Signor Buscaglia ma che mi combina, sfugge alle mie domande o tenta invano e ingenuamente di “acchianari mura lisci” (salire sugli specchi) credendosi forse, in perfetta coerenza con la sua immodestia, un nuovo Spiderman?
Esordisce con l’invitarmi a leggere una precisa delibera della UITS, che reperita da me con enorme difficoltà per la mia scarsa attitudine all’uso del computer, mi crea poi confusione visto che il titolo che appare è: Delibera Commissario Straordinario n.35/19 - TSN L'Aquila - Contributo Campionato nazionale Universitario. Naturalmente non mi sono addentrato per saperne di più capendo che si trattava di argomento d’altro tipo.
Le avevo chiesto il significato del suo ricorrente “Scuola di Palermo” e non mi da alcuna risposta. L’avevo cortesemente invitata ad usare parole di più facile comprensione e lei mi risponde che usare un vocabolo “che più si attaglia alla necessità” secondo lei “permette una migliore comunicazione” …. “e una più diretta comprensione”. Mah, mi verrebbe spontaneo prendere in prestito la battuta storica del gruppo comico napoletano i Trettrè … a me me pare na …. , perché a leggere attentamente la motivazione da lei scritta, è fin troppo evidente che alla fine si contraddice da solo.
A proposito poi del fatto che lei giudichi improprio l’uso da me fatto della parola “mortificante” al riguardo del suo fin troppo evidente insuccesso alle recenti elezioni sezionali, mi pare invece che ben si attaglia a ciò e, contemporaneamente, risulti riconducibile a lei il detto “chi si contenta gode”, ma senza il bisogno di tirare in ballo presunti brogli elettorali che guarda un po’, come lei asserisce, non riguardano chi si presenta da solo agli elettori. Accetti quindi la sconfitta con umiltà e serenità senza mettere in dubbio l’onestà dei votanti e di chi ha gestito materialmente, prima durante e dopo, le elezioni in questione, cercando invece di capire meglio i veri motivi della sua pesante sconfitta.
D’altra parte, signor Buscaglia, lei alle sconfitte elettorali è già avvezzo visto che, da quello che pubblicamente emerge digitando in rete il suo nome e cognome, alle ultime elezioni comunali di Palermo del 2017 sui circa 293.000 votanti, al partito nella cui lista lei si era candidato come consigliere furono assegnati poco più di 4.000 voti, ed il suo modestissimo apporto risultò essere di soli 35 (trentacinque) voti!!!
Ogni commento a tal proposito mi pare del tutto superfluo visto che anche in questa citata precedente tornata elettorale bastano solo i numeri per capire che in qualsiasi tipo di competizione elettorale il motto, forse a lei caro, di Pierre de Coubertin “L’importante non è vincere ma partecipare” non si può applicare, perché per raggiungere risultati meno mortificanti può bastare più semplicemente essere credibili.
Mi pare invece opportuno spendere ancora due parole circa il titolo accademico da lei tanto esibito e che dichiara le serve per darsi e dare una “dovuta collocazione sociale” e quindi, presuntuosamente, lo applica anche in questo forum frequentato da amici che con modestia e passione hanno a cuore il tiro a segno, precisando poi di non volere umiliare chi il titolo non l’ha e scusandosi anticipatamente con me se mi sentissi eventualmente umiliato da questa mia eventuale carenza di titolo.
Allora (signor?) Buscaglia, umiliato da una persona come lei? Ma vuole scherzare? Sarebbe alla stessa stregua del sentirsi umiliati da un pappagallo che ripete le parole senza che abbiano una logica o un vero senso discorsivo, darei, da cogl…… che le assicuro non sono, troppa importanza ad una povera bestia che chiuso nella sua gabbia a volte può solo produrre pietosa ilarità anche se non parla.
Infine, sulla sua risposta riferita all’anonimato mi pare inutile, a differenza di lei, ritornarci sopra, anzi, per completezza, al mio cognome Akkura le fornisco anche il mio nome di battesimo Katythaliu.
Saluti.
Guardi, le rispondo perché le sue asserzioni certamente vanno correte.
Penso che non Le dispiacerà se le darò un nome di pura fantasia, tanto per figurare d'avere un colloquio con una persona e non con un anonimo nik.
La chiamerò
Claudio (assumo arbitrariamente che lei è un uomo!) in omaggio alla storia di Roma della quale ne sono appassionato (La gens Claudia fu un'importante famiglia romana...).
Posto ciò eccole alcune note interessanti.
Scuola di Palermo, ovvero quella che mi pregio d'avere creato ha delle linee di condotta ben definite, esse sono:
- è vietato impiegare l'anonimato, non nei forum (dove è valutazione personale), ma si rigetta il metodo delle lettere anonime e simili.
- i riscontri sono rigorosamente documentali. Nessuna asserzione deve esser priva di riscontro e di tracciabilità.
- la fiducia è sempre concessa ma solo nella misura in cui possa essere verificata, quindi niente difese ad oltranza di persone o posizioni varie.
- leggi, regolamenti e via di seguito prevalgono sempre. Essi vanno sempre applicati e ci si adopera per farlo.
- prevalendo leggi e regolamenti essi vanno studiati attentamente senza trascurarne i dettagli
- è vietato profferire parola se essa è preceduta da "secondo me", in campo amministrativo non è permesso.
- si pone sempre notevole attenzione ai "numeri" che vanno letti e capiti. In questo caso intendendo i rendiconto.
- ci si rapporta con gli altri con rispetto ed educazione.
- quanto prodotto dalla Scuola di Palermo deve avere una valenza generale, ovvero deve potere essere di riferimento anche per altri.
- altre minori regole ma sempre riconducibili a quelle sopra esposte.
Solo applicando un metodo rigoroso si può avere ragione di molte situazioni che spesso sono disordinate e non gestite adeguatamente.
Cordiali saluti.