Sono stati scritti diversi post sull'argomento ed in particolare sugli incidenti legati agli incendi di questo ultimo periodo.
Si è scritto molto, ma si gira intorno al problema e non si arriva al cuore della questione.
Il principale problema non è l'agibilità, e nemmeno il possesso di materiali ignifughi che rivestono i poligoni in questione.
In determinate condizioni qualsiasi materiale ignifugo si incendia e risulta pericoloso, perchè dipende tutto dalle temperature.
Questo materiale prevede di non incendiarsi quando le fiamme sono sprigionate in zone relativamente piccole o per cause diverse da quelle dei poligoni.
Se buttiamo una sigaretta accesa su materiale ignifugo si autoestingue, o anche dei cortocircuiti elettrice, o cause similari.
Qui stiamo parlando di superfici rugose che si sono impregnate per un tempo più o meno lungo di polveri incombuste, dove le normali procedure di manutenzione non sono sufficienti.
Inoltre non esiste direttive precise sulle manutenzioni, ne indicazioni di macchinari specifici e idonei a tale manutenzione.
Questo significa che tutti i poligoni, agibili e non, con materiali ignifughi e non sono a rischio.
Un materiale ignifugo con superficie porosa, che ha ricevuto una pulizia ogni due o tre giorni, accumula polveri incombuste, annidate in parti difficilmente raggiungibili anche da lavaggi, che li rende pericolose, e che in caso di incendio, sprigiona temperature elevatissime anche per materiali ignifughi.
Occorrono quindi direttive precise, macchine speciali, e lavaggi giornalieri per essere RELATIVAMENTE sicuri.
Questo è quanto...