non sospetti, ma capisco che per ammettere di aver commesso gravi errori e assumersene la responsabilità facendo un passo indietro occorra un coraggio non comune, ma soprattutto onestà intellettuale.
Sia chiaro una volta per tutte, qui il rancore personale non c'entra un bel nulla e continuare a menarla su questo fronte non fa altro che dimostrare la chiara volontà di qualcuno (non di certo il sottoscritto) di farne uso strumentale.
Se mai verrà un giorno in cui la smetterete di fare le vittime, riconoscendo pubblicamente i vostri errori di valutazione, forse si potrà tornare a ragionare tutti insieme sul futuro, perché non possiamo lasciarci il passato alle spalle senza averlo adeguatamente metabolizzato, ma l'impressione è tutt'altra.
Purtroppo sono realista, e se si andrà a elezioni a breve, con i presupposti attuali, anziché voltare pagina piomberemo in men che non si dica nelle deplorevoli consuetudini del passato, perché chi nel 2016 ha fatto determinate scelte, le ripeterà tal quali anche nel 2021 (nell'errore la coerenza invece sembra una dote). Non ci credo ma mi auguro di poter essere smentito.