Valerio eccoti accontentato
Ciao
VERGOGNA !
Ci troviamo di fronte a un atto vergognoso che non ha precedenti nella
storia dell'Unione Italiana Tiro a Segno. Quello che è accaduto a Eboli
rappresenta una minaccia per tutte le sezioni del Tiro a Segno. Qui si è voluto calpestare l'autonomia delle sezioni e soprattutto lo sport del Tiro a Segno.
A un mese scarso dalle elezioni, il sig. Obrist ha voluto dare una prova di
forza colpendo la sezione di Eboli dopo un assedio durato un anno.
Ha voluto dare un segnale forte a tutte le sezioni che con lui, l'auspicata
autonomia non ci sarà. Ogni Presidente di Sezione è avvisato: al minimo
accenno di contraddittorio con la Federazione, c'è la chiusura immediata. I
presidenti di sezione, amici di Obrist, quando verranno a Mestre per votare per il nuovo presidente dell'U.I.T.S. si dovranno ricordare di Eboli perché non è detto che domani potrebbe essere la loro Sezione che per strani motivi si vedrà messa sotto sequestro dai carabinieri.
I FATTI : sabato 18 ottobre, con l'ausilio dei carabinieri, su ordine della Procura della Repubblica di Salerno, il Commissario nominato dall'UITS è entrato, dopo un anno, nella sezione di Eboli. Sembra che il provvedimento sia scattato quale misura cautelare d'urgenza a seguito di querela fatta dal Presidente Obrist, contro i dirigenti della sezione, asserendo che alcuni soggetti non titolati hannoinvaso la sede di Eboli dell'Unione Italiana Tiro a Segno (la proprietà è del comune che ha nominato il Presidente del TSN di Eboli custode della struttura) e per motivi di ordine pubblico, stante la presenza di armi di proprietà dell'Uits bisognava intervenire.
Negli ultimi mesi numerose sono state le “sezioni ribelli” rispetto ai
dettami autoritari dell’Unione Italiana Tiro a Segno, spesso la sezione Ebolitana se n’è fatta carico stando in prima fila. Questo ha portato nel mese di ottobre 2007 al commissariamento della stessa, anche se ( conseguentemente a delle pendenze dell’UITS ), la gestione è rimasta in mano al gruppo dirigente Ebolitano.
Sabato 18 ottobre, invece, le Forze dell’Ordine sono giunte presso la
struttura comunale per un sequestro penale. Forte lo sconcerto del Presidente del Tiro a Segno di Eboli, Mario Marisei e di tutto il gruppo che ha rilasciato le dichiarazioni riportate di seguito:
“La sezione del Tiro a Segno di Eboli ha dato mandato agli avvocati Federico Conte e Lodovico Visone affinché facciano chiarezza, in tempi rapidi, in ordine alle ragioni che hanno indotto al sequestro penale della struttura pubblica in uso al sodalizio sportivo di Eboli. Fiduciosi che la magistratura possa rapidamente restituirla ai loro utenti. L’Unione Italiana Tiro a Segno (UITS), che ha solo competenze sportive, ha esercitato poteri autoritari non avendo i titoli per impossessarsi della gestione della struttura, travalicando i limiti della
competenza sportiva a lei riconosciuta e con giudizi sportivi ed amministrativi tutt’ora pendenti”.
Riportiamo una dichiarazione rilasciata da Edoardo Mori in proposito:
"Il provvedimento di sequestro ed è un tipico caso di ignoranza da parte del
magistrato PM che si è inventato fantomatici reati senza neppure sapere di che cosa stava parlando."
In data odierna 21.10.08 ci è giunto questo comunicato : COMUNICATO STAMPA Uits versus Sezioni Ribelli Il Tiro a Segno di Eboli continua la sua battaglia. Il consiglio direttivo della Sezione del Tiro a Segno di Eboli, per la
questione insorta con l’Unione Italiana Tiro a Segno (UITS), comunica
che: L’UITS è un ente che, entro giugno 2008, doveva essere sciolto per effetto della legge finanziaria 244/07, poichè compreso nell’elenco degli “enti inutili” di cui all’allegato A richiamato nel comma 636. Per intervento del DPR 26 giugno 2008 convertito nella legge 133/08, ne è stato previsto il riordino confermando, in effetti, solo le competenze sportive poiché federazione del CONI. L’UITS peraltro, con organo di vertice decaduto per la mancata convocazione dell’assemblea nazionale finalizzata all’approvazione dei bilanci consuntivi annuali, da ben 4 esercizi finanziari, è stata oggetto di varie interrogazioni parlamentari tra cui quella del Senatore Fazzone (Forza Italia ora PDL) per le gravi irregolarità amministrative acclarate ed ancora persistenti, tra l’altro, chiedendone il commissariamento fin dall’aprile 2007. La
questione locale attiene a presunti crediti che l’UITS, a suo dire, vanterebbe a carico della sezione di Eboli per gestioni degli anni che vanno dal 1989 al 2003, non imputabili all’attuale direttivo. La Sezione di Eboli, anche con l’intervento dell’organo di revisione sezionale, tutt’ora in carica, ha chiesto più volte all’Unione i documenti comprovanti il presunto credito, ma l’ente non ha mai inteso fornirli. La risposta dell’UITS, non si è fatta attendere, dopo due giorni dall’insediamento del nuovo direttivo, avvenuto il 7 giugno 2007, la sezione haricevuto una visita ispettiva, disposta dall’UITS su segnalazione della sezione di Candela (FG), le cui risultanze, postume, sono state poste alla base del
commissariamento. Gli ispettori, non aventi i requisiti di terzietà, anzi integrati nel direttivo nazionale, poiché nel collegio dei revisori dei conti, il cui coordinatore è nel Consiglio di Presidenza dell’UITS, hanno atteso la risposta all’ulteriore messa in mora sulla presunta situazione debitoria della sezione, ed essendoci stato il diniego formale anche da parte del nuovo direttivo hanno aperto la procedura di commissariamento, notificando delle presunteirregolarità rilevate, secondo loro, durante la visita ispettiva. In ogni caso è palese lo sviamento, lo scopo recondito, infatti, è quello di appropriarsi delle risorse patrimoniali ed economiche della sezione di Eboli, che da vari anni è attiva sotto il profilo economico. Per quanto riguarda i ricorsi, l’autorità amministrativa ha dichiarato la competenza del TAR Lazio che, per gli effetti del decreto “Salva calcio”, può essere adito solo dopo aver espletato il ricorso alla camera arbitrale del Coni, la prima udienza si è tenuta il 3 di ottobre 2008, ed il lodo che sarà emesso è atto amministrativo da porre eventualmente al TAR del Lazio competente per la lite, quindi, tutta la questione in itinere è da ritenersi posta sub judice. L’intervento del Magistrato della Procura di Salerno,
pare sia scattato a seguito di esposto effettuato dal Presidente dell’Unione
Italiana Tiro a Segno contro i dirigenti della sezione, quest’ultimo sembra aver dichiarato che i locali, le varie attività tra cui il potere certificativo circa le idoneità al maneggio delle armi, nonché le armi e munizioni utilizzate, notoriamente di proprietà sezionale per averle acquistate i soci,
apparterrebbero all’unione Italiana tiro a segno, sottolineando altresì problemi di ordine pubblico che, probabilmente, hanno indotto a far emettere il provvedimento cautelare d’urgenza ad un anno e più dall’impugnato commissariamento. Se venissero confermate queste voci, le dichiarazioni del Presidente dell’Unione Italiana Tiro a Segno sarebbero mendaci, montate ad arte e fuorvianti solo allo scopo di far intervenire l’autorità. Anche il provvedimento è strano, poiché non dispone solo il sequestro preventivo della struttura ma ne attribuisce l’uso a chi non ne ha titolo. Le competenze dell’Unione, infatti, sono solo sportive e di coordinamento, mentre il potere certificativo, per l’attività istituzionale svolta, che non rientra nei fini istituzionali dell’UITS, è in capo alle sezioni ed ai Presidenti, eletti dall’assemblea dei soci. La diffida e nomina di custode da parte del Sindaco è intervenuta per l’incarico conferito dal presidente federale al commissario, di procedere “forzatamente”, anche con atti, che presagivano il danneggiamento di beni appartenenti al patrimonio comunale, non escludendo, nella diffida stessa, notificata all’UITS, eventuali contatti da prendere con l’amministrazione, mentre l’Uits o il commissario nominato non ha mai inteso far questo. Per le sezioni comunali del tiro a segno nazionale, in ogni caso, la nomina del “delegato del comune” è prevista dalle norme vigenti sul Tiro a Segno Nazionale (TSN). Adesso è importante che la sezione riprenda al più presto ad operare anche per salvaguardare i suoi lavoratori e si auspica
l’intervento di tutte le forze politiche con questa finalità. Il rischio, riguardo l’ attività istituzionale, che gli iscritti d’obbligo vengano dirottati sulle sezioni di Cava dei Tirreni e Candela (FG) è notevole, ed il commissario nominato si sta già prodigando in tal senso. Pur avendo la facoltà d’uso, concessagli dal Magistrato, il commissario nominato dall’UITS non intende riaprire, palesandosi un’ interruzione di attività di Pubblico Interesse, serrata dei cancelli per i lavoratori ed un danno ai soci della sezione. I dirigenti della sezione per gli attestati di solidarietà pervenuti in questi giorni ed invitano le Sezioni del Tiro a Segno ad investire, in occasione del rinnovo della dirigenza federale, su coloro che s’impegneranno a rispettare” l’autonomia gestionale ed amministrativa delle sezioni”, norma prevista dallo statuto ma non onorata in varie occasioni, compresa la vicenda di Eboli. La dirigenza ebolitana, a beneficio di tutto il Tiro a Segno Nazionale, che conta oltre 300 sezioni sul territorio nazionale, si sta battendo affinché il principio normativo dell’ Autonomia Gestionale ed amministrativa delle sezioni del TSN si consolidi, nel rispetto delle leggi vigenti sul Tiro a Segno Nazionale, con l’intento di far dichiarare l’illegittimità dei provvedimenti autoritativi emessi dall’UITS sul caso di Eboli. I dirigenti della sezione, in ogni caso, pur consapevoli che la giustizia ha vari gradi e prevede
tempi lunghi, sono fiduciosi sull’operato dei giudici che faranno sicuramente
chiarezza, per tutte le questioni insorte, nella convinzione che lo sport, tra i
suoi valori, annovera pure “l’insegnamento a combattere le ingiustizie”.
In conclusione: “la strumentalizzazione politica, come le dicerie, ha
effetto «mediatico immediato», la verità ha bisogno di tempi più
lunghi”.
Tiro a Segno Nazionale
Sezione di Eboli (SA)
Eboli (Salerno), 21 ottobre 2008
Tiropratico.com si fa portavoce di quanto sta accadendo dandone la più ampia
pubblicità anche sul web dove conta oltre 1200 visitatori giornalieri.
Lo Staff