Autore Topic: FANINI: intervista sul il bilancio UITS  (Letto 8074 volte)

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Offline gunny

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FANINI: intervista sul il bilancio UITS
« il: Maggio 04, 2012, 11:40:41 am »
tratta dal sito TIROPRATICO.COM l'intervista di Stefano Franceschetto ad Attilio Fanini, riguardo il recente passaggio assembleare del bilancio UITS 2011

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Massimo Vallini Direttore della prestigiosa rivista Armi e Tiro nel numero dello scorso mese scriveva : “se vuole un cambiamento ( Attilio Fanini - n.d.r. ) occorre che elabori un progetto sensato e organizzato per proporre un’alternativa credibile senza gesti eclatanti quanto inutili o discorsi retorici quando controproducenti “.

Io sono convinto che questa intervista di Fanini sul bilancio 2011 possa essere la proposta di quel progetto per una alternativa credibile che si auspicava Massimo Vallini e come penso si augurano i presidenti di sezione.

STEFANO FRANCESCHETTO

Chiediamo ad Attilio Fanini la sua opinione in merito al Bilancio 2011 presentato ed approvato dall’Assemblea dei Presidenti il 28 aprile 2012.


ATTILIO FANINI

Mi sembra opportuno dividere questo mio giudizio in due parti: un giudizio “tecnico” ed uno “politico”.

Occorre comunque che io faccia una premessa:

Non c’è stato molto tempo per controllare i documenti relativi al bilancio inviati dalla UITS ad una settimana dalla data prevista dall’assemblea, pertanto, l’analisi che ho potuto fare è stata sulla forma, purtroppo, senza i dovuti approfondimenti che tale momento statutario avrebbe meritato.

Spero che almeno i Consiglieri Federali abbiano verificato l’attendibilità dei dati, ma un dubbio ce l’ho, visto lo scambio epistolare che c’è stato tra il Presidente ed un Consigliere che ha lamentato anche in altra occasione la scarsa trasparenza.

Probabilmente la maggioranza dei Consiglieri Federali come i Presidenti di sezione TSN che hanno votato favorevolmente al bilancio hanno ricevuto tutti i chiarimenti del caso o i documenti necessari all’approfondimento, almeno lo voglio credere.

Al giorno d’oggi non è più concepibile esprimere un voto “turandosi il naso” di Montanelliana memoria.

Per onestà intellettuale, non avendo avuto personalmente la possibilità di studiarmi a fondo il bilancio e di approfondire con richiesta di documenti, stante l’esiguità del tempo concessomi, non me la sono sentita, come la stragrande maggioranza dei Presidenti, di partecipare e deliberare su qualcosa che non conosco.


STEFANO FRANCESCHETTO

Quindi il suo giudizio “tecnico”?


ATTILIO FANINI

Partendo da una analisi formale del bilancio premetto che l’UITS ha redatto 2 tipi di documenti di cui un “Rendiconto riepilogativo per obiettivi e funzioni (Bilancio degli enti), in pratica come quello per le sezioni, il secondo è un Conto economico e situazione patrimoniale probabilmente come federazione sportiva.


Emergono dalla lettura le seguenti discrepanze:


Il totale delle entrate del bilancio Ente è pari ad € 6.733.151,30 (pagina 3) mentre il totale del Bilancio Federazione risulterebbe pari ad € 6.428.123,00.

Il totale delle uscite del bilancio Ente è pari ad € 6.607.890,81 (pagina 7) mentre il totale del Bilancio Federazione risulterebbe pari ad € 6.194.903,00.

Nella relazione dei revisori (pag.2) e nella nota integrativa (pag. 9) risulta che nel Consiglio Direttivo del 13.04.2012 sono stati cancellati i residui attivi per € 40.243,55 e passivi per € 126.486,44. Tali valori non trovano riscontro nel bilancio federazione, infatti, i residui passivi ammontano ad € 93.978,00 mentre gli attivi ammontano ad € 9.318,00.

Nella nota integrativa (pagina 3) si afferma che l’Unione ha optato per il regime agevolato della L. 398/91. Tale regime però non potrebbe essere applicato se le entrate non Istituzionali (commerciali ) sono superiori ad € 250.000,00 €. In base a tale regime risulterebbero pagate le imposte e l’Iva (pag.11 nota integrativa), purtroppo le entrate dichiarate non sono state divise fra istituzionali e non , pertanto , l’applicazione del regime agevolato, a mio modesto parere , non è corretta.

"Aggiunge Fanini nella sua intervista": La non correttezza d’applicazione potrebbe portare a verifiche e contestazioni per evasione Iva e delle imposte sul reddito. Mi auguro di avere male interpretato ma mi riservo di approfondire.

La relazione del collegio sindacale dell’11 aprile 2012 tiene conto della delibera approvata dal C.D. di cancellazione dei residui che non è dato sapere se è stata approvata o meno e in ogni caso i valori economici esposti nel Bilancio federazione sono diversi come già detto in precedenza.

Nella relazione dei Revisori (pagina 4) i residui attivi al 31.12. 2011 sono pari a 5.546.769,00 mentre nel bilancio federazione sono pari a € 7.391.137,00 mentre i passivi (pag. 5) risulterebbero pari a € 3.891.049,00 a fronte dei € 5.719.557,00 del bilancio federazione.

L’unica cosa certa è che per l’anno in corso le uscite hanno superato le entrate.

Ragionevolmente, quindi, si può asserire che il bilancio dell’ente, per i documenti avuti a disposizione, non è attendibile perché ci sono dati discordanti fra il Bilancio Ente, il bilancio Federazione, la nota integrativa e la relazione dei Revisori tutti documenti riempiti da un pasticcio di numeri che non combaciano.

 

STEFANO FRANCESCHETTO

E quello “politico”?


ATTILIO FANINI

Personalmente ritengo uno scarso risultato politico il fatto che si convochi l’assemblea a deliberare su un rendiconto accompagnato da una relazione che riporta una dubbia sentenza del TAR che ci esclude dall’elenco ISTAT, ritengo siano solo problemi spostati in avanti per il futuro.

La relazione mette poi in chiara luce l’equivoca natura dell’UITS, assimilabile mitologicamente alle sirene, ai centauri o alle chimere.

Abbiamo investito anni in un lungo percorso conclusosi con l’Assemblea Nazionale che nel 2008 ha espresso la volontà di affermare in tutte le sedi la natura di “ Ente Pubblico “ dell’UITS ed oggi, invece, l’assemblea Nazionale ha deliberato su documenti posti al voto che confermano l’esatto contrario.

Secondo me "dice ancora Fanini" non è colpa dell’Assemblea ma di chi premeditatamente ha dato poco tempo per le valutazioni dei partecipanti nonostante l’importanza delle questioni trattate.

Stavolta non sono gli altri che ci vogliono male, ma chi governa il sistema sta facendo l’impossibile per esporci a critiche ed attacchi ed è necessario uscire dall’ambiguità in cui qualcuno ha intenzione di farci ripiombare per salvaguardare i diritti di casta.

Non posso giustificare un maggior esborso di ben 200.000 euro per l’organizzazione dei Campionati Europei di Brescia dovuto ad un “la Regione Lombardia me lo aveva promesso verbalmente, ma poi non ha mantenuto la parola” da parte del Funzionario Delegato all’evento.

So che in assemblea il Presidente ha fatto riferimento al proprio stipendio ed i dati da lui dichiarati non coincidono con quelli esposti nella sezione trasparenza del sito web o con la circolare 134 a firma del segretario generale del CONI che pone il limite ad € 31.700,00 annui per lo stipendio di un Presidente federale e che dovrebbero trovare specifico capitolo in bilancio, invece si perdono nei meandri dello stesso senza che, ad oggi, abbiamo la certezza di quale sia la verità.

Con il nuovo statuto, inoltre, lo stipendio dev’essere decretato con apposito provvedimento del Ministro dell’Economia e Finanze ma neppure questo è dato sapere se esiste il decreto che consente al Presidente di riscuotere lo stipendio.

A questo s’è aggiunto l’articolo apparso sull’Espresso sui bilanci federali di alcune Federazioni, ed anche per questo ho preso la decisione di non partecipare all’Assemblea: in effetti, un presidente invitato a Roma con dei costi a carico della Sezione o ci va con cognizione di causa oppure è meglio che la Sezione risparmi soldi.

Credo anzitutto che il bilancio dovrebbe essere la sintesi economica di atti deliberativi messi a disposizione di tutti i tesserati e dei cittadini sul sito web istituzionale, tanto più se si gestiscono soldi pubblici o si vuol affermare la prerogativa dell’essere ENTE DI DIRITTO PUBBLICO .

Una mia discesa in campo porterebbe ad un ineguagliabile stato di lealtà e correttezza nonché trasparenza, quella che necessariamente i Dirigenti Federali dovrebbero offrire ai Dirigenti Sezionali per poter affrontare serenamente e senza dubbio alcuno l’approvazione di un bilancio di svariati milioni di euro tra i quali anche soldi pubblici.

Come avvenuto in passato le assemblee con voto bulgaro sono state sempre frequentate per ricordare ai Dirigenti Federali di sollecitare la pratica, la questione da risolvere, la richiesta dell’arma da assegnare al provetto tiratore che inizia a fare risultati.

La logica della crescita è coinvolgere la base.

Quello che ci farà ulteriormente regredire, continuando di questo passo, è il sistema così strutturato, tendente alla stagnazione, ed i fatti sicuramente non dimostrano il contrario.

"Conclude Attilio", accontentare pochi garanti di approvazioni o rielezioni e non ascoltare la base, che forse la pensa diversamente, è una teoria sbagliata che non sta al passo con i tempi.

Il sistema da statico va riformato in dinamico con il coinvolgimento della base che dovrà partecipare alla vita sociale (istituzionale e sportiva) secondo i criteri di democraticità : questa è la mia visione per la maturanda decisione di scendere in campo.

Stefano Franceschetto
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a brusa suta l' Susa

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Re:FANINI: intervista sul il bilancio UITS
« Risposta #1 il: Maggio 04, 2012, 12:32:40 pm »
E' possibile sapere chi erano i presidenti presenti o è un segreto di stato ? Ai presidenti ai quali ho chiesto se c'erano stati, mi hanno risposto di no.
Pratesi

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Re:FANINI: intervista sul il bilancio UITS
« Risposta #2 il: Maggio 04, 2012, 13:01:12 pm »
E' possibile sapere chi erano i presidenti presenti o è un segreto di stato ? Ai presidenti ai quali ho chiesto se c'erano stati, mi hanno risposto di no.
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Forse fisicamente no ma può darsi che abbiano delegato.

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Re:FANINI: intervista sul il bilancio UITS
« Risposta #3 il: Maggio 04, 2012, 14:56:18 pm »
confermo... circa 90 presenti fisici, quante deleghe abbiano portato non è dato di sapere... forse qualche ben informato ci riserverà la gentilezza di indicarcelo

come già scritto in altro topic, al di là di questo bilancio, che comunque in seconda convocazione sarebbe passato anche con due sole sezioni presenti, i giochi elettorali sono aperti e molti presidenti di sezione probabilmente terranno i piedi in due scarpe fino all'ultimo momento prima dell'assemblea elettiva

I paletti che Fanini sta delineando sono molto chiari e impegnativi, imperniati sulla massima trasparenza di gestione, cosa fino ad ora mai vista.

Certamente questo atteggiamento non sarà ben visto da chi ha coltivato e continua a coltivare l'orticello che ovviamente preferisce stare dove c'è nebbia e fumo.

Fanini si rivolge ai presidenti di sezione facendo loro notare che sarebbe opportuno cambiare strategia cercando di assecondare la base.... ma la base purtroppo, sappiamo essere spesso ignorante e/o disinteressata del sistema, ed è per questo che fino ad ora hanno avuto vita facile gli "interessi particolari" o opportunistici.

Forse la vera chimera è che il sistema possa mutare in qualcosa di nuovo, però bisogna credere anche all'impossibile perché possa avverarsi...
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a brusa suta l' Susa

Offline VENDETTA

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Re:FANINI: intervista sul il bilancio UITS
« Risposta #4 il: Maggio 04, 2012, 16:45:48 pm »
confermo... circa 90 presenti fisici, quante deleghe abbiano portato non è dato di sapere... forse qualche ben informato ci riserverà la gentilezza di indicarcelo

Preciso che erano 90 giovani e forti (come i 300 della spigolatrice di Sapri) omnia comprensivi di

Presidenti, rappresentanti tecnici ed atleti + le deleghe.

Ad essere buoni, senza contare le deleghe, in effetti, le sezioni presenti non erano più di 60 (1/5 di quelle operanti

sul territorio).


I paletti che Fanini sta delineando sono molto chiari e impegnativi, imperniati sulla massima trasparenza di gestione, cosa fino ad ora mai vista.

La trasparenza è necessaria così finalmente scopriremo chi ha avuto l'uovo Kinder e chi ha preso il

barattolo di nutella in cui ha inzuppato le dita.


Certamente questo atteggiamento non sarà ben visto da chi ha coltivato e continua a coltivare l'orticello che ovviamente preferisce stare dove c'è nebbia e fumo.
Fanini si rivolge ai presidenti di sezione facendo loro notare che sarebbe opportuno cambiare strategia cercando di assecondare la base.... ma la base purtroppo, sappiamo essere spesso ignorante e/o disinteressata del sistema, ed è per questo che fino ad ora hanno avuto vita facile gli "interessi particolari" o opportunistici.

Non voglio minimamente credere che i Presidenti si sezione siano solo una masnada di agricoltori che

curano il proprio orticello e basta.

I Presidenti sono dei galantuomini che non hanno certamente timore della trasparenza che dovrebbero ricevere

dall'ente e dare ai soci delle sezioni.

Oggi non è più tempo di scherzare, la guardia di finanza metterà sempre più il naso nelle faccende dei furbi.
« Ultima modifica: Maggio 04, 2012, 16:46:52 pm da VENDETTA »

Offline diamante

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Re:FANINI: intervista sul il bilancio UITS
« Risposta #5 il: Maggio 04, 2012, 18:54:56 pm »
tratta dal sito TIROPRATICO.COM l'intervista di Stefano Franceschetto ad Attilio Fanini, riguardo il recente passaggio assembleare del bilancio UITS 2011

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Massimo Vallini Direttore della prestigiosa rivista Armi e Tiro nel numero dello scorso mese scriveva : “se vuole un cambiamento ( Attilio Fanini - n.d.r. ) occorre che elabori un progetto sensato e organizzato per proporre un’alternativa credibile senza gesti eclatanti quanto inutili o discorsi retorici quando controproducenti “.

Io sono convinto che questa intervista di Fanini sul bilancio 2011 possa essere la proposta di quel progetto per una alternativa credibile che si auspicava Massimo Vallini e come penso si augurano i presidenti di sezione.

STEFANO FRANCESCHETTO

Chiediamo ad Attilio Fanini la sua opinione in merito al Bilancio 2011 presentato ed approvato dall’Assemblea dei Presidenti il 28 aprile 2012.


ATTILIO FANINI

Mi sembra opportuno dividere questo mio giudizio in due parti: un giudizio “tecnico” ed uno “politico”.

Occorre comunque che io faccia una premessa:

Non c’è stato molto tempo per controllare i documenti relativi al bilancio inviati dalla UITS ad una settimana dalla data prevista dall’assemblea, pertanto, l’analisi che ho potuto fare è stata sulla forma, purtroppo, senza i dovuti approfondimenti che tale momento statutario avrebbe meritato.

Spero che almeno i Consiglieri Federali abbiano verificato l’attendibilità dei dati, ma un dubbio ce l’ho, visto lo scambio epistolare che c’è stato tra il Presidente ed un Consigliere che ha lamentato anche in altra occasione la scarsa trasparenza.

Probabilmente la maggioranza dei Consiglieri Federali come i Presidenti di sezione TSN che hanno votato favorevolmente al bilancio hanno ricevuto tutti i chiarimenti del caso o i documenti necessari all’approfondimento, almeno lo voglio credere.

Al giorno d’oggi non è più concepibile esprimere un voto “turandosi il naso” di Montanelliana memoria.

Per onestà intellettuale, non avendo avuto personalmente la possibilità di studiarmi a fondo il bilancio e di approfondire con richiesta di documenti, stante l’esiguità del tempo concessomi, non me la sono sentita, come la stragrande maggioranza dei Presidenti, di partecipare e deliberare su qualcosa che non conosco.


STEFANO FRANCESCHETTO

Quindi il suo giudizio “tecnico”?


ATTILIO FANINI

Partendo da una analisi formale del bilancio premetto che l’UITS ha redatto 2 tipi di documenti di cui un “Rendiconto riepilogativo per obiettivi e funzioni (Bilancio degli enti), in pratica come quello per le sezioni, il secondo è un Conto economico e situazione patrimoniale probabilmente come federazione sportiva.


Emergono dalla lettura le seguenti discrepanze:


Il totale delle entrate del bilancio Ente è pari ad € 6.733.151,30 (pagina 3) mentre il totale del Bilancio Federazione risulterebbe pari ad € 6.428.123,00.

Il totale delle uscite del bilancio Ente è pari ad € 6.607.890,81 (pagina 7) mentre il totale del Bilancio Federazione risulterebbe pari ad € 6.194.903,00.

Nella relazione dei revisori (pag.2) e nella nota integrativa (pag. 9) risulta che nel Consiglio Direttivo del 13.04.2012 sono stati cancellati i residui attivi per € 40.243,55 e passivi per € 126.486,44. Tali valori non trovano riscontro nel bilancio federazione, infatti, i residui passivi ammontano ad € 93.978,00 mentre gli attivi ammontano ad € 9.318,00.

Nella nota integrativa (pagina 3) si afferma che l’Unione ha optato per il regime agevolato della L. 398/91. Tale regime però non potrebbe essere applicato se le entrate non Istituzionali (commerciali ) sono superiori ad € 250.000,00 €. In base a tale regime risulterebbero pagate le imposte e l’Iva (pag.11 nota integrativa), purtroppo le entrate dichiarate non sono state divise fra istituzionali e non , pertanto , l’applicazione del regime agevolato, a mio modesto parere , non è corretta.

"Aggiunge Fanini nella sua intervista": La non correttezza d’applicazione potrebbe portare a verifiche e contestazioni per evasione Iva e delle imposte sul reddito. Mi auguro di avere male interpretato ma mi riservo di approfondire.

La relazione del collegio sindacale dell’11 aprile 2012 tiene conto della delibera approvata dal C.D. di cancellazione dei residui che non è dato sapere se è stata approvata o meno e in ogni caso i valori economici esposti nel Bilancio federazione sono diversi come già detto in precedenza.

Nella relazione dei Revisori (pagina 4) i residui attivi al 31.12. 2011 sono pari a 5.546.769,00 mentre nel bilancio federazione sono pari a € 7.391.137,00 mentre i passivi (pag. 5) risulterebbero pari a € 3.891.049,00 a fronte dei € 5.719.557,00 del bilancio federazione.

L’unica cosa certa è che per l’anno in corso le uscite hanno superato le entrate.

Ragionevolmente, quindi, si può asserire che il bilancio dell’ente, per i documenti avuti a disposizione, non è attendibile perché ci sono dati discordanti fra il Bilancio Ente, il bilancio Federazione, la nota integrativa e la relazione dei Revisori tutti documenti riempiti da un pasticcio di numeri che non combaciano.

 

STEFANO FRANCESCHETTO

E quello “politico”?


ATTILIO FANINI

Personalmente ritengo uno scarso risultato politico il fatto che si convochi l’assemblea a deliberare su un rendiconto accompagnato da una relazione che riporta una dubbia sentenza del TAR che ci esclude dall’elenco ISTAT, ritengo siano solo problemi spostati in avanti per il futuro.

La relazione mette poi in chiara luce l’equivoca natura dell’UITS, assimilabile mitologicamente alle sirene, ai centauri o alle chimere.

Abbiamo investito anni in un lungo percorso conclusosi con l’Assemblea Nazionale che nel 2008 ha espresso la volontà di affermare in tutte le sedi la natura di “ Ente Pubblico “ dell’UITS ed oggi, invece, l’assemblea Nazionale ha deliberato su documenti posti al voto che confermano l’esatto contrario.

Secondo me "dice ancora Fanini" non è colpa dell’Assemblea ma di chi premeditatamente ha dato poco tempo per le valutazioni dei partecipanti nonostante l’importanza delle questioni trattate.

Stavolta non sono gli altri che ci vogliono male, ma chi governa il sistema sta facendo l’impossibile per esporci a critiche ed attacchi ed è necessario uscire dall’ambiguità in cui qualcuno ha intenzione di farci ripiombare per salvaguardare i diritti di casta.

Non posso giustificare un maggior esborso di ben 200.000 euro per l’organizzazione dei Campionati Europei di Brescia dovuto ad un “la Regione Lombardia me lo aveva promesso verbalmente, ma poi non ha mantenuto la parola” da parte del Funzionario Delegato all’evento.

So che in assemblea il Presidente ha fatto riferimento al proprio stipendio ed i dati da lui dichiarati non coincidono con quelli esposti nella sezione trasparenza del sito web o con la circolare 134 a firma del segretario generale del CONI che pone il limite ad € 31.700,00 annui per lo stipendio di un Presidente federale e che dovrebbero trovare specifico capitolo in bilancio, invece si perdono nei meandri dello stesso senza che, ad oggi, abbiamo la certezza di quale sia la verità.

Con il nuovo statuto, inoltre, lo stipendio dev’essere decretato con apposito provvedimento del Ministro dell’Economia e Finanze ma neppure questo è dato sapere se esiste il decreto che consente al Presidente di riscuotere lo stipendio.

A questo s’è aggiunto l’articolo apparso sull’Espresso sui bilanci federali di alcune Federazioni, ed anche per questo ho preso la decisione di non partecipare all’Assemblea: in effetti, un presidente invitato a Roma con dei costi a carico della Sezione o ci va con cognizione di causa oppure è meglio che la Sezione risparmi soldi.

Credo anzitutto che il bilancio dovrebbe essere la sintesi economica di atti deliberativi messi a disposizione di tutti i tesserati e dei cittadini sul sito web istituzionale, tanto più se si gestiscono soldi pubblici o si vuol affermare la prerogativa dell’essere ENTE DI DIRITTO PUBBLICO .

Una mia discesa in campo porterebbe ad un ineguagliabile stato di lealtà e correttezza nonché trasparenza, quella che necessariamente i Dirigenti Federali dovrebbero offrire ai Dirigenti Sezionali per poter affrontare serenamente e senza dubbio alcuno l’approvazione di un bilancio di svariati milioni di euro tra i quali anche soldi pubblici.

Come avvenuto in passato le assemblee con voto bulgaro sono state sempre frequentate per ricordare ai Dirigenti Federali di sollecitare la pratica, la questione da risolvere, la richiesta dell’arma da assegnare al provetto tiratore che inizia a fare risultati.

La logica della crescita è coinvolgere la base.

Quello che ci farà ulteriormente regredire, continuando di questo passo, è il sistema così strutturato, tendente alla stagnazione, ed i fatti sicuramente non dimostrano il contrario.

"Conclude Attilio", accontentare pochi garanti di approvazioni o rielezioni e non ascoltare la base, che forse la pensa diversamente, è una teoria sbagliata che non sta al passo con i tempi.

Il sistema da statico va riformato in dinamico con il coinvolgimento della base che dovrà partecipare alla vita sociale (istituzionale e sportiva) secondo i criteri di democraticità : questa è la mia visione per la maturanda decisione di scendere in campo.

Stefano Franceschetto

Finalmente uno con gli attributi che dice pane al pane contrariamente a chi dice vino al vino e sbaglia i numeri.
Ciao
 

Offline VENDETTA

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Re:FANINI: intervista sul il bilancio UITS
« Risposta #6 il: Maggio 05, 2012, 06:58:01 am »
Intervista molto bella.

Dura nel giudizio complessivo ma garbata nei toni, ottimo bilanciamento tra giudizio tecnico e politico.

Un amico ha detto che è una legnata nei denti per Obrist & Co.

Un plauso va al fatto che Fanini ha preferito rilasciarla successivamente all'approvazione del bilancio.

Atto sensato per non dare spazio a critiche e lasciare ad ognuno nel proprio intimo la giusta scelta di voto.

Certo che una belle botta l'ha data anche ai suoi colleghi Presidenti, in sintesi, a me pare di aver compreso:

"I Presidenti, senza conoscerne i termini, si sono turati il naso per approvare il bilancio e sono garanti di un sistema

che tiene a galla la dirigenza a fronte di contributi, medaglie d'oro, d'argento e nomination a cavaliere."

La base dovrà fare il lavoro sporco del rinnovamento iniziando dalle sezioni a buttar fuori marciume e feccia che

coltivano il proprio ortcello e fanno stagnare il sistema.

Fanini promette lealtà, probità, trasparenza e possibilità di partecipazione per la base (tesserati UITS) alla vita

sociale dell'UITS.................. mi sembra un buon biglietto da visita.

La cosa strana, infatti, è che l'uits ha optato per la legge 398/91 ma non rispetta i principi di democraticità.

Sono i tesserati UITS che dovrebbero votare il bilancio e partecipare all'assemblea non solo i Presidenti i tecnnici e

gli atleti.

Altre federazioni, a giusta ragione, fanno partecipare tutti i loro tesserati alle assemblee (es. FISI-Federazione

Italiana Sport invernali).
« Ultima modifica: Maggio 05, 2012, 07:14:07 am da VENDETTA »

Offline diamante

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Re:FANINI: intervista sul il bilancio UITS
« Risposta #7 il: Maggio 05, 2012, 19:19:32 pm »
http://www.federdanza.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1595&Itemid=83

Fanini ha ragione, il Presidente federale riguardo lo stipendio non la conta giusta.
La circolare 134 dice che al massimo può esigere € 31.200,00 annuali.
Ciao

Offline elnegher

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Re:FANINI: intervista sul il bilancio UITS
« Risposta #8 il: Maggio 05, 2012, 23:19:30 pm »
Sapete cosa piglia la Merkel ( pres della Germania ) ? € 90.000,00 meno dell'ambasciatore Italiano a berlino 210.000€. Dobbiamo imparare da Confucio .....sediamoci !

Offline Alex

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Re:FANINI: intervista sul il bilancio UITS
« Risposta #9 il: Maggio 05, 2012, 23:57:35 pm »
Sono i tesserati UITS che dovrebbero votare il bilancio e partecipare all'assemblea non solo i Presidenti i tecnnici e gli atleti.

Scusa vendetta, nel tuo comune il bilancio chi lo vota, gli elettori o gli eletti nel consiglio comunale?
Gli iscritti all'UITS sono rappresentati dai presidenti.
Se mai dovrebbero essere i soci delle sezioni a interessarsi del bilancio dell'UITS come di quello delle sezioni, e rivolgersi ai loro presidenri da loro eletti per le osservazioni.