se i militari si incazzano... son guai... e saranno guai seri per le sezioni (come al solito...
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il "mitico" accordo interistituzionale sbandierato come la conquista del monte Everest... ha tutte le carte in regola per diventare un nuovo ed ulteriore capestro per le sezioni TSN
Intanto iniziamo col dire che il Ministero della Difesa è una cosa, l'Esercito, seppur posto alle dipendenze dello stesso, un'altra...
Come abbiamo potuto appurare l'accordo non dice proprio nulla di nuovo rispetto a quanto hanno eccepito i giudici del TAR del Lazio, ma di fatto riposiziona compiti e responsabilità del Comando Reparto Intrastrutture dell'Esercito riguardo il rilascio delle agibilità nei poligoni del demanio difesa affidati e gestiti alle sezioni TSN (e non a UITS) per legge.
Quali i riflessi pratici e cosa realmente sta accadendo in forza di quell'accordo e ancor prima della sentenza del TAR?
Accade che le commissioni regionali dei comando infrastrutture nord, centro e sud, stanno visitando tutti i poligoni affidati alle sezioni.
Le visite ispettive non si limitano a verificare ciò che UITS ha impropriamente e illegittimamente fatto dal 2011 fino a pochi mesi fa (vedasi sentenza del TAR), ma verificano TUTTO anche le loro stesse agibilità in corso di 2a e 3a categoria.
A detta loro tutto deve essere conforme, se non meglio eseguito, alla direttiva DT-P2
Cosa succede se vengono rilevate difformità?
Ebbene alla sezione vengono comunicate le carenze e i lavori minimi per potersi adeguare, nel caso gli interventi siano strutturali occorre presentare un progetto e relativa relazione, i lavori possono aver luogo dopo l'approvazione del progetto al termine dei quali una seconda ispezione verifica lo stato di fatto, rilasciando o meno l'agibilità.
Resta inteso che fin tanto che non viene rilasciata l'agibilità negli stand NON si può sparare.Fin qui nulla di nuovo... nella forma e nella sostanza, DT-P2 era prima, DT-P2 resta ora... ma con una variante: una commissione di esperti balistici (nessuno formato da UITS) di tecnici ed ingegneri dell'Esercito, ha elaborato un documento con le deroghe per impianti sportivi.
Questa è una buona notizia, possiamo dire era ora!!! Ma, purtroppo anche qui non è oro tutto quel che luccica.
Questa variante di fatto crea l'
agibilità di 1a categoria per soli fini sportivi e gli impianti che verranno omologati con tale qualifica
potranno essere utilizzati SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per la pratica sportiva da parte di soci esperti di provata e indubbia capacità tecnica, NESSUNA attività istituzionale può essere condotta nemmeno col calibro 22, quindi no a esami pratici CIMA, no ad addestramento obbligati.
In rete sta circolando una bozza di tale documento, le linee di principio sono già operative, ma nel documento finale che verrà reso pubblico a breve ci è stato anticipato che ci saranno alcune modifiche, purtroppo non sappiamo ancora quali, quindi se peggiorative o migliorative (speriamo la prima...).
Questa deroga, oltre al controllo a tappeto delle commissioni regionali, avrà di riflesso altri due effetti non di poco conto:
1) gli impianti non agibili verranno "sigillati" con comunicazione a prefettura e procura della repubblica
2) le commissioni dopo le attività di ispezione preventiva (quelle tutt'ora in corso) una volta rilasciate e/o negate le agibilità eseguirà controlli a sorpresa per verificare il rispetto delle norme.
Come affermato in mia presenza durante una delle ispezioni sopra menzionate, dall'ufficiale comandante della commissione, questo "giro di vite" si è necessario e
tutto non sarà più come prima: TOLLERANZA ZERO! Se prima si chiudeva un'occhio o tutti e due, d'ora in poi il comando centrale non ammetterà più scuse.
Poi, come purtroppo già sappiamo, ogni commissione agirà con più o meno elasticità, ma ora per richiesta del comando centrale è pretesa più uniformità.
E' prevista TOLLERANZA ZERO anche su tutte quelle "aree di tiro" che non centrano nulla con i poligoni chiusi a cielo aperto e quelli in galleria... regolamentati dalle direttive emanate, ognuno tragga le proprie conclusioni.
Fa piacere che per una volta ci sia il rispetto delle regole e che ciò valga per tutti, ma se tutto ciò è per "merito" dell'autoreferenzialità di UITS e dei suoi "padroni" i soci delle sezioni non hanno nulla di cui gioire, ma come dice il proverbio: "
chi è causa del suo mal pianga se stesso"
Chi ai vertici federali auspicava, non più tardi di anno fa alla cerimonia di consegna dei collari d'oro al salone del CONI a Roma, che a breve ci si sarebbe tolti dai "coglioni" i militari (affermazione udita con le mie orecchie), pare sia stato ampiamente e smentito... perché possiamo tranquillamente affermare che stando ai fatti sia accaduto il contrario: i militari si sono tolti dai "coglioni" UITS!!!
Ma facciamo molta attenzione!
Qualcuno dirà che tutto ciò è un ulteriore attacco al sistema TSN/UITS... ma qui chi sta perdendo terreno è solo UITS, la strategia politica e gestionale della dirigenza che da ormai 12 anni guida l'ente pubblico per l'ennesima volta segna un autogol... con tutto quello che accade pare che tra le finalità dell'ente ci sia la complicazione e cancellazione del tiro a segno altrimenti non ci si spiega proprio il perché di tutto ciò!
Ciò che sta accadendo è semplicemente il GIUSTO, ovvero si rispetta la legge dello stato italiano: le sezioni sono tali perché riconosciute dal TULPS e dalla 110/75 (e non per affiliazione a UITS), e per svolgere le loro funzioni istituzionali il TUOM (ordinanento militare) mette loro a disposizione GRATUITAMENTE i poligoni demaniali (anche del demanio civile), le sezioni sono allo scopo sottoposte alla vigilanza del Ministero delle Difesa.
Solo alla fine arriva UITS, con il suo riordino del 2011, ma
natura, finalità e compiti delle sezioni non sono mai stati oggetto di modifica o riordino, pertanto i "padroni di casa" (militari in gran parte e amministrazioni comunali/provinciali) hanno dalla parte la legge e solo loro decidono se gli impianto sono o meno agibili e vigilano affinché ne venga fatto buon uso.
UITS se vuole, nel limite di quanto riconosciuto per legge e ribadito nella sentenza del TAR, si occupa di sportivo, quindi in questo ambito può regolamentare e omologare i campi di gara (previa esistenza dell'agibilità).
Se ognuno facesse (o provasse a farlo) la sua parte nel migliore dei modi nessuno avrebbe nulla da eccepire... purtroppo la sete di potere per qualcuno, e l'ignoranza di qualcun'altro ci ha portati in questa non simpatica situazione.
Qualcuno diceva che volendo, si può far credere che Gesù è morto dal freddo ai piedi... ora però diamogli almeno il tempo di nascere!!!