Gent.le ing. Buscaglia non ho alcun dubbio su quanto da Lei riportato, ma posso garantire che in altre occasioni il comportamento e le decisioni prese dalle stesse persone sono state l'esatto contrario. Se poi dovesse corrispondere al vero che il candidato presidente è l'attuale segretario allora lei stesso converrá che si è fatto un passo avanti e due indietro. Sarebbe per entrambi una caduta di stile, ma in pubblico. Quelle private le abbiamo purtroppo viste in tanti.
Capisco che si rischia di essere ripetitivi ma sarebbe semplicemente una candidatura inopportuna...
Un'altra chiave di lettura, potrebbe essere quella che un cambio governance verso una strada diversa da quella precedente potrebbe anche compromettere il rinnovo del contratto del dott. De Giusti, quindi se si candidasse e nell'ipotesi che riuscisse a raccogliere i voti necessari (cosa comunque non facile), potrebbe prolungare la sua presenza nell'ente per almeno un altro anno in attesa dell'esito elettorale del 2020.
Forse come capitato al sig. Buscaglia, anche qualche altro presidente di sezione potrebbe aver avuto un rapporto idilliaco con il dott. De Giusti... ma stando alle voci, pare che i più non ne abbiano gradito i toni e il modo di porsi. Poi è risaputo che molti presidenti votano "tappandosi il naso" e seguendo le Candele... pardon i consigli delle sirene che agitano le acque dipingendo scenari apocalittici nel caso che l'alternativa prenda il sopravvento sulla restaurazione.
Ma attenzione che all'orizzonte si staglia la figura di un condottiero che della restaurazione potrebbe fare un ricordo e cenere...
Ciò nonostante nessuno dei potenziali candidati presidenti, di qualunque fazione, avrà gioco facile nonostante le importanti sponsorizzazioni di menti grigie e canute, e di lingue biforcute! Si presume che sarà un vittoria di misura... pochi punti divideranno i contendenti e ottenere il 50%+1 al primo turno, appunto, non sarà facile...
Ma intanto, fino al 12 novembre non saranno noti i nomi, quindi le nostre chiacchiere, per ora, sono solo un bell'esercizio di retorica elettorale.