http://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/capo-vigile-vestito-ss/Il capo dei vigili si veste da SS e pubblica la foto su Fb, poi chiede scusa. Il sindaco: "Un atto gravissimo"
Non mancavano le “SS” sul colletto e il teschio sul berretto. La goliardata non è piaciuta al primo cittadino di Biassono (Monza e Brianza) che si è dissociato da quel comportamento.
Il capo dei vigili di Biassono con la divisa da SS
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di I.D.
Il comandante dei vigili urbani di Biassono, in provincia di Monza e Brianza, ha sfoderato un comportamento che ha subito fatto discutere e creato problemi all'amministrazione del suo paese. Ha infatti indossato una divisa particolare. Non quella d’ordinanza, quella delle SS di Hitleriana memoria, l’organizzazione paramilitare nazista. Quella da Schutz-Staffeln.
Giorgio Piacentini, questo il nome del comandante della polizia locale, è comparso in questa veste su Facebook. Nella fotografia pubblicata sul social network - come riporta il giornale locale Nuova Brianza - non mancavano le “SS” sul colletto e il teschio sul berretto. La cosa più grave è che – stando a quanto si legge su Il Giorno – a chi gliene chiedeva ragione avrebbe risposto che "Basterebbe una compagnia di questi per sistemare alcune cose". E, riferendosi alla divisa, avrebbe aggiunto: "Adesso la propongo al sindaco".
La divisa
Nei commenti su Fb Piacentini conferma che si tratta proprio della divisa paramilitare nazista, spiegando ai suoi interlocutori mediatici che è quella dello "Hauptscharfuhrer", ovvero il maresciallo maggiore, della "Freiwillige Division Wallonien", l’unità costituita su base volontaria nella Vallonia, in Belgio.
Un modo per fare dello spirito a buon prezzo? Sicuramente. Ma qualche battuta poteva risparmiarsela. A chi gli chiedeva se aveva intenzione di “mettere gente con le palle sotto quella divisa” pare abbia risposto: “Vedremo se sarà possibile”. Tanto che qualcuno gli avrebbe fatto seguito con una asserzione del tipo: "Spero che riesci a formare un bel gruppo da poter lavorare bene". Affermazioni che suonano pericolose, a seconda del significato che si vuol dare. Insomma, a trattare certi argomenti si scivola su sentieri pericolosi e si rischia di risvegliare mostri assopiti. Se non altro - pur non volendo dire certe cose - si rischia di essere equivocati.
Sicuramente si è trattato di una goliardata, ma su certe tristi cose del passato sarebbe meglio non scherzare nemmeno. Deve pensarla così il sindaco di Biassono Luciano Casiraghi, che ha scritto: "E' un atto gravissimo. Mi dissocio dalla foto e da qualsiasi tipo di commento. Non so proprio cosa gli sia venuto in mente". Lui ha dovuto rispondere – come riportano i giornali – alle telefonate dei media che gli chiedevano conto del comportamento del suo comandante della Polizia locale, e non deve essere stato un compito piacevole.
Le scuse di Piacentini
In serata sono arrivate comunque le scuse dell'interessato.
"Mi scuso se ho urtato la sensibilità di qualcuno, partecipo a rievocazioni storiche, non sono un nazista", ha dichiarato Piacentini. Il comandante, in servizio nel comune da 3 anni, ha spiegato di aver "postato ingenuamente l'immagine senza pensare a possibili conseguenze". "Pubblico spesso foto di rievocazioni storiche a cui partecipo con un gruppo di appassionati", ha detto. Il comando di Biassono, alle porte di Monza, era già finito nella bufera anni fa per una serie di foto e video di vigili in mutande che ballavano sui tavoli. E proprio ricordando quella vicenda, Piacentini ha scritto un post che ha contribuito ad alimentare le polemiche. "Ho risposto a un conoscente dicendo che stiamo lavorando per mettere su una squadra che rimetta a posto le cose - ammette - e come boutade, ho detto che avrei proposto la divisa al Sindaco, una battuta infelice".
8 gennaio 2017
"Mi scuso se ho urtato la sensibilità di qualcuno, partecipo a rievocazioni storiche, non sono un nazista".
Questa frase non mi è nuova