Il Capitolino è crucciato dai rimorsi...tanto quanto dovrebbe esserlo chi faceva presentare esposti ad una signora per non far svolgere le Finali dei Campionati, vittime ignare tanti giovani atleti!
Quando si diventa accecati persecutori di chi sostiene opinioni diverse, si è raggiunto il baratro dell'amor proprio!
Spero che chiunque "governerà" l'UITS in futuro non lasci spazio a tutto l'odio che ogni volta emerge nei tuoi "contributi"!
Io non ho rimorsi, per mia natura non sono un traditore!
Ho presentato esposti anche personalmente e non mi sono mai nascosto dietro qualcuno, solo che ad un certo punto mi sono stancato e mia moglie, indipendentemente dalla mia volontà, visto come sono stato trattato, si è sentita in dovere di continuare la mia battaglia di legalità ed è stata più che sufficiente per demolire il colosso dai piedi d'argilla, mi sembrava sparasse sulla CRI.
Ho scontato cinque anni di sospensione e se permetti di soldi appresso alla sezione ce n'ho rimesso non ho guadagnato per esempio, ribadisco solo a titolo di esempio, uno stipendio di 4.000,00 euro, per cui avevo altro a cui pensare.
Ma tu quando la liberi la sezione di Roma dici che lasci ma ancora sei lì?
Ho quasi il desiderio di tesserarmi presso la sezione di Roma come fece un ex consigliere federale e da quel momento diventasti afono.
I giovani atleti a cui ti riferisci, per sentito dire, erano costretti a tirare con l'acqua sulla canna delle proprie armi perchè pioveva dal cielo visto che la tua sezione faceva acqua da tutte le parti come un colabrodo in occasione dei Campionati Italiani.
Hai riparato il tetto?
Tiralo fuori l'esposto di mia moglie e fai vedere alla vetrina di concentrica a cosa si riferisce.
Sono ancora accecato persecutore, questo sicuramente, ma dei traditori che pensano solo al vil denaro vendendosi gli amici.
Chi governerà l'uits in futuro farà ciò che riterrà più opportuno, altrettanto farà il sottoscritto!
Tu confidi in loro, io in me stesso ed è questo che fa la differenza.
I miei contributi non esprimono "odio", essa è una parola che mal rappresenta e sottostima ciò che provo davvero a causa di quello che ho dovuto subire.
Ricordati che la mia missione non è ancora finita.