ho iniziato il topic con una domanda: stato di polizia???
i fatti e il loro epilogo, per fortuna mi danno torto e smentiscono i miei dubbi, almeno in questa occasione
Ho appreso oggi che al collega tiratore, il Prefetto ha revocato l'istanza di sequestro preventivo di armi e porto d'armi.
La memoria difensiva supportata da testimoni, oltre alla reputazione e condotta del malcapitato, sono state molto probabilmente sufficenti per far rientrare qualunque sospetto e soprattutto la supposizione di un probabile e ponteziale abuso delle armi legalmente e legittimamente possedute.
Molto probabilmente i funzionari preposti della Prefettura di concerto con quelli della Questura hanno adottato un atteggiamento equilibrato e oggettivo, meno male.
Ciò significa che molto probabilmente non c'era alcuna denuncia e che probabilmente si è trattato di un atto d'ufficio avviato, forse con troppa solerzia, dagli stessi carabinieri (purtroppo).
Voglio dare anche un'ulteriore chiave di lettura alla vicenda ovvero che un cittadino onesto, tiratore agonista, comunque assiduo frequentatore di un TSN (o campo di tiro riconosciuto) può essere considerato "affidabile" proprio perchè vive senza vergona, apertamente e resposabilmente la propria relazione con le armi!
Ci voglio credere, anche se un mese e mezzo passato con la spada di Damocle sulla testa non è certo piacevole per il nostro amico.
Ho abusato del condizionale, ma sono veramente molto contento che la vicenda si sia conclusa rapidamente senza vessazioni e con il lieto fine!