Autore Topic: REGIONE SICILIA - TSN PALERMO  (Letto 67014 volte)

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Offline pierpu

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Re:REGIONE SICILIA - TSN PALERMO
« Risposta #180 il: Marzo 13, 2020, 19:24:54 pm »
1.   Continuo a dubitare che una norma di carattere regolamentare possa alterare ciò che viene stabilito dalla legge (sovraordinata gerarchicamente)
2.   Stando a quanto scritto sopra, il presidente che fa prendere la licenza da istruttore o direttore di tiro, a soci iscritti alla sezione da pochi anni, oppure mette in servizio un neo istruttore fresco di corso ma scevro di esperienza come lo qualifichiamo?

3.   Basta il "pezzo di carta" federale per scaricare un po' di responsabilità? E' a questo che serve il corso e l'inserimento nell'albo?

4.   Per esperienza personale ho visto negare la possibilità di fare il DT o l'istruttore a soci con adeguata anzianità ed esperienza, così come conosco soci volontari decisamente "esperti" che hanno declinato cortesemente l'invito a diventare DT o istruttore, perché ampiamente coscienti delle responsabilità derivanti, per poi averne visti altri con 1/2 anni di frequentazione raccogliere con grande facilità e spensieratezza l'incarico.

5.   Ecco che allora forse ci stiamo accapigliando per un non problema, perché in realtà il tutto alla fine rischia di essere solo un pro-forma... e allora a me vien da dire, almeno cerchiamo di rispettare l'art.31 per quello che è, e cerchiamo di stare nel semplice... ma a quanto pare l'ufficio complicazione affari semplici deve metterci lo zampino
1.   Una norma regolamentare non altera ma semmai completa quello che una norma di rango superiore le lascia normare, quando non in contrasto la seconda con la prima (è spesso la “prassi”: una legge determina i principi generali, delegando alle norme di rango inferiore l’attuazione specifica). Sono tutti principi che si richiamano al corso istruttori ist.li UITS.
2.   Occorre far parlare l’Ordinamento Istruttori Ist.li del 2013, artt 2 e 9: il presidente propone per il corso UITS colui che ritiene sufficientemente in grado di superarlo e, stante il sopravvenuto regime statutario del 2015, laddove il candidato lo superi, l’iscrizione in albo sarà titolo per l’ottenimento per la licenza comunale e della nomina a componente di DT/IT.
Poi l’esercizio effettivo delle mansioni, una volta ottenuta la licenza di legge, avverrà con l’abilitazione resa dallo stesso presidente (che attesterà, verificato il possesso dell’iscrizione in albo UITS ed il successivo possesso della licenza comunale, il possesso dei titoli abilitanti); successivamente ogni anno il presidente, attestando il permanere delle qualifiche (e qualità, verrebbe da dire) dell’istruttore lo mantiene in servizio, per quanto nelle sue potestà.
Quindi sostanzialmente l’iter di qualificazione e nomina (fondate sull'abilitazione ed attestazione)  sta alla prudente valutazione del presidente, circa le complessive qualità del candidato.
3.   Certo il "pezzo di carta", posto che impegna un po’ il candidato durante tutto il corso, indubbiamente dà un po’ di più rispetto a chi il corso non l’ha fatto, sebbene sia di qualificazione, attenzione, non di formazione, il che è ben diverso, poichè vuole verificare il livello del candidato, pur non mancando di fornire, nel contempo, ex novo tutta una serie di nozioni di didattica andragogica
4.   Dipende, come dicevo al p.to 2, al presidente “avere occhio” in chi segnala e pensa di nominare sia per il corso UITS che poi alle funzioni di DT/IT.
5.   Per mia esperienza (ho qualificato oltre 250 persone e ne ho bocciate anche qualcuna) il corso, farlo, male non fa e la gente, quando è al corso, suda, per non essere bocciata.

Istruttore 1° livello Istituzionale,  MASTER  e Formatore Istituzionale UITS.

Offline vincenzo

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Re:REGIONE SICILIA - TSN PALERMO
« Risposta #181 il: Marzo 13, 2020, 19:32:12 pm »
Se, come in effetti è, NON esistono le sezioni dell'unione di tiro a segno nazionale TUTTA la norma è, come direbbero i legulei, inutiliter data. Cioè, per dirla in altri termini, carta straccia.
Il che, vuol dire, come ulteriore passaggio logico-giuridico, che l'art. 31 della L. 110/75, per quello che qui interessa, non ha alcun valore.
Quindi, non c'è una norma che stabilisca chi e con quali criteri possa fregiarsi del titolo di istruttore.
E non solo a fini formali.
Se la norma è "sbagliata"  (visto che si rivolge a soggetti....inesistenti) NESSUNO può istruire alcuno nell'uso delle armi.
Se, invece, come credo che sia, la norma deve essere interpretata nel senso che ha un valore=significato, ecco che il ragionamento di Pierpu non si può scalfire.



Offline pierpu

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Re:REGIONE SICILIA - TSN PALERMO
« Risposta #182 il: Marzo 13, 2020, 19:34:26 pm »
[Qui occorre essere seri e non prenderci per i fondelli.

Possiamo citare tutto ciò che riteniamo opportuno ma l'importante è saper leggere.

Le sezioni dell' Unione di tiro a segno nazionale (acronimo UTSN) non esistono perché non esiste il soggetto UTSN.

L'UITS non è l'UTSN di cui all'articolo della 110/75 sotto riportato.[/i][/color]
Art. 31. Vigilanza sulle attività ditiro a segno

Ferme restando le disposizioni sul Tiro a segno nazionale contenute nel codice dell'ordinamento militare e nel testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, i direttori e gli istruttori delle sezioni dell'Unione di tiro a segno nazionale devono munirsi di apposita licenza del prefetto, da rilasciarsi previo accertamento della capacità tecnica e dei requisiti di cui al precedente articolo 9.

La capacità tecnica e' presunta nei confronti di coloro che esercitano la propria attività in seno alle sezioni del tiroa segno all'entrata in vigore della presente legge. 

I presidenti delle sezioni di tiro a segno sono obbligati a tenere costantemente aggiornati:

a) l'elenco degli iscritti con le relative generalità;

b) l'inventario delle armi in dotazione con la relativadescrizione per numero di matricola, tipo, calibro, fabbricae nazionalità, con richiamo ai titoli che ne legittimano la provenienza, ai fini di cui all'ultimo comma dell'articolo38 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza 18giugno 1931, n. 773;

c) il registro di carico e scarico per le munizioni, conl'indicazione dei nominativi degli utilizzatori;

d) un registro sulle frequenze in cui devono giornalmenteannotarsi le generalità di coloro che si esercitano al tiro,con l'indicazione delle armi da ciascuno impiegate nonchédegli orari di inizio e di conclusione delle singoleesercitazioni.

Gli atti di cui al precedente comma devono essere esibiti adogni richiesta degli ufficiali o agenti di pubblicasicurezza, i quali vi appongono la data e la firma ogniqualvolta procedono al loro esame.

I presidenti delle sezioni di tiro a segno sono responsabilidell'osservanza delle disposizioni del primo commadell'articolo 20 della presente legge.

La vidimazione della carta di riconoscimento previstadall'articolo 76 del regio decreto 6 maggio 1940, n. 635, e'attribuita all'autorità provinciale di pubblica sicurezzache vi procede secondo le competenze stabilite dagliarticoli 42 e 44 del testo unico delle leggi di pubblicasicurezza, previo accertamento dei requisiti soggettiviprescritti per il rilascio delle licenze di porto d'armi.

Salvo che il fatto non costituisca più grave reato, iltrasgressore degli obblighi di cui al presente articolo epunito con l'arresto da tre mesi a due anni o con l'ammendada lire duecentomila a lire un milione.
lungi da me da voler prendere per i fondelli.
me ne torno a limitarmi a leggere.
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Offline gunny

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Re:REGIONE SICILIA - TSN PALERMO
« Risposta #183 il: Marzo 13, 2020, 19:56:52 pm »
Se, come in effetti è, NON esistono le sezioni dell'unione di tiro a segno nazionale TUTTA la norma è, come direbbero i legulei, inutiliter data. Cioè, per dirla in altri termini, carta straccia.
Il che, vuol dire, come ulteriore passaggio logico-giuridico, che l'art. 31 della L. 110/75, per quello che qui interessa, non ha alcun valore.
Quindi, non c'è una norma che stabilisca chi e con quali criteri possa fregiarsi del titolo di istruttore.
E non solo a fini formali.
Se la norma è "sbagliata"  (visto che si rivolge a soggetti....inesistenti) NESSUNO può istruire alcuno nell'uso delle armi.
Se, invece, come credo che sia, la norma deve essere interpretata nel senso che ha un valore=significato, ecco che il ragionamento di Pierpu non si può scalfire.

Nel 1975 esistevano, come esistono oggi, le Sezioni del Tiro a Segno Nazionale. Esisteva anche UITS ma all'epoca non era ente pubblico, solo federazione sportiva, quindi a che titolo potesse rientrare in quell'articolo di legge il legislatore ce lo dovrebbe spiegare, ma la vedo dura...

Purtroppo la tendenza a confondere il TSN con UITS è abbastanza diffusa anche presso tanti dirigenti sezionali, sopratutto quelli che ignorano la storia e le norme, ovviamente in viale Tiziano gongolano assai su questa definizione che di fatto è un "fake"!

Quindi è evidente che la parola "UNIONE", nella frase:"... sezioni dell'Unione del Tiro a segno Nazionale..." ovviamente è un refuso, c'è di troppo, probabilmente anche l'estensore è incappato nel confondere le mele con le pere, ma sicuramente ciò deve essere avvenuto in buona fede, perché anche volendo non esistono nemmeno le sezioni della UITS.

UITS all'epoca non aveva alcun titolo sull'istituzionale, solo con il riordino del 2010, nel suo statuto abbiamo imparato che si è messa in concorrenza diretta con le sezioni per il tramite "anche" delle stesse, acquisendo compiti e ruoli che non le sono mai appartenuti e non le appartengono ovvero la certificazione e l'addestramento, e qui la buona fede non c'è stata... anzi è stata ampiamente tradita la volontà dell'assemblea straordinaria del 2008.

Si è voluto far credere che la soppressione di UITS avrebbe lasciato le sezioni allo sbaraglio, ma così non sarebbe mai stato, tant'è che le sezioni con il DPR 90/2010 sono rimaste e con tanto di autonomia e NON sono state trasformate in sezioni della UITS, o in diramazioni periferiche della stessa, come piacerebbe a qualcuno.

Poi però lo statuto UITS del 2010 (che ad oggi non ha ancora un regolameneto di attuazione), e il pateracchio di statuto delle sezioni del 2015 hanno piazzato il coltello nelle scapole...

Ma alla fine la colpa di tutto ciò non è solo di UITS... bensì anche della stragrande maggioranza dei presidenti di sezione che non hanno mosso un dito per evitare che si facesse questo macello.

Ribadisco, ferme restando le responsabilità oggettive emerse, se le tesi della procura e della giustizia federale, che di fatto hanno avvallato senza riserva alcuna tutte le eccezioni sollevate dal commissario gen. Troia, adoperate per radiare il sig. Galante e sospendere il resto del CD del TSN di Palermo sono da considerarsi pienamente e totalmente valide, allora occorre commissariare tutte le sezioni, tutte!!! E sanzionarne adeguatamente i dirigenti perché chi per un verso chi per l'altro forse non ce n'è nemmeno una in regola al 100%.

Continuo a non concordare con alcune tesi, ma volendo passare in torto marcio, mi piacerebbe almeno riscontrare un po' di coerenza da parte dell'ente vigilante.
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Offline VENDETTA

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Re:REGIONE SICILIA - TSN PALERMO
« Risposta #184 il: Marzo 13, 2020, 21:49:59 pm »
Se, come in effetti è, NON esistono le sezioni dell'unione di tiro a segno nazionale TUTTA la norma è, come direbbero i legulei, inutiliter data. Cioè, per dirla in altri termini, carta straccia.
Il che, vuol dire, come ulteriore passaggio logico-giuridico, che l'art. 31 della L. 110/75, per quello che qui interessa, non ha alcun valore.
Quindi, non c'è una norma che stabilisca chi e con quali criteri possa fregiarsi del titolo di istruttore.
E non solo a fini formali.
Se la norma è "sbagliata"  (visto che si rivolge a soggetti....inesistenti) NESSUNO può istruire alcuno nell'uso delle armi.
Se, invece, come credo che sia, la norma deve essere interpretata nel senso che ha un valore=significato, ecco che il ragionamento di Pierpu non si può scalfire.

Sig. Vincenzo riferisca al sig. Troia che lo aspettiamo non appena avrà risolto i problemi di collegamento!

La norma non va interpetrata ne dal sottoscritto ne da lei ne dall'uits ma va solo applicata nel rispetto della stessa e solo un giudice può

eventualmente disapplicarla.

La norma vale e come se vale tant'è che come in tutti i paradossi nei rapporti tra UITS e Sezioni del TSN l'ente del piffero ha sempre

necessità di mettere il cappio al collo delle sezioni tramite i vecchi Presidenti che alzano  supinamente la manina con statuti imposti,

circolari non impugnate etc., a fronte dei contributi o delle medagliette, ma la gerarchia delle fonti che ci riporta alle norme primarie e ci

fa ricordare che solo abusi sono stati perpetrati nell'ultimo decennio in danno alle sezioni.

Solo per un fatto di giustizia e storia riflettiamo su questo e finiamo d'interpretare le norme come facevano con pareri pro veritate i

nostri consulenti ben pagati per rendere leciti gli scippi dell'UITS nei confronti delle sezioni TSN.

La legge è quella che si legge, se sbagliata, fatela cambiare visto che l'uits è così potente ma interpretarla a proprio piacimento non è

corretto anche se si fosse trattato di Totò Riina.

Per quanto riguarda lo scalfire il ragionamento dell'avvocato PU, è presto fatto, per l'abilitazione ci si rivolge alla commissione provinciale

armi ed esplosivi e l'uits può andare in pensione come ente inutile com'è giusto che avvenga visto che per galleggiare crea luoghi

comuni e mantra che somarescamente sono supportati da improbabili voli pindarici e tesi giuridiche del cavolo cappuccio.


« Ultima modifica: Marzo 13, 2020, 22:17:36 pm da VENDETTA »

Offline vincenzo

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Re:REGIONE SICILIA - TSN PALERMO
« Risposta #185 il: Marzo 13, 2020, 23:11:18 pm »
Egregio sig. @vendetta,
faccio finta di ignorare l'ironia (ma ironia de che?) sugli appellativi (sig??, ma nei Forum non ci si dà del "TU"?) e sulle difficoltà che può avere il Gen. Troia a registrarsi nel Forum e rispondo brevemente.
Che Lei ci creda o no, io non ho alcuna simpatia nè interesse verso l'UITS che è una struttura che manco conosco ed a "pelle" non mi ispira per niente.

A me piace sparacchiare la domenica; frequento qualche sezione di TSN e, saltuariamente, qualche campo di tiro privato.
Non ho velleità di gare, incarichi, poltrone,  coccarde, riconoscimenti autocelebrativi, scappellamenti & baciamani.
Leggendo qua e là, soprattutto in questo Forum, (anche se ne frequento atri sempre  oplofili) ho tratto l'impressione che qui scrivano diversi addetti ai lavori  decisamente più addentro di me nella materia.
Io, da semplice fruitore delle linee di tiro, al di là di quelle che possono essere le mie conoscenze giuridiche,  ho tratto l'impressione che vi sia un gioco perverso e non sempre corretto che le sezioni (meglio: alcuni di quelli che le rappresentano) mantengono con l'(inutile -??-) UITS.
Ho impressione, ma potrei sbagliarmi perchè, come detto non conosco le logiche che regolano i rapporti, che in alcuni casi, per alcuni soggetti l'UITS sia come una coperta.
Anzi, per dirla in maniere più colorita, come la pelle dei genitali.
L'UITS, all'occorrenza  serve come mantello per dare maggiore "peso" e "autorevolezza" alle attività delle sezioni TSN.
Ma, all'occorrenza, si tirano fuori le unghie ed i denti per ribadire la natura di associazione sportiva di diritto privato (in altre parole: bottega personal familiare) e mantenere le distanze ed i controlli e tenersi i privilegi.
A mio modo di vedere è comodo operare nel mondo del tiro (istituzionale, professionale, ludico, sportivo, di bottaroli della domenica, di idioti che si sentono cuck norris, e così via) indossando il cappello di "emanazione" di Ente pubblico. (E, quindi, tento per fare un esempio, avendo la possibilità di cedere le munizioni, rilasciare attestati, incassare i soldi PUBBLICI dei VV.UU  e perchè no, fruire di aiutini da Roma sotto forma di prestiti, elargizioni etcc).
Senza contare che, ad esempio, in molti casi,  le sezioni TSN fruiscono a titolo gratuito di terreni demaniali.
Quello che non mi convince, sig. @vendetta, è il fatto che i vari campi di tiro o le cave rabberciate dove i suddetti tiratori si recano la domenica offrono, più o meno, gli stessi servizi delle sezioni TSN non avendo tuttavia, la possibilità di cedere le munizioni, rilasciare attestati, incassare dai Comuni, fruire di terreni del demanio dello Stato, etcc.
A me sembra che le sezioni TSN operino, sotto tale profilo, in regime di illecita concorrenza.
Insomma: le sezioni TSN, non devono pagare alcun dazio per i privilegi di cui, indubbiamente, si avvantaggiano?
Volete l'assoluta libertà ed indipendenza da Roma ladrona?
Bene!! rinunciate a TUTTI i benefit che da Roma e dalla coperta che essa rappresenta traete.
A me, sinceramente, certe prese di posizione, mi ricordano quelle del figlio di famiglia "bamboccione" che a 40 anni, non lavora, vive a casa dei genitori, alloggiatto e mantenuto, e pretende, pure, di stabilire il menu quotidiano.
E guai se il padrone di casa, il giovedi, vuole gli gnocchi.
Lui, il venerdì, vuole gli spaghi!!

 
       

Offline Paolo Buscaglia

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Re:REGIONE SICILIA - TSN PALERMO
« Risposta #186 il: Marzo 14, 2020, 01:17:34 am »
Interessante dibattito. Sarebbe però opportuno che si procedesse ad inviare di persona ed a firmare le proprie dichiarazioni con i nomi reali, per ovvie ragioni d'opportunità. Non si rileva infatti ragione alcuna per non farlo.
Saluti
Ing. Paolo Buscaglia
Email: Paolo.Buscaglia@gmail.com
« Ultima modifica: Marzo 14, 2020, 01:20:19 am da Paolo Buscaglia »
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Offline gunny

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Re:REGIONE SICILIA - TSN PALERMO
« Risposta #187 il: Marzo 14, 2020, 13:01:21 pm »
Interessante dibattito. Sarebbe però opportuno che si procedesse ad inviare di persona ed a firmare le proprie dichiarazioni con i nomi reali, per ovvie ragioni d'opportunità. Non si rileva infatti ragione alcuna per non farlo.
Saluti
Ing. Paolo Buscaglia
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Offline gunny

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Re:REGIONE SICILIA - TSN PALERMO
« Risposta #188 il: Marzo 14, 2020, 14:33:27 pm »
Egregio sig. @vendetta,
faccio finta di ignorare l'ironia (ma ironia de che?) sugli appellativi (sig??, ma nei Forum non ci si dà del "TU"?) e sulle difficoltà che può avere il Gen. Troia a registrarsi nel Forum e rispondo brevemente.
Che Lei ci creda o no, io non ho alcuna simpatia nè interesse verso l'UITS che è una struttura che manco conosco ed a "pelle" non mi ispira per niente.

A me piace sparacchiare la domenica; frequento qualche sezione di TSN e, saltuariamente, qualche campo di tiro privato.
Non ho velleità di gare, incarichi, poltrone,  coccarde, riconoscimenti autocelebrativi, scappellamenti & baciamani.
Leggendo qua e là, soprattutto in questo Forum, (anche se ne frequento atri sempre  oplofili) ho tratto l'impressione che qui scrivano diversi addetti ai lavori  decisamente più addentro di me nella materia.
Io, da semplice fruitore delle linee di tiro, al di là di quelle che possono essere le mie conoscenze giuridiche,  ho tratto l'impressione che vi sia un gioco perverso e non sempre corretto che le sezioni (meglio: alcuni di quelli che le rappresentano) mantengono con l'(inutile -??-) UITS.
Ho impressione, ma potrei sbagliarmi perchè, come detto non conosco le logiche che regolano i rapporti, che in alcuni casi, per alcuni soggetti l'UITS sia come una coperta.
Anzi, per dirla in maniere più colorita, come la pelle dei genitali.
L'UITS, all'occorrenza  serve come mantello per dare maggiore "peso" e "autorevolezza" alle attività delle sezioni TSN.
Ma, all'occorrenza, si tirano fuori le unghie ed i denti per ribadire la natura di associazione sportiva di diritto privato (in altre parole: bottega personal familiare) e mantenere le distanze ed i controlli e tenersi i privilegi.
A mio modo di vedere è comodo operare nel mondo del tiro (istituzionale, professionale, ludico, sportivo, di bottaroli della domenica, di idioti che si sentono cuck norris, e così via) indossando il cappello di "emanazione" di Ente pubblico. (E, quindi, tento per fare un esempio, avendo la possibilità di cedere le munizioni, rilasciare attestati, incassare i soldi PUBBLICI dei VV.UU  e perchè no, fruire di aiutini da Roma sotto forma di prestiti, elargizioni etcc).
Senza contare che, ad esempio, in molti casi,  le sezioni TSN fruiscono a titolo gratuito di terreni demaniali.
Quello che non mi convince, sig. @vendetta, è il fatto che i vari campi di tiro o le cave rabberciate dove i suddetti tiratori si recano la domenica offrono, più o meno, gli stessi servizi delle sezioni TSN non avendo tuttavia, la possibilità di cedere le munizioni, rilasciare attestati, incassare dai Comuni, fruire di terreni del demanio dello Stato, etcc.
A me sembra che le sezioni TSN operino, sotto tale profilo, in regime di illecita concorrenza.
Insomma: le sezioni TSN, non devono pagare alcun dazio per i privilegi di cui, indubbiamente, si avvantaggiano?
Volete l'assoluta libertà ed indipendenza da Roma ladrona?
Bene!! rinunciate a TUTTI i benefit che da Roma e dalla coperta che essa rappresenta traete.
A me, sinceramente, certe prese di posizione, mi ricordano quelle del figlio di famiglia "bamboccione" che a 40 anni, non lavora, vive a casa dei genitori, alloggiatto e mantenuto, e pretende, pure, di stabilire il menu quotidiano.
E guai se il padrone di casa, il giovedi, vuole gli gnocchi.
Lui, il venerdì, vuole gli spaghi!!

gentile Vincenzo,
Il concetto di autonomia delle sezioni e vigilanza e coordinamento di UITS, più volte espresso sulle pagine di questo forum e anche per il tramite del comitato "Alternativa" in occasione delle inutili elezioni del 2016, non è affatto quello da te citato ed estremizzato.

per coerenza di argomento completo il mio commento qui:
http://www.concentrica-online.it/smf2/index.php?topic=3502.msg30006#msg30006
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Offline vincenzo

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Re:REGIONE SICILIA - TSN PALERMO
« Risposta #189 il: Marzo 14, 2020, 18:06:39 pm »
Ti ringrazio.
Sei stato chiarissimo.
Sono certo che la Sezione da te gestita si ispira ed applica i principi che hai tratteggiato.
In larghissima parte diversi da quelli applicati nella sezione che ho frequentato io.
La diversità di opinioni nasce, con ogni probabilità, anche  dalle ben diverse esperienze maturate negli anni.
Ho impressione che avrei potuto essere più fortunato.
Pazienza, nella ruota della vita pensiamo sempre che qualcosa sarebbe potuta andare meglio.
E perchè no; anche peggio.
Del resto, a questo mondo,  non siamo tutti uguali; non lo sono neppure le sezioni TSN.

Per concludere, e per riderci un po' su in questo periodo in cui ci sono cose ben più gravi della praticabilità degli hobby, a proposito della diversità dei comportamenti, mi viene in mente una citazione del grande Enrico Cuccia, allorchè gli chiesero un giudizio su un altro banchiere: "non abbiamo litigato; il fatto è che non apparteniamo tutti allo stesso giardino zoologico."   
Grazie ancora. V.
« Ultima modifica: Marzo 14, 2020, 18:07:56 pm da vincenzo »